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domenica 30 marzo 2014

EMERGENZA SALUTE MENTALE: APPELLO DI COOP, OPERATORI E UTENTI: DOMANI CONFERENZA STAMPA PALAZZO DELL'ESA CATANIA

Domani, lunedì 31 marzo, ore 10, conferenza stampa Palazzo dell’Esa - Catania

 DISABILI MENTALI, A RISCHIO SERVIZI E STRUTTURE


I PAZIENTI: “VI RACCONTIAMO LA NOSTRA VITA DENTRO LE COMUNITÀ”

 

Domani lunedì 31 marzo, alle ore 10, presso Palazzo dell’Esa (via Beato Bernardo 5, Catania) si svolgerà la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento regionale salute mentale Coresam, alla presenza dei rappresentanti di Centrali cooperative, sindacati, operatori, associazioni degli utenti e dei familiari: l’iniziativa nasce per denunciare lo stato di emergenza sociale in cui versa il settore del disagio mentale in Sicilia, e i 10mila pazienti coinvolti.

 

Oggi nell’Isola si contano oltre 250 comunità alloggio per utenti con disagio psichico, gestite dalle cooperative sociali, strutture che, se da un lato hanno consolidato modelli operativi virtuosi - in stretta collaborazione con i Dipartimenti salute mentale delle Asp - dall'altro attraversano una fase di difficoltà, che spesso ne determina la chiusura. «Tra le cause rientrano i ritardi nei pagamenti da parte dei comuni e il mancato trasferimento dei fondi regionali – come sottolineano Francesco D’Amico, vicepresidente Coresam e dirigente nazionale Federsolidarietà-confcooperative, e Dino Ficicchia, segretario Coresam - una sperequazione nella distribuzione dei servizi residenziali sul territorio regionale e condizioni di forte precarietà in cui versano le strutture, nonostante le buone prassi consolidate e accreditate. Chiediamo un intervento immediato da parte degli organi competenti, che si sostanzi nell’integrazione tra i servizi esistenti e la rete socio-sanitaria che fa capo alla Regione Siciliana, così come previsto inizialmente dall’articolo 19 della nuova finanziaria, impugnato e poi congelato dal commissario dello Stato».

 

«Le comunità rappresentano un vero e proprio patrimonio per il nostro territorio, che non può essere depotenziato né rottamato – dichiara il direttore di Confcooperative Luciano Ventura, a nome di tutte le Centrali cooperative – i vantaggi sono molteplici ed evidenti a tutti, sia dal punto di vista assistenziale sia da quello prettamente economico. Ciononostante il ruolo di queste strutture e la qualità professionale dei servizi offerti, non sono mai stati giustamente riconosciuti e conseguentemente valorizzati dalla Pubblica Amministrazione»

Alla conferenza saranno anche presenti: il vicepresidente regionale della Legacoop Giuseppe Giansiracusa; il presidente provinciale Agci Silvana Strano; la vicepresidente Unicoop Catania Eleonora Contarino e i rappresentanti provinciali di Unci. «Nonostante questa complicata situazione – conclude Francesco Lirosi, presidente Coresam – continuiamo a portare avanti il nostro lavoro con grande professionalità, anche se non nascondiamo una certa stanchezza dovuta alla mancanza di certezze per il futuro».

 

A raccontare storie di vita vissuta all’interno delle comunità, saranno direttamente alcuni utenti, in rappresentanza degli oltre 2.500 disabili psichici siciliani.

 

 

sabato 29 marzo 2014

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venerdì 28 marzo 2014

Sigaretta elettronica: la nicotina liquida, un veleno mortale

Secondo il "New York Times" sono stati registrati negli Stati Uniti molti casi di avvelenamento a causa del liquido contenuto nelle sigarette elettroniche.

Ancora non conosciamo i reali pericoli dei "vapori", ma il New York Times ha lanciato l'allarme circa la tossicità del liquido che alimenta le sigarette.  Questa miscela di nicotina è combinata con un cocktail di sapori, colori e varietà di sostanze chimiche quali solventi come una potente neurotossina.  Ingerito o assorbito attraverso la pelle, può causare vomito, convulsioni e persino la morte in alcuni casi.  Piccole quantità, anche se diluiti, possono uccidere un bambino, e un cucchiaio sarebbe letale per un adulto. Ad esempio, l'anno scorso, una donna è stata ricoverata in un ospedale nel Kentucky per un infarto dopo che la sua sigaretta elettronica a causa di un  guasto ha versato il liquido che poi è stato assorbito dalla pelle. Secondo il quotidiano statunitense, segnalazioni di avvelenamento accidentale come questo continuano a moltiplicarsi. Nel 2013, 1.351 casi di avvelenamento per il liquido sono stati registrati negli Stati Uniti , con un incremento del 300% dal 2012, tra cui 365 casi gravi e un morto. E le vittime sono soprattutto i bambini sotto i 4 anni. Lee Cantrell, professore di farmacia presso l' Università di San Francisco ha dichiarato al New York Times che "La questione non è se un bambino sarà gravemente avvelenato o ucciso, la questione è quando" . Riconosciuto strumento nella lotta contro il fumo da alcuni per smettere di fumare, la sigaretta elettronica è ancora criticata a causa della mancanza di studi a lungo termine, tra cui l’individuare la sua efficacia ed i suoi potenziali effetti nocivi. La mancanza di regolamentazione sulla sigaretta come per il liquido è un altro problema per i suoi detrattori.  Ora, tossicologi americani vanno oltre, avvertendo che il liquido pone un rischio significativo per la salute pubblica. Una bomba mentre la sigaretta elettronica, ancora controversa, ha avuto  un enorme successo negli Stati Uniti o in Europa. Christopher Brunel, presidente di Synapce, ha dichiarato che in Francia, "il mercato è in espansione e si aprono nuovi negozi ogni giorno”.  Secondo Mickaël Hammoudi, Vice-Presidente della Vape Inter-Federation, " un anno e mezzo fa, c'erano solo 400 negozi specializzati che vendevano sigarette senza nicotina. Ora ce  ne sono più di 2 000 ". Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un ulteriore dato che conferma le incertezze circa i possibili rischi connessi all’utilizzo di questi prodotti. Pertanto sarebbe auspicabile che le autorità sanitarie europee e nazionali procedano con  verifiche celeri  circa  l’insussistenza di pericoli per la salute dei consumatori.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


ConsapevolMENTE Donna, il nuovo progetto contro l'anoressia

Grande apporto da parte dal mondo dell'imprenditoria con la KonsulGroup


Il corpo visto come strumento di un’intelligenza che non va offesa e quindi tutelata, preservata, curata, difesa, nel caso anche con l’offesa. La cura si ha mediante una corretta educazione alimentare, affinché già dalla prima colazione ci si possa amare; prosegue poi con una giusto atteggiamento verso gli stereotipi della moda; con un accentuato livello di autostima e si conclude con l’apprendimento delle tecniche di Wing Chun affinché la donna, ma anche l’uomo, possa difendersi da eventuali violenze fisiche, fino al corpo a corpo a terra.

Questa la mission del Comitato Organizzatore Volla Music Festival che, insieme alla sociologa professionista Bianca Baraini, propone un intervento nelle scuole medie superiori, in particolare per l'ultima classe. Un progetto proposto alla Regione Campania, che certamente troverà riscontro positivo, essendo parte della manifestazione, già patrocinata dalla stessa, "Inventa la tua città ecocompatibile, Premio Città-Futuro, I edizione" e che si rivolge a tutte le case di moda, già sottoscrittrici di un cartello contro la taglia 38, nonché ai centri benessere, agli istituti di educazione alimentare, ai nutrizionisti, ai medici, e a quanti si occupino di formazione a stretto contatto con i cosiddetti teenagers.

Un modello nuovo, quindi, che parta da dati statistici allucinanti: il problema riguarda per il 90% il sesso femminile, soprattutto ragazze e donne tra i 13 ed i 30 anni di età. Il fenomeno è quasi sconosciuto nel Terzo Mondo e sembra che, nei paesi industrializzati, sia indotto dal modello occidentale di aspetto fisico riconosciuto e legittimato per essere valutati “belli”.

Ciò non toglie che ultimamente si assiste anche a casi di sesso maschile. Quale l'obiettivo che si prefigge la presidentessa del comitato sopra citato? Ottenere un rapporto con il proprio corpo vissuto con amore, rispetto e prendendosi cura di se stessi. Ciò comporta il voler star bene e presentarsi in modo né svogliato né trasandato, ci si pone con interesse ad indossare abiti con un gioco di tagli, bordature, inserimenti di colori, mix di materiali che snelliscono, armonizzano ed addolciscono le forme.

Niente complessi, niente tristezza, solo voglia di esistere e rapportarsi con gioia e rispetto per la propria vita; solo questo senza razzismi ed etichette può dare la convivenza sociale senza pregiudizi e commenti offensivi; le case di moda infatti ne stanno dando un esempio con il suo progettare modelli per tutte le misure. 
L'ambito operativo è quello di soggetti che vivono il disagio e la sofferenza arrecata dall’anoressia. Colloqui conoscitivi di come vive la persona, il contesto relazionale familiare e sociale, la dinamica interna, la consapevolezza di convivere con l’anoressia come problema, dramma o disagio.

La moda può portare degli stereotipi che vengono interpretati diversamente da coloro che soffrono di disturbi dell’alimentazione, enfatizzando corpi magri, snelli, quasi tendenti all’anoressia. La leva necessaria è riconoscersi così come si è, poter quindi indossare abbigliamenti consoni senza discriminare la propria espressione fisica. Valorizzare, attraverso il corpo, anche la mente. Allora, perché non iniziare proprio da coloro che propongono tali modelli?

Tutte le aziende che volessero aderire, possono inviare un'e-mail a redazionenewage@gmail.com.

La sottoscrizione ha un costo libero, mediante un'offerta in danaro, che andrà a coprire interamente le spese del progetto.

In cambio, il comitato offre, tramite l'agenzia di comunicazione virtuale ELLEI, un ufficio stampa su tutto il territorio nazionale.

Lidia Ianuario

338-3196357 - 346-5107357
(Riproduzione riservata ©)

Lesioni cerebrali: in un convegno a Roma le prospettive di cura e assistenza

“Tessere per un mosaico” - Roma, Lunedì 31 marzo
Accademia Nazionale dei Lincei – Palazzina dell'Auditorio
Via della Lungara 230

LESIONI CEREBRALI: IN UN CONVEGNO A ROMA
LE PROSPETTIVE DI UN NUOVO APPROCCIO MULTISCIPLINARE

Un approccio multidisciplinare, pensato allo scopo di coinvolgere e integrare professionalità mediche diverse nella cura e nell'assistenza dei pazienti. E' questo il tema essenziale di “Tessere per un mosaico”, primo convegno scientifico organizzato dalla Fondazione M&C sulla questione delle gravi cerebrolesioni acquisite, che si terrà a Roma Lunedì 31 marzo, presso la Palazzina dell'Auditorio dell'Accademia dei Lincei, a partire dalle ore 9.

In particolare, l'evento vuole individuare le criticità del problema, la cui incidenza statistica è molto aumentata, facendo così emergere scottanti interrogativi di tipo etico, giuridico e sociale. Le gravi cerebrolesi acquisite, infatti, consistono in danni cerebrali, tali da determinare una condizione di coma, più o meno prolungata, e pesanti menomazioni motorie, cognitive o comportamentali, con una conseguente disabilità in genere molto grave.
Il convegno intende focalizzare lo stato dell'arte della ricerca e delle sue prospettive future. Particolare attenzione sarà dedicata al tema delle cellule staminali che, a tutt'oggi, sono, oggetto di forte dibattito non soltanto all'interno della comunità scientifica, ma anche in ambito istituzionale e politico.

La Fondazione, al riguardo, vuole disegnare un nuovo modello di gestione delle persone, sia dal punto di vista terapeutico sia da quello assistenziale. Il panorama italiano presenta una situazione molto diversificata, poiché l'approccio al problema cambia da regione a regione e manca del tutto una cultura condivisa tra le diverse professionalità coinvolte. Ecco perché la Fondazione M&C intende sollecitare una riflessione sull'ipotesi di un approccio multisciplinare, evidenziando le problematiche concrete degli operatori, in modo da creare un percorso comune tra tutti gli addetti ai lavori, competenti in materie diverse ma confluenti sul tema delle cerebrolesioni gravi. Si spiega così il titolo del convegno, “Tessere per un mosaico”, vale a dire competenze differenti ma unite da intenti e procedure comuni per formare un quadro coerente di terapia e assistenza. Oltre agli aspetti prettamente tecnici, l'incontro vuole essere un'occasione per ragionare sugli scottanti risvolti bioetici del problema e sulla necessità di “umanizzare” l'assistenza.

Al convegno interverranno, tra gli altri, Maria Rachele Zylberman, Presidente del comitato scientifico della Fondazione e organizzatrice del convegno, Stefano Bastianello, professore di Neuroradiologia dell'Università di Pavia, Antonio Carolei, professore ordinario di Neurologia dell''Università dell'Aquila, Giuliano Dolce, direttore scientifico dell'Istituto S. Anna di Crotone, Rita Formisano, direttore dell'Unità post-coma della Fondazione Santa Lucia di Roma, Angelo Insola, Responsabile della U.O di Neurofisiopatologia del CTO Alesini di Roma, Rodolfo Proietti, docente di Anestesia e Rianimazione presso il policlinico Gemelli di Roma, Pietro Rescigno, docente emerito di Diritto Civile all'Università “la Sapienza” di Roma, Stefano Signoretti, neurochirurgo referente per la Neurotraumatologia Cranica dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Angelo L. Vescovi, direttore scientifico Ircss della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

Parte "30 ore in viaggio per la vita". La Cuccarini e MSC Crociere salpano contro i tumori dei bambini



SALPA LA CROCIERA SOLIDALE
“TRENTA ORE 
IN VIAGGIO 
PER LA VITA

A bordo di MSC Splendida, la testimonial dell’Organizzazione, Lorella Cuccarini


Salperà domenica 30 marzo, dal Porto di Genova, la Crociera solidale “Trenta Ore in viaggio per la Vita”.  
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra MSC Crociere e l’Associazione “Trenta Ore per la Vita”, organizzazione che ha raggiunto l’importante traguardo dei 20 anni di attività durante i quali ha realizzato oltre 740 importanti progetti, raccolto 91 milioni di euro con le donazioni, nell’ambito dell’assistenza, della ricerca e della prevenzione, ed è andata in soccorso a migliaia di persone in tutta Italia e in molti Paesi del mondo.

Concluso il percorso che negli ultimi tre anni l’ha vista al timone di campagne sulla cardio protezione, “Trenta ore per la vita” nel 2014 scende in campo per i bimbi affetti da tumore, piccole ed innocenti vittime delle patologie oncoematologiche, fornendo assistenza anche alle loro famiglie e sostegno alle associazioni di genitori aderenti alla FIAGOP.

Quest’anno, infatti, la campagna d’informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi sarà rivolta in toto alla realizzazione di progetti presentati da Associazioni di genitori per assicurare a bambini e adolescenti  malati di tumore il diritto alle cure migliori possibilmente restando a casa o, nel caso non fosse possibile, garantendo a loro e alle famiglie “una casa lontano da casa”. Dal 30 marzo al 20 aprile sarà possibile sostenere la campagna con un SMS o con una chiamata da rete fissa al numero solidale 45508.


Il primo passo di questa nuova missione benefica avrà luogo proprio a bordo di MSC Splendida, nave ammiraglia di MSC Crociere, compagnia leader del mercato crocieristico e da sempre sensibile a cause di questo tipo. A bordo, immancabile la presenza della conduttrice tv e generosa e infaticabile testimonial dell'Associazione, Lorella Cuccarini.

Insieme a lei, Marco Columbro, il cantautore Nek, il Maestro Peppe Vessicchio, Giovanni Muciaccia, Arianna Bergamaschi e tanti altri artisti chiamati a intrattenere il pubblico e regalare grandi momenti di spettacolo, ma soprattutto speranza e sorrisi.

Durante la settimana di crociera nel Mediterraneo, tra la Tunisia, la Spagna e la Francia, giochi, serate dedicate, concerti. Tutti avranno la possibilità di dare il loro piccolo contributo alla causa. Per l’occasione sarà inoltre realizzato a bordo il “Bingo Trenta Ore per la Vita”. Parte dell’incasso sarà devoluto all’Associazione, così come a sostegno della causa comune andrà anche parte del ricavato dei biglietti e dei servizi a bordo.

La crociera “Trenta Ore in viaggioper la Vita” toccherà, nei due giorni successivi alla partenza, anche Napoli e Messina. In particolare, nelle due tappe italiane, rispettivamente 31 marzo e 1 aprile, un gruppo di 40 bambini accompagnati dai genitori salirà a bordo per trascorrere una giornata speciale, tra giochi, allegria e spensieratezza. I bimbi parteciperanno anche alla competizione, con tanto di premiazione finale, di “Hey Mister DJ”, diventando DJ per un giorno.

Ministero della Salute apripista ricevuta la prima fattura elettronica

Il Ministero della Salute è da oggi apripista per le fatture elettroniche. In netto anticipo sui termini stabiliti dal decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze (n.55/2013) che regola l’intera materia, è stata infatti acquisita la prima fattura elettronica, dando così attuazione a questo complesso processo completamente informatizzato che ha come obiettivo quello di semplificare i rapporti delle imprese con la pubblica amministrazione e quello,  non certo secondario, di ridurre i tempi di pagamento nei confronti dei creditori della PA.

Grazie  alla strettissima collaborazione con l’Ispettorato Generale per l’informatizzazione della contabilità di Stato-Ragioneria Generale e l’Agenzia per l’Italia digitale, il Ministero della Salute ha così tagliato per primo un traguardo importante. Sperimentata con successo questa prima emissione, il Ministero concorderà con i singoli fornitori ulteriori attuazioni anticipate per accelerare ulteriormente la messa a regime del decreto.

Commenta il Ministro Beatrice Lorenzin: “L’informatizzazione di tutto il sistema sanitario e la sua messa in rete è un obiettivo strategico, grazie al quale si può raggiungere quella trasparenza indispensabile per garantire  efficienza, risparmi, lotta agli sprechi e rendere così il sistema effettivamente sostenibile”.

Per saperne di più si può consultare il sito: www.fatturapa.gov.it  all’interno del quale vi sono specifiche sessioni che illustrano le procedure  agli operatori economici.

 

giovedì 27 marzo 2014

AICPE: Nuovo codice medici, bene il richiamo al buonsenso. Ma nel documento non si parla di chirurgia plastica

Nota di Pierfrancesco Cirillo, segretario dell'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) in merito alla bozza del nuovo Codice deontologico dei medici italiani:

Nuovo codice medici, Aicpe: «Bene il richiamo al buonsenso nel campo estetico. Ma nel documento non si parla di chirurgia plastica»

«In merito alla nuova proposta, ancora non codice ufficiale, sulla realizzazione di una nuovo Codice deontologico dei medici italiani da parte della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, come Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), vorremmo sottolineare che il richiamo al buonsenso per i medici è sicuramente un elemento positivo, da sempre uno dei capisaldi della nostra associazione. Sosteniamo da tempo che l'unica buona chirurgia estetica è quella fatta da medici di buonsenso su pazienti di buonsenso ricercando miglioramenti di buonsenso. È doverosa, tuttavia, una precisazione: nella bozza del nuovo articolo in questione non si parla di chirurgia plastica, ma di medicina estetica, che si occupa di trattamenti estetici non invasivi».

AICPE. L'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all'aspetto estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 con l'obiettivo di dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad Aicpe al momento hanno aderito oltre 200 chirurghi in tutta Italia, tra cui si annoverano professionisti di fama e docenti universitari.


A NutriMI arriva la Piramide Alimentare Valtellinese: la soluzione per coniugare eccellenze locali ed equilibrio a tavola

A NutriMI arriva la Piramide Alimentare Valtellinese:
 la soluzione per coniugare eccellenze locali ed equilibrio a tavola 

Dalle Mele alla Bresaola, dal Valtellina Casera ai Pizzoccheri. Senza dimenticare il miele e i vini. Il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina partecipa al Forum di Nutrizione Pratica
per diffondere nella comunità scientifica i valori delle produzioni tipiche in u
na dieta moderna


Giovedì, 27 marzo 2014 - Benessere, qualità, spiccate proprietà nutrizionali. L’unicità della Valtellina è la base su cui sono sbocciate le eccellenze enogastronomiche del territorio. All’uomo, successivamente, è toccato conservarle e valorizzarle. Senza il know-how locale, infatti, le produzioni locali - la Bresaola della Valtellina IGP, i Formaggi DOP Valtellina Casera e Bitto, la Mela di Valtellina IGP, i Pizzoccheri, il Miele e i Vini DOC e DOCG della Valtellina - difficilmente sarebbero divenute tipicità riconosciute come simboli del Made in Italy agroalimentare nel mondo.

LA PIRAMIDE ALIMENTARE…DELLA VALTELLINA - Le eccellenze della Valtellina -  rappresentate dal Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina: organismo di tutela, promozione e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio - conservano un legame indissolubile con il territorio e con le sue tradizioni. I prodotti tipici locali rappresentano vette di eccellenza anche per le loro indubbie proprietà nutrizionali.  Nasce da questa consapevolezza la nuova Piramide Alimentare Valtellinese, messa a punto dai nutrizionisti del Centro Studi Sprim. Si tratta di un adattamento della piramide alimentare, realizzata per invitare la popolazione a seguire i consigli dietetici proposti da enti di ricerca o società scientifiche, alle eccellenze enogastronomiche valtellinesi. Basandosi sulla definizione di Quantità Benessere (QB) per gli alimenti e l’attività fisica della piramide settimanale dello stile di vita italiano, gli esperti di Sprim Italia hanno determinato le frequenze e le quantità di consumo delle specialità valtellinesi all’interno di un regime dietetico equilibrato, sano e…gustoso. Gli schemi proposti non hanno trascurato la variazione delle esigenze nutrizionali nel corso della vita. Per questo motivo sono stati proposti diversi programmi alimentari: adatti alla dieta dei bambini, degli adulti, degli anziani e degli sportivi.

LA PIRAMIDE AI RAGGI X - Come dimostra la Piramide Alimentare Valtellinese, con i sei prodotti tipici è possibile preparare un menù completo ed equilibrato: in possesso di tutti i nutrienti richiesti. Alla base ci sono la frutta e la verdura. Rappresentante di eccellenza, in tale categoria, è la Mela di Valtellina IGP che, rispetto a quella prodotta in pianura, ha un sapore più gradevole e un profumo più intenso. Il consiglio è di consumarla con la buccia, per avere un maggiore apporto di: fibra, ferro, vitamine E e K. Seguono i cereali che, in Valtellina, riconducono direttamente ai celebri Pizzoccheri, una pasta a base di grano saraceno che, rispetto ad altri prodotti simili, garantisce una quantità nettamente superiore di fibre e rutina, un composto che diversi studi scientifici hanno associato a effetti antiossidanti e anti-ipertensivi.
Procedendo verso la vetta, si incontra la celebre Bresaola della Valtellina IGP, indicata - vista la sua leggerezza - in qualsiasi momento dell’anno come fonte proteica e di micronutrienti. Nella categoria latte e derivati vanno inseriti i prestigiosi formaggi DOP Valtellina Casera e Bitto: ricchi di calcio, possono contribuire a mantenere una corretta salute delle ossa. In cima ci sono gli alimenti che rappresentano l’emblema del piacere enogastronomico: i Vini DOC e DOCG della Valtellina e il Miele della Valtellina.

QUALITà DEI PRODOTTI - Oggi gli alimenti valtellinesi racchiudono un’accezione più ampia dell’alimentazione. Gli aspetti nutrizionale ed edonostico sono completati da un insieme di valori che, una volta a tavola, permettono di soddisfare il corpo e la mente. È per questo motivo che il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina ha deciso di partecipare alla prossima edizione di NutriMI - VIII Forum di Nutrizione Pratica. Obiettivo: diffondere all’interno della comunità scientifica il valore delle produzioni tipiche. Acclarate proprietà nutrizionali, tradizione, forte legame con il territorio, gusto e qualità: i sapori della Valtellina esprimono tutti i valori ricercati e apprezzati oggi dai consumatori. La nuova Piramide Alimentare permette di seguire una dieta equilibrata, sana e gustosa. Nel nome di un’eccellenza italiana: la Valtellina.



Nato nel 2007 come Multiconsorzio e accreditato nel 2011, il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina promuove, tutela e valorizza i prodotti tipici del territorio. Svolge un’attività di coordinamento e supporto tra i Consorzi associati: il Consorzio per la Tutela del nome Bresaola della Valtellina, il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto, il Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, il Consorzio di Tutela Mele di Valtellina, il Consorzio DOP Miele della Valtellina e il Comitato per la Valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina, una rappresentazione di aziende agroalimentari del territorio e diverse associazioni di categoria. Operatori e istituzioni lavorano insieme per la valorizzazione del settore agroalimentare e promuovono un territorio e tutto ciò che ha da offrire: natura, storia, cultura. La tipicità, la genuinità e la qualità che distinguono i prodotti si ritrovano nel marchio territoriale Valtellina.
                                                                                                                                                             

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XailinTM nuova linea di lubrificanti lacrimali, e AdenoPlus(R)






                                                                                                                                                                                                                                                        
Nicox lancia in Italia XailinTM, una nuova linea di lubrificanti lacrimali, e AdenoPlus®

Nicox S.A. (NYSE Euronext Paris: COX), un’emergente società internazionale focalizzata sul mercato oftalmico, ha annunciato oggi il lancio in Italia di XailinTM, una nuova famiglia di lubrificanti lacrimali (dispositivi medici) per il sollievo dei sintomi dell’occhio secco e di AdenoPlus®, un dispositivo medico-diagnostico in vitro (IVDMD) per la diagnosi differenziale della congiuntivite acuta. Nicox ha cominciato la promozione e la vendita dei primi prodotti XailinTM e di AdenoPlus® attraverso la propria forza vendita in tutta Italia.
Xailin™ – un marchio di lubrificanti lacrimali
Xailin™ è un marchio di proprietà di Nicox con il quale l’azienda vuole commercializzare una vasta gamma di prodotti per l’occhio secco, a partire da Xailin Night, un unguento lubrificante, multidose, privo di conservanti, indicato per il sollievo dalla sensazione di occhio secco durante la notte , e Xailin Fresh, un lubrificante monodose, privo di conservanti, che allevia e lenisce la sensazione di occhio secco. È in programma il lancio, nel corso dell'anno nel 2014, di altri lubrificanti oculari.
AdenoPlus® per l’identificazione della congiuntivite da adenovirus
La forza vendita specialistica Nicox promuoverà sul mercato anche AdenoPlus®, un dispositivo medico-diagnostico in vitro utile per l’individuazione dell’adenovirus che aiuta nella diagnosi differenziale della congiuntivite acuta. Una diagnosi corretta della congiuntivite virale può aiutare a ridurre l'uso inappropriato dei farmaci antibiotici. 
Benito Guerra, Direttore Generale, Italia, ha affermato: “Con l'acquisizione dell’Italiana Eupharmed alla fine del 2013, siamo nella condizione ottimale per poter lanciare i nostri nuovi prodotti sul mercato Italiano. 

AdenoPlus® è un innovativo test diagnostico che può aiutare i medici nella diagnosi della congiuntivite, permettendo quindi di migliorare la gestione della malattia e ridurre l’utilizzo non necessario degli antibiotici. 

La gamma di prodotti XailinTM offre una soluzione per tutti gli aspetti della sindrome dell'occhio secco, grazie ad una vasta opportunità terapeutica che risponde alle esigenze dei pazienti. 

Questi nuovi prodotti, in aggiunta a quelli gia’sul mercato di Eupharmed, consentono di trattare un ampio numero di disturbi oculari tra cui la blefarite, l’infiammazione oculare e la congiuntivite allergica, e faranno parte di un completo portfoglio che siamo certi aiutera’ gli oculisti Italiani nella pratica quotidiana."


 
Programma di sviluppo interno
In aggiunta ai prodotti oftalmici in licenza o acquisiti da parte dei partner, Nicox sta sviluppando internamente una gamma di prodotti oftalmici per la cura degli occhi, tra cui dispositivi medici, prodotti nutraceutici e terapeutici. Nicox intende cominciare a lanciare i prodotti di questa gamma nel 2015.

Importante struttura commerciale in Italia
La strategia Nicox è di creare una struttura propria per commercializzare i prodotti oftalmici negli Stati Uniti e nei cinque principali mercati europei. In preparazione dei lanci di XailinTM e AdenoPlus®, Nicox ha compiuto progressi significativi  della sua struttura  nei principali mercati europei: Italia, Regno Unito, Spagna, Francia e Germania. Complessivamente, il team commerciale europeo conta di 73 persone alla fine del mese di febbraio 2014.
Nicox, che ha il suo centro ricerche a Bresso (Milano), ha nominato nel Febbraio del 2014 Benito Guerra Direttore Generale per l’Italia. Nel dicembre 2013, Nicox ha acquisito la società oftalmica Italiana Eupharmed, assorbendo un team commerciale consolidato. L'acquisizione di Eupharmed ha permesso  a Nicox di ottenere anche un'ampia gamma di prodotti per la cura degli occhi, tra cui prodotti terapeutici, dispositivi medici e nutraceutici, per un fatturato totale di circa 3,6 milioni di euro nel 2012.
Il Dott. Guerra ha oltre 27 anni di esperienza in campo farmaceutico, principalmente in oftamologia, con un consolidato background in ambito commerciale. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera in Allergan S.p.A., affiliata dell’Allergan Inc. Statunitense, dove ha ricoperto diversi ruoli, tra cui Sales Effectiveness Director, Business Unit Director e  Sales Director Italy. In queste posizioni ha guidato con successo la crescita delle Business Units con un rilevante contributo nello sviluppo del business, della struttura e dell’efficacia della forza vendita in oftalmologia.

La sindrome dell’occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è piuttosto comune negli adulti oltre i 40 anni ed è causata  da disturbi del film lacrimale, il sottile film liquido che protegge la superficie oculare esposta dell'occhio. Le funzioni principali del film lacrimale sono quella protettiva, metabolica, lubrificante e diottrica. Per una sensazione di benessere, il sistema lacrimale deve essere in perfette condizioni e qualsiasi modifica può causare vari gradi di fastidio oculare. I sintomi più comuni sono: la sensazione di corpo estraneo nell'occhio, l’arrossamento, il dolore e il bruciore.

Le cause principali della sindrome dell'occhio secco sono l’età (in particolare la menopausa), l'ambiente (aria secca e polverosa, l’esposizione al fumo), l’uso di lenti a contatto, varie patologie (tra cui diabete, malattie autoimmuni come la sindrome di Sjögren, patologie delle palpebre, ecc.) e l’uso di farmaci (tra cui antidepressivi, antiipertensivi, ecc.). Il trattamento dell'occhio secco si basa sul ripristino del film lacrimale grazie all’uso di gocce oculari lubrificanti. È anche utile informare i pazienti su  alcuni accorgimenti da adottare per ridurre l’affaticamento degli occhi, come ammiccare frequentemente, cambiare il fuoco passando dalla visione da vicino a quella da lontano, fare brevi pause regolari, controllare la luce dell’ambiente, eliminare le fonti di abbagliamento e regolare l’umidità e la ventilazione.

Nicox

Nicox (Bloomberg: COX:FP, Reuters: NCOX.PA) è una società internazionale emergente focalizzata al mercato oftalmico. Grazie a un patrimonio di R&D, business development e competenza commerciale innovativa, il team Nicox sta costruendo un portafoglio diversificato di strumenti diagnostici e terapie che possono aiutare le persone a migliorare la vista. Il portafoglio commerciale della Società e la sua pipeline a breve termine include già alcuni innovativi test diagnostici per gli oculisti e una vasta gamma di prodotti oftalmici. La principale risorsa di Nicox in oftalmologia è il latanoprostene bunod, un nuovo composto che si basa sulla piattaforma R&D dei donatori di ossido nitrico (NO) di Nicox, attualmente nella Fase 3 di sviluppo clinico, in collaborazione con Bausch & Lomb, per il potenziale trattamento del glaucoma e dell’ipertensione oculare. Altri donatori di NO sono in via di sviluppo, in particolare grazie ai partner.

Nicox ha sede in Francia, stabilimenti di ricerca in Italia, una crescente struttura commerciale in Nord America e nei principali mercati europei e una presenza in espansione a livello internazionale attraverso i suoi partner. Nicox è quotata alla Euronext Paris (compartimento B: Mid Caps). Per ulteriori informazioni su Nicox o sui suoi prodotti, visitare www.nicox.com

Il presente comunicato stampa contiene alcune previsioni. Anche se la Società ritiene che le sue aspettative si basano su presupposti ragionevoli, tali affermazioni sono soggette a numerosi rischi e incertezze che potrebbero causare risultati effettivi diversi da quelli anticipati nelle previsioni stesse.
I fattori di rischio che potrebbero avere un effetto rilevante sul business Nicox sono presentati nel 4° capitolo del "Document de référence, rapport financier annuel et rapport de gestion 2012 " presentato all’Autorità dei finanziatori francesi (AMF) il 22 marzo 2013 e disponibile sul sito Nicox (www.nicox.com) e sul sito AMF (www.amf-france.org).

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mercoledì 26 marzo 2014

SANITA', PRIMA TAPPA RETE CIVICA DELLA SALUTE




Questa mattina – 26 marzo - al Convitto Cutelli di Catania

SALUTE, LA RETE CIVICA ENTRA NELLE SCUOLE CON LA CONSULTA DEGLI STUDENTI

CATANIA - «I cittadini stanno alla sanità come gli studenti alla scuola: l’impegno e il contributo dei primi porta al miglioramento e al potenziamento delle seconde. Questo il motivo per cui ci rivolgiamo a voi, cittadini del futuro e giovani attori del nostro presente, che tra le mura scolastiche cominciate il percorso di crescita e presa di coscienza di valori sociali, culturali ed etici. 

Il diritto alla salute e la sua tutela sono tra questi». Con queste parole Pieremilio Vasta presidente della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie siciliane, ha parlato ai numerosi rappresentanti  della Consulta provinciale degli studenti (Cps) riuniti questa mattina (26 marzo) in Assemblea plenaria al Convitto Cutelli di Catania: un passo in avanti nel percorso sperimentale di promozione della Rete Civica della Salute negli Istituti secondari di II grado, promosso attraverso le Associazioni riconducibili ai Comitati Consultivi, con riferimento alla realtà organizzativa delle 17 Aziende sanitarie siciliane.

Catania è la provincia siciliana scelta per avviare il progetto pilota che prevede una diffusione capillare in ogni territorio dei 390 comuni siciliani, mediante l’adesione su base volontaria di singoli cittadini al network. 

«Un’infrastruttura sociale» come l’ha definita Vasta, che poggia solide basi sulla volontà e l’impegno civico: l’incontro con una folta rappresentanza della Consulta (che in tutto riunisce quasi 100 Istituti etnei) e con il presidente Salvatore Musumeci, giovane studente dell’Istituto Ettore Maiorana, è un segno di apertura e un esplicito invito ai giovani alla partecipazione attiva, a esprimere il proprio punto di vista su una tematica che li vede fin da ora protagonisti di un cambiamento. «La vera forza di una rete – ha concluso Vasta – è l’alleanza, la stessa che caratterizza il sistema dei Comitati consultivi e quello scolastico». 

Partecipe il riscontro dei giovani presenti, il cui prossimo passo sarà la valutazione del progetto da divulgare a livello non solo provinciale ma anche regionale. All’incontro, coordinato da Rosita D’Orsi e dalla docente referente del Cps Antonia Grassi, ha preso parte anche Raffaele Zanoli, ex provveditore Ufficio scolastico provinciale e già vice direttore Usr  Sicilia, che ha ribadito l’importanza di creare connessioni tra la scuola e realtà come gli ospedali, le carceri, «a dimostrazione che il contesto di un’aula, il valore dell’insegnamento, il bene della condivisone e del confronto durante gli anni della scuola sono il primo grande passo della crescita».

Mal di schiena: un rivoluzionario chip cura il dolore cronico

Rivoluzione nella cura del dolore cronico: la soluzione per il mal di schiena è in un chip senza fili. Impiantato a Como, per la prima volta in Italia, un neurostimolatore wireless
L'equipe del Barolat Neuromodulation Institute ha eseguito l'intervento su uomo di 60 anni e due donne di 73 e 71 anni, da anni sofferenti di mal di schiena e mal di gambe

Un semplice intervento di mezz'ora per dire addio a dolori alla schiena e alle gambe che si trascinano da anni. È stato impiantato al Barolat Neuromodulation Institute Europe, presso la clinica Le Betulle di Appiano Gentile (Como), il primo neurostimolatore midollare senza fili per la cura del dolore cronico. L'impianto è stato realizzato dall'equipe composta dai dottori Claudio Reverberi, Giovanni Frigerio e Rodolfo Bucci, su tre pazienti, un uomo di 60 anni e due donne di 71 e 73.

«Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel settore - afferma Giovanni Frigerio, medico anestesista e terapista del dolore di Como -. È una novità tecnica che semplifica ulteriormente la vita dei pazienti, riducendo il numero di interventi necessari per l'impianto del neurostimolatore e rendendo più semplici i movimenti nella vita di tutti i giorni».

La neurostimolazione midollare viene utilizzata con successo da oltre 40 anni per combattere il dolore cronico, ossia quei dolori che sono fortemente invalidanti per i soggetti che ne soffrono. Di solito la cura consiste in dosi sempre più massicce di farmaci, spesso senza particolare risultato e con sgradevoli effetti collaterali.

«Purtroppo è diffusa la mentalità per cui il dolore debba essere curato solo se oncologico, mentre negli altri casi debba essere sopportato con rassegnazione - spiega Frigerio -. In realtà la neurostimolazione è una tecnica efficace, utilizzata da oltre 40 anni e praticata ai massimi livelli mondiali proprio da un italiano, il torinese Giancarlo Barolat, che oggi lavora negli Stati Uniti e che dà il nome al Barolat Neuromodulation Institute Europe, aperto nel 2011 il ad Appiano Gentile (Como) all'interno del centro di cura Le Betulle. Si tratta di una tecnica poco invasiva, e praticamente priva di effetti collaterali: non ci sono limiti d'età o controindicazioni. Consiste nell'innesto di un elettrodo nella zona all'origine del dolore, in modo che trasmetta degli impulsi elettrici che impediscono di sentire il male».

In precedenza, per impiantare il neurostimolatore midollare che inibisce la trasmissione dell'impulso del dolore, erano necessario due sedute (una di prova e l'altra per l'impianto definitivo). Oggi, con la nuova metodica di stimolazione wireless (senza fili) ne basta una, che avviene in sedazione in regime di day hospital, a cui seguono controlli periodici una o due volte l'anno. Determinante è che la neurostimolazione sia eseguita da esperti, altrimenti può non dare i risultati sperati.

La novità di oggi consiste proprio nel passaggio a un sistema senza fili per alimentare l'elettrostimolatore, con vantaggi notevoli per il paziente: «Il nuovo device viene impiantato nel midollo, nello spazio peridurale - spiega il dottor Frigerio -. Il generatore di impulsi, dotato di batteria, non viene più collocato sottopelle, ma in una cintura, che si può tenere addosso senza problema, grazie alle dimensioni ridotte. Presto, probabilmente, sarà collocato in un braccialetto o in una maglietta. Un ulteriore vantaggio è che questo sistema permette di effettuare esami in risonanza magnetica, che prima non erano consentiti. Si collega senza fili, tramite radiofrequenza, con gli elettrodi. L'unico intervento dura mezz'ora ed è indolore per il paziente».

I prossimi sviluppi saranno l'utilizzo di questi elettrodi non solo per via midollare, ma anche per via sottocutanea: in questo modo andranno a inibire la generazione del dolore anche nei casi di cefalea, e si andrà verso un sistema stimolante molto ridotto di dimensione, con un notevole vantaggio per i pazienti e la qualità della vita.


Barolat Neuromodulation Institute of Europe. Fondato nel 2011, ha sede ad Appiano Gentile (Como) all'interno della Clinica Le Betulle. Prende il nome da Giancarlo Barolat, medico di origine piemontese oggi negli Stati Uniti, che è un'autorità mondiale nell'ambito della neurostimolazione e si propone di diffondere e applicare le metodiche più avanzate e più efficaci nella cura del dolore cronico mediante la neurostimolazione midollare sottocutanea e periferica. Cofondatori del Barolat Institute sono i dottori Giovanni Frigerio, Claudio Reverberi e Rodolfo Bucci.
Info: Eo Ipso Srl
Silvia Perfetti 346/9488777 - mail sperfetti@eoipso.it



RETE FARMACISTI PREPARATORI IN PRIMA LINEA CONTRO IL TUMORE OVARICO


Aprile - Maggio

Acto onlus – Alleanza contro il tumore ovarico e Rete Farmacisti Preparatori distribuiscono gratuitamente in tutte le 185 farmacie aderenti alle Rete un decalogo sul tumore ovarico  per abbattere il muro di silenzio che circonda il tumore femminile più pericoloso e meno conosciuto. L’iniziativa è stata pensata in occasione della giornata mondiale del tumore ovarico istituita l’8 maggio

Milano - ACTO onlus, Alleanza contro il tumore ovarico e Rete Farmacisti Preparatori lanciano una campagna informativa sul tumore delle ovaie per richiamare l’attenzione sul tumore femminile più aggressivo e pericoloso che ogni anno colpisce 250mila donne nel mondo e a causa del quale 140mila donne perdono annualmente la vita.

Nelle 185 farmacie che fanno parte della Rete nei mesi di aprile e maggio verrà distribuito gratuitamente l’opuscolo “10 fatti che tutte le donne devono conoscere”, un vero e proprio decalogo che aiuterà le donne a saperne di più su questa malattia e le supporterà nel dialogo con il proprio medico. Un modo per enfatizzare la portata comunicativa della 2a Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico che l’8 maggio si celebra in tutta Italia e, contemporaneamente, in altri 16 Paesi.

Con questa campagna di informazione nelle farmacie, Acto onlus intende abbattere il muro di silenzio che circonda questa malattia ricordando a tutti che ogni donna è a rischio di tumore ovarico e che la diagnosi precoce è fondamentale per combattere questo killer subdolo e sfuggente; ancor oggi infatti al 70% delle donne il  tumore viene diagnosticato quando è ormai in fase molto avanzata e le possibilità di cura sono molto basse.

Ognuno di noi ha una donna che ama o da cui è amato: una madre, una sorella, una figlia, un’amica. Tutte sono a rischio di tumore ovarico. Se, grazie a questa campagna, anche una sola di loro si sottoporrà ad una diagnosi precoce potremo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo” ha affermato Nicoletta Cerana, presidente di Acto onlus.
Prendersi cura degli altri fa parte del dna della professione farmaceutica, da sempre attenta sul fronte della prevenzione delle patologie - spiega Santo Barreca, uno dei portavoci di Rete Farmacisti Preparatori – La mission ’in collegamento per la tua salute’ fa della Rete Farmacisti Preparatori uno degli interlocutori privilegiati di questa campagna. Un impegno di fronte al quale nessuno di noi può tirarsi indietro e una conferma della filosofia che sottende la nostra rete: la cura della persona e la diffusione della cultura del benessere

ACTO ONLUS- ALLEANZA CONTRO IL TUMORE OVARICO
Acto onlus – Alleanza contro il Tumore Ovarico – è la prima associazione italiana impegnata nella lotta contro il Tumore Ovarico. Fondata nel 2010 da un gruppo di pazienti e di ginecologi oncologi,  promuove programmi di informazione della popolazione femminile,  sostiene progetti di ricerca scientifica,  offre  borse di studio per ricercatori. L’associazione ha sede a Milano ed è presieduta da Nicoletta Cerana.

RETE FARMACISTI PREPARATORI
Dietro l’insegna Rete Farmacisti Preparatori c’è un gruppo di farmacisti italiani in prima linea nel consiglio, nella selezione e nella proposta di prodotti e servizi di alta qualità dedicati alla cura della persona. Insieme i farmacisti della Rete dedicano passione, tempo, impegno, ricerca e risorse per rispondere in maniera completa alle esigenze di salute e benessere di tutti.
La Rete Farmacisti Preparatori nasce molto prima di chiamarsi Rete. Oltre trent’anni fa insieme al Laboratorio Farmacisti Preparatori i farmacisti del gruppo hanno iniziato a sviluppare una gamma di prodotti di cosmesi e integrazione alimentare che porta il loro nome. Ogni formula è il frutto di una condivisione tecnica e scientifica appassionante che ha un obiettivo chiaro: proporre prodotti di ottima qualità a prezzi equi.
Da questa collaborazione professionale e dalla volontà di potenziare i servizi per i cittadini, è nato il progetto Rete Farmacisti Preparatori.
I farmacisti della Rete credono che condividere le loro conoscenze permetta di rispondere meglio alle richieste di benessere di tutti. Con questo spirito, che anima ogni giorno il loro lavoro, sono ‘in collegamento per la tua salute’.
www.retefarmacistipreparatori.it

 


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