CATANIA – Sono oltre 9000 i professionisti chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Catania: un appuntamento che vedrà in lizza la lista dei "Medici in Ordine" con Giansalvo Sciacchitano in testa. Appuntamento per il 20, 21 e 22 settembre – dalle 8 alle 22 in via Ruggero di Lauria 81, a Catania – per eleggere l'organo direttivo che guiderà la categoria nel triennio 2015/2017.
«Ritorno in campo – spiega Sciacchitano – dopo aver vinto la battaglia morale e giudiziaria contro l'Enpam, l'ente di previdenza dei medici. La mia denuncia sulla cattiva gestione dell'immenso patrimonio, infatti, dopo ben tre anni ha avuto il suo esito: la Guardia di Finanza di Roma, coordinata dal procuratore Fasanella, ha accertato i fatti denunciati e notificato gli avvisi di garanzia, con accuse di truffa aggravata e di ostacolo alla vigilanza, che hanno comportato fra l'altro le dimissioni dello storico presidente dell'Enpam, Eolo Parodi. Dopo mesi di attacchi e ritorsioni, causate dall'attacco agli illegittimi "poteri forti", voglio scommettermi nuovamente e impegnarmi in prima linea, riportando l'Ordine al centro delle decisioni istituzionali e riconquistando quel ruolo attivo che è proprio di un organo di rappresentanza».
Tra i punti salienti del programma – della squadra composta da Giuseppe Corsale, Gaspare Foresta, Maria Concetta Giuliano, Enrico Gulisano, Rosalia Lo Gerfo, Gregorio Lo Giudice, Marco Mangiafico, Santa Daniela Massimino, Carlo Maugeri, Biagio Papotto, Vincenzo Perciavalle, Agostino Racalbuto, Riccardo Rapisardi, Lucia Sciacca e Paolo Cutello, Angela Grasso, Salvatore Mamazza e Serena Iosia (candidati al Collegio dei Revisori) - l'ampliamento dell'offerta formativa; la creazione di uno sportello per la consulenza previdenziale gratuita; l'istituzione di uno sportello di ascolto del cittadino per le criticità del Servizio Sanitario; la creazione di un tavolo di confronto permanente di raccordo tra l'Ordine e le Istituzioni, l'allargamento delle Commissioni e la riduzione della tassa d'iscrizione all'Ordine. «Non vogliamo promettere e poi disattendere le aspettative dei colleghi – continua Sciacchitano - ma proporre concrete azioni che possano risollevare l'Ordine dall'immobilismo in cui versa. Vogliamo puntare sulle donne rispondendo alle loro esigenze (per esempio, proponendo gli asili nido all'interno delle strutture sanitarie e rappresentanze paritarie anche a livelli apicali); sui giovani con una formazione altamente professionalizzante e con la lotta al precariato; sul futuro della categoria, ponendo maggiore attenzione agli aspetti previdenziali». |
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