Largo ai batteri ‘buoni’
Come quelli che
compongono il microbiota intestinale. Un argomento che
riempie le pagine delle più prestigiose riviste
scientifiche, ma anche gli scaffali dei supermercati e
che richiede un approccio sistemico”. Se ne parla a
Milano - Expo il 16 settembre
Prevenire le malattie
attraverso l’alimentazione. È uno degli aspetti della
medicina del futuro che parte dallo studio del
microbiota intestinale. L’Italia è il secondo paese al
mondo per questa tipo di ricerca seconda solo agli USA.
Molte Università, fra cui
l’Università Cattolica di Piacenza e Cremona e e diversi
istituti afferenti al Dipartimento di scienze
bio-agroalimentari del Consiglio nazionale delle
ricerche sono impegnati nel comprendere il funzionamento
di questo complesso sistema di centinaia di specie di
batteri che hanno effetti benefici per la nostra salute
ma la cui alterazione può dar luogo ad infiammazioni e
disfunzioni. La strada aperta dalle ricerche è il
miglioramento dei cosiddetti cibi ‘funzionali’
arricchiti con probiotici, ovvero diverse popolazioni di
lattobacilli e bifidobatteri che, introdotti
nell’organismo con gli alimenti, possono contribuire a
rispristinare l’equilibrio del microbiota.
Alle nuove frontiere della
ricerca nel settore è dedicato il workshop:
“Microbiota, nutrition and wellness: a system based
approach” coordinato per il Cnr da Mauro Rossi e
Filomena Nazzaro dell’Istituto di scienze
dell’alimentazione (Isa-Cnr), da Enzo Grossi per
Padiglione Italia e Lorenzo Morelli per l’Università
Cattolica e grazie al supporto di Fondazione Invernizzi, che avrà luogo il
16 settembre, alle ore 10.00, presso Padiglione
Italia, Expo-Milano.
“Il workshop ha l’obiettivo
di illustrare l’importante funzione del microbiota per
lo sviluppo e la protezione del sistema immune, ci sono
chiare evidenze sperimentali in questo senso”, spiega
Mauro Rossi. “Esiste inoltre un equilibrio dinamico tra
il microbiota e il sistema immune: in certe condizioni
patologiche alcuni batteri del microbiota possono
diventare patogeni, stimolando la risposta
infiammatoria. Una non corretta alimentazione, poi, può
indurre disbiosi, cioè alterare l’equilibrio intestinale
tra le diverse specie microbiche, anche qui con un rischio di
infiammazione: è quanto accade ad esempio nella
celiachia”.
Il microbiota, localizzato
principalmente nel colon, riveste quindi un ruolo
centrale nel regolare la tolleranza immunologica,
facendo sì che il nostro organismo non sviluppi risposte
avverse verso gli antigeni alimentari che sono
continuamente introdotti con la dieta. “Quest’attività,
è regolata
principalmente dalle popolazioni di lattobacilli e
bifidobatteri presenti nella mucosa intestinale”,
conclude Rossi. “In particolare, nostre recenti
ricerche svolte in collaborazione con l’azienda
giapponese Meiji hanno dimostrato le notevoli
potenzialità antiinfiammatorie di uno specifico ceppo
di Lactobacillus
gasseri, che può essere somministrato con
l’alimentazione, utili per contrastare allergie o
intolleranze alimentari su base immune”.
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