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martedì 27 ottobre 2015

PESTICIDI, M5S: “ADDIO GLIFOSATO, MA GOVERNO RESTA ANCORATO A LOBBY”

Bocciata la richiesta di sostenere l’attività di ricerca sugli effetti cumulativi dei pesticidi sulla salute  e di limitare l’uso degli elicotteri per irrorazione aerea
ROMA, 27.10.2015  – “Grazie alla nostra mozione sui pesticidi abbiamo vietato in Italia l’uso del glifosato bandito già in altri stati come la California perché considerato ‘cancerogeno’ dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Governo resta però ancorato alla lobby dei pesticidi, visto che ha bocciato altre misure importanti come la richiesta di sostenere l’attività di ricerca sugli effetti cumulativi dei pesticidi sulla salute e di limitare l’uso degli elicotteri per irrorazione aerea, consentito solo in condizioni eccezionali”. 
Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Agricoltura che hanno presentato alla Camera una mozione sui fitosanitari per regolamentarne l’uso.“Tra le altre vittorie portate a casa dal M5S – proseguono i parlamentari Cinquestelle  - l’impegno del Governo a rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta  dell’identità e della alla quantità non solo dei principi attivi ma anche di tutte le sostanze utilizzate e ad attivarsi affinché tutte le sostanze immesse sul mercato siano gradualmente incluse nei programmi di monitoraggio.  Continueremo a vigilare affinché il Governo, dopo l'impegno assunto, renda queste misure operative al più presto ”.
 
“Il Governo – incalza  Silvia Benedetti, portavoce Cinquestelle, prima firmataria della mozione  -    rinnova l’uso dei pesticidi in agricoltura senza regole e senza limiti, continuamente ‘in  deroga alle norme’, come se in Italia fossimo in emergenza ad oltranza . Con la nostra mozione abbiamo infatti proposto di limitare le autorizzazioni per l’uso di fitosanitari previste dalle norme europee in condizioni eccezionali e che invece nel nostro Paese vengono applicate come se fossero la regola. Insomma non si può accettare che su una materia di estrema delicatezza come questa, se esistono delle norme si escogiti il trucco per bypassarle, o esse vengano recepite male e dunque stravolte; ma non si può neanche accettare che là dove le regole non esistono ancora non si faccia nulla per stabilirle ”. 

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