REFERENDUM: SSN IN PANNE, COL SI’ LA SANITA’ NON CAMBIA.
“La
Sanità in Italia è al capolinea e il voto referendario non servirà a
salvarla. All’orizzonte infatti, sia che vinca il Sì, sia che vinca il
No, non si scorgono novità perché il ddl Boschi non incide sulle
risorse. Non bilancia le asimmetrie fra i diversi territori e non
stabilisce fruibilità concreta di servizi e prestazioni. Il Paese
rimarrà quindi diviso in tante aree, di cui alcune lavorano meglio,
alcune peggio.
In
un momento in cui si discute di grandi riforme e di visioni
migliorative, il nodo della governance sanitaria resta quindi irrisolto
perché da anni chi comanda in sanità è il Ministero dell’Economia e la salute
è considerata ormai solo una delle tante voci di costo nel bilancio
dello Stato, non più certo un diritto costituzionale da garantire a
tutti e su cui investire per principio a tutela della persona e della
collettività.
Per questo, oggi,
più che per una riforma costituzionale a colpi di slogan è necessario
battersi per riaffermare una reale supremazia statale che possa dare
equilibrio al rapporto tra governo centrale e governi regionali, con la creazione di un Super Ministero della Salute e delle Politiche Sociali capace di autonomia di spesa. Così come è messo, infatti, il Ministero della Salute,
finanziariamente non conta niente e anche se volesse riappropriarsi
delle tanto declamate disposizioni generali in materia socio-sanitaria, resterebbe comunque svuotato di significato perché non saprebbe come renderle applicabili.
Siamo
insomma alle barzellette. L’associazione Dossetti oltre ad esprimere
grande preoccupazione per un approccio così inappropriato al tema della
Governance della Salute in Italia, ha chiesto
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’apertura di un tavolo
indipendente degli steakholders con tutti gli operatori del mondo della
sanità che possa orientare le politiche della salute verso soluzioni realmente efficaci.
Solo
così sarà possibile garantire un sistema sanitario efficiente,
fruibile in maniera universale e sostenibile. Il resto, ormai è chiaro a
tutti, è solo propaganda”.
Il segretario nazionale Claudio Giustozzi
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