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giovedì 15 aprile 2021

I sintomi predittivi del Covid nei bambini


COVID-19 E BAMBINI: STORIA DI CONTATTO E MANCANZA DI GUSTO E OLFATTO SONO, INSIEME ALLA FEBBRE, I PRINCIPALI SEGNI PREDITTIVI PER LA DIAGNOSI 


Uno studio del Burlo Garofolo, con la collaborazione di 31 centri pediatrici sparsi su tutto il territorio nazionale, ha rilevato i segni predittivi più importanti per la diagnosi di Covid-19 in età pediatrica, e ne conferma la bassa severità nella popolazione di bambini e ragazzi in Italia 

 

Storia di contatto con casi accertati e mancanza di gusto e olfatto rappresentano, insieme alla febbre, i segni predittivi più importanti per fare diagnosi di Covid-19 nei bambini. Per il resto la manifestazione clinica della patologia è molto simile a quella di molti altri virus. A rilevarlo è uno studio condotto dall'Irccs materno infantile "Burlo Garofolo" di Trieste e recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista medica dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), Eurosurveillance

(https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2021.26.14.2001248 ). 

 

Nella ricerca sono stati analizzati circa 2500 bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 18 anni che tra febbraio e maggio 2020 sono stati testati per Sars-CoV-2. I casi sono stati raccolti dal Network Pediatrico Covid del Burlo Garofolo, coordinato dalla dottoressa Marzia Lazzerini, responsabile del Centro Collaboratore OMS, in collaborazione con la clinica pediatrica diretta dal professor Egidio Barbi. 

 

«I dati dei casi testati, – dichiara Marzia Lazzerini – provengono da 31 centri pediatrici sparsi su tutto il territorio nazionale, tra cui ricordiamo il Meyer di Firenze, il Gaslini di Genova e l'Ospedale Universitario di Verona. La febbre è risultata presente nell'81% dei casi, mentre i sintomi respiratori nel 60%. Sintomi neurologici come cefalea, irritabilità, perdita del gusto/olfatto, sono stati riscontrati in circa un bambino su cinque così come sintomi gastrointestinali e sintomi simil influenzali. Sintomi cutanei sono risultati più rari (4%), ma può essere dipeso dal fatto che questi casi non sono sempre indirizzati a un tampone». Lo studio ha inoltre confermato che il Covid-19 nei bambini può avere sintomi isolati. «Nel 25% dei casi, – prosegue Marzia Lazzerini – i bambini hanno manifestato solo febbre senza atri sintomi, nel 6% solo sintomi respiratori, senza febbre né altre manifestazioni, e in alcuni casi rari, ovvero l'1% della nostra casistica, solo sintomi gastrointestinali».

 

«Il senso dello studio – specifica Egidio Barbi – era quello di cercare di fornire ai pediatri degli elementi discriminativi aggiuntivi a quelli già noti in letteratura per rafforzare il sospetto clinico. In questo senso l'alta numerosità del campione e la natura multicentrica, sostanzialmente nazionale, della casistica rendono queste conclusioni particolarmente forti. Per la diagnosi il ruolo del tampone rimane centrale».




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sabato 10 aprile 2021

Benessere, l’olio extravergine è l’elisir di lunga vita: un must della dieta mediterranea con un mercato globale da 1,8 miliardi di dollari nel 2026 (+24%)

Di seguito trovate l'approfondimento che abbiamo condotto su testate internazionali in merito ai numerosi benefici per la salute e alla crescita dei consumi dell'olio extravergine d'oliva (+7,4% in Italia): in un recente studio pubblicato da ABC News si legge che l'olio Evo, ricco di composti come fenoli e grassi monoinsaturi, può diminuire il grado d'infiammazione e il livello di grassi nel sangue, aumentando invece la quantità di HDL, il colesterolo "buono" che aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiache.

BENESSERE, L'OLIO EXTRAVERGINE È L'ELISIR DI LUNGA VITA: UN MUST DELLA DIETA MEDITERRANEA CON UN MERCATO GLOBALE DA 1,8 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2026 (+24%)

L'olio extravergine d'oliva mette d'accordo tutti: simbolo della qualità Made in Italy, fa bene sia alla salute, contribuendo a ridurre il rischio di numerose malattie cardiache e cronico-degenerative, sia alle vendite. Prodotto sempre più richiesto in tutto il mondo, nel 2020 sono cresciuti i consumi in Italia (+7,4%), l'export globale (+15,6%) e intraeuropeo (+24,7%).

 

Con l'emergenza sanitaria in corso e con le conseguenti restrizioni imposte a ristoranti e locali le famiglie italiane sono tornate a cucinare a casa e a fare scorte di prodotti salutari e Made in Italy. Fra questi, creme, salse, vellutate, biscotti, grissini, taralli, cracker e chi più ne ha più ne metta. Tutti prodotti preparati con olio extravergine di oliva, un toccasana per l'organismo. Non è quindi un caso che la dieta mediterranea, di cui l'olio Evo è uno dei cardini principali, si sia classificata come migliore dieta al mondo del 2020 secondo US News & World Report. Povera di carne rossa, zuccheri e grassi saturi e ricca di cibi salutari come frutta, verdura, legumi, cereali e noci non solo ci fa stare bene, ma è ottima anche se si desidera perdere qualche chilo

Vale dunque la pena analizzare in che modo l'olio extravergine può contribuire al nostro benessere. In un recente studio pubblicato da ABC News si legge che l'olio Evo, ricco di composti come fenoli e grassi monoinsaturi, può diminuire il grado d'infiammazione e il livello di grassi nel sangue, aumentando invece la quantità di HDL, il colesterolo "buono" che aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiache

"Le proprietà benefiche dell'olio extravergine sono legate principalmente alla sua composizione – ha confermato la dott.ssa Alice Parisi, biologa nutrizionista – L'alta concentrazione di polifenoli e tocoferoli, infatti, contrasta l'ossidazione delle macromolecole biologiche, ovvero DNA, proteine e lipidi, e aiuta a prevenire cancro, diabete e numerose malattie cronico-degenerative. Io ne raccomando il consumo a crudo, in quanto le alte temperature degradano i composti dell'olio". Non solo benefici per la salute, ma anche per la domanda: simbolo della qualità Made in Italy, l'olio extravergine d'oliva conquista i consumatori di tutto il mondo ed è sempre più richiesto all'estero. A testimoniarlo un recente report della Commissione Europea, che, per quanto riguarda l'Europa, ha registrato un +15,6% nelle esportazioni verso i paesi extraeuropei fra ottobre 2019 e settembre 2020, in particolare verso Australia (+37,5%), Brasile (+31%) e Canada (+28,1%). Relativamente all'Italia, invece, fra ottobre 2019 e agosto 2020 le esportazioni intraeuropee sono aumentate del 24,7%. Un export dinamico quindi che, insieme al +7,4% di vendite alla GDO dei primi undici mesi del 2020 registrate dall'ISMEA, ha compensato le perdite dovute alla chiusura del canale della ristorazione. Basti pensare che in Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d'oliva tutti i giorni secondo Coldiretti. Con questi ritmi il mercato globale dell'olio extravergine, che nel 2020 valeva 1465,5 milioni di dollari, secondo WMFJ arriverà a valere oltre 1,8 miliardi di dollari entro il 2026, con un CAGR del 3.6%. "Durante il lockdown le persone hanno avuto modo di fermarsi e riflettere sulla propria alimentazione e questo ha influito su ciò che cercano sugli scaffali dei supermercati – ha affermato Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – Quanto emerge dalle indagini di mercato è evidente ora più che mai: i consumatori prediligono ingredienti di qualità, sani e preferibilmente nostrani. Per noi è importante fare tesoro di questi dati ed è anche per questo motivo che da oltre 60 anni utilizziamo per i nostri grissini solo olio extravergine d'oliva al 100%, evitando l'utilizzo di olio di palma, grassi animali o idrogenati, OGM e conservanti".



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Salute, boom di infiammazioni polmonari dovute al Covid (+80%): un nuovo studio scientifico rivela i benefici nella riabilitazione della laserterapia

Di seguito trovate l'approfondimento legato al boom a livello mondiale d'infezioni polmonari dovute al Covid-19 (+80%) e al nuovo studio scientifico pubblicato sulla National Library of Medicine condotto dai ricercatori Michael R. Hamblin, Principal Investigator al Wellman Center for Photomedicine del Massachusetts General Hospital, e Reza Fekrazad, capo del Lasers Research Center in Medical Sciences alla AJA University of Medical Science di Theran, da cui emerge che la fotobiomodulazione prodotta dalla laserterapia, in particolar modo le lunghezze d'onda nel range 650mm - 830mm a emissione continua, genera effetti ottimali sul recupero da infezioni polmonari e rappresenta una possibile soluzione per prevenirle.

SALUTE, BOOM DI INFIAMMAZIONI POLMONARI DOVUTE AL COVID (+80%): PER GLI ESPERTI UN VALIDO AIUTO NELLA RIABILITAZIONE ARRIVA DALLA LASERTERAPIA

Favorisce una migliore ossigenazione dei tessuti e degli organi correlati, riduce l'afflusso di neutrofili e casi di edema polmonare. 
Sono questi alcuni degli effetti benefici derivanti dall'ausilio della laserterapia nella prevenzione e nel recupero da infiammazioni polmonari dovute al Covid, in costante aumento a livello globale. 
Da ricerche internazionali è emerso infatti come, soltanto quest'anno, siano aumentate dell'80% rispetto al 2019.

L'emergenza sanitaria legata al Covid ha nuovamente posto i riflettori sulle infezioni polmonari, una delle patologie più frequenti causate dall'innesto di virus e batteri, in grado di arrecare danni spesso permanenti alle vie respiratorie

Uno scenario allarmante ingigantito proprio dall'epidemia in corso: basti pensare che secondo una recente ricerca del Columbia Asia Hospital pubblicata su The Hindu, i casi di polmonite acuta dovuti al Covid sono aumentati dell'80% rispetto allo scorso anno

Un quadro condiviso anche in Italia dove, secondo un report dell'Istituto Superiore di Sanità che ha indagato su oltre 5mila decessi legati al Covid, è stato riscontrato come l'80,5% del totale presentasse sintomi di infezioni polmonari. Ma quale può essere, secondo gli esperti, un valido rimedio nella riabilitazione da polmonite? 

Una recente indagine condotta dai ricercatori Michael R. Hamblin, Principal Investigator al Wellman Center for Photomedicine del Massachusetts General Hospital, e Reza Fekrazad, capo del Lasers Research Center in Medical Sciences alla AJA University of Medical Science di Theran, pubblicata sulla National Library of Medicine, ha evidenziato come la fotobiomodulazione prodotta dalla laserterapia, in particolar modo le lunghezze d'onda nel range 650mm - 830mm a emissione continua, generi effetti ottimali sul recupero da infezioni polmonari e sia una possibile soluzione per prevenirle. 

Tra i benefici indotti dalla laserterapia vanno annoverati la riduzione dell'edema polmonare e dell'afflusso di neutrofili, la rigenerazione dei tessuti e una migliore ossigenazione per tutti gli organi correlati

"Le evidenze scientifiche citate nell'articolo hanno avvalorato l'efficacia degli effetti di modulazione della risposta di infiammatoria e di biostimolazione per conto della laserterapia – ha spiegato il dott. Ingmar Angeletti, fisioterapista presso il Rihabilita Medical Center di Alzano Lombardo (BG) – In particolare si è resa fondamentale in alcuni nostri pazienti con nevriti post Covid e lesioni dello SPE (sciatico popliteo esterno) a seguito di stress traumatici durante le fasi di allettamento nei reparti di terapia intensiva. Sono stati trattati con la Theal Therapy e con le due lunghezze d'onda citate, con modalità stocastica e antinfiammatoria, utilizzando un controllo termico a 36 gradi e ottenendo significative riduzioni del dolore neuropatico. Inoltre mi auguro, considerando la recente ricerca pubblicata sulla National Library of Medicine, che Theal Therapy possa diventare lo standard operativo dei protocolli ospedalieri per la modulazione della risposta infiammatoria". 

Ma l'infiammazione polmonare non è la sola problematica più diffusa tra i pazienti ricoverati di Covid e che finiscono in terapia intensiva

Secondo una ricerca americana pubblicata dalla World Health Organization su Science Daily al primo posto vi è la perdita dell'olfatto e del gusto che provoca nel 65% dei pazienti uno stato confusionale e un senso di disorientamento

A seguire vi sono le lesioni da pressione che interessano cute e tessuti sottostanti, dovute alla pressione esercitata dalle intubazioni, come naso, fronte e zone sacrali, e il deficit del sistema nervoso periferico e centrale. I "guariti" mostrano anche segni di astenia, problematiche muscolo-scheletriche e sintomi da disturbo neuropsicologico. Per questo motivo diventa fondamentale un processo di riabilitazione attento e graduale che possa consentire il pieno recupero funzionale.



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