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sabato 31 marzo 2012

Consumi alimentari: carne alimento molto apprezzato in Italia mentre l'hamburger prende sempre più piede. Crescono esponenzialmente anche i vegetariani

 

 

Consumi alimentari: la carne un alimento molto apprezzato in Italia mentre l'hamburger prende sempre più piede. Crescono esponenzialmente anche i vegetariani

 

 

La carne si conferma un alimento molto apprezzato in Italia, dopo la forte crisi del biennio 2008-2009: si mangiano a testa, in media, 92 chili di carne all'anno, una soglia appena inferiore a quella dell'eurozona (98 chili) e composta per circa un quarto da carne bovina (23 chili). Ma crescono esponenzialmente anche i vegetariani e se fino al 2000 erano una quota marginale delle popolazione, appena 1,5 milioni, si stima che adesso, in base ad  una ricerca di Ac Nielsen rielaborata da Eurispes, siano già diventati 7 milioni e che saranno 30 milioni nel 2050, rappresentando almeno la metà degli abitanti del Belpaese.

Con l'eccezione di maiale, selvaggina e coniglio, tutti i tipi di carne hanno registrato un aumento di consumo a persona.

La maggiore ascesa, con il 3,9%, l'ha fatta registrare il pollame, piazzandosi al secondo posto. L'hamburger, in Italia sta prendendo piede, anche se la strada da fare è ancora lunga, mentre negli Usa ben il 50% del consumo di carne bovina è rappresentato da hamburger in Italia la quota si ferma al 5%",

Questo cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani, per Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", non deve essere sottovaluto, perché è noto che l'eccesso del consumo di carni può comporta seri squilibri nella nostra dieta che a lungo termine possono essere causa di problemi anche rilevanti per la salute.

Lecce, 31 marzo 2012                                                                                                                                                                                                  

Giovanni D'AGATA




giovedì 29 marzo 2012

Salute: il latte fresco va sempre bollito.

 

 

Salute: il latte fresco va sempre bollito. Dopo la segnalazione di alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) associati a infezione da E. coli in neonati, il Ministero della Salute chiede ai medici di sensibilizzare le famiglie sulla raccomandazione di bollire il latte non pastorizzato prima del consumo.

 

Il Ministero della Salute ha inviato alla Federazione italiana medici di medicina generale e alle Federazioni mediche e Società scientifiche di pediatria e neonatologia una comunicazione per segnalare alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) associati a infezione da E. coli produttore di verocitotossina (VTEC) in pazienti di età pediatrica, probabilmente acquisite attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato) contaminato.

Il Ministero ha chiesto di diffondere la nota ai medici di medicina generale e ai pediatri perché sensibilizzino genitori e pazienti sulla problematica, informandoli sulla necessità di bollire il latte crudo prima di un eventuale consumo.

Come è noto, il Ministero della Salute ha stabilito con l'ordinanza ministeriale del 10 dicembre 2008 (il cui termine di validità è stato recentemente prorogato al 31 dicembre 2012) che il latte crudo deve essere venduto attraverso distributori automatici, appositamente registrati e controllati dalle Asl, che devono riportare correttamente l'indicazione che il latte crudo è da consumarsi previa bollitura, mentre in caso di cessione diretta è il produttore che deve obbligatoriamente informare il consumatore su tale modalità di consumo.

Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", sottolinea come la bollitura è indispensabile per eliminare l'eventuale presenza di agenti patogeni che possono essere presenti nel latte crudo anche se questo viene prodotto nel totale rispetto delle norme: i pur rigorosi controlli sul latte e sugli allevamenti, da soli, non possono garantirne la completa sicurezza, come invece può fare il processo di bollitura. Per tale motivo, sollecita le autorità preposte a verificare che l'invito a bollire il latte prima di consumarlo sia scritto a chiare lettere sulle macchine distributrici ed eventuali bottiglie dato che con la bollitura si mantengono inalterati tutti i macro nutrienti del latte, come calcio, proteine, lipidi.

Lecce, 29 marzo 2012                                                                                                                                                                                                   

Giovanni D'AGATA



Disintossicazione da Cocaina


Centro Narconon "Il Gabbiano"
Gli Esperti Italiani nella Disintossicazione da Cocaina

La cocaina, una volta giunta nel cervello colpisce proprio le cellule che provocano il piacere nell'uomo e distrugge i suoi sensori.

Cocaina

Il cervello di una persona normale (foto più in alto) e di alcuni utilizzatori di cocaina dopo dieci (foto al centro) e cento giorni (foto in basso) dalla sospensione della droga. Le zone più blu sono quelle in cui il metabolismo si è abbassato di più.

Esaminando il cervello di cocainomani, alcuni ricercatori sono giunti alla conclusione che la sostanza uccide le cellule a cui si lega. Nel cervello la droga si unisce ai neuroni dei cosiddetti "centri del piacere" che sono sensibili a un neurotrasmettitore chiamato dopamina. I neuroni che usano la dopamina, nel cervello di 35 utilizzatori di cocaina, confrontato con quello di altri 35 non drogati, aveva livelli molto bassi di questa sostanza, così come di altre proteine collegate alla trasmissione del segnale. Questo significa che la cocaina danneggia proprio i neuroni che possiedono i sensori (recettori) responsabili della sua azione.

Piacere pericoloso. La cocaina agisce in modo particolare bloccando una proteina che riporta la dopamina ai livelli normali dopo uno stimolo positivo. Per questo che la dopamina si accumula nel cervello provocando le "ondate di piacere" della cocaina. Lo studio è la prima prova completa che la cocaina danneggia i neuroni che funzionano con la dopamina, e spiegherebbe anche alcuni sintomi della prolungata assunzione di cocaina, come la depressione.

Per ulteriori informazioni visita il sito:

www.disintossicazionecocaina.it

· Se hai problemi di dipendenza da cocaina e non sai come fare a smettere;

· Se, dopo vari tentativi, sei ricaduto nella dipendenza e pensi di non farcela;

· Se un tuo caro ha problemi di dipendenza ma non sai come fare per aiutarlo:

Numero Verde Narconon

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Postato su IL COMUNICATO STAMPA

mercoledì 28 marzo 2012

Caraffe per l' acqua


Caraffe per l'acqua

 Roma, 28 Marzo 2012. Si e' fatto un gran parlare delle caraffe filtranti l'acqua. In sostanza servono a ridurre il cloro e i sali minerali, quindi a rendere piu' gradevole l'acqua di rubinetto. Il cloro viene aggiunto all'acqua delle condutture pubbliche per evitare contaminazioni batteriche pericolose. I sali minerali sono una caratteristica di ciascuna acqua di rubinetto, la loro presenza puo' essere piu' o meno gradita al consumatore. L'acqua filtrata dalla caraffa non ha proprieta' salutistiche (salvo il fatto che bere acqua e' necessario e ci fa bene) e non risulta che sia dannosa per le persone in normale stato di salute (problemi per gli ipertesi). Recentemente e' stata varata una nuova normativa (1) che stabilisce le prescrizioni tecniche relative alle apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo umano.
Che fare, dunque? La caraffa costa 18 euro e il filtro 5 euro da cambiare rigorosamente ogni 28 giorni. Se si vuole risparmiare si riempie una normale brocca di acqua di rubinetto e si lascia riposare per un'ora: il cloro se ne va. I sali minerali rimangono e sul gusto non discutiamo.

(1) http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=1966&tipo=new

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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