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mercoledì 31 maggio 2017

Dalle rocce un nuovo approccio per studiare le cellule cardiache

Un team di ricerca internazionale coordinato dall’Ino-Cnr ha misurato per la prima volta alcune proprietà elettriche delle cellule cardiache sfruttando un’analogia tra la corrente elettrica e il trasporto di materia.

Lo studio, che ha tratto spunto dall’ambito geologico, è pubblicato su Pnas e apre a nuove terapie mirate per infarto e aritmie.

Ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr), coordinati da Leonardo Sacconi, hanno misurato per la prima volta alcune proprietà elettriche delle cellule cardiache sfruttando un’analogia tra la corrente elettrica e il trasporto di materia. Lo studio, svolto in collaborazione con il laboratorio europeo di Spettroscopie non-lineari (Lens), l’Università degli studi di Firenze e l’Università di Friburgo in Brisgovia (Germania), è pubblicato sulla rivista the Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (Pnas).

“Il lavoro ha tratto ispirazione da una ricerca pubblicata nel 1951 in ambito geologico, nel quale la velocità di diffusione dell’acqua all’interno di rocce porose è stata ricavata misurando la capacità delle rocce nel condurre la corrente elettrica”, spiega Sacconi. “Le cellule cardiache sono caratterizzate da una complessa rete intracellulare, denominata rete tubulare, responsabile della propagazione elettrica all’interno della cellula”. Immaginando questa fitta rete di tubuli come la struttura porosa di una roccia, gli studiosi sono riusciti ad ottenere informazioni sulla propagazione elettrica a partire dalle loro caratteristiche diffusive, indagate attraverso una tecnica microscopica avanzata denominata Frap (Fluorescence Recovery After Photobleaching).

“Mediante un fascio laser ad alta intensità, abbiamo prima disattivato (ovvero reso non luminescenti) alcune molecole fluorescenti presenti all’interno della rete tubulare e poi abbiamo osservato il tempo che le molecole attive all’esterno della cellula hanno impiegato per diffondersi al suo interno”, spiega Marina Scardigli, primo autore dello studio e dottoranda associata Ino-Cnr. 

“Sviluppando un modello matematico ad hoc, la diffusione delle molecole fluorescenti all’interno della cellula è stata utilizzata per determinare la conduttività elettrica della rete tubulare e quindi per valutare l’efficienza della rete nel propagare i segnali elettrici che determinano la contrazione cardiaca”.
Le scoperte ottenute potrebbero avere, in un prossimo futuro, importanti ricadute in campo biomedico. “Con questa innovativa metodologia è stato possibile evidenziare anomalie della conduzione dei segnali elettrici in presenza di importanti patologie come l’infarto conclamato; anomalie nella propagazione possono indurre disfunzioni meccaniche nel cuore con conseguente propensione allo sviluppo di aritmie”, conclude Sacconi. “Una migliore comprensione di questi meccanismi potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie mirate a questo genere di patologie”.

Didascalia immagine:
la figura illustra la complessa rete di membrane presenti all’interno di una cellula cardiaca.

Roma, 31 maggio 2017

Destinare il 5 per mille al CNR significa premiare i giovani e la curiosità scientifica! Basta inserire il codice fiscale del CNR 80054330586 nello spazio dei modelli per la dichiarazione dei redditi dedicato al 'Finanziamento della ricerca scientifica e dell'università' e apporre la propria firma.


La scheda
Chi: Ino-Cnr; Lens, Università degli studi di Firenze e Università di Friburgo in Brisgovia (Germania).
Che cosa: misurate per la prima volta con un nuovo metodo le proprietà elettriche delle cellule cardiache.

QuintilesIMS Italia: ipnotici e sedativi nessun allarme italiano, il mercato è stabile (+0,1%)


I dati di QuintilesIMS mostrano un consumo maggiore in Francia e Spagna



Milano, 31 maggio 2017 – Benché diversi organi di stampa abbiano riportato un aumento nel consumo di prodotti con effetto ipnotico e sedativo a base di benzodiazepine, i dati dimostrano il contrario: nel primo trimestre 2017, infatti, le vendite in Italia di questi prodotti acquistabili solo con ricetta medica sono stabili in termini di unità (+0,1%) rispetto al primo trimestre 2016.


I consumi negli ultimi 10 anni appaiono anzi in diminuzione: secondo i dati di QuintilesIMS Italia, società leader globale nell'offerta integrata di informazioni e tecnologia per il mondo della salute, le vendite attraverso il canale farmacia sono passate infatti da 73 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti nel 2006 a 69 nel 2016, per una spesa media totale di circa 363 milioni all'anno.

A livello europeo, i consumi in Italia di ansiolitici e ipnotici appaiono simili, e in alcuni casi inferiori, rispetto ad altri Paesi: per quanto riguarda la terapia ansiolitica, ad esempio, la media di consumi in Italia è di 54 unità giornaliere per 1000 abitanti, consumo decisamente più alto in Francia (83 unità) e Spagna (117 unità).

Cambia invece la prospettiva se si guarda ai mercati del Nord Europa, ad esempio, Germania (10 unità) e Gran Bretagna (17 unità), dove i consumi pro capite risultano significativamente inferiori perché la comunità scientifica ha diffuso linee guida restrittive definendo un approccio terapeutico diverso rispetto a quello del nostro Paese.



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lunedì 29 maggio 2017

Sclerosi multipla, Italia: prima infusione staminali neurali ad un malato. (ANSA, 29 maggio 2017)

Prima infusione staminali nervose ad un malato di Sclerosi multipla

Studio italiano, passo avanti verso riparazione danno neurologico

E' monitorato e sta bene il primo paziente al mondo con sclerosi multipla ad aver ricevuto un trapianto di staminali neurali, o nervose, con l'obiettivo di riparare i danni al sistema nervoso dovuti alla malattia. 

E' il primo di 12 malati, arruolati nel trial condotto presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e illustrato al congresso dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e della sua Fondazione (Fism).

Già alcuni studi hanno testato le infusioni di staminali in persone con sclerosi multipla

Questo è però il primo al mondo, ed e' avvenuto venerdì scorso, a concentrarsi sull'uso di questo particolare tipo di staminali, quelle neurali, ovvero cellule che vanno ad agire sul sistema nervoso centrale e, per questo potenzialmente più efficaci nel ridurre i danni.

Precedenti lavori condotti, come in questo caso, dall'équipe guidata da Gianvito Martino, direttore Scientifico del San Raffaele e capo Unità di ricerca in Neuroimmunologia, hanno dimostrato l'efficacia di questa terapia nei topi: in quelli trattati, si è osservata, infatti, una parziale ricostruzione della guaina mielinica, la riduzione dello stato infiammatorio e una diminuzione dei sintomi. 

Questo perché le staminali assolvono a una duplice funzione: da un lato secernono sostanze capaci di proteggere direttamente i tessuti danneggiati; dall'altro sono in grado, in parte, di differenziarsi in cellule che producono nuova mielina che va a sostituirsi a quella danneggiata. 

Dopo il test su animali, quindi, è ora la volta sull'uomo, in particolare su persone con malattia in stadio avanzato e in forma progressiva. 

La prima infusione è stata fatta venerdì scorso. Attraverso una puntura lombare, staminali nervose di origine fetali sono state immesse nel liquido cerebrospinale del paziente, così da raggiungere cervello e midollo, dove svolgeranno la loro azione. 

"L'obiettivo, trattandosi del primo studio del genere, è testare sicurezza e tollerabilità del trattamento, non la sua efficacia. Per questo coinvolge pochi pazienti selezionati", precisa il professor Martino. 
Frutto di dieci anni di ricerca, la terapia è anche merito del sostegno di Fism e Aism. 

"Siamo stati pionieri nella ricerca di terapie basate sulle staminali", dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente Fism
"Nel 2000 - aggiunge - ancora non si investiva in questo campo e noi ci abbiamo creduto finanziando il percorso di ricerca. La scienza ci ha dato ragione".


Redazione ANSA ROMA

domenica 28 maggio 2017

È italiana una delle ricercatrici top in oncologia: ASCO premia la dr.ssa Conteduca

VINCENZA CONTEDUCA TRA I MIGLIORI GIOVANI RICERCATORI IN CAMPO ONCOLOGICO


L'oncologa dell'Istituto meldolese ha ricevuto il prestigioso riconoscimento 'Merit Award' dall'ASCO - American Society of Clinical Oncology - per i risultati di un importante progetto di ricerca sul carcinoma prostatico

MELDOLA (FC) 28 maggio 2017  Prestigioso riconoscimento per la dott.ssa Vincenza Conteduca, 36enne, originaria di Barletta (BT), medico oncologo dell'Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS.

Si tratta del "Conquer cancer foundation Merit Award recipients 2017", che le sarà consegnato ufficialmente a Chicago (USA) nel corso del congresso annuale dell'ASCO - American Society of Clinical Oncology (dal 2 al 6 giugno), il più importante appuntamento annuale di oncologia durante il quale si riuniscono esperti provenienti da tutto il mondo.

Il premio, particolarmente ambito, è riservato ad un piccolo numero di giovani ricercatori che si siano contraddistinti nel campo della ricerca scientifica in oncologia e che presenteranno i risultati del proprio progetto durante il Congresso ASCO.

La dr.ssa Conteducain forza al Gruppo di patologia uro-ginecologico IRST IRCCS, coordinato dal dott. Ugo De Giorgi sotto la direzione scientifica del prof. Dino Amadoriha presentato i risultati di uno studio che mira ad una sempre più concreta personalizzazione dei trattamenti per pazienti affetti da carcinoma prostatico così da aumentarne la sopravvivenza, ridurre le tossicità e garantire una migliore qualità di vita. 

In particolare, la ricerca condotta in sinergia tra IRST, The Institute of Cancer Research (ICR) di Londra e altri 18 istituti spagnoli, ha coinvolto pazienti affetti da carcinoma della prostata avanzato sottoposti a nuove terapie ormonali dirette contro i recettori degli androgeni. 

In Italia il carcinoma della prostata è attualmente la neoplasia maschile più frequente (oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati) a partire dai 50 anni di età. 

Il numero di nuovi casi attesi per anno, stabilizzatisi dopo l'incremento registrato a cavallo degli anni 2000, è circa 36.000.

Il progetto di ricerca della dr.ssa Conteduca ha dimostrato l'utilità di identificare nel sangue (quindi in maniera semplice e non invasiva per il paziente) un'alterazione genetica a carico del recettore degli androgeni in grado di predire la risposta alle terapie ormonali

In questo modo, in assenza di tale alterazione genetica, sarebbe possibile evitare la chemioterapia che è notoriamente caratterizzata da diversi effetti collaterali e dalla riduzione della qualità della vita delpaziente.

Lo studio apre dunque la strada alla messa a punto di un test capace di aiutare i medici a scegliere, secondo reale efficacia, se sottoporre un paziente affetto da tumore prostatico a terapia ormonale o virare verso altre opzioni terapeutiche.

Il progetto ha coinvolto pazienti italiani (IRST), inglesi e spagnoli e i risultati sono stati significativamente confermati in tutte le popolazioni. I dati sono stati prodotti utilizzando diverse tecniche di laboratorio tra cui anche il sequenziamento del DNA dal plasma di quasi 300 pazienti con tumore alla prostata. 

Principalmente gli esperimenti sono stati effettuati nell'arco di due anni presso il laboratorio di ricerca del Prof. Gerhardt Attard al The Institute of Cancer Research a Londra dove la dottoressa Conteduca sta attualmente svolgendo attività di ricerca traslazionale grazie ad una borsa di studio della Società Europea dell'Oncologia Medica (ESMO)vinta nel 2014

Tale lavoro, pubblicato nel numero di maggio dell'importante rivista "Annals of Oncology",  e' il frutto di una proficua e attiva collaborazione  scientifica da parte dell'IRST a  livello internazionale.


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giovedì 18 maggio 2017

Farmacie multate per cannabis, sanzioni dal Ministero ma non per morfina e oppiacei

Si può parlare di cannabis medica in Italia? 
A quanto pare no, almeno se sei un farmacista. 

Questa la situazione paradossale emersa dalla segnalazione con consecutiva multa di oltre 8mila Euro comminata ad almeno sei farmacie che effettuavano, tra le altre cose, preparazioni di farmaci a base di cannabis. 

Tra gli esercizi dei quali si ha notizia: Farmacia Dr. Ternelli - Bibbiano RE; Farmacia S.Carlo - Sant'Agostino FE; Farmacia Dell'Amarissimo - Riccione RN; Farmacia Santini - Cesena FC; Farmacia Di S. Giuseppe - Grosseto GR; Farmacia Nenna - Orsogna CH.

Così Dolce Vita, la rivista dedicata agli stili di vita alternativi denuncia sul proprio sito la recente vicenda http://www.dolcevitaonline.it/farmacie-multate-per-cannabis/

Secondo il Ministero della Salute il solo fatto di essere presenti sui motori di ricerca che mostrano le farmacie che effettuano preparazioni a base di cannabis, equivale a violare i dettami dell'art. 84 del DPR 309/90 (la legge che regola gli stupefacenti in ogni aspetto legale e illegale, dalla produzione, vendita, spaccio, sanzioni, ecc…) il quale recita: "La propaganda pubblicitaria di sostanze o preparazioni comprese nelle tabelle previste dall'articolo 14, anche se effettuata in modo indiretto, è vietata".

Tutto giusto, se non fosse che su internet è possibile trovare decine di siti che offrono lo stesso servizio, segnalando decine di farmacie che ad esempio effettuano preparazioni a base di morfina od oppiacei, senza che nessuna sanzione fosse mai stata comminata in questo senso. Basta una semplice ricerca sui motori più noti e compaiono numerosi siti come cercafarmaco.it, wikipharm.it oppure dica33.it.

"Io non potrei in assoluto parlare di cannabis, anche il solo dire la parola cannabis, in quanto farmacista, secondo il ministero della Salute equivale a fare pubblicità", ci ha spiegato il dottor Paolo Mantovani, titolare di una farmacia galenica di quelle che sono state raggiunte dalla sanzione. "Siamo in imbarazzo ed i nostri stessi legali ai quali abbiamo affidato il ricorso, fanno fatica a capire quale sia il capo d'imputazione. Ci dovremo rimettere ad un prefetto e dopo andare da un giudice, spendendo soldi e perdendo tempo, perché un paziente che ha bisogno di queste terapie, attraverso i mezzi informatici, non può sapere quali siano le farmacie che hanno laboratori attrezzati per questo tipo di preparazioni".

Gli operatori avevano provato a chiarire la propria posizione con una dirigente dell'Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute, ma, secondo la dottoressa, come racconta il dottor Mantovani, anche il solo essere presenti su dei motori di ricerca, equivale a fare "pubblicità indiretta".

Stessa situazione per il dottor Marco Ternelli, che lavora presso l'omonima farmacia, al quale è stata contestata la presenza su alcuni siti che segnalano farmacie che effettuano preparati a base di cannabis. "Da stamattina", ci ha spiegato il dottore, "abbiamo messo offline il sito della farmacia. È stata una scelta nostra, avremmo anche potuto non farlo perché non siamo stati raggiunti da un ordine restrittivo, però, in forma di protesta, non togliamo solo la cannabis dal nostro sito, togliamo tutto, perché se non possiamo parlare di cannabis, allora vuol dire che non possiamo parlare degli altri farmaci galenici o dei servizi che la farmacia fa".

Conclude Matteo Gracis, direttore di Dolce Vita: "È incredibile come venga permessa tanta liberà in rifermento a sostanze come oppiacei e morfina che determinano importanti controindicazioni, in alcuni casi anche letali. L'uso della cannabis in qualsiasi forma, invece, è provato ad oggi non abbia mai provocato effetti pericolosi e quantomeno morte".

intervista dottor Paolo Mantovani
https://www.youtube.com/watch?v=tK10N0giGmU



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martedì 16 maggio 2017

SALUTE E DIVERTIMENTO_RAINBOW MAGICLAND & ROMA RACE FOR THE CURE IN CORSA PER LA PREVENZIONE!

Rainbow MagicLand, il Parco divertimenti più grande della Capitale, sostiene uno degli eventi più importanti sul tema della prevenzione del ​tumore al seno: Roma Race for the Cure!
Appuntamento tutti insieme a Roma: 18, 19, 20 Maggio.


RAINBOW MAGICLAND & ROMA RACE FOR THE CURE IN CORSA PER LA PREVENZIONE

Il Parco divertimenti più grande di Roma premia i ragazzi vincitori del contest: #Scuoleperlarace

Rainbow MagicLand, da sempre sensibile alle tematiche sociali vicine alla famiglia, collabora all'evento sulla prevenzione Roma Race for the Cure, premiando con ingressi omaggio la scuola vincitrice del concorso: #Scuoleperlarace.

Si tratta del contest fotografico indetto dalla Susan G. Komen Italia, per coinvolgere gli studenti e i professori delle scuole e delle università, sensibilizzando i ragazzi sul tema della prevenzione dei tumori del seno. 

Le foto che reinterpretando in chiave innovativa il tema della prevenzione hanno ottenuto su Facebook, il maggior numero di "like", verranno premiate nei giorni dell'evento che si terrà il 18-19-20 maggio al Circo Massimo. 

La tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà, culminerà la domenica con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.

I ragazzi vincitori di questa splendida iniziativa, potranno trascorrere una fantastica giornata fra le attrazioni di Rainbow MagicLand, che garantiscono brividi e adrenalina per i più coraggiosi, come i lanci mozzafiato su Shock o il salto di 70 metri dalla torre Mystika o il vortice sull'indoor spinning coaster Cagliostro

Ma senza dimenticare un giro sul primo Virtual Coaster d'Italia, vincitore del Parksmania Awards. 

Per i bambini, un'intera area dedicata, il Regno dei Piccoli con tanti giochi e attrazioni tematiche uniche: dal Pianeta Winx, alla Ruota Magica alle Tazze Pazze, per un divertimento in tutta sicurezza. 

E tra una magica attrazione e l'altra potranno godere di tutti i nuovi spettacoli dedicati ai piccoli e grandi ospiti al Gran Teatro.

Quale momento migliore per ricordare un'altra corsa, dedicata alle famiglie, giunta ormai alla sua quinta edizione: la Magicland Run! 

A Giugno infatti, Rainbow MagicLand ospiterà, dopo il grande successo e la numerosa partecipazione delle scorse edizioni, la quinta Magicland Run, la running event di 8 km che si snoda all'interno dei 600 mila mq del parco e tra la magia delle 38 attrazioni originali, che rendono questa competizione unica nel suo genere. 

Abbinata alla gara podistica competitiva, torna anche quest'anno la Gattobaleno Run, prova non competitiva aperta a tutti, sulla distanza di 1.200 metri, intitolata alla mascotte del Parco. 

Una occasione irripetibile per vivere una giornata di sport e divertimento per i bambini e tutta la famiglia in una ambientazione da sogno. 



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Epilessia e disabilità intellettiva: scoperto nuovo meccanismo molecolare

Ricercatori In-Cnr dimostrano per la prima volta il ruolo di una proteina nel sistema nervoso centrale. Il lavoro è stato pubblicato su Nature Communication.

I risultati aprono la strada a possibili innovativi trattamenti per i pazienti affetti da queste patologie.
 


Epilessia e disabilità intellettiva, patologie che si manifestano spesso in età infantile, sono in alcuni casi causate da mutazioni genetiche riguardanti il gene Kiaa1202, che contiene le informazioni per produrre la proteina Shrm4. Uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Communication, coordinato da Maria Passafaro dell'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (In-Cnr) ha dimostrato uno dei meccanismi attraverso cui tali mutazioni potrebbero causare queste patologie.


"Il mondo della ricerca è da sempre impegnato nel tentare di capire la relazione che intercorre fra mutazioni genetiche e l'insorgere di queste malattie e da recenti studi è stata riscontrata una stretta relazione tra famiglie che presentano tali patologie e mutazioni del gene Kiaa1202", spiega Passafaro. "Il nostro studio ha dato un contributo ulteriore alla comprensione di queste patologie, scoprendo il ruolo svolto dalla proteina Shrm4. Questa proteina è molto importante in quanto responsabile del corretto posizionamento del recettore GabaB. Abbiamo osservato infatti che tale fenomeno è mediato dal motore molecolare dineina, e Shrm4 agisce da adattatore fra il motore e il recettore GabaB, permettendone la corretta localizzazione nelle sinapsi (punti di contatto che consentono la comunicazione dei neuroni tra loro e con altre cellule). Ciò che è stato scoperto è che quando Shrm4 è assente il recettore GabaB non riesce a raggiungere le sinapsi e non svolge quindi la propria funzione".


I ricercatori hanno infatti registrato le correnti nell'ippocampo di animali privati di Shrm4, scoprendo una riduzione nella loro componente inibitoria. "La conseguenza è un aumento di crisi epilettiche in questi animali, insieme ad altri difetti quali aumento di comportamenti ansiosi, difficoltà di apprendimento e nella socialità. Da questi risultati potremo partire per mettere a punto possibili trattamenti per i pazienti affetti da mutazioni in tale gene", conclude Passafaro.


 Roma, 16 maggio 2017


La scheda


Chi: In- Cnr di Milano
Che cosa: Scoperto meccanismo di azione per cui mutazioni nel gene Kiaa1202 causano epilessia e disabilità intellettiva. Studio pubblicato su Nature Communication 'Epilepsy and intellectual disability linked protein Shrm4 interaction with GABABRs shapes inhibitory neurotransmission'; Jonathan Zapata, Edoardo Moretto Saad Hannan, Luca Murru, Anna Longatti, Davide Mazza, Lorena Benedetti, Matteo Fossati, Christopher Heise, Luisa Ponzoni, Pamela Valnegri, Daniela Braida, Mariaelvina Sala, Maura Francolini, Jeffrey Hildebrand, Vera Kalscheuer, Francesca Fanelli, Carlo Sala, Bernhard Bettler, Silvia Bassani, Trevor G. Smart & Maria Passafaro
https://www.nature.com/articles/ncomms14536


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lunedì 15 maggio 2017

Sport e salute - Il fitness di Fabio Damiani sostiene e parteciap alla Race For The Cure - 19-21 maggio Circo Massimo Roma

Per la VII edizione in programma a Roma Fabio Damiani partecipa con lo sporting club Heaven all'evento di sensibilizzazione nella lotta ai tumori al seno di Komen Italia
RACE FOR THE CURE
dal 19 al 21 maggio
Circo Massimo - Roma

Torna nella capitale Race for the Cure con la settima edizione dell'appuntamento annuale ed evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale.

"Sport e salute sono ormai due aspetti imprescindibili, e in qualità di professionista del fitness mi sento molto coinvolto in questa iniziativa" commenta Fabio Damiani personal trainer e punto di riferimento per il circuito sportivo romano dello gruppo Heaven. "Insieme a tutto il gruppo Heaven ho il piacere di portare la mia squadra di 70 corridori per partecipare con entusiasmo ai 5 km di maratona competitiva e non competitiva e alla camminata di 2 km, per le persone che non possono sostenere il percorso più lungo. Tutti insieme porteremo avanti i valori dello sport all'insegna del benessere nella splendida cornice di Roma".
                                 
L'importanza di coinvolgere più persone possibili nella cura del proprio corpo per la forma fisica e il benessere sono direttamente legati agli aspetti della salute. E dal 19 al 21 maggio al Circo Massimo il pubblico è coinvolto in tre giorni accompagnati da diverse iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina la domenica con la tradizionale corsa di 5 km. La caratteristica principale dell'evento è la presenza delle "Donne in Rosa", donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare un atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta e un cappellino rosa.
                                                                                      
"Durante il mio percorso ho scoperto che ci sono delle attività di gruppo in cui il sociale e la coordinazione vanno a braccetto. Spesso non si considera che il Trainer è una figura che può essere fondamentale nella vita della gente comune, di come saper distribuire pillole di fitness o sport che diventa un toccasana per il benessere. Riuscire a creare il senso di aggregazione di una squadra, capace di lottare per un obiettivo, è un aspetto fondamentale all'interno di questa manifestazione come anche per il mio lavoro. E mi sento coinvolto anche più personalmente in questa sfida, da bambino ero obeso e quando provai a fare un po' di sport trovai un ambiente poco amichevole che non mi aiutò a integrarmi, a unirmi agli altri per raggiungere il mio obiettivo. L'impegno dei partecipanti è, infatti, quello di terminare la maratona per sostenere la ricerca scientifica per abbattere nuove frontiere e portare conoscenza a tutti noi" - sottolinea Damiani mentre è in preparazione per l'appuntamento al Rimini Wellness (dal 1 giugno) dove farà delle lezioni prova nello spazio Elav.

 "Race for the cure è una nobile iniziativa che merita di essere supportata con grande impegno da tutte le persone che amano lo sport e che curano, o hanno curato, la malattia del tumore al seno. La ricerca merita di andare avanti con tutto il nostro sostegno per rendere migliore il nostro futuro e quello dei nostri cari. Non si tratta di una semplice beneficenza. Prepararsi a correre per una piccola maratona ha una duplice funzione - conclude Fabio Damiani - quella di allenare tutti i partecipanti a scoprire il piacere di muoversi e, al tempo stesso, di ascoltare il proprio respiro e le proprie emozioni".

FABIO DAMIANI SI RACCONTA
Quando ha iniziato a dedicarsi allo sport e al suo insegnamento

Nella vita si è sempre alla ricerca della formula magica, quello che ci fa stare bene, quello che ci dà emozioni positive per ricaricare la nostra energia. È proprio questa la chiave di lettura con la quale mi sono avvicinato allo sport. Da bambino, purtroppo per motivi economici non ho avuto la possibilità di poter vivermi lo sport o provare a trovare quell'attività che fosse più indicata per le mie caratteristiche fisiche. Avevo una vita "casalinga", ero quasi sempre dentro le mura di casa! In più si aggiungeva il mio essere goloso, che ha dato la possibilità al cibo di essere la mia valvola di sfogo. Il risultato fu quello di diventare un bambino obeso, con scarsissime capacità motorie. Provai con scarso risultato a fare pallavolo ma ero molto piccolo, la rete altissima, un ambiente poco amichevole, non ero a mio agio.
Morale della favola abbandono immediato...



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