Bergamo, maggio 2021 – Riduzione complessiva del 37% delle prestazioni sanitarie (in particolare visite ambulatoriali -42%); significativo decremento nei ricoveri (-28%), nella diagnostica (-31%) e nei trattamenti terapeutici (-30%) soprattutto verso pazienti con patologie meno severe per i quali comunque il differire l'assistenza ha comportato un grave disagio e un impatto sullo stato di salute. Sono questi i dati emersi da una recente analisi effettuata[1] in circa 20 Paesi, tra i quali l'Italia, che compara i dati complessivi di ricoveri, diagnosi e terapie in piena pandemia Covid-19 con uguali periodi degli anni precedenti. Dati che fanno emergere forte e chiaro quanto le conseguenze del Covid-19 non riguardino solamente chi ha contratto il virus, ma tutti coloro che avevano o hanno delle manifestazioni cliniche in corso e causa pandemia, per diversi motivi, hanno subito un calo consistente delle prestazioni sanitarie.
A questo, si aggiunge il consistente aumento di problemi di tipo psicologico e psichiatrico a carico soprattutto gli adolescenti, come riportato da una recente ricerca dell'Università di Pittsburgh[2] che ha preso in esame, tra il 27 aprile e il 13 luglio 2020, 4909 soggetti per una valutazione di esposizione Covid-19 e sintomi psichiatrici. Comparando la popolazione adolescente verso quella adulta, la ricerca ha evidenziato l'aumento di severi sintomi depressivi, di ansia, di disturbi da stress post-traumatico, di intenti suicidi e problemi del sonno. La solitudine imposta uno degli elementi scatenanti anche dell'aumento del numero di ore trascorse sui social media, così come l'esposizione ai media e alle conseguenze del Covid-19.
È proprio l'ambito del benessere mentale quello che ha risentito, in positivo, della crescita in Italia di soluzioni di e-health, come la televisita e il telemonitoraggio di pazienti fragili. Pur scontando un forte ritardo nell'innovazione digitale in campo sanitario, la telemedicina si è affermata in modo sempre più concreto come tecnologia fondamentale per integrare l'assistenza sanitaria migliorandone efficienza ed efficacia e aiutare i cittadini ad accedere alle migliori cure possibili. Anche l'OMS ha inserito la telemedicina tra i servizi essenziali per il rafforzamento della risposta dei sistemi sanitari al Covid-19. La possibilità di assistere i pazienti da remoto, senza spostarsi fisicamente, sta rivoluzionando la medicina tradizionale in Italia, soprattutto in questa fase ancora emergenziale e la telemedicina si sta rivelando essenziale anche per gestire le infinite liste d'attesa esacerbate dalla pandemia e migliorare il "triage" prima del ricorso a strutture ambulatoriali.
Un esempio di sviluppo della telemedicina è offerto da Net-Medicare, il primo portale di medicina digitale multi-tenant in Italia, certificato CE e conforme al GDPR. Net-Medicare, startup innovativa dal 2020, rende più agevole il rapporto paziente-medico, supportando così diverse esigenze. Da un lato facilita il professionista medico, che può così erogare prestazioni e televisite 'sicure', dall'altro i pazienti, permettendo loro di non muoversi da casa, di essere seguiti con regolarità nelle fasi post-intervento, ad esempio, o nei percorsi di riabilitazione, come quelli previsti nell'ambito psicologico e psichiatrico. Inoltre, i dati sensibili sulla salute personale sono protetti da protocolli di sicurezza severi, così come i pagamenti e le fatturazioni. La piattaforma di telemedicina Net-Medicare tutela rigorosamente tutti i dati.
[1] Fonte: "Pandemic impacts on healthcare utilisation: a systematic review", pubblicata il 28 ottobre 2020 - https://www.medrxiv.org/
[2] Fonte: "The psychiatric sequelae of the COVID-19 pandemic in adolescents, adults, and health care" pubblicata il 20 dicembre 2021 – https://pubmed.ncbi.nlm.nih.
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