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martedì 30 luglio 2019

SALUTE: TORCICOLLO, MAL DI TESTA E MAL D'ORECCHIE. LA CHIROPRATICA PUO' INTERVENIRE QUANDO IL FASTIDIO DIVENTA UNA CAUSA IMPEDIENTE

SBALZI DI TEMPERATURA, CERVICALGIA E LOMBALGIA: COSA FARE QUANDO IL FASTIDIO DIVENTA UNA CAUSA IMPEDIENTE

Torcicollo, mal di testa e mal d'orecchie, i malanni stagionali causati dall'aria condizionata

 

Fastidi stagionali, e neanche a dirlo, scrivendo aria condizionata viene già in mente il più temuto degli ostacoli alla serenità quotidiana: il torcicollo, che insieme al mal di testa e al mal d'orecchie si aggiudica il podio dei malanni estivi. I primi problemi nascono a seguito del passaggio da una temperatura esterna percepita molto alta, quando inevitabilmente il corpo suda ed è accaldato, ad una zona rinfrescata artificialmente con impianti di aria condizionata a temperature molto più basse. In questi casi si può verificare una sorta di shock termico. Il risultato è che la muscolatura tende a contrarsi in maniera anomala fino ad arrivare allo spasmo muscolare, che è un tipico segnale di blocco acuto, solitamente in zona cervicale o lombare. In Italia, ma anche in tutto il resto d'Europa, la disabilità legata ai problemi del rachide è la prima causa di assenza dal lavoro. In Svizzera, per ovviare a questo problema il Ministero della salute ha deciso di inglobare la Chiropratica nel sistema sanitario nazionale e il risultato è stata una diminuzione drastica del numero di giornate perse a causa dei dolori legati alla colonna. È stimato (Parson et al 2011*) che oltre l'80% della popolazione adulta europea, incorre almeno una volta nel corso della propria vita in un episodio di sintomatologia legata alla disfunzione della colonna. Dopo un'attenta verifica, se le condizioni lo permettono, il Dottore Chiropratico può correggere l'assetto vertebrale facendo in modo che le radici dei nervi spinali non abbiano più compressioni che creano un'interferenza nella normale trasmissione del messaggio neurologico. Data la continua esposizione a questi frequenti sbalzi di temperatura è consigliabile attrezzarsi sempre di un indumento da utilizzare al bisogno come protezione (foulard, sciarpe e simili). Qualora queste difese non bastassero a prevenire l'attacco di cervicalgia o lombalgia, ci si può rivolgere al proprio Dottore in Chiropratica che valuterà quale sia l'approccio migliore per aiutare il recupero dalla situazione dolorosa.


La linea guida della Associazione Italiana Chiropratici (AIC) è quella di consigliare uno stile di vita sano in cui esercizio fisico costante e alimentazione corretta siano il carburante quotidiano che permette al nostro motore di girare in maniera ottimale. « In questo modo le nostre difese saranno più efficienti quando chiamate in causa.  All'interno del complesso sistema della scatola cranica esistono alcune strutture che fungono da canali di passaggio, come ad esempio il canale uditivo e i seni frontali e paranasali -   spiega il Dottore in Chiropratica Luc Meersseman-. Quando ci si espone ripetutamente a sbalzi di temperatura caldo-freddo e viceversa, la muscolatura si contrae in maniera anomala e di conseguenza si può alterare o infiammare con conseguente dolore dei punti di passaggio». Nel caso in cui l'eccessivo raffreddamento dovesse causare febbre il Dottore Chiropratico consiglierà al paziente di consultare il proprio medico curante che prescriverà la terapia più indicata. «Qualora, invece, la sintomatologia non fosse così grave- prosegue il Dr Meersseman- ma comunque molto fastidiosa il Dottore in Chiropratica concentrerà il suo lavoro sulla zona dell'alta cervicale per far in modo che la muscolatura si rilassi e che il nervo del trigemino, responsabile del collegamento sensoriale dai seni craniali verso la corteccia somato-sensoriale, non abbia interferenze di sorta, date per esempio da un disallineamento della prima vertebra cervicale, detta anche atlante. Ristabilendo un normale assetto della colonna il paziente sentirà immediatamente un beneficio che si protrarrà nel tempo».

*Parson S, Ingram M, Clarke-Cornwell AM, Symmons DPM. A Heavy Burden The occurrence and impact of musculoskeletal conditions in the United Kingdom today. .




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mercoledì 17 luglio 2019

SALUTE. TORCICOLLO, MAL DI TESTA E MAL D'ORECCHIE. LA CHIROPRATICA PUO' INTERVENIRE QUANDO IL FASTIDIO DIVENTA UNA CAUSA IMPEDIENTE

SBALZI DI TEMPERATURA, CERVICALGIA E LOMBALGIA: COSA FARE QUANDO IL FASTIDIO DIVENTA UNA CAUSA IMPEDIENTE

Torcicollo, mal di testa e mal d'orecchie, i malanni stagionali causati dall'aria condizionata

Fastidi stagionali, e neanche a dirlo, scrivendo aria condizionata viene già in mente il più temuto degli ostacoli alla serenità quotidiana: il torcicollo, che insieme al mal di testa e al mal d'orecchie si aggiudica il podio dei malanni estivi. 

I primi problemi nascono a seguito del passaggio da una temperatura esterna percepita molto alta, quando inevitabilmente il corpo suda ed è accaldato, ad una zona rinfrescata artificialmente con impianti di aria condizionata a temperature molto più basse. In questi casi si può verificare una sorta di shock termico. 

Il risultato è che la muscolatura tende a contrarsi in maniera anomala fino ad arrivare allo spasmo muscolare, che è un tipico segnale di blocco acuto, solitamente in zona cervicale o lombare. In Italia, ma anche in tutto il resto d'Europa, la disabilità legata ai problemi del rachide è la prima causa di assenza dal lavoro. 

In Svizzera, per ovviare a questo problema il Ministero della salute ha deciso di inglobare la Chiropratica nel sistema sanitario nazionale e il risultato è stata una diminuzione drastica del numero di giornate perse a causa dei dolori legati alla colonna. 

È stimato (Parson et al 2011*) che oltre l'80% della popolazione adulta europea, incorre almeno una volta nel corso della propria vita in un episodio di sintomatologia legata alla disfunzione della colonna. 

Dopo un'attenta verifica, se le condizioni lo permettono, il Dottore Chiropratico può correggere l'assetto vertebrale facendo in modo che le radici dei nervi spinali non abbiano più compressioni che creano un'interferenza nella normale trasmissione del messaggio neurologico. 

Data la continua esposizione a questi frequenti sbalzi di temperatura è consigliabile attrezzarsi sempre di un indumento da utilizzare al bisogno come protezione (foulard, sciarpe e simili). 

Qualora queste difese non bastassero a prevenire l'attacco di cervicalgia o lombalgia, ci si può rivolgere al proprio Dottore in Chiropratica che valuterà quale sia l'approccio migliore per aiutare il recupero dalla situazione dolorosa.

La linea guida della Associazione Italiana Chiropratici (AIC) è quella di consigliare uno stile di vita sano in cui esercizio fisico costante e alimentazione corretta siano il carburante quotidiano che permette al nostro motore di girare in maniera ottimale. 

« In questo modo le nostre difese saranno più efficienti quando chiamate in causa.  All'interno del complesso sistema della scatola cranica esistono alcune strutture che fungono da canali di passaggio, come ad esempio il canale uditivo e i seni frontali e paranasali -   spiega il Dottore in Chiropratica Luc Meersseman-. Quando ci si espone ripetutamente a sbalzi di temperatura caldo-freddo e viceversa, la muscolatura si contrae in maniera anomala e di conseguenza si può alterare o infiammare con conseguente dolore dei punti di passaggio». Nel caso in cui l'eccessivo raffreddamento dovesse causare febbre il Dottore Chiropratico consiglierà al paziente di consultare il proprio medico curante che prescriverà la terapia più indicata. «Qualora, invece, la sintomatologia non fosse così grave- prosegue il Dr Meersseman- ma comunque molto fastidiosa il Dottore in Chiropratica concentrerà il suo lavoro sulla zona dell'alta cervicale per far in modo che la muscolatura si rilassi e che il nervo del trigemino, responsabile del collegamento sensoriale dai seni craniali verso la corteccia somato-sensoriale, non abbia interferenze di sorta, date per esempio da un disallineamento della prima vertebra cervicale, detta anche atlante. Ristabilendo un normale assetto della colonna il paziente sentirà immediatamente un beneficio che si protrarrà nel tempo».


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venerdì 12 luglio 2019

Estate e benessere: gli esperti consigliano tè, infusi e tisane calde per combattere la calura di stagione


ESTATE, GLI ESPERTI CONSIGLIANO TÈ, INFUSI E TISANE CALDE PER COMBATTERE LA CALURA DI STAGIONE

 

Bibite ghiacciate, gelati e granite, contrariamente a quanto si è soliti pensare, non aiutano a combattere il caldo, in quanto danno una sensazione di benessere solo momentanea. Gli esperti consigliano bevande calde poiché aiutano il corpo a rilasciare calore e a diminuire la temperatura interna.

 

 

Una bibita ghiacciata, un gelato, ma anche una granita o un ghiacciolo: chi l'ha detto che, per contrastare le alte temperature tipiche di questa stagione, il vero rimedio siano le bevande fredde? Molte persone sono convinte che per trovare un po' di refrigerio basti bere qualcosa di fresco, ma questa non è la soluzione: la sensazione di benessere, infatti, durerà per poco, per poi tornare a percepire il caldo in maniera più intensa. Ricercatori e nutrizionisti lo affermano, la scienza lo conferma: sorseggiare bevande calde è il modo più efficace per dissetarsi e contrastare la calura estiva. Che sia in spiaggia sotto l'ombrellone, durante un pomeriggio di shopping o alla sera prima di andare a dormire, non importa. Tè, tisane e infusi caldi sono sempre di più l'alleato perfetto per combattere il caldo, da bere soli o in compagnia, in qualsiasi momento della giornata, seguendo la tendenza internazionale del "Wonderful Time".

 

E' quanto emerge da uno studio di Clipper Teas, condotto attraverso un monitoraggio su oltre 200 fonti fra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali e un pool di oltre 50 nutrizionisti, per sondare i benefici derivanti dal bere una bevanda calda in estate.

 

Che il consumo di bevande calde sia un modo per dissetarsi e combattere le temperature elevate dell'estate è sostenuto da uno studio realizzato da Ollie Jay, ricercatore presso l'University of Ottawa's School of Human Kinetics. Quando fa caldo, la temperatura corporea aumenta e, con l'assunzione di bevande ghiacciate, la sensazione di refrigerio è solo momentanea. Con quelle calde, invece, all'inizio potrebbe verificarsi una percezione di maggior calore, salvo poi giungere il sollievo poiché, essendo aumentata la temperatura interna rispetto a quella circostante, il corpo rilascia calore. L'unico modo per abbassarla è sudare: attraverso questo processo il calore viene assorbito dall'aria e la temperatura del corpo diminuisce. Quindi, con le bevande calde, più si suda e più ci si raffredda.

 

"Durante l'anno, ma soprattutto in estate – commenta la Dott.ssa Annalisa Olivotti, biologa nutrizionista specializzata in Patologia Generale – è importante bere abbondantemente e idratarsi correttamente per contrastare la disidratazione e recuperare i liquidi persi tramite la sudorazione. L'assunzione di tè, infusi e tisane, ad esempio, può essere un ottimo strumento per combattere la sete e rafforzare il proprio organismo: queste bevande, infatti, hanno proprietà antiossidanti, diuretiche, anti-infiammatorie e, secondo recenti studi, esercitano anche un'azione regolatrice sul sistema cardiovascolare. E' bene consumarle calde e, non è un caso che, tradizionalmente, le popolazioni originarie dei paesi caldi o che vivono nel deserto le bevano così. Consiglierei di evitare l'uso di bevande ghiacciate a favore di quelle calde, ma non bollenti: al termine del pasto, per favorire il processo digestivo, ma anche durante il resto della giornata, in qualsiasi momento, per contrastare la sete e idratarsi. L'assunzione di bevande calde, infine, potrebbe aumentare la sudorazione, ma è un processo fisiologico di raffreddamento del proprio organismo che non risulta dannoso, ma, anzi, favorevole, specialmente in presenza di caldo secco".

 

Il rituale della preparazione del tè, ma anche del consumo di bevande calde come infusi e tisane, è tema diffuso in diversi film che hanno fatto la storia di Hollywood. Ne è un esempio "Il tè nel deserto", film del 1990 diretto da Bernardo Bertolucci, dove questo infuso è visto come simbolo di un cerimoniale ed elemento di "culto" non soltanto per gli inglesi, gli indiani o i cinesi, ma anche per la gente del Sahara, i Tuareg, popolo misterioso ricoperto di abiti blu. In "Sex and the City 2", girato nel 2010 da Michael King, ricorre questo tema: nel lussuoso resort di Abu Dhabi, infatti, al momento del check-in, le protagoniste vengono accolte dai camerieri dell'albergo con, appunto, una tazza di tè caldo.

 

E a proposito di Hollywood, anche fra le celebrities è sempre più diffuso questo rituale: sul set di un film, poco prima di un concerto o tra un impegno istituzionale e un altro, sempre più personaggi si rivelano "tea addicted". La sorella maggiore di Kim Kardashian, Kourteny, riporta Insider.com, non è solita bere caffè. preferisce "una tazza calda di tè verde, tardi nella mattina o presto nel pomeriggio". Miranda Kerr, invece, i cui gusti preferiti sono il tè verde e l'infuso alla liquirizia, adora sorseggiarli nel giardino di casa, in una tazza di ceramica decorata con peonie e farfalle, come testimonia una foto pubblicata sul suo profilo Instagram. L'attrice Jessica Alba, oltre a girare sempre per casa con una mug di tè in mano, come da lei stessa dichiarato, ne beve una calda anche durante l'estate, quando ha del tempo libero per leggere una delle sue riviste preferite.

 

IL DECALOGO SUL CONSUMO DI TÈ, TISANE E INFUSI CALDI


-      Tè, infusi o tisane come "migliori amici". Che sia in spiaggia, durante una passeggiata o prima di andare a letto non importa: è una tazza di tè ad accompagnare le persone durante la routine giornaliera;

-      Gusti "freschi" per una stagione calda. Arancia e cocco, limone e zenzero, ma anche menta piperita: gusti "equi e solidali" per differenziarsi da quelli più classici e tradizionali;

-      Multitasking. Mentre si sta sorseggiando il proprio infuso o tisana preferita, si possono fare delle attività parallele: leggere un libro sotto l'ombrellone, guardare un film, o semplicemente rilassarsi dopo una giornata intensa;

-      Caldo, ma non bollente. In questo modo aumenta la sudorazione: un processo fisiologico che raffredda il proprio organismo e che risulta quindi favorevole, specie in condizioni climatiche di caldo secco;

-      No a bevande ghiacciate. Può sembrare strano, ma berle fredde può portare a una condizione di sollievo che è solo momentanea;

-      Da soli o in compagnia. In un momento da dedicare esclusivamente a se stessi, o in occasione di un'uscita con le migliori amiche di sempre, è sempre l'ora di un tè o di una tisana;

-      Cogli l'attimo. Come disse il poeta Orazio, vivi intensamente e goditi al massimo il momento del tè, provando l'esperienza della preparazione del proprio infuso preferito seguendo i principi della tradizione orientale;

-      Ad ogni momento della giornata, la giusta atmosfera. Creare una playlist "ad hoc" per ogni momento della giornata può essere una bella idea: da una seduta di yoga con gli amici a un pomeriggio di lettura all'aria aperta;

-      Tea party? Why not! Un raduno con le proprie amiche è la giusta occasione per trascorrere un momento in compagnia, condividendo una tazza di tè fra una chiacchiera e l'altra;

-      Provalo in diversi modi. Ce ne sono tanti e per tutti i gusti: un tè liscio, con una fettina di limone, con una zolletta di zucchero e, infine, come gli inglesi, con l'aggiunta di latte;




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domenica 7 luglio 2019

È finita la pacchia per i no-vax. Vaccinazioni, grazie all'anagrafe vaccinale nessun obbligo di presentazione dei certificati a scuola

                   

Vaccinazioni, grazie all'anagrafe vaccinale nessun obbligo di presentazione

dei certificati a scuola

 

In riferimento alla scadenza del 10 luglio per la presentazione dei certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni scolastiche, prevista dalla normativa vigente (cd. Legge Lorenzin), il ministero della Salute e il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca precisano che, essendo stata attivata l'Anagrafe nazionale vaccinale, i genitori non hanno più l'obbligo di presentare la documentazione, perché il Sistema ormai automatizzato fa dialogare direttamente Asl e istituti scolastici. 

Grazie all'Anagrafe vaccinale, le situazioni irregolari sono già state comunicate dalle Aziende sanitarie alle istituzioni scolastiche che provvederanno a richiedere i documenti eventualmente mancanti ai genitori. Questi ultimi avranno a loro volta dieci giorni di tempo per portarli a scuola.

 

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha istituito l'Anagrafe nazionale con decreto ministeriale del 18 settembre scorso. 

Tutte le Regioni hanno avviato da aprile la trasmissione dei dati, tranne le Province autonome di Trento e Bolzano che saranno presto a regime.



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