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venerdì 31 gennaio 2014

Cellule staminali coltivate senza embrioni. Forse una nuova 'grande scoperta'

Forse una nuova 'grande scoperta' che segna l’avvio di una nuova era nel campo della biologia cellulare

 

Scienziati giapponesi ed americani hanno scoperto una tecnica veloce ed economica per creare cellule con una capacità embrionali sottoponendo cellule di topi a vari tipi di  stress. Ad evidenziarlo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che segnala la straordinaria scoperta riportata in due articoli pubblicati nella rivista Nature di mercoledì .

Con questi esperimenti che potrebbero aprire una nuova era nel campo della biologia delle cellule staminali, gli scienziati hanno trovato un modo economico e semplice per riprogrammare le cellule adulte di topi nuovamente in uno stato embrionale simile che ha permesso loro di generare molti tipi di tessuto.

'Se funzionasse nell'uomo, questa potrebbe essere l’innovazione che rende definitivamente disponibili una vasta gamma di terapie cellulari utilizzando le cellule del paziente come materiale di partenza' , ha evidenziato Chris Mason, preside della facoltà di medicina rigenerativa presso l'University College di Londra.

La ricerca, evidenzia come le cellule umane potrebbero in futuro essere riprogrammate con la stessa tecnica, offrendo un modo più semplice per sostituire le cellule danneggiate o far crescere nuovi organi per i malati ed i feriti.

Il professor Chris Mason, che non è stato coinvolto nel lavoro, ha detto che questo approccio è stato "il più semplice, più a basso costo e il metodo più rapido" per generare le cosiddette cellule pluripotenti - in grado di sviluppare in molti diversi tipi di cellule - da cellule mature.

Gli esperimenti, hanno visto il coinvolgimento di scienziati del Centro per la Biologia Evolutiva RIKEN in Giappone e Brigham and Women Hospital e della Harvard Medical School negli Stati Uniti.

A partire da cellule adulte e mature, i ricercatori le hanno lasciate moltiplicare e poi le hanno sottoposti a stress "quasi sino al punto di morte", hanno spiegato, esponendoli a vari eventi, tra cui traumi, bassi livelli di ossigeno e ambienti acidi.

In pochi giorni, gli scienziati hanno scoperto che le cellule sopravvissute e recuperate a seguito degli stimolo stressanti  sono ritornate naturalmente in uno stato simile a quello di una cellula staminale embrionale.

 Queste cellule staminali create da questa esposizione a sollecitazioni - denominato cellule STAP dai ricercatori - erano quindi in grado di differenziare e maturare in differenti tipi di cellule e tessuti, a seconda degli ambienti sono stati dati.

 "Se siamo in grado di elaborare i meccanismi attraverso i quali gli stati di differenziazione sono mantenuti e persi, si potrebbe aprire una vasta gamma di possibilità per nuove ricerche e applicazioni che utilizzano cellule viventi", ha detto Haruko Obokata, che ha guidato l’equipe della RIKEN.

Le cellule staminali sono cellule del corpo e sono in grado di differenziarsi in tutti gli altri tipi di cellule.  Gli scienziati dicono che, contribuendo a rigenerare il tessuto, potrebbero offrire modi di affrontare le malattie per le quali vi sono attualmente solo trattamenti limitati - tra cui le malattie cardiache, il morbo di Parkinson e l’ictus.

Ci sono due tipi principali di cellule staminali: quelle embrionali, ottenute da embrioni e le cellule adulte o iPS, che sono prese dalla pelle o dal sangue e riprogrammate in cellule staminali.

Poiché la raccolta di cellule staminali embrionali richiede la distruzione di un embrione umano, la tecnica è stata oggetto di preoccupazioni etiche e proteste degli attivisti pro-vita.

Dusko Ilic, un ricercatore che si occupa di cellule staminali al Kings College di Londra, ha detto che gli studi pubblicati su Nature costituiscono "un importante scoperta scientifica" e ha predetto che queste scoperte potrebbero aprire "una nuova era nel campo della biologia delle cellule staminali".

 "Se le cellule umane avessero potuto rispondere in modo simile a stimoli ambientali comparabili ... resta da dimostrare", ha tuttavia sottolineato in un commento ed ha aggiunto; "Sono sicuro che l’equipe sta lavorando su questo e non sarei sorpreso se riusciranno entro anche quest’anno solare".

 


Etichette per frutta e verdura

Roma, 31 Gennaio 2014. Le etichette per frutta e verdura sono
obbligatorie. Nel cartellino esposto vanno indicati:

1. Prezzo.
2. Varieta' (es. mele golden).
3. Categoria. Sono tre: extra, 1° e 2°.
4. Provenienza. Obbligatoria l'indicazione dello Stato (es. Italia),
facoltativa quella di una regione o zona (es. Sicilia o Cilento) (1).

Chi non adempie a tale obbligo e' soggetto alla sanzione
amministrativa che va da 350 a 15.500 euro. All'obbligo di
etichettatura non sono tenuti i coltivatori che vendono direttamente
al consumatore. Da una nostra indagine a Roma abbiamo riscontrato il
rispetto della norma nella grande distribuzione organizzata, mentre
lascia a desiderare quella nella piccola distribuzione, cioe' nei
cosiddetti mercati rionali. Non comprendiamo, inoltre, il motivo della
esenzione dell'obbligo delle etichette per i coltivatori diretti,
cioe' di coloro che un tempo si chiamavano contadini e oggi
imprenditori agricoli. Sarebbe opportuno che chi deve effettuare
controlli si impegnasse a far rispettare la legge in vigore e
tutelasse consumatori e agricoltori, imponendo l'obbligo delle
etichette anche ai contadini, ovvero agli imprenditori agricoli.

(1) Per approfondimenti si veda:
http://sosonline.aduc.it/scheda/etichettatura+alimenti_15469.php

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

giovedì 30 gennaio 2014

FLUORO: I DANNI


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 NEWSLETTER del 30/01/2014

Repubblica di San Marino ,

Ogg.: FLUORO: I DANNI

Il fluoro è un elemento chimico che nella tavola periodica ha come simbolo F ed è l’elemento più elettronegativo, infatti è l’unico in grado di ossidare l’ossigeno.
Il termine "fluoro" venne coniato da André-Marie Ampère e Sir Humphry Davy nel 1812 e deriva dai primi usi della fluorite come agente fondente (dalla parola latina fluere che significa flusso o fluire).
Appartiene alla serie degli alogeni (dal greco alos- -genos, generatore di sali) che comprende cloro, bromo, iodio e astato presenti nel VII gruppo della tavola periodica.
Il fluoro in forma di fluorite, venne descritto nel 1529 da Georg Agricola per il suo uso come sostanza che favorisce la fusione di metalli o minerali.
Come tutti gli alogeni, si trova nel suo stato elementare come molecola biatomica, F2. Il fluoro elementare a temperatura ambiente è un gas di colore giallo pallido, poco più pesante dell'aria, tossico, estremamente aggressivo e di odore penetrante.
Molti ricercatori condussero esperimenti sul fluoro riuscendo ad isolarlo solo nel 1886 ad opera dello scienziato francese Henri Moissan.
Il gas nervino costituì il primo impiego di composti chimici fluorurati per scopi militari. Come molti gas velenosi, era in grado di rilasciare considerevoli quantità di fluoruro nell'organismo che portano ad un effetto bloccante sull'attività enzimatica e sul sistema nervoso centrale, generando danni a livello cerebrale (riduzioni del quoziente d'intelligenza e ritardi mentali), depressione polmonare e cardiaca (fino alla morte, se assunto in dosi eccessive).
Dalla sua scoperta, il fluoro elementare F2, non venne prodotto in grandi quantità fino alla II guerra mondiale, quando si rivelò indispensabile nell'arricchimento dell'uranio.

A partire dagli anni 60 vennero commercializzati molti prodotti contenenti fluoro: materiali plastici, manufatti polimerici, lubrificanti per condizioni estreme, liquidi refrigeranti come il freon.
Gli idrofluoroclorocarburi sono usati massicciamente negli impianti di aria condizionata e nella refrigerazione. I clorofluorocarburi sono stati vietati per queste applicazioni perché sospettati di contribuire alla formazione del buco nell'ozono. Entrambe queste classi di composti sono potenti gas a effetto serra. Il fluoro è spesso un sostituto dell'idrogeno nei composti organici. Nei medicinali moltiplica l'efficacia terapeutica e contemporaneamente ritarda la metabolizzazione del principio attivo. Si stima che circa il 20% dei prodotti farmaceutici attualmente in commercio contenga uno o più atomi di fluoro.
Insieme agli altri alogeni è molto comune nelle sostanze anestetiche.
Usato come agente anti carie nei dentifrici e nei collutori.
L'acido fluoridrico (HF) è usato per incidere il vetro delle lampadine e di altri prodotti.
Nell'industria dei semiconduttori.
Nelle batterie Li-Ion e Li-Polyr.
Nella produzione dell'uranio
Il fluoro viene anche utilizzato come additivo in paraffine e scioline nello sci in condizioni di alta umidità.

Nell’organismo il contenuto totale di fluoro è di circa 2,6 g, principalmente nelle ossa e nei denti.
Fabbisogno: non esistendo una specifica, fisiologica richiesta di fluoro, non vengono fatte raccomandazioni sui livelli di assunzione. Apporti adeguati e sicuri di fluoro per gli adulti vanno da 1,5 a 4 mg/die con la dieta e con l'acqua ingerita.
Per le concentrazioni di fluoro contenute nei diversi alimenti si rimanda alla tabella presente all’indirizzo:
http://www.valori-alimenti.com/cerca/fluoro.php

Sono numerosi gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo,però molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi. L’integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa.
Le industrie del farmaco sono notoriamente molto abili nel corrompere, ed influenzare, gli studi dei professionisti. Non c’è migliore guadagno di quello che si ricava da farmaci prescritti in modo sistematico ad intere fasce della popolazione…….come le vaccinazioni, le terapie ormonali per la menopausa, ecc.
Assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso. Questo può causare fluorosi dentale.
Le industrie del farmaco e quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo taciuto e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro. La fluorosi dentaria è in aumento soprattutto tra la popolazione che fa uso sistematico di integratori a base di fluoro. Si presenta sotto forma di uno scolorimento intrinseco dello smalto dei denti: i denti appaiono screziati, macchiati, puntinati, decolorati e a volte anche bucherellati. Lo smalto saturato di fluoro è più vulnerabile all’attrito e all’erosione, ed i danni aumentano nel tempo.
Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi.
Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre, il bambino può manifestare un ridotto quoziente intellettivo ed alterazioni comportamentali.
I fluoruri di sodio somministrati ai bambini con le “pastiglie al Fluoro“, per combattere la carie dei denti, non solo fanno in modo che il sistema immunitario si comporti come se fosse il sistema immunitario di una persona vecchia, ma cagiona anche dei danni in tutto il corpo ed accelera il processo di invecchiamento del corpo.
Lo stesso problema si riscontra nell’acqua potabile “fluorata” , dicono i “tromboni del potere sanitario”, per combattere la carie dei denti.
Come detto prima Il fluoruro è stato l’elemento chimico chiave per la costruzione della bomba atomica e dopo circa 50 anni (dalla scoperta la bomba atomica) gli americani hanno cominciato ad aggiungere fluoruro alle loro sorgenti idriche con la motivazione di ridurre le carie dentali, attualmente però sono stati resi pubblici documenti che mettono in discussione la sicurezza del fluoro e la buonafede del governo americano.
Diversi studi sui fluoruri concludono che il fluoro provoca seri danni al sistema nervoso centrale e al nostro organismo in generale.
Tutto fu messo a tacere, ma nonostante ciò gli studi sugli effetti del fluoro dovevano continuare, anzi servivano cavie umane. A questo scopo esiste forse un modo migliore che metterlo nelle tubature dell’acqua potabile con la scusa della salute dentale dei nostri figli? Ed ecco subito organizzati convegni, pubblicità e associazioni di medici e dentisti preposte a pubblicizzare e a rassicurare la gente sull’utilizzo del fluoro e dei suoi “effetti benefici“.
Il risultato fu dei migliori: la gente accettò l’utilizzo del fluoro come salvaguardia della propria salute dentale, furono smentite tutte le implicazioni del fluoro con diverse malattie che colpirono operai e persone che abitavano nei pressi delle fabbriche che producevano questo materiale di scarto altamente tossico e inoltre, a loro insaputa, diventarono tutti potenziali cavie da laboratorio su cui studiare gli effetti dell’ormai beneamato fluoro.
Molti sono gli studi e le argomentazioni che attestano la pericolosità del fluoro e grazie a Joel Griffiths e Chris Bryson un medico scrittore e un giornalista indipendente si sta facendo luce su questa sconcertante situazione.
Uno degli effetti più evidenti dei fluoruri sul nostro organismo è quello sul sistema nervoso centrale. Diversi studi mostrano come ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l’avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l’individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.
Sono molte le evidenze storiche che mostrano accordi tra il governo americano ed il regime di Hitler per il finanziamento del progetto della fluorizzazione delle acque dei paesi conquistati per renderli docili al controllo e alla dittatura.
I fluoruri sono dei materiali di scarto di molte industrie chimiche e la loro sicura distruzione ha dei costi così elevati che hanno costretto i “poveri industriali ad industriarsi per trovare una soluzione alternativa e più economica!”.
E così, una sostanza tossica di scarto è stata trasformata in una fonte di immensi guadagni, ed i danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:
Rischi al cervello (NRC National Research Council), 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione.
Rischi per la ghiandola tiroidea, il fluoro agisce come smembratore endocrino, sempre secondo NRC 0.01 – 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo.
Rischio per le ossa, il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture, per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.
Rischio di cancro alle ossa, studi su animali ed umani, inclusi gli ultimi studi dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni.
A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati, va detto che purtroppo più della meta di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.
Rischi per pazienti sofferenti ai reni, pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro, questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.
Il consiglio è di evitare il più possibile l’assunzione di fluoro, leggete le etichette dell’acqua in bottiglia se ancora ne fate uso, cercate dentifrici senza fluoro per i vostri bimbi, altre fonti di assunzione di fluoro sono:
-chewingum
-medicinali
-fertilizzanti
-bevande gassate (coca cola, pepsi, etc…)
-the in bottiglia o lattina
-gatorade
-bastoncini di pesce o pollo (meccanicamente disossati)
-alcuni vini
-alcune birre
-cibi cucinati in pentole col fondo in teflon
-alcuni Sali da cucina fluorati
-alcuni tipi di anestetici (Enflurane, Isoflurane & Sevoflurane)
-sigarette

Se avete possibilità utilizzate i filtri attualmente in commercio per eliminare cloro e fluoro dall’acqua erogata dalle aziende municipalizzate o similari.

Bibliografia
Wikipedia
http://www.signoraggio.it/gli-effetti-negativi-del-fluoro-e-le-principali-fonti-di-assunzione/
“Fluoro al tuo bambino? E’ tossico, Non Darglielo!”
“Allerta: il fluoro nei dentifrici, chewing gum e altri prodotti… è tossico!!!!”

Per approfondire rimandiamo alle ricerche effettuare su alcuni dei solari e dentifrici
attualmente in commercio.


 



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Redazione del CorrieredelWeb.it


mercoledì 29 gennaio 2014

Sweet Dreams: tante proposte per la cura del sonno


Dolce Dormire
 
 
Il buon riposo è un elisir di lunga vita e ha effetti positivi
su corpo e psiche. Ecco dove andare per la “cura del sonno”
 
Qualità del sonno come elisir di benessere. Le modelle non smettono di ripetere di dormire molte ore per avere una pelle fresca e riposata, agli studenti che preparano gli esami si consiglia di non studiare la notte perché la mente trattiene meglio le informazioni quando è “fresca”, dopo un buon riposo ci si sveglia di buon umore e anche l’abitudine della “siesta” contribuisce all’agilità del pensiero.. I benefici del riposo sono tantissimi, e li possiamo sperimentare quotidianamente. Il nostro corpo e la nostra mente, sottoposti ogni giorno a stress, pensieri, preoccupazioni, si “consumano” e perdono efficienza. Ecco allora che la “cura del sonno” può essere un vero e proprio toccasana: un momento di detox e di allenamento per imparare davvero a rilassarsi, e a rigenerare tutte le nostre cellule. Perché non è tanto il numero di ore (anzi dormire “troppo” è controproducente) ma la qualità del riposo, ancora meglio se accompagnato da sogni, che aiuta a ritrovare l’equilibrio psicofisico. Ma dove si può “imparare” a dormire bene? E con quali accorgimenti? Ecco una selezione di luoghi top dove ricaricarsi tra soffici cuscini e morbide lenzuola, in località da sogno.
 
Appisolarsi come in una culla. Con il legno di cirmolo.
 
 
Allo Chalet Fogajard di Madonna di Campiglio (TN), sei stanze in tutto, due camere da letto sono realizzate in legno di cirmolo. Questo particolare tipo di legno, che racchiude l’essenza del bosco e sprigiona un caratteristico e intenso profumo, si trova in piante che crescono tra i 1800 e i 2000 metri di altitudine. Fin dall’antichità il cirmolo ha avuto un ruolo privilegiato rispetto gli altri tipi di legno: non essendo utilizzato come legna da ardere in quanto emanava un profumo troppo forte, trovò il suo impiego nella realizzazione di mobili, armadi e rivestimenti. Presto ci si accorse che i vestiti si conservavano meglio negli armadi realizzati con questo legno e che il suo profumo era un calmante naturale, motivo per il quale veniva utilizzato per la realizzazione di culle e letti per bambini. Secondo recenti studi e ricerche, il cirmolo è in grado di ridurre il numero dei battiti cardiaci e le essenze in esso contenute sono un naturale antibatterico: chi riposa in letti e stanze dove è presente questo tipo di legno si sveglia più vitale e riposato. Le stanze dello Chalet Fogajard, inoltre, non sono dotate di tv ma solo di impianto stereofonico per la diffusione di musica, e qui per scelta non c’è wi-fi, per ridurre l’inquinamento elettromagnetico. Se poi si aggiunge che ci si trova in un bosco, ad alcuni km dalla strada principale e che la strada per giungervi, in inverno, è chiusa al pubblico.. la quiete è davvero perfetta!! Prezzi per il soggiorno in mezza pensione da 550 euro alla settimana.
Per informazioni:
Chalet Fogajard
Località Fogajard 36
38086 Madonna di Campiglio (Tn)
Tel-Fax. 0465 442619
 
 
 
La ninna nanna la canta il mare
 
 
A La Francesca Resort di Bonassola (SP) tutto è ispirato alla natura, e una vacanza qui consente di riappropriarsi di ritmi semplici. Nel grande parco di macchia mediterranea, affacciato sul mare delle Cinque Terre, le auto non possono circolare con doppio beneficio per la purezza dell’aria e il silenzio, interrotto solo dal rumore della brezza che soffia tra i pini marittimi. Nelle casette colorate che compongono il villaggio, perfette per la privacy, ci si addormenta cullati dal rumore delle onde, con la luce della luna - che come il sole fa un arco completo sul mare davanti a La Francesca – e accarezza le imposte della camera da letto. Gli aromi balsamici delle piante officinali e degli alberi favoriscono il sonno: il silenzio della notte è interrotto solo dal cri-cri dei grilli e la mattina ci si sveglia al canto degli uccellini, come in una fiaba. E aprendo le imposte si viene baciati in volto dal caldo sole della Riviera. I dintorni offrono la possibilità di passeggiate ed escursioni di difficoltà variabile, per mettere a frutto l’energia ritrovata e fare attività fisica moderata, preziosa alleata per il naturale ritmo sonno-veglia. Il costo per il soggiorno per una settimana per due adulti e un bambino in una villetta parte da 900 euro a settimana.
Per informazioni:
La Francesca Resort
Bonassola (La Spezia)
Tel. 0187.813911
Ufficio Centrale: via San Marco 24 - 20121 Milano
Tel. 02.6575639 Fax 02.6599301
 
Shiatsu e massaggi thailandesi. In stile Mediterraneo
 
 
Poecylia Resort di Carloforte (CI) si trova in un parco sul mare. E’ un’oasi nell’isola di San Pietro, isola della Sardegna. Qui tutto parla di semplicità e silenzio, e non a caso è stato definito “retreat”: un eremo di bellezza e serenità, dove vivere a contatto con la natura e con se stessi. Le sole quattro suite, raffinatissime, arredate in stile primitivo con oggetti d’arte originali volutamente, e per scelta culturale, non sono dotate di televisori a mille canali, frigobar, telefono, wifi o aria condizionata. Ma realizzate in modo da garantire un perfetto isolamento termico e acustico. Gli ospiti hanno la possibilità di provare durante il weekend, a richiesta e su prenotazione, sedute shiatsu e rilassanti massaggi thailandesi, eseguiti da mani esperte con tecniche orientali, che rendono il soggiorno ancora più piacevole. Una vera fuga da tutto ciò che rappresenta stress e frenesia, per sonni sereni e ricchi di sogni meravigliosi. Un soggiorno di tre notti è proposto a partire da 400 euro a camera, per due persone, con prime colazioni biologiche incluse. Nel prezzo è compreso anche un aperitivo con degustazione di golosi prodotti tipici locali e formaggi del Sulcis e di Carloforte con vino novello sardo.
Per informazioni:
Poecylia Resort
Località Becco – 09014 Carloforte (CI)
Sardegna
Tel. +39 333.7629790 - +39 333.8964250 - +39 333.2043088
 
Tra due guanciali. Eco-chic.
 
 
Montebelli Agriturismo e Country Hotel è una piccola oasi nel cuore della Toscana, a Caldana (GR). La fattoria, che si estende per più di 100 ettari, è stata resa BIO più di vent’anni fa, quando non era una questione di “moda” ma di vero approccio alla vita. E questa filosofia guida la proprietà, che mette al primo posto la natura in ogni dettaglio. Dapprima la vecchia casa colonica, e in seguito una seconda struttura, sono state trasformate in un incantevole hotel eco-compatibile: l’agriturismo e il country hotel. Nelle stanze dei due edifici, tutte affacciate su un verdissimo parco, si dorme da principi: si possono scegliere differenti tipi di cuscini e l’insonorizzazione garantisce di trascorrere notti di vera pace. Secondo i consigli dell’operatrice di bio-discipline naturali Sabrina Rossi, consulente di Montebelli, per un riposo migliore i letti sono posizionati verso nord, e le camere sono allestite con colori rilassanti e tessuti naturali. Per favorire il rilassamento la terapista consiglia l'ascolto di alcuni brani musicali di Mike Rowland, esperto di musicoterapia, che compone le sue melodie mentre passeggia nei boschi, raccogliendo l'energia di Madre Terra. Per aiutare a conciliare un buon sonno inoltre è possibile effettuare un massaggio zonale sulla pianta del piede e della mano, andando a “toccare” alcuni punti che sono di riflesso a organi che vanno a stimolare la melatonina, la sostanza chiave per un buon riposo notturno. La cucina bio dello chef Clarence è realizzata in massima parte con ingredienti a km 0, per dare origini a piatti sani e altamente digeribili. In primo luogo ecco le zuppe di cereali, che hanno a livello nutrizionale ed energico un potere rilassante. Perfette e gustose da servire anche ai bambini iperattivi. Prezzi per una notte a partire da 89 euro per due persone in B&B in Agriturismo e da 139 euro per due persone in B&B al County Hotel.
Per informazioni
Montebelli Agriturismo e Country Hotel
Località Molinetto Caldana
58023 Grosseto

 

Gruppo Ictus Emiplegia Onlus, la prima associazione nata da un gruppo Facebook


Tra i servizi, una linea amica, un servizio di counseling virtuale, una guida al turismo disabile friendly e la creazione di un "banco del tempo" dove professionisti ictati mettono la propria esperienza a disposizione dei membri


A primavera verrà costituita ufficialmente "Gruppo Ictus Emiplegia Onlus", la prima associazione che sostiene persone colpite da ictus e le loro famiglie che prende le mosse dall'omonimo gruppo Facebook che racchiude oggi oltre 1.400 persone. Presidente dell'associazione sarà Valerio Sarmati, esperto in riabilitazione neuro cognitiva post ictus cerebrale, affiancato dal vicepresidente Claudio Bottacchiari, amico ed ex paziente di Sarmati, nonché amministratore del gruppo sul noto social network.

Il gruppo, infatti, era stato aperto proprio per far fronte alle esigenze quotidiane di chi è costretto a convivere con una malattia invalidante come l'ictus, fornendo quelle risposte che spesso sono difficili da reperire attraverso i canali istituzionali, come Claudio aveva avuto modo di sperimentare in prima persona.

Tra i primi servizi che verranno erogati, ci sarà, dunque, proprio l'attivazione di una linea amica gratuita per domande di tipo pratico, legale, burocratico e medico, e un servizio di counseling virtuale che prevederà terapie di gruppo in video conferenza.

Ma l'aspetto più innovativo è, probabilmente, caratterizzato dalla creazione di un "banco del tempo". Questo banco riunirà tutti i professionisti assistiti dall'associazione che, a causa della malattia, hanno perso il lavoro e hanno difficoltà a reinserirsi nel mercato, nonostante siano ancora in grado di esercitare la propria professione, e hanno deciso di mettere la propria esperienza al servizio degli altri.

Sul sito dell'associazione (www.gruppo-ictus-onlus.org, presto online) sarà, inoltre, attiva una sezione dedicata al turismo accessibile, con la segnalazione di spiagge, alberghi, ristoranti, musei ecc., con le indicazioni di disabili friendly o unfriendly.

"Sono molto orgoglioso che questo progetto stia, finalmente, per vedere la luce. - Ha dichiarato Valerio Sarmati. - Non è una novità che nel nostro Paese la burocrazia sia lenta e macchinosa, ma quando una famiglia viene colpita da una tragedia come quella dell'ictus la assenza di risposte o di una guida pratica costituisce una mancanza ancora più invalidante della malattia stessa. Con Gruppo Ictus Emiplegia Onlus noi risponderemo ad ogni domanda, e daremo indicazioni concrete su come gestire al meglio la situazione. Sul nostro sito creeremo anche una sorta di diario collettivo dove tutti gli iscritti potranno raccontare le proprie esperienze su come dopo l'ictus sono riusciti a riprendere in mano la propria vita. Ad esempio, in molti sono tornati a guidare, ovviamente dopo aver apportato le adeguate modifiche all'automobile e aver preso l'apposita patente, o hanno ripreso a lavorare o a fare attività fisica."


Chi è Valerio Sarmati?
Attualmente proprietario e responsabile del Centro Fisioterapia Roma, Valerio Sarmati è esperto in riabilitazione neurologica post ictus cerebrale secondo il metodo Perfetti. Sarmati è stato il primo ad associare a questo metodo rivoluzionario l'approccio tecnologico della tele-riabilitazione in famiglia.
Valerio Sarmati è, inoltre, docente di Riabilitazione neuro traumatologica presso l'Università Sapienza di Roma.
http://www.riabilitazione-ictus-cerebrale.it/

Sclerosi Multipla: la Gardenia di AISM 8 e 9 marzo


  
 "La Gardenia di AISM 2014" : Sabato 8 e Domenica 9 Marzo !  

Torna "La Gardenia di AISM", la manifestazione nazionale di raccolta fondi che ogni anno, nel week end concomitante con la ricorrenza dell' 8 marzo, l' Associazione Italiana Sclerosi Multipla dedica alle donne, colpite dalla sclerosi multipla in rapporto doppio rispetto agli uomini.

Per raggiungere i nostri obiettivi è determinante la partecipazione  e la mobilitazione di tutti !!
Ottenere grandi risultati  è indispensabile  per incrementare il finanziamento alla ricerca scientifica gestito dalla FISM (www.aism.it) ed estendere alle 5000 persone con SM residenti nel nostro territorio efficaci attività socio assistenziali tese a supportarne l' autonomia e ad affrontare gli effetti fisici, psicologici e sociali della patologia  (www.aism.it/roma) .
 
"La Gardenia di AISM" deve il suo successo esclusivamente all' impegno dei volontari che scelgono di animare, a seconda del tempo che possono dedicare ( metà, una o due giornate),  i numerosi punti di solidarietà organizzati a Roma e Provincia.  C' è anche la possibilità di partecipare  in fase di pre e post distribuzione infrasettimanale.  
Comunicateci (preferibilmente via mail) la vostra adesione con la zona di preferenza e coinvolgete se possibile parenti ed amici . Chi avesse opportunità o contatti utili può aiutarci ad aprire dei nuovi punti di solidarietà o ad individuare enti, scuole, associazioni, aziende o ambienti di lavoro in genere  a cui proporre di sostenere, secondo diverse modalità, la nostra causa. Presto vi invieremo l'elenco delle piazze e i comunicati dell' evento con i necessari approfondimenti.

Per tutti i volontari è possibile svolgere la Formazione a Distanza , un corso on line pensato per fornire gli strumenti e le informazioni di base per tutti coloro che si attiveranno nelle piazze. Per accedere alla FAD, è necessario contattarci per ottenere una password .

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni ai contatti riportati in basso e a presto per aggiornamenti sulla manifestazione .
Grazie !!
 
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Ricordiamo due incontri in programma Sabato 1° Febbraio :
Sabato 1° Febbraio Convegno " Giovani & Sclerosi Multipla – Come te la vivi? " Giovani, Sclerosi Multipla, Sessualità e Famiglia
Roma -  Sala Conferenze del CESV in Via Liberiana, 17- ore 9:30 ( necessario iscriversi prima secondo le modalità indicate in locandina)
 
Sabato 1° Febbraio per "La Settimana Nazionale dei Lasciti"
Incontro pubblico con i Notai Marina Varlese  e Giovanni Berionne presso la Sezione AISM di Roma in via Cavour 179/a  alle ore 16,00
 
AISM - Sez. di Roma
Promozione e Raccolta Fondi
Via Cavour 179/a; 00184 Roma
Tel 06-4743355
Cell 348/4008652-3454056894
Fax 06-47881958
Fb: Aism Roma Web Team
email:
promoroma@aism.it
web: www.aism.it/roma

martedì 28 gennaio 2014

VISITA MINISTRO LORENZIN A MILANO


VISITA MINISTRO LORENZIN A MILANO

 

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, giovedì prossimo sarà in visita istituzionale a Milano presso il Policlinico IRCCS, l’Azienda Ospedaliera di Melegnano, l’Istituto Clinico Humanitas e l’Ospedale di Magenta.

Alle 17,15, al Comune di  Sesto S. Giovanni, incontrerà il sindaco Monica Chittò e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni per discutere del progetto della Città della Salute e della Ricerca.

GROHE supporta il Laboratorio delle Opportunità




 






GROHE supporta il Laboratorio delle Opportunità 

Cologno Monzese (MI), 29 gennaio 2014GROHE, azienda leader internazionale nel settore idrotermosanitario, sostiene la nascita del Laboratorio delle Opportunità, un nuovo centro completamente ristrutturato per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità che verrà inaugurato domani, mercoledì 29 gennaio alle ore 10.30, presso la Scuola Comunale di via Pascoli 31 a Cologno Monzese (MI).

Si tratta di un progetto inedito ed esclusivo per la realtà dell’hinterland milanese, realizzato da Spazio Aperto Società Cooperativa Sociale, con il supporto del Comune di Cologno Monzese, che ha offerto gli spazi in concessione per un periodo di 19 anni, e in collaborazione con le amministrazioni comunali di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.

GROHE ha donato al centro alcuni dei suoi prodotti – sistemi doccia, rubinetteria – pensati appositamente per utenti affetti da disabilità. Questa attività si inserisce nel percorso di responsabilità sociale d’impresa che l’azienda intraprende anche a livello internazionale.

lunedì 27 gennaio 2014

Clamidia: una nuova app per diagnosticare le malattie veneree

Nuova App: la clamidia è qui. Dalla Scandinavia una nuova applicazione del telefono per diagnosticare le malattie veneree

 

Nella jungla delle app, le applicazioni per smartphone, tablet e pc, se ne scoprono di nuove che potrebbero sembrare curiose ma se funzionassero davvero potrebbero essere potenzialmente utili.

L'azienda scandinava iDoc24 ha lanciato un'app per Android e iOS che permette di controllare se si ha una malattia sessuale, senza dover visitare un ambulatorio medico. Almeno sarebbe questa l'idea. Basterebbe scattare qualche foto della propria zona genitale, ed attendere la risposta di uno specialista se si hai una malattia venerea, come per esempio la temibile clamidia.

A capo del servizio è il medico svedese Alexander Börve.

Intervistato da NRK.no, il dottor Börve si è sbilanciato ed ha affermato che tutto ciò che si deve fare è scaricare l'app è inoltrare due buone immagini, rispondere ad alcune brevi domande sulle allergie, uso di medicine e se si  avvertono sintomi, e poi inviare il tutto all'equipe medica. La risposta, promette il medico, arriva entro 24 ore.

Il prezzo della visita "virtuale" sarebbe di circa 2-300 dollari, anche se l'app è scaricabile gratuitamente.

Sarebbe tutelata anche la privacy poiché coloro che effettuano il servizio resta il compito di salvare le immagini e il testo con il numero del caso, ma nessuna informazione personale. Le immagini possono essere utilizzate per la nostra ricerca, o per rendere il servizio migliore, ma noi non vendiamo nessun immagini a terzi, "ha detto Börve alla Norwegian Broadcasting Corporation.

Ovviamente le istituzioni sanitarie si sono dimostrate immediatamente scettiche circa questo tipo di servizio e sostengono che il potenziale rischio di abusi è notevole.

Né Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ritiene di non condividere quanto affermato dall'associazione norvegese di pratica generale che ha detto testualmente: "non consigliamo questo app", e che è più sicuro consultare un medico se si sospetta che si possa avere una malattia.

 


Test capezzolo aspirato. Non e' una alternativa alla mammografia



Roma, 27 Gennaio 2014. Il test "capezzolo aspirato"  serve a valutare il rischio di un tumore al seno.  Mediante una pompetta si aspira il liquido prodotto dal capezzolo per la ricerca di cellule potenzialmente pericolose. Questa tecnica non sostituisce, pero', le tradizionali forme di indagini quali, ad esempio, la mammografia, l'ecografia, la risonanza magnetica e la biopsia. Ci potrebbero essere anche falsi test positivi o negativi che potrebbero portare a conclusioni errate.
Insomma, occorre valutare una serie di opzioni, a partire dalla propria storia familiare, e prendere le decisioni corrette con l'assistenza del proprio medico.



Primo Mastrantoni, segretario Aduc




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Redazione del CorrieredelWeb.it


venerdì 24 gennaio 2014

Proiezione cortometraggio Alzheimer al Festival delle scienze

Nell'ambito del Festival delle scienze in corso all'Auditorium Parco della Musica di Roma, domenica 26 gennaio alle 15.00 nella Sala Ospiti, verrà proiettato "Il sorriso di Candida", cortometraggio di Angelo Caruso e Rita Bugliosi.

Il film affronta il tema dell'Alzheimer ed è patrocinato tra gli altri dal Cnr e dall'Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima). Saranno presenti gli interpreti: Cesare Bocci, Sabrina Paravicini, Lucia Batassa, Elisabetta Pellini, Gabriele Greco.

Seguirà l'intervento della neuropsicologa dell'Università di Padova, Sara Mondini, che illustrerà i problemi che questa malattia provoca al linguaggio e come sia possibile comunicare correttamente con chi ne soffre.

Scoperta da ricercatori di Melbourne una proteina che potrebbe essere utile per la cura contro il diabete

Alcuni scienziati della Monash University di Melbourne in collaborazione con ricercatori olandesi, hanno scoperto una proteina che contribuisce alla resistenza all'insulina nelle persone con fegato grasso che potrebbe essere un potenziale bersaglio per i farmaci.  Un'importante notizia in campo medico che Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ritiene utile segnalare per evidenziare i progressi nella lotta in una malattia che ogni anno uccide milioni di persone nel mondo.

Il diabete di tipo 2 è causato da un accumulo di grasso nelle cellule epatiche ed è più comune nei soggetti in sovrappeso o obesi.

"Una delle prime cose che accadono a molte persone quando diventano obesi è un fegato grasso, che precede il diabete di tipo 2", rileva il professor Matthew Watt del Dipartimento di Fisiologia della Monash University.

L'insulino-resistenza si verifica quando il corpo non produce insulina sufficiente o diventa resistente ad essa. Si tratta di un precursore del diabete.

Ma non era chiaro esattamente come l'insulino-resistenza si sviluppasse se il fegato grasso fosse il colpevole.

I ricercatori presso l'università della Facoltà di Scienze Biomediche hanno studiato topi obesi ed hanno scoperto che i fegati grassi secernono un diverso sottoinsieme di proteine rispetto ai fegati normali.

Il professor Watt ha detto che questo insieme di proteine è anche la causa dell'insulino-resistenza nel muscolo scheletrico. "Abbiamo esaminato una di queste proteine in grande dettaglio e abbiamo trovato che avevano causato l'insulino-resistenza in diversi tessuti".

Hanno convalidato i risultati testando il sangue dei pazienti affetti da steatosi epatica e hanno scoperto che avevano livelli elevati di proteine.

La quantità della proteina correlata con il livello di resistenza all'insulina.

Prof Watt detto che non era una cura per il diabete di tipo 2, ma se potesse essere bloccata può migliorare la resistenza all'insulina.

Il passo successivo è capire se bloccare la proteina nei topi potrebbe migliorare la sensibilità all'insulina (o "invertire la resistenza all'insulina").

La ricerca, che è stata effettuata in collaborazione con scienziati dei Paesi Bassi, è stata presentata recentemente per la pubblicazione in una rivista medica.

 


Il pericolo dei farmaci "reattivi". Più di 30 medicinali "reattivi" disponibili senza prescrizione medica, potrebbe presentare un rischio di gravi effetti collaterali

Il pericolo dei farmaci "reattivi". Più di 30 medicinali "reattivi" disponibili senza prescrizione medica, potrebbe presentare un rischio di gravi effetti collaterali.

 

Un sondaggio effettuato in Francia che riguarda una platea potenziale di 60 milioni di consumatori ma che potrebbe riguardare tutti gli europei e quindi anche gli italiani ha denunciato i gravi effetti collaterali dei farmaci "reattivi".

Il sondaggio parte dalla domanda: Dolirhume, Fervex, Actifed e altri Rhinargyl sono pericolosi? Più di 30 farmaci "reattivi" disponibili senza prescrizione medica, potrebbero presentare un rischio di gravi effetti collaterali.

Nel numero pubblicato ieri giovedì 23 gennaio, una nota rivista di associazioni dei consumatori ha denunciato i molti effetti negativi di questi prodotti ancora molto "popolari" tra i francesi.

L'associazione fa riferimento all'Agenzia nazionale sulla sicurezza dei farmaci (ANSM), l'omologa della nostrana AIFA, che aveva indicato alla fine del 2012 "una persistenza degli effetti avversi" in questo tipo di farmaci.

"Sono stati evidenziati persino circa un centinaio di casi in quattro anni," ha avvertito poi il responsabile del sondaggio sull'emittente Europa 1.

I problemi nascerebbero dai rischi connessi alla combinazione di più principi attivi e sostanze. Molti di questi farmaci sarebbero non compatibili con molecole di altri medicinali. Ma in generale, i consumatori sono poco preoccupati. Anche perché possono acquistare questi farmaci senza prescrizione medica.

"I clienti ci chiedono ad esempio l'Actifed e il paracetamolo allo stesso tempo, mentre il paracetamolo è contenuto in entrambi."Combinare i due non è cosa buona", ha confermato un farmacista al microfono di Europa1. "Spesso si esagera per un raffreddore'. E a volte i farmaci reattivi vengono mescolati con tre o anche quattro molecole diverse.

"Per esempio il paracetamolo, un vasocostrittore che può presentare rischi di incidenti abbastanza gravi, cardiovascolari o neurologici, talvolta viene combinato con un antistaminico che può portare a sonnolenza e interagire con altri farmaci", spiegano gli ideatori del sondaggio sempre su Europa1. La conclusione della rivista è che la vendita di questi farmaci dovrebbe essere vietata senza la prescrizione medica.

In effetti anche fra gli italiani, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", spesso si tende ad esagerare per la cura di un semplice raffreddore, e si combinano una serie di farmaci spesso improvvisandoci farmacisti di noi stessi. I medici più prudenti ricordano che la maggior parte dei raffreddori sono virali: quasi tutti guariscono da soli, al termine di 7 giorni. Quindi meglio un po' di pazienza e di riposo, piuttosto che affidarsi a miscugli che possono portare a conseguenze imprevedibili e senz'altro peggiori che un mal di gola o un naso gocciolante.

 


A ISM 2014 BENEO presenta il bubble gum non cariogeno con Palatinose






A ISM 2014 BENEO presenta il bubble gum non cariogeno con Palatinose™
Dal 26 al 29 gennaio 2014, Colonia, sala 10.2, stand F62

In occasione di ISM 2014, BENEO, leader nella produzione di ingredienti funzionali, presenta le nuove possibilità, nell'ambito dei prodotti confectionery per bambini, che, grazie all'utilizzo di Palatinose™, non danneggiano i denti. Grazie a proprietà tecnologiche e nutrizionali davvero uniche, il carboidrato funzionale di BENEO consente lo sviluppo di prodotti dolciari più sani come la prima gomma da masticare con dolcezza e sapore simili allo zucchero, priva di polioli e non cariogena.

Da una ricerca Datamonitor condotta tra i consumatori è emerso che, nel complesso, l'83% degli intervistati ritiene importante la salute orale. Tale dato, unito al trend del continuo sviluppo dei mercati della gomma da masticare in Europa e Nord America, mette in luce la fondamentale importanza dell'innovazione e creazione di prodotti a valore aggiunto per ridar vita a questa categoria. Introducendo il carboidrato funzionale, non cariogeno, Palatinose™ di BENEO, ora i produttori di confectionery possono conferire una dimensione salutistica alla propria gamma di chewing-gum, aprendo questo segmento di mercato a una nuova categoria di prodotti "acquistati dagli adulti per i bambini".

giovedì 23 gennaio 2014

Nel 2014 l'influenza arriva a febbraio, Influweb è già pronta a sorvegliarla




NEL 2014 L'INFLUENZA ARRIVA A FEBBRAIO,
INFLUWEB È GIÀ PRONTA A SORVEGLIARLA

Complice un inverno piuttosto mite, quest'anno l'influenza stagionale arriverà un po' più tardi del solito. "I dati che abbiamo raccolto, confermati da quanto sta avvenendo nel resto d'Europa, indicano un probabile picco nella seconda metà di febbraio, circa due o tre settimane dopo rispetto agli anni precedenti", dice Daniela Paolotti, project manager di Influweb, rete di sorveglianza online coordinata dalla Fondazione ISI di Torino e basata sul contributo attivo della popolazione

Nato nell'ambito del progetto europeo Epiwork, Influweb (www.influweb.it ) è il ramo italiano di Influenzanet (www.influenzanet.eu ), un grande sistema continentale di sorveglianza dell'influenza in crowdsourcing, dove i dati sulla diffusione dell'infezione vengono forniti dai cittadini attraverso un regolare aggiornamento online. Il progetto è coordinato dalla Fondazione ISI di Torino, sotto la guida del professor Alessandro Vespignani e di Daniela Paolotti. Con la recente aggiunta di Danimarca e Irlanda, la copertura riguarda ormai quasi l'intera area occidentale e settentrionale dell'Europa: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda, Danimarca e Svezia.

Gli utenti sono invitati a partecipare al progetto compilando un questionario sul sito Influenzanet del proprio paese (in Italia, www.influweb.it ). Completata la registrazione, l'utente riceve ogni settimana un reminder via email, contenente un link diretto alla pagina dalla quale può aggiornare i dati relativi al suo stato di salute e a quello dei membri del suo gruppo o nucleo familiare, segnalando eventuali sintomi influenzali e rispondendo a poche semplici domande. Per garantire l'efficacia del servizio, gli aggiornamenti devono avere la maggiore regolarità possibile, anche in caso di assenza di sintomi influenzali. Dalla fine del 2012, l'aggiornamento può essere eseguito anche su smartphone, attraverso la app Influweb compatibile con i sistemi operativi iOS (iPhone, iPod Touch) e Android.

Nel 2014 proseguiranno anche le collaborazioni locali e internazionali di Influweb, per migliorare il monitoraggio dell'influenza sia su scala territoriale che a livello globale. Da metà gennaio sono ripartite le pubblicazioni di FluNews, bollettino settimanale sull'influenza in Italia, compilato dal reparto di Epidemiologia delle malattie infettive del Cnesps-Iss, in collaborazione con Fondazione ISI di Torino, con il Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza e con il SSEpi-SeREMI Asl AL della Regione Piemonte. Il bollettino raccoglie e integra i risultati di tre differenti sistemi di sorveglianza –  Influweb, Influnet (segnalazioni di medici e pediatri) e gli accessi ai Pronto Soccorso – ed è disponibile ogni giovedì all'indirizzo www.influeweb.it/flunews . Inoltre, si rinnova la collaborazione con Flu Near You, il progetto di sorveglianza online degli Stati Uniti curato dal Children's Hospital di Boston, nell'ottica di uno studio della diffusione dell'influenza su scala globale e in tempo reale.


La
Fondazione ISI, Istituto per l'Interscambio Scientifico (www.isi.it), è un ente di ricerca privato fondato nel 1983, sostenuto da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino e Compagnia di San Paolo. Con una spiccata vocazione allo studio della complessità, settore di cui è leader in campo internazionale, la Fondazione investe in svariati campi di ricerca fondamentale come la fisica, la matematica, la biologia con grandi progetti su Data Science, Social Science and Smart cities, Computational Epidemiology and Public Health – e ha ottenuto negli anni importanti risultati scientifici. Fondazione ISI sostiene anche attività di formazione, con l'obiettivo di creare in Piemonte un ambiente cosmopolita e all'avanguardia nell'ambito della ricerca scientifica internazionale.

www.isi.it
https://twitter.com/ISI_Fondazione


Fondo sanitario nazionale il Ministero della Salute precisa

In riferimento alle critiche avanzate dal M5S sull'esattezza delle cifre richiamate dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso dell'audizione tenuta presso la Commissione XXII della Camera  sul nuovo Patto della Salute, riguardo al finanziamento dello Stato al Servizio sanitario nazionale per il triennio 2014-2016, si fa presente che gli importi degli stanziamenti corrispondono a specifiche disposizioni legislative, segnatamente a quelle contenute nelle Leggi annuali di stabilità e di bilancio.  Pertanto, e non potrebbe essere altrimenti, non sono "numeri" elaborati in autonomia dal Ministero della salute. 

Quanto, poi, ai valori del PIL, cui le disposizioni vigenti ancorano la crescita del finanziamento dello Stato al SSN, occorre ricordare che  le stime ufficiali sugli andamenti del PIL sono cristallizzate nel Documento di Economia e Finanza, in particolare nella nota di aggiornamento del DEF approvata con risoluzioni parlamentari alla fine del 2013 e comunicata alle Istituzioni comunitarie competenti.

 


mercoledì 22 gennaio 2014

I colori della guarigione_San Camillo Forlanini


I COLORI DELLA GUARIGIONE

Per la prima volta una mostra di opere d arte all interno del San Camillo Forlanini di Roma

Il 23 GENNAIO 2014, alle ore 12, presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, in Circonvallazione Gianicolense 87, nell Aula A-Padiglione Piastra della Direzione San Camillo (2° piano), si terrà la presentazione dell iniziativa  I COLORI DELLA GUARIGIONE , promossa dall'Associazione ALBA San Camillo Onlus, in collaborazione con l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma.

Ideata con la finalità di migliorare il servizio di assistenza fornito da ALBA San Camillo alle persone che vivono quotidianamente il disagio della malattia, questa iniziativa si articola in due giornate dedicate all informazione e alla formazione sul tema dell arte terapia, rivolte al personale medico e infermieristico, alle famiglie dei pazienti dei reparti ematologia adulti e bambini, ai volontari di ALBA.

All incontro parteciperanno Aldo Morrone, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Paola Maoddi, Presidente Associazione Alba, Cinzia Fiaschi artista performer, Alessandra Cristiani artista performer, Antonio Cossu FABI Federazione Autonoma Bancari Italiani. Al termine, i giornalisti visiteranno in anteprima la mostra dell artista Tetsuro Shimizu installata presso il Padiglione Cesalpino dell Ospedale.

Ore 12:00 Inizio Presentazione  I COLORI DELLA GUARIGIONE
Ore 12:30 Anteprima mostra di Testuro Shimizu

Per maggiori info:

AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI
 0658702585 e 2505

Sicurezza Alimentare. Le macchine per caffè libererebbero troppo piombo

Lo dice uno studio dell'Istituto tedesco per la valutazione del rischio sicurezza alimentare tedesca Bfr. Il rilascio di piombo potrebbe essere causato dall'uso di decalcificanti. Il numero di macchine per caffè testate è troppo esiguo per allarmare

Alcuni tipi di macchine per caffè esaminate nei laboratori dall'Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) rilascerebbero quantità elevate di piombo.

La notizia ha destato in Germania un certo scalpore e sono circolate informazioni errate su molti giornali.

Per questo motivo l'Istituto tedesco per la valutazione del rischio (BfR) ha diramato un comunicato ufficiale dove dice che il progetto ha interessato otto nuove macchine per caffè per uso domestico, all'interno di uno studio sul rilascio di metalli pesanti dovuto a materiali a contatto con alimenti.

Il set sottoposto a test comprendeva tre macchine per caffè espresso domestiche con filtro tradizionale che utilizzano caffè macinato (non la moka italiana per intenderci), tre macchine a cialde e due macchine a capsule tipo Nespresso.

In laboratorio è stato simulato l'utilizzo per più giorni, inserendo anche operazioni di pulizia con l'impiego di sostanze decalcificanti consigliate dai produttori stessi. Le macchine per caffè testate evidenziavano un certo rilascio di piombo che però tende a diminuire  con il passare del tempo. Si è notato che 2 delle 3 macchinette a filtro cedevano all'acqua concentrazioni di piombo superiori di oltre  100 volte rispetto ai parametri stabiliti dall'Unione Europea per l'acqua potabile (10ug/Kg, con un valore massimo di accettabilità fino a 40 ug/Kg). Il picco massimo di rilascio avveniva dopo la pulizia con agenti decalcificanti.

Tutte le altre tipologie di macchinette (cialde, capsule),  rispettavano invece i limiti relativi alla migrazione di piombo, prima e dopo l'operazione di pulizia, avvicinandosi alla soglia dei 10 mg/Kg senza superarla.

Il rilascio di piombo potrebbe essere causato dall'uso di decalcificanti.

Se il numero di macchine per caffè testate è ritenuto troppo esiguo per allarmare, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", chiede alle autorità sanitarie, europee ed italiane un approfondimento per eliminare ogni ombra di dubbio circa pericoli per la salute.

La ragione di questi risultati, infatti, secondo il BfR, starebbe nel fatto che il piombo potrebbe derivare da parti metalliche intaccate dall'acidità dei prodotti decalcificanti.

Ad ogni modo, è utile ascoltare i suggerimenti dell'Istituto tedesco che consiglia di risciacquare abbondantemente le macchinette con cicli a vuoto dopo il trattamento con agenti anticalcare, ma anche al termine di ogni utilizzo, come consigliato dai produttori sulle istruzioni.

Le marche coinvolte  non sono state rese note  perché l'esiguo numero di macchine testate non può essere rappresentativo di un problema reale. Una questione simile venne rilevata nel 2007 dall'Official Chemical and Veterinary Control Office di Stoccarda: l'indagine portò allo studio di una norma tedesca specifica a carattere volontario (DIN) per limitare la migrazione di metalli pesanti (piombo e nichel) cedute da apparecchiature per produrre bevande calde.

 


martedì 21 gennaio 2014

Il cioccolato fondente potrebbe contribuire a scongiurare il rischio di diabete

Il cioccolato fondente potrebbe contribuire a scongiurare il rischio di diabete e proteggere milioni di Italiani contro questo flagello. Anche la frutta rossa o blu può avere questi effetti

 

Una nuova ricerca ha rivelato che i potenti composti che si trovano nel cioccolato – così come il vino rosso, tè e frutti di bosco – potrebbero servire a scongiurare alcune malattie.

In particolare, mangiare "supercibi" che sono ricchi in flavonoidi offrirebbe protezione dal diabete di tipo 2, che è causa della rovina della vita di milioni di persone.

Gli scienziati hanno scoperto che un'alta assunzione di flavonoidi è associata con la bassa resistenza all'insulina e al miglioramento della regolamentazione del glucosio nel sangue. Il residuo è stato scoperto negli alimenti di origine vegetale – come cipolle, mele, bacche, cavoli e broccoli che possono avere concentrazioni più alte.

Il ricercatore professor Aedin Cassidy, della University of East Anglia della Norwich Medical School, ha detto che: "la nostra ricerca ha esaminato i vantaggi del mangiare determinati sottogruppi di flavonoidi". Ed ha continuato: "Ci siamo concentrati su flavoni, che si trovano in erbe e verdure quali prezzemolo, timo, sedano e antociani, e in bacche, uva rossa, vino e altri tipi di frutta e verdura colorata rosso o blu".

Lo studio che ha coinvolto quasi 2.000 persone, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha dimostrato che questi composti bioattivi abbassano il rischio di diabete, obesità, malattie cardiovascolari e cancro.

 


Come gestire l'ansia con la meditazione e la creatività. I consigli dello psicoterapeuta


Come gestire l'ansia con la meditazione e la creatività. I consigli dello psicoterapeuta
Respiro che si accorcia, sensazione di dover fare qualcosa impellentemente, confusione, paura non ben identificata, difficoltà a rilassarsi e a riposarsi. Vi è mai capitato? Giovanni Porta, psicoterapeuta ed attore ci spiega come limitare i danni e affrontarla per sconfiggerla.

L'ansia come la paura può essere affrontata e sconfitta. Giovanni Porta, psicoterapeuta ed attore, ha messo a punto un metodo che mischia meditazione e creatività.
"L'ansia è strettamente connessa alla paura, - spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta - ma mentre la paura presenta un oggetto identificabile, l'ansia non è connessa a nessuna minaccia specifica. Si tratta di una sensazione generica di preoccupazione riguardo al futuro che è difficile da combattere proprio perché poco chiara, generica, apparentemente non legata a nulla in particolare. Chi soffre d'ansia ha ben presente come il tempo a propria disposizione sembri abbreviarsi, e si viva nella perenne sensazione di essere in ritardo, di dover assolutamente fare qualcosa ma non si sa che cosa. L'ansia, in altre parole, abbrevia lo spazio tra me e il futuro, quasi che l'evento temuto dovesse verificarsi a breve, brevissimo, e non in un futuro magari lontano".
Cosa fare allora? "Il primo passo per affrontare l'ansia consiste nel trovare la calma e il coraggio per guardarci dentro e capire quale sia la situazione che temiamo. - continua Giovanni Porta - Finché questa situazione rimane nascosta, non avremo possibilità di affrontarla né di fare le cose necessarie affinché ci procuri il minor danno possibile. In questa operazione di "chiarimento del pericolo" può essere di grande utilità la meditazione: fermarsi qualche momento e fare spazio dentro di noi, lasciare che tutte le nostre parti si esprimano senza giudicarle.
L'ansia è parente stretta della paura, e come tale ha un importante significato adattivo: segnalare la presenza di un pericolo, dandoci la possibilità di prepararci ad esso per poterne uscire indenni.
Dato che l'oggetto temuto che genera l'ansia si trova a volte in una dimensione non consapevole, ecco che ci può venire in aiuto l'arte: creando una rappresentazione artistica, ad esempio pittorica, di ciò che temiamo, possiamo trovare un importante mediatore che permetta alle nostre parti non consapevoli di esprimersi, lasciandoci chiara testimonianza del loro passaggio.
Una volta identificata la minaccia, attraverso il lavoro di psicoterapia, è possibile trovare il modo di confrontarsi con essa, di prepararsi ad affrontarla oppure di scegliere una strada che ci permetta di evitarla, se riteniamo di non avere sufficienti risorse per farvi fronte.
La psicoterapia è infatti un processo di scelta, e di indirizzamento delle nostre risorse nella direzione che consapevolmente riteniamo migliore per noi".

Le tecniche per affrontare l'ansia, spiegate dallo psicoterapeuta ed attore, Giovanni Porta
Date queste due caratteristiche dell'ansia (minaccia non identificata e sensazione di mancanza di tempo) ci sono tre modi per intervenire:

1 ) LA MEDITAZIONE
Meditare consente di fare spazio dentro di sé, cioè si trovare un luogo interno tranquillo in cui prendere atto di ciò che mi sta succedendo: ascoltare le mie emozioni, sensazioni e pensieri senza identificarmi con esse, ma osservandole come si guarda scorrere l'acqua di un fiume. La meditazione permette di rallentare i ritmi, e dunque di interrompere, almeno momentaneamente, la sensazione di stress e fretta, osservando se stessi dall'esterno, se possibile, perfino con un po' di ironia. Un tipo di meditazione che consiglio per la sua semplicità è la "vipassana", antica meditazione di origine indiana in cui, semplicemente, si rimane fermi ad ascoltare ciò che ci succede dentro provando a lasciar scorrere le nostre emozioni, pensieri ecc. senza attaccarci a nessuno di essi.

2) IL DISEGNO
Più che disegnare, scarabocchiare, lasciarsi liberi di usare dei colori su un foglio senza avere il compito di creare nulla di fedele o artistico, ma generare uno scarabocchio puramente a scopo espressivo. Quando non ci si sofferma sui significati e si permette alla propria mente di vagare libera, si esalta l'attività dell'emisfero cerebrale destro, dominante per quanto riguarda gli aspetti emotivi, metaforici e immaginativi. Esprimere la propria ansia con uno scarabocchio o con un disegno permette anche alle preoccupazioni e paure non consapevoli di affiorare sul foglio. Osservando il disegno, in un secondo momento, attraverso un lavoro di ricostruzione logica, è spesso possibile dare un senso a quanto appare sul foglio, dare evidenza ad elementi che prima erano confusi o assenti nella propria consapevolezza, collegare il disegno con quanto si sta vivendo e prendere coscienza di aspetti che magari non sono facili da ammettere.

3) IL LAVORO DI PSICOTERAPIA VERO E PROPRIO
Una volta ripreso il contatto del proprio ritmo respiratorio ed esistenziale attraverso la meditazione e una volta contattate le paure che, se non identificate e proiettate nel futuro, provocano ansia, è possibile lavorare sulla paura, preparandosi all'evento temuto.
La paura è infatti un'emozione fondamentale per la sopravvivenza, in quanto ci avvisa che sta per verificarsi una minaccia (in tempi antichi, ad esempio, l'arrivo di un predatore). L'ansia è una sua cugina, che può anch'essa avere una chiara utilità e non solo essere fonte di fastidi, se ben utilizzata. L'importante, come dicevo in precedenza, è individuare l'oggetto dell'ansia.
Immaginiamo ad esempio che mi senta in ansia in vista un colloquio lavorativo importante che dovrò tenere tra una settimana. L'ansia indica che per me quel colloquio costituisce un evento significativo, magari perché sono alla ricerca di un posto di lavoro.
Chiarito questo, potrò decidere di rimanere in ansia oppure, per esempio, di prepararmi al colloquio studiando, o scegliendo dei vestiti adatti, o informandomi sulla storia e valori dei datori di lavoro che dovrò incontrare. Le azioni appena elencate sono un esempio di come si possa trasformare l'ansia in azione, cosa in grado di far notevolmente diminuire la spiacevole sensazione di ansia.
Perché l'ansia diminuisca ancor di più, è necessario che accetti i rischi connessi all'evento temuto (nell'esempio precedente, il fatto di non venire assunto) e che mi prepari ad affrontare le eventuali conseguenze di questo insuccesso (ad esempio, trovando come partecipare ad altri possibili colloqui di assunzione).


GIOVANNI PORTA
Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico, è esperto di poesia e di teatro. Vive e lavora tra Roma e Milano. Da anni realizza laboratori e percorsi in cui l'arte viene utilizzata con finalità terapeutiche. Laureato in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova, si è successivamente specializzato con un master in "Utilizzo di tecniche artistiche nella relazione d'aiuto", ha una specializzazione in Psicoterapia della Gestalt presso l'I.G.F. di Roma, ed una in "Teatro e Psichiatria". 


Riceve a
Roma
, in via Pisa 21
Milano in via Taramelli 59
Pomezia (RM) in via Rimini 11/B
Busto Arsizio (Va) in via Rossini, 3

Per info: www.giovanniporta.it - giovanniporta74@gmail.com.


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