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giovedì 30 novembre 2017

Salute e sanità. Diritti persone con disabilità. Se ne parla domani a Cercola.

Venerdì 1° dicembre alle 17.30, il gruppo di Cercola in Movimento incontra la cittadinanza dell'ambito n. 24 che comprende i Comuni di Cercola, Volla, Pollena Trocchia e Massa di Somma per illustrare la gestione dei fenomeni di inclusione e assistenza sociale ai sensi della L. 328/2000.

Saranno tre gli interventi previsti. 
Il primo "ambito sociale e diritti delle persone con disabilità e delle famiglie" di Daniele Romano, Presidente Fedefish Campania, riguarderà la tutela delle persone con disabilità sotto l'aspetto dell'inclusione e dell'assistenza sociale e quella delle proprie famiglie che, se supportate dalle istituzioni, attraverso l'erogazione dei livelli minimi di assistenza, potrebbero convivere in modo meno esasperante la propria difficile situazione.

A seguire il Portavoce Regione Campania, Valeria Ciarambino, con un intervento sui LEA e LivEAS che rappresentano il compito nuovo ed impegnativo di garantire le prestazioni di assistenza sanitaria e assistenza sociale.

A concludere, l'intervento del Consigliere della Regione Campania, Luigi Cirillo, che presenterà la figura del Garante Regionale per i Diritti dei Disabili, chiarendo ai cittadini le motivazioni fondanti che il MoVimento 5 Stelle ha avanzato affinché venisse introdotta questa figura all'interno delle istituzioni.

Il convegno vuole essere un punto di partenza per intraprendere un cammino istituzionale finalizzato all'applicazione di tutto quanto la vigente normativa in materia di inclusione e assistenza sociale consente di mettere in atto per promuovere la "cultura del rispetto".


Lidia Ianuario

lunedì 27 novembre 2017

Salute. Un medico italiano entra tra i 15 casi mondiali del 103° meeting della Radiological Society of North America

Un medico italiano entra tra i 15 casi mondiali del 103° meeting della Radiological Society of North America

La ricerca sul trattamento a radiofrequenza pulsata nei pazienti con dolore lombare irradiato alle gambe del Professor Alessandro Napoli dell'Università La Sapienza di Roma è stato scelto  tra 165mila studi internazionali e selezionato tra le best case del meeting 2017 in corso a Chicago.

L'Italia trionfa 103° meeting mondiale organizzato a Chicago dalla Radiological Society of North America. Uno studio scientifico del Professor Alessandro Napoli, specialista del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell'Università La Sapienza di Roma e già vincitore del premio Lodwick ad Harvard, è stato infatti selezionato tra i migliori 15 casi mondiali a fronte di oltre 165mila ricerche presentate al congresso medico più grande del mondo. 

Lo studio ha determinato l'impatto clinico della radiofrequenza pulsata guidata dalle immagini TAC nella gestione dei pazienti con dolore neuro-radicolare acuto o sub-acuto (lombo-sciatalgia) causato da ernia del disco lombare e refrattario alle strategie terapeutiche conservative (fisioterapia e terapia farmacologica).

Materiali e metodi
I pazienti erano idonei per questo studio prospettico se presentavano un dolore acuto o sub-acuto (confermato EMG), refrattario ai trattamenti usuali (fkt, farmaci e iniezioni) e se potevano essere sottoposti a procedura di radiofrequenza pulsata. Il trattamento è stato eseguito usando un sottile ago-elettrodo con punta attiva diretta alla radice del nervo sciatico responsabile del dolore, sotto guida delle immagini TC.

La radiofrequenza pulsata è stata somministrata per 10 minuti a 45V con temperatura locale costante di 42° C (non termolesiva). La valutazione clinica è stata condotta con la scala visiva analogica (VAS; 0-assenza di dolore; 10-massimo valore di dolore, insopportabile), l'Owestry Disability Index (ODI) e il punteggio Roland-Morris (RM) per la valutazione della qualità della vita; tutti i questionari sono stati ottenuti al baseline e a un follow-up di 1 settimana, 1 mese e 3 mesi.

Risultati
Durante un periodo di 3 anni, 80 pazienti sono stati trattati con radiofrequenza pulsate. L'intensità del dolore VAS (su una scala da 0 a 10) è diminuita a una settimana dal trattamento da un valore medio basale di 7,8 a 3,5; a 2,6 dopo un mese; a 1,3 dopo 3 mesi.

I punteggi medi di ODI sono diminuiti da 78,0 al baseline a 12,5 a una settimana; a 6,0 dopo un  mese e a 5,5 dopo 3 mesi. Il punteggio RM è diminuito da 16 basale a 3 dopo un mese e a 1,5 dopo 3 mesi (p <0,001). Nel complesso, il 90,0% dei pazienti ha raggiunto un punteggio di 0 VAS entro il primo mese dopo il trattamento.

Il 97,5% dei pazienti ha avuto una diminuzione di almeno 20 punti nel punteggio ODI nello stesso intervallo. Sei pazienti hanno avuto risposta parziale ed hanno richiesto una seconda sessione radiofrequenza (altrimenti singola seduta).

Conclusioni
La radiofrequenza pulsata guidata dalle immagini TAC ha dimostrato di essere un'opzione di trattamento percutaneo minimamente invasiva, efficace e ripetibile per i pazienti con dolore neurovegetrico acuto o sub-acuto.

I risultati di questo studio sono superiori a quelli riportati dalla letteratura per le strategie di cura usuali-conservative e possono evitare l'intervento chirurgico per un numero considerevole di pazienti con compressione radicolare e dolore sciatico.
CorrieredelWeb.it

Salute. Scoperto come un’infezione materna provoca deficit neuronale nel nascituro

         

Uno studio dell'Istituto di neuroscienze del Cnr e dell'ospedale Humanitas di Milano, pubblicato su Biological Psychiatry, rivela che il sistema immunitario materno, se attivato da infezioni nelle prime fasi della gestazione, può alterare lo sviluppo del cervello del nascituro, rendendolo più suscettibile all'epilessia. 

Definiti i meccanismi e identificata una possibile strategia preventiva.
 
L'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) e l'ospedale Humanitas di Milano gettano nuova luce su alcuni meccanismi molecolari responsabili di difetti dello sviluppo del cervello del nascituro, in conseguenza di un'attivazione del sistema immunitario materno. Il lavoro è stato pubblicato su Biological Psychiatry

"È nota ormai da tempo l'associazione tra le infezioni materne durante la gravidanza e difetti del neurosviluppo del nascituro, ma i meccanismi molecolari che sono alla base di questo processo non sono ancora chiari. Nel nostro studio effettuato su modelli murini, utilizzando un agente (PolyI:C) che mima un'infezione virale, abbiamo dimostrato che una singola attivazione del sistema immunitario materno, nelle prime fasi della gravidanza, rende la prole più suscettibile all'insorgenza di crisi epilettiche", spiega Michela Matteoli, direttore del In-Cnr e Responsabile del Neuro Center di Humanitas. 

"La novità principale del lavoro consiste nella dimostrazione che tale effetto è mediato da uno sbilanciamento dell'espressione di due proteine, Nkcc1 e Kcc2". 
Uno squilibrio nell'espressione di queste proteine impedisce al neurotrasmettitore 'Gaba' di acquisire la sua fisiologica azione inibitoria. 

L'eccessiva eccitazione neuronale, causata dalla mancanza del freno inibitorio del 'Gaba', genera anomalie nel sistema nervoso, così come avviene nell'epilessia e in altre malattie del neurosviluppo. 

"Il nostro lavoro dimostra che uno squilibrio dell'espressione delle due proteine può essere provocato dallo aumento di citochine infiammatorie che avviene nel cervello fetale in seguito all'infezione materna", aggiunge Davide Pozzi, ricercatore di Humanitas University e coautore dello studio. Una possibile terapia è stata sperimentata all'interno dello studio. 

"Il pre-trattamento della madre con magnesio solfato, che blocca l'aumento delle citochine infiammatorie nel cervello fetale in seguito all'attivazione del sistema immunitario materno, previene gli effetti deleteri dell'infezione. I dati sono molto incoraggianti, anche se studi su donne in gravidanza sono necessari per confermare in maniera inequivocabile l'utilità di questa terapia", conclude il direttore dell'In-Cnr.

Roma, 27 novembre 2017 


La scheda
Chi: Istituto di neuroscienze di Milano (In-Cnr) – Ospedale Humanitas di Milano 
Che cosa: Scoperto come un'infezione materna provoca deficit neuronale nel nascituro: Maternal immune activation delays excitatory-to-inhibitory gaba switch in the offspring. Corradini I; Focchi E; Rasile M; Morini R; Desiato G; Tomasoni R; Lizier M; Ghirardini E; Fesce R; Morone D; Barajon I; Antonucci F; Pozzi D; Matteoli M. 2017 Nov 14 Biological Psychiatry.



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domenica 26 novembre 2017

Salute. La Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide

Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità

Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all'Ionio (Cosenza)
13/14 dicembre 2017

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide aderisce alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità promuovendo per il 13 e per il 14 dicembre 2017, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, alcune attività didattiche, rivolte soprattutto ad un pubblico scolastico, per accrescere la conoscenza dei beni archeologici e paesaggistici del territorio della Sibaritide al fine di favorire il processo di integrazione sociale attraverso l'uso del museo come luogo di incontro e scambio di esperienze interculturali.

Il programma disposto da Adele Bonofiglio, direttore del museo e da Anna Lucia Casolaro, responsabile dei Servizi Educativi, prevede:
  • Laboratorio didattico "Archeologia e natura".
  • Visita guidata.

La Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità ricorre il 3 dicembre

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide la celebra in data successiva per permetterne la partecipazione al mondo della Scuola.

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide afferisce al Polo Museale della Calabria diretto da Angela Acordon.

Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all'Ionio (Cosenza)
Direttore: Adele Bonofiglio

Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità
Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all'Ionio (Cosenza)
13/14 dicembre 2017

SALUTE. Medicina Interna, l’Ospedale S.M.Goretti di Latina tra le eccellenze in Italia

Primo premio FADOI alla ricerca scientifica per la dottoressa Cecilia Cianfrocca

Sale in cattedra l'Ospedale S.M. Goretti di Latina con le sue eccellenze che si sono distinte in occasione del XIV Congresso medico FADOI della Regione Lazio, la società scientifica che promuove e valorizza la Medicina Interna in ambito ospedaliero. 

Più di un milione di ricoveri all'anno avvengono in reparti di Medicina Interna: il 90% di questi sono urgenti e la gran parte riguarda pazienti destinati a ricoveri ripetuti: i medici internisti si trovano ad affrontare emergenze continue, un lavoro in prima linea, a contatto diretto con il pronto soccorso. 

Nell'interesse della FADOI c'è anche quello di migliorare ed aggiornare anche la formazione degli infermieri, la cui qualità professionale è garanzia di successo delle scelte diagnostico-terapeutiche dei medici.

La medicina interna è una branca della medicina molto ampia che si occupa di diagnosticare e trattare patologie molto diverse e complesse affrontandole dal punto di vista medico, contrapposto a quello più prettamente chirurgico. 

Fra le patologie trattate dal medico internista sono incluse: disturbi del fegato, disturbi metabolici, ormonali e immunitari, infezioni, malattie cardiovascolari, malattie che colpiscono i polmoni, malattie dei reni, patologie del sangue, patologie gastrointestinali, tumori.

Le sfide della Medicina interna sono la continuità delle cure e la presa a carico globale del paziente. La degenza in un ospedale va ben oltre il rapporto individuale tra paziente e medico curante con la collaborazione di tutti i servizi: il paziente ricoverato si sente in questo modo partecipe e, comunque, al centro di un piano di cura condiviso da un'équipe ben definita.

Soddisfatto il Presidente eletto Giuseppe Campagna, Direttore della UOC di Medicina dell'Ospedale S.M.Goretti di Latina, per i risultati brillanti conseguiti dalla sua Divisione in collaborazione con gli altri Dipartimenti sempre del nosocomio pontino, attraverso una prolifica sinergia nel campo della ricerca e del contributo scientifico. 
La Divisione di Medicina Interna del S.M. Goretti si contraddistingue per la capacità di coniugare l'alta tecnologia con l'attenzione per le persone.

Tra i relatori presenti al Congresso FADOI si sono distinti quattro specialisti dell'Ospedale S.M.Goretti di Latina: Roberto Cesareo (V Simposio: Attualità in tema di ecografia internistica. Gestione del nodulo tiroideo. Dall'agoaspirato alla radiofrequenza), Arcangelo Maietta (Ecografia cardio-polmonare. Dove sono i liquidi), Valerio D'Alfonso (III Simposio: I DOAC nel paziente internistic. I caso clinico), Pietro Del Duca (VII Simposio: Uptodate diabetologico. E' finita l'epoca delle sulfaniluree? Pareri pro e contro).

Ma l'Ospedale S.M. Goretti di Latina si è distinto soprattutto per i risultati dei contributi scientifici i cui lavori di ricerca clinica hanno portato a due prestigiosi riconoscimenti: primo premio per la dottoressa Cecilia Cianfrocca (Specialista in Medicina Interna, Master in Angiologia) e terzo podio per il dottor Valerio D'Alfonso (Dirigente Medico in forza alla Divisione di Medicina Interna), già ammirato anche nelle vesti di relatore.

Ecco i lavori scientifici dell'Ospedale S.M. Goretti di Latina presentati dal Dipartimento di Medicina Interna in collaborazione con il Dipartimento di Diagnostica: I NAO: experience the UOC Medicina Interna 1 S.M. Goretti Latina (ricercatori: Corbi, Cardoni, Cesareo, D'Alfonso, Cianfrocca, Del Duca, Marrocco, Maietta, Quintiliani, Rosario, Tommasi, Zeppieri, Campagna).

Case Report su una donna di 82 anni affetta da cirrosi epatica: L'ascesso epatico (ricercatori UOC Medicina Interna 1 S.M. Goretti Latina: Marrocco, Cardoni, Cesareo, Cianfrocca, D'Alfonso, Del Duca, Lentini, Maietta, Tommasi, Quintiliani, Campagna; ricercatori UOC Diagnostica per immagini S.M. Goretti Latina: Notarianni e Nozzino).

Nodule Size as predictive factor of efficacy of radiofrequency ablation in treating autonomously functioning thyroid nodulees (ricercatori UOC Medicina Interna S.M. Goretti Latina: Cesareo e Campagna; ricercatori UOC Diagnostica S.M. Goretti Latina: Iozzino e Pasqualini; ricercatori Campus Bio-Medico Roma: Gaspa).



sabato 25 novembre 2017

JUST EAT: I PROFESSIONISTI DEL SANITARIO AL 1° POSTO NEGLI ORDINI A DOMICILIO IN PAUSA PRANZO

PRANZO A DOMICILIO: I PROFESSIONISTI DEL SANITARIO AL PRIMO POSTO ORDINANO PANINI, INSALATE E GIAPPONESE

L'Osservatorio di Just Eat rivela che al lavoro si sceglie sempre più l'ordine digitale con + 137% dei pranzi a domicilio nel 2017 in 15 città italiane

Tra i lavoratori che ordinano di più a domicilio primi assoluti in classifica 
coloro che operano nel mondo sanitario

Le evidenze dell'Osservatorio Just Eat:

          I professionisti del settore sanità a pranzo impazziscono per panini e piadine, ma come seconda scelta prediligono la cucina giapponese e per finire le sanissime insalate
          Tuttavia anche chi lavora per la salute non sa rinunciare in pausa alla pizza presente negli ordini di questi professionisti e agli hamburger
          Il settore sanitario ordina il 71% in più di insalate rispetto ai professionisti del settore food&beverage e l'83% in più di hamburger rispetto alle estetiste
          In italia il cibo a domicilio ordinato via app durante la pausa pranzo registra un incremento del +137% rispetto allo scorso anno
          Il 36% degli italiani ordina mediamente a pranzo 2-3 volte al mese e il 32% lo fa in compagnia per gruppi di 3-4 colleghi
          Il 20% paga con i buoni pasto, quasi il 50% con carta di credito, ma con Just Eat il 33% paga ancora in contanti

La pausa pranzo è da sempre un momento irrinunciabile per i lavoratori italiani, in particolare per chi lavora nel mondo della sanità, che vogliono viverla trascorrendo un momento piacevole sia da un punto di vista sociale sia per quanto riguarda le scelte alimentari. 

E proprio in relazione a questa forte attenzione a come ci si nutre durante il giorno e nelle ore di lavoro, il food delivery sta giocando un ruolo importante contribuendo a rendere la pausa pranzo un'esperienza divertente, facile da gestire e nel contempo sana. 

Just Eat, l'app leader di mercato per ordinare cibo a domicilio online in tutta Italia, registra infatti una crescita importante degli ordini a domicilio effettuati per il pranzo e dai luoghi di lavoro, pari al +137% rispetto allo scorso anno.

Professioni a confronto

Tra chi ordina a domicilio in pausa pranzo il 41% sono impiegati, il 18% liberi professionisti, il 33% studenti, dati significativi che confermano quanto il food delivery sia oggi una nuova abitudine di consumo non solo nella fascia serale ma anche dai luoghi di lavoro. 

In particolare, secondo l'Osservatorio sul Food Delivery elaborato da Just Eat Italia, i professionisti del settore sanità a pranzo impazziscono per panini e piadine, ma come seconda scelta prediligono la cucina giapponese e per finire le sanissime insalate. 

Tuttavia anche chi lavora per la salute non sa rinunciare in pausa alla pizza presente negli ordini di questi professionisti e agli hamburger. Il settore sanitario ordina il 71% in più di insalate rispetto ai professionisti del settore food&beverage e l'83% in più di hamburger rispetto alle estetiste.

Qui la classifica dei professionisti più attivi durante la pausa pranzo:

1.     Sanitario        
2.     Commerciale   
3.     Digitale           
4.     Comunicazione e Marketing     
5.     Finanza e Amministrazione       
6.     Bancario         
7.     Food & Beverage        
8.     Design e Edilizia         
9.     Legale 
10.  Moda
11.  Intrattenimento e Spettacolo
12.  Estetica e Bellezza

Mediamente i lavoratori Millennial (26-35 anni) utilizzano di più il digital food delivery, a pari merito con la Y generation (entrambi rappresentano il 36%), seguiti dalla nuova generazione degli Xennial (36-45) con il 20% e dagli over 45 (8%). Analizzando le differenze tra uomo e donna, la quota rosa ordina a livelli decisamente superiori rispetto al sesso maschile il sushi (+107%) al primo posto, le insalate (+114%) al secondo, il cibo vegetariano (+167%) al terzo, e infine i dolci. Al contrario nella classifica delle preferenze maschili per il pranzo troviamo al primo posto i panini, al secondo gli hamburger e al terzo la pasta (+40% rispetto agli ordini femminili).

Frequenza e modalità di ordini in pausa pranzo

Tra le 15 città analizzate svettano in cima alla classifica di quelle in cui si ordina di più a pranzo Milano, Bologna, Roma, Torino e Genova, ma il trend cresce con ritmi particolarmente sostenuti in altre aree che si dimostrano invece come le città appunto più in crescita. In testa Pisa (+1186% ), ancora Bologna (+685% ), Brescia (+298%) e Catania (+222%) dove il cibo consegnato comodamente al desk sta registrando punte davvero importanti.

Il 36% ordina cibo a domicilio per pranzo mediamente 2-3 volte al mese, il 20% una volta a settimana e il 9% più di una volta a settimana. Chi invece non ordina a domicilio online a pranzo, dichiara nel 45% dei casi di preferire il tradizionale pranzo da casa, per i milanesi la "schiscetta".

Ma a che ora si mangia tra un meeting un appuntamento o un lavoro da finire? Il 31% dei professionisti italiani ordina alle ore 12:00 per ricevere il pranzo con sicurezza per la pausa delle 13:00, una tendenza registrata soprattutto al Nord d'Italia come a Verona, Genova, Milano e Torino, mentre il 27% invia il proprio ordine tra le 13:00 e le 13:30, un'abitudine questa secondo un orario tipico del centro-sud in città come Palermo, Bari, Napoli e Catania.

Il 32% si fa consegnare il cibo per un gruppo di 3-4 colleghi per gustare in compagnia dei colleghi o con il proprio team il cibo preferito, il 27% ordina per se stesso in modo da ottimizzare i tempi delle attività della giornata lavorativa mangiando però ugualmente in modo sano e il 23% ordina per due persone per trascorrere la pausa pranzo con il collega più simpatico.


*Survey realizzata da Just Eat su oltre 16.000 utenti in 15 città italiane dal 1 gennaio al 1 novembre 2017 con analisi comparative sui dati 2016.

A proposito di JUST EAT:
Just Eat, azienda leader nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio, è presente in Italia dal 2011 e oggi opera con più di 7.000 ristoranti affiliati in oltre 600 comuni. 

Just Eat è accessibile da pc e da mobile tramite l'applicazione dedicata o la versione mobile del sito per garantire a tutte le persone affamate un'ampia varietà di cucine tra cui scegliere. 

JUST EAT plc, con sede a Londra, usa una tecnologia proprietaria per offrire un servizio per ordinare online velocemente e in modo efficiente in 13 mercati, a 17.4 milioni di utenti e oltre 68.500 ristoranti partner. 
Just Eat fa parte del FTSE 250 Index.

venerdì 24 novembre 2017

Giornata mondiale AIDS. Al via campagna di comunicazione del Ministero della Salute

Risultati immagini per Giornata mondiale AIDS. Al via campagna di comunicazione del Ministero della Salute 
GIORNATA MONDIALE AIDS. AL VIA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
APPUNTAMENTO IL 27 NOVEMBRE ALLE 10.30 AL MINISTERO DELLA SALUTE DI VIA GIORGIO RIBOTTA
In occasione della Giornata mondiale per lotta all’AIDS che ricorre il prossimo 1° dicembre, il Ministro della salute Beatrice Lorenzin rilancia la comunicazione istituzionale sul tema presentando, lunedì 27 novembre alle ore 10.30 presso il Ministero della salute Auditorium in viale Giorgio Ribotta 5 – EUR, la campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’HIV e le infezioni sessualmente trasmesse. 
Alla realizzazione della campagna, dal claim ‘CON L’HIV NON SI SCHERZA, PROTEGGI TE STESSO E GLI ALTRI!’, che prevede iniziative volte a sensibilizzare diversi target di popolazione, hanno collaborato anche l’Istituto superiore di sanità e il Comitato Tecnico sanitario (Sezioni per la lotta all’AIDS e del volontariato per la lotta all’AIDS).
Tra le principali iniziative: due spot video di sensibilizzazione per la popolazione generale realizzati con la collaborazione di due testimonial d’eccezione gli attori Dario Vergassola e Giulia Michelini ed una innovativa campagna sui social destinata ai giovanissimi.
Nel corso della conferenza saranno commentati gli ultimi dati epidemiologici e un’indagine pilota sui gruppi di popolazione a rischio curata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Per accrediti stampa scrivere a ufficiostampa@sanita.it comunicando la testata, il nominativo del giornalista e il numero di tessera Odg.

giovedì 23 novembre 2017

Salute. I vaccini nella rete: al via #PerchéSì, primo laboratorio di idee sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini

I vaccini nella rete: al via #PerchéSì, primo laboratorio di idee sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini. 

Le buone pratiche da premiare: da Torino il lancio del contest promosso da Sanofi Pasteur che premia le migliori campagne di comunicazione sui vaccini realizzate dagli operatori di sanità pubblica e il primo hackathon in Italia dedicato alla comunicazione vaccinale.

L'informazione sui vaccini passa oggi attraverso rete e social media.

La fotografia esclusiva dell'Health Web Observatory registra la sete di informazione a seguito dei cambiamenti legislativi.

Torino, 23 novembre 2017 Sempre più connessi ma non sempre necessariamente consapevoli delle scelte di navigazione e alla ricerca di una bussola per orientarsi nel vasto mare dell'informazione online sul tema della prevenzione e dei vaccini. 

È questo quanto emerge dall'analisi "I vaccini per l'infanzia sul web" condotta dall'osservatorio Health Web Observatory e presentato in occasione dell'evento #MeetSanofi "#PerchéSì: i vaccini vanno in rete" che si è tenuto oggi presso il Talent Garden, a margine del congresso della Società Italiana di Igiene in corso a Torino dal 22 al 25 novembre (la registrazione dell'evento è disponibile sul canale Facebook di Sanofi). 

L'analisi prende in considerazione le ricerche effettuate su web e social network con lo scopo di ottenere informazioni online sulle vaccinazioni pediatriche nel periodo compreso dal 1 agosto al 10 ottobre 2017.

Il ruolo del web nell'informazione sulla vaccinazione
Secondo l'Health Web Observatory, quello dei vaccini è un tema grandemente presente sul web. Il monitoraggio effettuato attraverso parole chiave centrate sul tema ha evidenziato infatti la presenza di oltre 39.500 menzioni in totale in soli tre mesi. 

E il ruolo dei social appare preponderante, coinvolgendo il 60% delle menzioni analizzate e distribuite soprattutto su Twitter (31%) e Facebook (20%), a fronte del 40% relative ai siti web. I protagonisti delle navigazioni sono soprattutto utenti di una fascia di età intermedia e presumibilmente genitori: il 30% ha un'età anagrafica compresa tra i 45 e i 54 anni e il 23% tra i 35 i 44 anni.

In alcune aree geografiche l'attenzione per questo tema è particolarmente elevata. Al primo posto il Friuli, seguito da Valle d'Aosta, Marche, Lazio e Veneto.

"Il ruolo crescente di Internet come canale di informazione, anche per quanto riguarda la vaccinazione, è stato confermato dal volume delle ricerche effettuate in rete nel periodo di osservazione sul tema vaccini, in cui prevale il ruolo dei social", spiega Ketty Vaccaro, sociologa e Presidente dell'Health Web Observatory

Purtroppo se si guarda al sentiment che emerge sul web, si nota che quello prevalente è negativo (44% del totale delle menzioni) a fronte di un volume poco inferiore che è neutrale (40%), mentre solo il 16% risulta positivo. 

"Tuttavia le menzioni più popolari nei due canali social più rilevanti - oltre 3milioni e 300mila utenti su Twitter e oltre 1 milione e 100mila su Facebook - sono positive", precisa Vaccaro.

"Dall'estate 2017 è partito in Italia l'obbligo vaccinale su 10 vaccini per le fasce d'età 0-16 anni. Questa estensione ha generato un dibattito nel Paese che ha coinvolto la politica, la società civile e si è poi riverberato sui social media e online, arrivando a lambire il tema delle fake news, delle "bolle" in rete e della distorta informazione che spesso prevale su quella medico-scientifica e autorevole. Sono dunque fondamentali il ruolo della comunicazione e della corretta informazione sul valore della vaccinazione, diritto-dovere di ogni comunità", spiega Paolo Bonanni, Professore di Igiene e medicina preventiva presso l'Università degli Studi di Firenze, coordinatore del gruppo "Calendario per la Vita" e co-Presidente della giuria di #PerchéSì.

#PercheSi, caccia alle buone pratiche (da premiare)
Dalle navigazioni in rete alla corretta ed efficace comunicazione. Il progetto #PercheSi è promosso da Sanofi Pasteur e si propone di mettere in condivisione le migliori pratiche nella gestione della comunicazione sui vaccini da parte di enti accreditati, associazioni, società scientifiche, strutture ospedaliere pubbliche e giovani creativi.

#PerchéSì comprende due iniziative: un contest e un laboratorio di idee per fare rete sulla comunicazione in ambito vaccinale. Il primo premia le progettualità già realizzate, il secondo è un confronto aperto e un momento di co-creazione che coinvolge giovani ed esperti per declinare i temi della comunicazione su questo tema. Il progetto partirà a gennaio 2018 e la premiazione finale si terrà a giugno 2018.

Nel contest verranno messe a confronto le campagne implementate negli ultimi 18 mesi e che riguardano il tema della vaccinazione. Le iscrizioni si apriranno a gennaio 2018 e potranno partecipare Università, centri di ricerca, associazioni, società scientifiche, ASL e distretti sanitari. Al progetto vincitore, valutato da una giuria composta dai rappresentanti del "Calendario per la Vita" ed esperti di comunicazione, verrà offerto un master intensivo in comunicazione vaccinale in una struttura italiana di eccellenza.

Il progetto #PerchéSì offrirà inoltre l'opportunità per il primo hackathon italiano dedicato alla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini: un laboratorio di idee con la partecipazione di grafici, designer, startupper, studenti e neolaureati in comunicazione medico-scientifica, freelance legati al mondo del visual e del video, che si confronteranno con gli esperti di comunicazione in quest'ambito, i finalisti del contest, per lo sviluppo di nuove idee comunicative. Le iscrizioni all'hackathon saranno aperte a febbraio 2018. Al team vincitore sarà offerto un viaggio-studio all'Institute of Interaction Design di Copenaghen.

"Il progetto #PerchéSì apre una nuova grande opportunità: creare una piattaforma di comunicazione sull'importante tema dei vaccini dove la creatività si incontra col sapere scientifico" - commenta Simona Maschi, direttore e cofondatore del Copenaghen Institute of Interaction Design e Copresidente della Giuria di #PerchéSì – "Crediamo in un approccio di "open innovation" dove individui ed organizzazioni pubbliche lavorano insieme per raggiungere il massimo livello di trasparenza e accuratezza nel comunicare il valore del vaccino nella società contemporanea". 

"Siamo orgogliosi di aver creato, attraverso il #MeetSanofi, un ulteriore momento di incontro e di riflessione sul valore della prevenzione, oggi messo quotidianamente in discussione dalle fake news che circolano nel mondo della rete e dei social network" – ha dichiarato Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur Italia e Malta – "In questo senso, il lancio del progetto #PerchéSì rappresenta per Sanofi Pasteur un modo per favorire la condivisione delle idee e dei diversi approcci comunicativi rispetto al tema della vaccinazione, sostenere un dialogo aperto con l'opinione pubblica al fianco di istituzioni e società scientifiche per promuovere la cultura della prevenzione e il suo valore per la persona e per la sanità pubblica".
Sanofi
Sanofi supporta le persone nelle loro sfide di salute. Siamo una società biofarmaceutica globale focalizzata sulla salute umana. Preveniamo le malattie con i vaccini, forniamo trattamenti innovativi per combattere il dolore e alleviare la sofferenza.
Siamo accanto ai malati rari così come ai milioni di persone con condizioni croniche. Con oltre 100.000 persone in 100 Paesi, Sanofi trasforma l'innovazione scientifica in soluzioni di salute in tutto il mondo.

Sanofi, Empowering Life.
  



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sabato 18 novembre 2017

Salute: E-CIG. MENTRE IN ITALIA E' IL CAOS, A LONDRA SI PARLA SOLO DI “ZERO RISCHI”

Risultati immagini per E-CIG
E-CIG - MENTRE IN ITALIA E' IL CAOS, A LONDRA SI PARLA SOLO DI "ZERO RISCHI"

Catania 18/11/2017 - Presentato questa mattina alla Royal Society di Londra il nuovo studio sulle sigarette elettroniche denominato "Zero Rischi" e appena pubblicato oggi sulla rivista "Scientific Report" del gruppo Nature

Si tratta del primo studio al mondo che dimostra l'assenza di danni a carico delle vie aeree e dei polmoni in utilizzatori che hanno fatto uso regolare e protratto di sigarette elettroniche.

A presentare i dettagli alla stampa estera, quest'oggi è stato il prof. Riccardo Polosa, docente di Medicina Interna dell'Università degli Studi di Catania, già noto per essere lo scienziato più autorevole al mondo nel campo della ricerca applicata in questo campo e coordinatore del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle sigarette elettroniche. 

La ricerca condotta dal team del docente catanese risponde alla principale preoccupazione rispetto all'utilizzo delle e-cig e cioè ad eventuali pericoli per la salute derivanti dall'esposizione agli aerosol prodotti dalle sigarette elettroniche, in quanto dimostra attraverso diverse metodiche (spirometria, test dell'ossido nitrico esalato, TAC del torace) che le emissioni da e-cig non provocano modifiche di parametri respiratori in soggetti non fumatori che hanno fatto uso regolare e prolungato nel tempo di sigarette elettroniche.

"Studiare i cambiamenti nella salute degli svapatori che non hanno mai fumato nella loro vita è chiaramente il maggior punto di forza del nostro studio – ha detto - È rassicurante sapere che l'uso a lungo termine dell'e-cig in questi soggetti non ha causato alcuna significativa preoccupazione. E sebbene non si possa escludere che alcuni danni possano verificarsi negli stadi successivi o in individui con alti valori di consumo di e-liquid – ha aggiunto - i nostri risultati sono rassicuranti in quanto non sono stati associati problemi di salute con l'uso a lungo termine di e-cig in utenti relativamente giovani che non avevano mai fumato tabacco".

D'altro canto, in Italia proprio in queste ore la questione "svapo" è al centro di un dibattito mediatico e istituzionale senza precedenti. La notizia è la tripla mazzata che ha visto confermata una tassa da 5 euro su tutti i liquidi destinati alla sigarette elettroniche, lo stop alla vendita via web e l'emendamento al decreto fiscale con il quale si stabilisce il passaggio ai Monopoli. 

"Mi sembrano inverosimili le scelte intraprese dal Governo italiano – ha commentato lo scienziato catanese - come è possibile aumentare le tasse su un prodotto che potrebbe ridurre i danni da fumo? Come si può fermare un cambiamento che potrebbe salvare migliaia di vite umane con poco? In tutti gli altri Paesi del mondo le leggi si basano sulle evidenze scientifiche, anche l'Italia dovrebbe iniziare ad adeguarsi proprio nell'interesse dei fumatori italiani".




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venerdì 17 novembre 2017

Salute: Il 6° rapporto sull’Assistenza agli Anziani Non Autosufficienti in Italia



L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI IN ITALIA. I DATI DEL 6° RAPPORTO A CURA DEL NETWORK NON AUTOSUFFICIENZA IN ANTEPRIMA ALLA IX EDIZIONE DEL FORUM N.A. 

Qual è la situazione complessiva dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia oggi? Quali prospettive si presentano per domani? 

Sono alcune delle domande che troveranno risposta a Bologna, nel prestigioso Centro Congressi Savoia Hotel, i prossimi 22 e 23 novembre in occasione della IX edizione del Forum sulla Non Autosufficienza (e dell'autonomia possibile). 

In occasione della pubblicazione del 6° Rapporto sull'Assistenza agli Anziani Non Autosufficienti in Italia curato dal prof. Cristiano Gori e da Network Non Autosufficienza, promosso dalla Fondazione Cenci Gallingani (pubblicato da Maggioli Editore), giovedì 22 novembre alle ore 9,30 saranno presentati e discussi i principali dati utili per mettere a fuoco il quadro d'insieme del settore nel nostro Paese, i suoi punti di forza e le sue criticità; contestualmente saranno approfondite le prospettive delle risposte nel territorio e di quelle nelle strutture residenziali. 

Il ForumN.A. è ormai considerato a pieno titolo il punto di riferimento Nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona: oltre 700 operatori specializzati si incontreranno per discutere di nuovi modelli di servizi alla persona, lavoro di cura, autonomia possibile, disabilità, domiciliarità, documenti sanitari dematerializzati, prevenzione delle demenze. Ma non solo, si parlerà di cinema e Alzheimer, delle possibilità terapeutiche delle autobiografie, della sanità del XXI secolo. 

Interverranno, tra gli altri, Cristiano Gori (Università di Trento), Marco Trabucchi (GRG Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia), Maila Mislej (Direttore Infermieristico ASUITs) e oltre 60 autorevoli esperti del settore. Il Forum N.A. è accreditato per la formazione continua per Assistenti Sociali: sono previsti 9 crediti formativi ECM per ogni giornata ed il rilascio dell'attestato di partecipazione. 

La sessione convegnistica è strutturata in sessioni plenarie e workshop ed offre una lettura a 360° dell'orizzonte professionale ed operativo per gli operatori del settore. Il Programma è ricco di novità e offre un'ampia serie di convegni e workshop volti a fornire soluzioni di immediata applicabilità per chi opera nel quotidiano. Oltre agli incontri di aggiornamento professionale sarà allestita una qualificata Mostra delle tecnologie e dei prodotti del settore dove 25 operatori specializzati esporranno prodotti, servizi, tecnologie e soluzioni innovative. 

Gruppo Maggioli
Gruppo Maggioli 
La storia del Gruppo Maggioli ha inizio oltre 100 anni fa. 
La mission del Gruppo risponde perfettamente alle richieste di un mercato in continua trasformazione e sempre più alla ricerca di Partner affidabili: offrire alle organizzazioni pubbliche e private, in Italia e all'estero, servizi e prodotti di eccellenza per favorire l'innovazione tecnologica e di processo; coltivare e diffondere cultura, creatività e talento attraverso un team di risorse competenti e professionali; affiancare le Pubbliche Amministrazioni, le aziende e i professionisti nel semplificare i processi e nel migliorare i propri servizi, accrescendone il valore. 

Gli obiettivi strategici vengono perseguiti dal Gruppo Maggioli quotidianamente attraverso molteplici ed integrate attività: Software gestionali, servizi e progetti personalizzati per l'informatizzazione della Pubblica Amministrazione e delle aziende; Applicazioni per dispositivi mobili; Servizi di digitalizzazione e conservazione dei documenti informatici; Consulenza per il management pubblico; Servizi in "outsourcing"; Tecnologie per la rilevazione automatica delle infrazioni al Codice della Strada e per la sicurezza del territorio; Gestione delle Entrate Locali; Editoria specializzata e servizi online; Formazione a catalogo, in house ed a distanza (e-learning); Modulistica per procedimenti amministrativi; Servizi di grafica e stampa; Vendita di spazi pubblicitari e servizi di comunicazione; Prodotti e servizi per Musei e Istituzioni Culturali. 



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