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mercoledì 15 marzo 2023

Gli ormoni che ci fanno bene: siamo pronti alla Giornata della felicità?

Ormoni e neurotrasmettitori, gli alleati della felicità:
sappiamo dove sono ma non li stimoliamo abbastanza

Tutte le emozioni sono il prodotto dei neurotrasmettitori e degli ormoni, i nostri messaggeri chimici. In occasione della Giornata della felicità (20/3) un sondaggio conferma quanto siamo consapevoli dell'esistenza e quanto poco interagiamo per stimolarli
Spesso pensiamo che la felicità sia una sensazione soggettiva, ma ci sono molti i fattori che possono influenzare il nostro stato d'animo, come ad esempio la produzione ormonale, che a sua volta si attiva a seguito di reazioni biochimiche indotte dal nostro cervello.
"Per aiutare il corpo a produrre gli ormoni della felicità è importante dormire a sufficienza, fare esercizio regolarmente ed essere socialmente attivi. Ma non basta. Ci si può allenare alla felicità. In alcuni periodi del ciclo mestruale, infatti gli ormoni influenzano notevolmente l'umore - spiega Alessandra BITELLI, Woman Empowering Coach per INTIMINA - ma si può imparare a riconoscerne i segnali e attuare delle strategie "antidoto" che permettano di contrastare gli effetti sulla felicità. Una di queste è esercitare e stimolare il pensiero a spostare l'attenzione dalla negatività e orientarlo verso una maggiore fiducia negli altri, ma anche verso sé stessi o nelle possibilità che la vita offre. Bastano pochi minuti al giorno dedicati a immaginare scenari nuovi e fiduciosi e magicamente l'attitudine a pensare negativo si trasformerà in una fabbrica di felicità".

SAPPIAMO QUALI SONO (87%) MA SOLO IL 45% DEDICA DEL TEMPO ALLE EMOZIONI
Il sondaggio di INTIMINA(1) ha rivelato che l'87% degli intervistati ha identificato correttamente i 4 ormoni responsabili della felicità (serotonina, ossitocina, endorfine e dopamina), ma solo il 45% dedica 30 o più minuti al giorno ad attività che li aiuta a sentirsi meglio. Oltre il 64% degli intervistati ha notato un aumento del benessere quando si sentiva felice e soddisfatto, mentre il 90% concorda sul fatto che l'isolamento sociale può portare a un aumento della depressione e dell'ansia, evidenziando l'importanza di sentirsi amati, accettati e vicini agli altri per la nostra salute generale.

LA DIFFERENZA TRA ORMONI E NEUROTRASMETTITORI
La principale differenza è che gli ormoni viaggiano attraverso il flusso sanguigno, mentre i neurotrasmettitori lavorano principalmente nel cervello e nel sistema nervoso centrale. Gli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine circolano nel sangue e raggiungono cellule e organi specifici, regolando molte funzioni corporee come la crescita, il metabolismo e i processi riproduttivi. Svolgono anche un ruolo nelle nostre emozioni, influenzando l'umore positivo o negativo. I neurotrasmettitori, invece, aiutano il sistema nervoso a comunicare, influenzando le funzioni corporee e i processi mentali e controllando le nostre emozioni.

LA SEROTONINA, L'ORMONE DELLA FELICITA'
La serotonina è un messaggero chimico (neurotrasmettitore) che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell'umore al punto che quando i livelli sono alti nel cervello, sono associati stati di benessere, felicità e soddisfazione. È coinvolta in molti processi fisiologici come la regolazione del sonno, dell'appetito e della temperatura corporea. Svolge un ruolo nella regolazione del comportamento sociale e dell'aggressività, aiutando il controllo degli impulsi, il processo decisionale e la cognizione sociale. Inoltre la serotonina modula anche la percezione del dolore e la risposta allo stress. La serotonina è ottenuta dal triptofano (presente nelle uova, nel pesce, nella carne e nelle noci). È  prodotta dalle cellule intestinali e si stima che circa il 90% della serotonina totale del corpo si trovi nell'intestino.

L'OSSITOCINA, L'ORMONE DELL'AMORE
L'ossitocina viene spesso definita "l'ormone dell'amore" perché viene rilasciata in grandi quantità durante i legami sociali, il sesso, il parto e l'allattamento. È anche coinvolto nei processi legati alla fiducia e nella regolazione delle risposte allo stress. Oltre al suo ruolo nel comportamento sociale, ha dimostrato di avere effetti positivi sulla salute mentale, compresa la riduzione dell'ansia e della depressione.

LE ENDORFINE, GLI ANTIDOLORIFICI NATURALI
Le endorfine sono un gruppo di neurotrasmettitori prodotti dal corpo e agiscono come antidolorifici naturali. Come la serotonina, a volte vengono definiti "ormoni del benessere" perché possono creare sensazioni di euforia e benessere. Il rilascio di endorfine può anche portare a una diminuzione dello stress e dell'ansia e a un aumento del legame sociale. Le attività fisiche, come l'esercizio, lo yoga, il sesso e persino le risate, possono stimolare il rilascio di endorfine, motivo per cui possono essere associate al "runner's high" o alla sensazione di "benessere" che segue l'intensa attività fisica. Le endorfine hanno anche alcuni benefici per la salute, come abbassare la pressione sanguigna, migliorare il sistema immunitario e ridurre il rischio di malattie cardiache.

LE DOPAMINE PER REGOLARE LE EMOZIONI, L'APPRENDIMENTO E LO STRESS 
La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto in diverse aree del cervello e viene secreto come reazione a "stimolanti" piacevoli come il cibo e il sesso. La dopamina oltre ad aiutare l'equilibrio emotivo, è utile per l'attenzione, la memoria e l'apprendimento. Contribuisce a regolare il flusso di informazioni nel cervello, permettendoci di conservare nuove informazioni. Fattori come lo stress, il sonno e la dieta possono influenzarne i livelli, come anche alcuni farmaci come gli antidepressivi.


FONTE
1.    Sondaggio INTIMINA (2022, su oltre 500 partecipanti di età compresa tra 18 e 50 anni)

Informazioni su Intimina: 
Fondata nel 2009, Intimina è la linea completa di prodotti a marchio svedese per il benessere intimo delle donne. Con tre gamme di cure - Mestruale, Rinforzo del pavimento pelvico e Benessere femminile - Intimina ha prodotti per donne di tutte le età. Ogni prodotto è realizzato con materiali di alta qualità sicuri per il corpo ed è stato progettato e testato con il supporto di un gruppo mondiale di consulenti medici e ginecologi.

martedì 28 febbraio 2023

Carestream presenta la sua ampia gamma di prodotti e soluzioni per immagini diagnostico


ALL'ECR 2023 (CONGRESSO EUROPEO DI RADIOLOGIA) CARESTREAM PRESENTA LA 

SUA AMPIA GAMMA DI PRODOTTI E SOLUZIONI PER IMAGING DIAGNOSTICO

 

L'azienda accoglierà i propri ospiti allo stand X2 - 220

 

Vienna, 28 febbraio 2023 – Carestream Health, azienda leader nei sistemi di imaging diagnostico, è tra i partecipanti dell'edizione 2023 del Congresso Europeo di Radiologia (ECR), il più grande appuntamento dedicato alla radiologia in Europa che si aprirà il 1° marzo a Vienna. 

 Evidenziando i più recenti progressi tecnologici raggiunti nell'ambito della diagnostica per immagini, l'azienda presenterà la gamma di prodotti e soluzioni nuove ed esistenti che contribuiscono a migliorare l'acquisizione e l'elaborazione delle immagini, a potenziare il flusso di lavoro degli operatori sanitari, ad aumentare l'efficienza e a migliorare l'assistenza e l'esperienza dei pazienti.


 "Il nostro crescente portfolio di soluzioni di imaging medicale si basa su una profonda ricerca scientifica, integrata dall'ascolto delle sfide, degli obiettivi e dei feedback dei nostri clienti", ha dichiarato Brian Calderbank, Global Marketing Director di Carestream. "Queste intuizioni guidano i nostri continui sforzi per sviluppare e fornire soluzioni che migliorano i risultati clinici, semplificano i workflow di imaging e riducono i costi, con vantaggi tangibili sia per i fornitori che per i pazienti".

 Tra le numerose novità, ricordiamo:

Il DRX-Evolution Plus System, la sala a raggi X digitale di Carestream che offre funzionalità e opzioni nuove per migliorare il comfort del paziente e il workflow, tra cui un piano d'appoggio piatto che consente di spostare i pazienti sul tavolo d'esame in modo più comodo e semplice. Inoltre, un nuovo vassoio di rotazione consente ai tecnici di cambiare l'orientamento del detettore all'interno del tavolo - eliminando la necessità di posizionarlo direttamente sotto il corpo del paziente - facendo risparmiare tempo ai radiografi e riducendo il rischio di far cadere il detettore.  

Il DRX-Revolution Mobile X Ray System, una "sala di imaging su ruote" potente e portatile dotata di funzioni che contribuiscono a snellire e migliorare il flusso di lavoro del radiologo e il comfort del paziente. Le caratteristiche includono una colonna collassabile per una migliore visibilità e freni e motori di azionamento più silenziosi. 

Una gamma più ampia di detettori DR, con due nuovi detettori con pixel di dimensione di 100 micron progettati per offrire immagini di qualità ottimale a un costo accessibile. I modelli Focus HD 35 e Focus HD 43 offrono alta risoluzione e definizione per una migliore qualità dell'immagine e sono dotati di uno scintillatore allo Iodurio di Cesio ideale per i pazienti pediatrici. Lux 35, il detettore wireless ergonomico, leggero e senza vetro, offre una risoluzione eccellente, migliori dettagli e una dose di esposizione ridotta rispetto ai detettori al gadolinio. 

Il detettore  DRX-LC, la nuova generazione di detettori per esami dei segmenti lunghi. Questo detettore acquisisce immagini di ossa lunghe e della colonna vertebrale con una singola esposizione, rendendolo ideale per l'imaging pediatrico. Inoltre offre la potenza di X-Factor e può essere condiviso con sale DRX, sistemi mobili e retroft. 

Il software ImageView, alimentato dal motore Eclipse, offre capacità di elaborazione delle immagini senza eguali. Eclipse utilizza algoritmi proprietari e intelligenza artificiale per amplificare il valore dell'intera catena di imaging. Le funzionalità di Imaging Intelligence e Workflow Intelligence aiutano a migliorare la chiarezza e la qualità delle immagini, a ottimizzare la dose e ad aumentare l'efficienza del flusso di lavoro.

Il 2 marzo alle ore 12,30 Carestream trasmetterà in livestream un tour del suo stand all'ECR. 

"Dalle sale radiografiche ricche di funzioni alle rivoluzionarie soluzioni di imaging mobile, da un'ampia gamma di detettori al software di imaging con intelligenza artificiale, il nostro portafoglio completo di soluzioni contribuisce a fornire un'eccellente assistenza ai pazienti, offrendo al contempo alle strutture la flessibilità di trovare la soluzione ottimale che soddisfi i loro specifici requisiti di flusso di lavoro e di budget", ha aggiunto Calderbank.




lunedì 23 gennaio 2023

Integratori, no agli abusi. I consigli dell'esperto per un corretto utilizzo

SPORT E INTEGRATORI: I CONSIGLI DELL'ESPERTO PER USARLI CORRETTAMENTE

Il dottor Edoardo Tacconi: "Non sono una necessità ma un aiuto da bilanciare con l'alimentazione. Alcuni sono deleteri". 


Pisa, 23 gennaio 2023 – Fare sport richiede una serie di buone pratiche che mettano il fisico nelle condizioni migliori per andare sotto sforzo. Tra queste, sicuramente un'alimentazione sana ed equilibrata che può contemplare l'utilizzo di integratori. Senza abusarne però, e soprattutto tenendo presente il proprio fabbisogno. Troppo spesso infatti, si fa ricorso a prodotti di cui non si conosce realmente il contenuto, anche perché non tutti hanno consapevolezza di come assumere gli integratori dopo la pratica sportiva. A fare chiarezza ci pensa Edoardo Tacconi, Dottore in nutrizione umana, Chinesiologo di base e consulente e divulgatore per GensanUna serie di consigli utili per un perfetto equilibrio psico-fisico partendo da quello che succede al nostro corpo quando andiamo sotto sforzo.

CORPO E SPORT - Durante un esercizio fisico consistente, l'intensità della contrazione muscolare determinerà necessariamente una produzione di energia che aumenterà la temperatura corporea, difatti si comincia a sudare per bilanciare questo incremento. Il battito cardiaco aumenterà di frequenza e anche la forza di contrazione del cuore, così che maggiori quantità di sangue arrivino nei distretti muscolari interessati.  Anche la frequenza della respirazione aumenterà perché c'è bisogno di più ossigeno per continuare le attività aerobiche glicolitiche e lipolitiche.

QUANTO SPORT FARE? - Le linee guida internazionali indicano che si dovrebbero fare 30-60 minuti per 5 giorni di attività fisica aerobica d'intensità moderata oppure almeno 15-30 minuti per cinque giorni di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana. "Mi permetto di consigliare una sintesi delle due indicazioni – sottolinea il Dottor Tacconi - con un mix di 2-3 volte a settimana di attività intensa e vigorosa per 30-45 minuti come allenamenti con carichi esterni volti al miglioramento della massa muscolare, più 2-3 di attività moderata aerobica da 30-60' come corsa, bicicletta, nuoto o corsi in palestra che facciano sudare e sentire di essersi allenati".

INTEGRATORI SI, MA CON EQUILIBRIO - L'utilizzo di integratori alimentari deve essere inteso come un aiuto e non come una necessità. "Erroneamente – fa notare Tacconi - consideriamo gli integratori di proteine, di qualsiasi tipo, come un'aggiunta alla normale alimentazione, quando invece rappresentano un vero e proprio alimento da utilizzare ad esempio per comodità, praticità ed anche economicità se non si riesce a fare uno spuntino con una fonte proteica solida". Anche gli integratori di sali minerali – prosegue il Dottor Tacconi - possono essere utilizzati laddove ci sia necessitàÈ il caso di un'attività molto lunga ed estenuante o di condizioni climatiche che lo richiedono. In caso contrario  basterà bere più acqua, mangiare più frutta e verdura e aggiungere un pizzico di sale in più per poter recuperare i sali perduti. È comunque sempre importante affidarsi ad un professionista della nutrizione come il biologo nutrizionista, dietista o medico specializzato in nutrizione.

L'IMPORTANZA DEI PASTI - Il pasto dopo l'attività fisica è fondamentale, soprattutto per gli atleti ed amatori che si allenano più volte al giorno. Ma per chi si allena solo per il suo benessere psico-fisico senza nessuna velleità agonistica, lo è di più l'alimentazione della restante giornata. Per cui è importante mangiare solido e reintegrare i liquidi persi con acqua prima di tutto. Laddove non sia possibile mangiare solido – evidenzia Tacconi - non appena la sensazione di fame sopraggiungerà, sarà importante utilizzare proteine in polvere (preferibilmente del siero del latte poiché le più complete come spettro aminoacidico, con proprietà antimicrobiche, anti-infettive, ed anche le più economiche), un mix di carboidrati a veloce e a lento rilascio (fruttosio e glucosio contenuti nei succhi di frutta; polimeri del glucosio come ciclodestrine),  eventualmente creatina per ripristinare velocemente e mantenere le scorte di creatina fosfato. Ulteriori integratori – conclude Tacconi - potrebbero essere superflui o addirittura deleteri, come ad esempio gli antiossidanti   che diminuirebbero lo stato infiammatorio funzionale che permetterebbe quello che tecnicamente chiamiamo adattamento, cioè la progressione fisica e di performance".




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lunedì 27 settembre 2021

Vaccinazione nei bambini: le raccomandazioni della Società Allergologia Pediatrica

Vaccinazione Covid e allergie nei bambini: un po' di chiarezza

Il timore di reazioni allergiche è fra i più diffusi in chi si deve vaccinare contro il Covid-19. 
Per questa ragione la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica ha messo a punto delle raccomandazioni grazie alle quali è possibile suddividere i pazienti in tre fasce di rischio. 
Per la maggior parte degli allergici la luce è comunque verde

Milano, 27 settembre 2021 - Qualche perplessità nei confronti del vaccino anti Covid-19 viene sollevata dagli allergici: chi soffre delle classiche allergie stagionali corre qualche rischio in più? E chi ha avuto uno shock anafilattico? E gli asmatici? Dubbi che sono sentiti in maniera particolare quando si tratta di vaccinare un bambino. 

LE RACCOMANDAZIONI SIAIP SOTTO FORMA DI DECALOGO
Un aiuto viene dalla Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) che ha messo a punto delle raccomandazioni per la "Gestione della vaccinazione per Covid-19 in soggetti di età 12-18 anni con allergie, asma, anafilassi e immunodeficienze". 
 "L'idea di fornire uno strumento di questo tipo era nata in occasione dell'ultimo congresso SIAIP nel corso del quale molte relazioni sono state dedicate proprio al Covid-19" - spiega Gian Luigi MARSEGLIA Direttore della Clinica Pediatrica della Università degli Studi di Pavia, Policlinico San Matteo - Si tratta di una sorta di Decalogo che fornisce dei consigli utili in primo luogo ai medici, ma anche agli utenti su come gestire i soggetti con una storia di allergie e che è frutto del lavoro di un  gruppo di studio che abbiamo creato con questo proposito". 

LE TRE FASCE A RISCHIO
La premessa è che la vaccinazione è raccomandata in tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni che non abbiano specifiche controindicazioni.  
"Per quanto riguarda le allergie, abbiamo individuato tre fasce di rischio, basso, medio e alto, indicate rispettivamente in verde, giallo e rosso e per ciascuna di esse suggeriamo di seguire determinati comportamenti. Alla fine - aggiunge MARSEGLIA- seguendo i suggerimenti della SIAIP, il semaforo per la vaccinazione è quasi sempre verde. Ed ecco cosa consigliano di fare gli esperti per i diversi tipi di pazienti. 
È sicuramente rassicurante l'indicazione che riguarda la quasi totalità degli allergici: chi soffre del classico raffreddore da fieno o di asma, purché sia ben controllata dalle terapie, presenta un rischio analogo a quello degli individui non allergici e può essere quindi vaccinata senza alcun particolare problema"

INDICAZIONI PER CHI HA AVUTO UNA REAZIONE ALLERGICA
Lo stesso dicasi anche per chi in passato abbia presentato una reazione allergica in seguito all'assunzione di un alimento o a causa di una puntura d'insetto o per un'allergia al lattice, a patto che questa non si sia manifestata con un'anafilassi.
"Quest'ultimo è il fenomeno in assoluto più grave fra le reazioni allergiche, con la comparsa di sintomi che coinvolgono l'apparato respiratorio e cardiocircolatorio, spesso accompagnati da manifestazioni cutanee, gastrointestinali, neurologiche. Chi abbia avuto in precedenza un'anafilassi per esempio da alimenti, lattice o punture di insetti – prosegue MARSEGLIA - va considerato a rischio medio. In questi casi è necessaria molta cautela e prima dell'eseguire la vaccinazione è indicata l'esecuzione di una visita allergologica per confermare la diagnosi e fornire le opportune indicazioni".

COSA FARE CON LA FASCIA A RISCHIO MEDIO
Appartengono alla fascia di rischio medio anche gli asmatici con malattia non adeguatamente controllata - in cui si raccomanda per prima cosa di correggere la terapia in modo da raggiungere il miglior controllo possibile - sia coloro che abbiano avuto una reazione cutanea estesa dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid-19, sia coloro che abbiano avuto reazioni allergiche a farmaci e vaccini. 
"In tutti i pazienti con rischio medio il documento SIAIP raccomanda una valutazione allergologica – precisa MARSEGLIA - e comunque la somministrazione del vaccino in un ambiente protetto; viene inoltre indicato di prolungare il periodo di osservazione dopo la vaccinazione a un minimo di 60 minuti".

CHI SONO I BAMBINI AD ALTO RISCHIO
Devono infine essere considerati ad alto rischio coloro che hanno avuto una reazione generalizzata dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid-19 o ad altri farmaci o sostanze contenenti gli eccipienti presenti nel vaccino (che sono ritenuti responsabili della reazione allergica) e coloro che siano risultati positivi ai test cutanei per gli eccipienti del vaccino. 
"In questi soggetti la cautela è massima: deve essere consultato un allergologo e va valutato attentamente il rapporto rischi benefici. Nei casi in cui si decida di effettuare la vaccinazione – conclude MARSEGLIA - questa deve essere praticata in un ospedale che garantisca l'immediata disponibilità dei presidi necessari per affrontare l'emergenza di un'anafilassi o di uno shock anafilattico. Va comunque detto che il rischio di reazioni anafilattiche in seguito alla vaccinazione contro il Covid-19 è molto basso, si stima circa 11 casi per milione di dosi per i vaccini a mRNA".




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venerdì 10 settembre 2021

Integratori alimentari e farmacia, un matrimonio felice - Integratori Italia a Cosmofarma 2021

INTEGRATORI ALIMENTARI E FARMACIA, UN MATRIMONIO FELICE:

SI CONFERMANO ALLEATI ESSENZIALI PER IL CANALE FARMACIA (+ 4,5% DI FATTURATO DA GENNAIO A GIUGNO 2021*) E PER LE AZIENDE

 

Presente a Cosmofarma, il Vicepresidente di Integratori Italia Alessandro Colombo "Gli integratori, strumento importante per lo sviluppo della "Farmacia di Relazione"

 

Milano, 10 settembre 2021 – Si è svolta oggi, nel corso di Cosmofarma 2021, la tavola rotonda dal titolo "Il ruolo della farmacia nella nuova sanità del territorio" in cui sono stati presentati i dati del Barometro Farmacie 2021, ricerca condotta da Doxa Pharma su 400 farmacie, che rende conto dei nuovi valori al centro di questa professione nel periodo post-covid.

 

In particolare, ciò che emerge in modo rilevante è la crescita del concetto di farmacia "dei servizi", che si affianca alla cosiddetta "farmacia del benessere". Si tratta di un fenomeno che riguarda sia la percezione dei titolari stessi, intervistati nel campione, sia la segmentazione reale delle diverse tipologie di farmacia, che l'indagine di Doxa Pharma del 2021 fotografa soprattutto come il luogo della consulenza e della relazione (26%, + 3% rispetto al 2020) e della capacità di gestione proattiva di numerose categorie merceologiche (24%, + 3% rispetto al 2020). Tra i servizi a cui si orientano maggiormente i farmacisti emergono le attività di diagnosi, controllo e supporto terapeutico, oltre che quelle di formazione professionale.

 

All'evento ha partecipato anche Alessandro Colombo, Vicepresidente di Integratori Italia, a conferma del ruolo strategico, per il banco del farmacista, del mercato degli integratori alimentari. Si tratta di un settore ormai fondamentale per il canale farmacia in quanto legato ai concetti di salute, benessere e prevenzione; concetti basilari anche per realizzare quel modello di farmacia, che dall'indagine di Doxa Pharma risulta essere sempre più dominante chiamata "farmacia di relazione", nella quale, oltre ai servizi citati, viene sviluppata – e sostenuta – una relazione consulenziale diretta con cliente, necessaria per fidelizzarlo sempre di più a questo canale di vendita.

 

"Gli integratori rappresentano una categoria importante per il giro d'affari della farmacia ed addirittura eccellente per aiutare il farmacista a sviluppare pienamente la sua professionalità di consulente della salute verso il consumatore, vantaggio che questo canale di vendita presenta rispetto ad altri in cui non c'è la presenza di un operatore", ha dichiarato Alessandro Colombo.

 

Secondo recenti dati di New Line – Ricerche di Mercato, il fatturato del settore degli Integratori in farmacia è aumentato del 4,5% (da gennaio a giugno 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020).

I segmenti che maggiormente stanno contribuendo alla crescita del canale farmacia sono gli integratori connessi al periodo pandemico, quali quelli legati al miglioramento delle funzioni immunitarie, le vitamine e i coadiuvanti del benessere mentale. Dati che testimoniano come "gli integratori, nell'ambito di uno stile di vita sano e corretto, secondo le più recenti linee guida sulla salute, possono essere uno strumento supplementare molto rilevante per realizzare anche in farmacia un modello di "prevenzione" verso numerose condizioni di mancato benessere, modello di cui si parla da anni.

 

"Integratori Italia, nell'ambito della propria missione associativa, continuerà a dare supporto ai farmacisti in un percorso che li conduca a rinforzare il loro ruolo di primo presidio territoriale della salute a 360°." conclude Colombo.

 

*rispetto allo stesso periodo del 2020

 

Integratori Italia

Integratori Italia, l'associazione italiana di categoria aderente a Confindustria, fa parte di Unione Italiana Food, che rappresenta 450 imprese e oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65.000 persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 miliardi di euro. Unione Italiana Food aderisce a circa 28 organizzazioni europee e internazionali, mentre a livello nazionale aderisce a Confindustria. Per il settore integratori a livello europeo aderisce a Food Supplements Europe e a livello internazionale alla International Alliance of Dietary/Supplement Associations. Integratori Italia rappresenta in Italia il settore degli integratori alimentari e dei prodotti salutistici. La sua missione è quella di contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell'integratore alimentare, per favorire scelte sempre più consapevoli del consumatore e lo sviluppo di questo settore in Italia.




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giovedì 5 agosto 2021

Salute. Probiotici contro i processi neuro-infiammatori

Probiotici, utili per proteggere e migliorare le funzioni cerebrali
 
La loro assunzione ha effetti positivi nel combattere la perdita di funzionalità cerebrali causata da infezioni, traumi o dall'invecchiamento, esiste infatti un'interazione tra la flora batterica intestinale e il cervello. A confermarlo, lo studio di un team di ricercatori del Cnr-Ibbc che ha individuato un mix di otto ceppi batterici vivi in grado di contrastare i processi neuro-infiammatori e di stimolare la neurogenesi adulta. La ricerca è stata pubblicata su Pharmacological Research
 
I processi neuro-infiammatori che si instaurano in seguito a infezioni, trauma cranici e a causa dell'invecchiamento possono alterare in maniera significativa la funzionalità cerebrale, con una ricaduta negativa sui processi cognitivi e sulla memoria. In questo contesto, un team di ricercatori dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc), ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista Pharmacological Research. "È noto da tempo che l'interazione bilaterale fra la flora batterica intestinale e il cervello, il cosiddetto gut-microbioma-brain axis, gioca un ruolo fondamentale nella modulazione dei processi infiammatori sistemici, con conseguenti ripercussioni sul sistema nervoso centrale. La regolazione della flora batterica intestinale mediante l'assunzione di ceppi batterici vivi, i probiotici, rappresenta quindi un approccio molto promettente nella prevenzione e nella cura di numerose malattie", spiega Stefano Farioli Vecchioli, che fa parte del Gut-Brain Microbioma Group (Gbm Group) assieme a Carla Petrella, Francesca De Santa, Georgios Strimpakos, autori dello studio finanziato da Beingpharma srl.
 
"Il nostro lavoro in vivo ha dimostrato che l'assunzione per 15 giorni di un nuovo mix di otto ceppi batterici vivi (OttaBac) è in grado di proteggere e contrastare, in un modello murino, i processi infiammatori a carico del cervello e dell'intestino sottoposti a un'infezione acuta provocata da endotossine batteriche. Inoltre, questa ricerca dimostra per la prima volta che il mix di probiotici induce un aumento significativo di neurogenesi ippocampale, il processo di produzione di nuovi neuroni in grado di regolare i meccanismi di apprendimento e memoria ippocampo-dipendenti", prosegue Farioli Vecchioli. "È importante sottolineare che l'azione pro-neurogenica del probiotico oggetto di studio è chiaramente osservabile sia nel gruppo di controllo sia in quello sottoposto a infezione batterica. Stiamo conducendo ulteriori studi per identificare i meccanismi molecolari e i mediatori proteici alla base dell'azione pro-neurogenica e anti-infiammatoria del mix probiotico".
 
Importanti le ricadute che questa ricerca può avere per combattere la comparsa di deficit cognitivi in età avanzata, anche considerando l'aumento dell'aspettativa di vita. "Riteniamo che questo studio possa fornire indicazioni molto importanti per pianificare e realizzare strategie terapeutiche che prevedano l'utilizzo dei probiotici in ambiti pre-clinici e medici, con l'obiettivo di contrastare i processi infiammatori e migliorare le capacità cognitive, soprattutto nel corso dell'invecchiamento", conclude il ricercatore del Cnr-Ibbc.

   
  Roma, 5 agosto 2021
 
La scheda
Chi: Istituto di biochimica e biologia cellulare (Cnr-Ibbc)
Che cosa:   Uso di probiotici per prevenzione e contrastare i processi neuro-infiammatori che alterano le funzioni cognitive  Pharmacological Research, https://doi.org/10.1016/j.phrs.2021.105795




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lunedì 7 giugno 2021

Fattori sociali e prevenzione delle malattie del cuore

Educazione e condizione lavorativa tra i fattori cruciali per la prevenzione delle malattie del cuore

Lo dimostra uno studio internazionale condotto su ventimila persone in dieci anni e appena pubblicato sull'European Heart Journal; tra gli autori Giovanni Veronesi dell'Università dell'Insubria


Porre alle persone poche e semplici domande sulla loro situazione sociale, oltre a misurare la pressione sanguigna e il colesterolo, darà un quadro più preciso di chi potrebbe avere un attacco di cuore in futuro. Lo sostiene uno studio internazionale condotto, nel corso di un decennio, su 20mila partecipanti provenienti da tutta Europa e appena pubblicato sull'European Heart Journal.


Nell'articolo si mostra per la prima volta che fattori come livello di educazione, occupazione, stato civile, salute mentale, indice di massa corporea e attività fisica potrebbero essere cruciali per identificare chi è più a rischio di malattie cardiache. È stato infatti riscontrato che questi fattori alterano le decisioni di trattamento, sull'opportunità o meno di utilizzare farmaci preventivi chiamati statine, per ben una persona su dieci.


Il professor Giovanni Veronesi, del Centro ricerche in Epidemiologia e medicina preventiva (Epimed) dell'Università dell'Insubria, è tra gli autori dello studio, «che unisce – spiega – due filoni di ricerca caratterizzanti il nostro Centro: quello sulla predizione del rischio e quello sui determinanti psico-sociali delle malattie cardiovascolari. E apre scenari innovativi per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari: si pensi ad una valutazione iniziale, accurata e a basso costo, sui soli fattori psico-sociali, una valutazione possibile anche a distanza per mantenere attiva la prevenzione in tempi di pandemia».


I risultati forniscono ai medici e agli esperti di salute pubblica nuovi algoritmi di previsione del rischio cardiovascolare convalidati e rafforzano ulteriormente l'argomento secondo cui i fattori psicosociali hanno rilevanza nella vita reale.



Varese e Como, 21 ottobre 2020

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