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ALL'ECR 2023 (CONGRESSO EUROPEO DI RADIOLOGIA) CARESTREAM PRESENTA LA
SUA AMPIA GAMMA DI PRODOTTI E SOLUZIONI PER IMAGING DIAGNOSTICO
L'azienda accoglierà i propri ospiti allo stand X2 - 220
Vienna, 28 febbraio 2023 – Carestream Health, azienda leader nei sistemi di imaging diagnostico, è tra i partecipanti dell'edizione 2023 del Congresso Europeo di Radiologia (ECR), il più grande appuntamento dedicato alla radiologia in Europa che si aprirà il 1° marzo a Vienna.
Evidenziando i più recenti progressi tecnologici raggiunti nell'ambito della diagnostica per immagini, l'azienda presenterà la gamma di prodotti e soluzioni nuove ed esistenti che contribuiscono a migliorare l'acquisizione e l'elaborazione delle immagini, a potenziare il flusso di lavoro degli operatori sanitari, ad aumentare l'efficienza e a migliorare l'assistenza e l'esperienza dei pazienti.
"Il nostro crescente portfolio di soluzioni di imaging medicale si basa su una profonda ricerca scientifica, integrata dall'ascolto delle sfide, degli obiettivi e dei feedback dei nostri clienti", ha dichiarato Brian Calderbank, Global Marketing Director di Carestream. "Queste intuizioni guidano i nostri continui sforzi per sviluppare e fornire soluzioni che migliorano i risultati clinici, semplificano i workflow di imaging e riducono i costi, con vantaggi tangibili sia per i fornitori che per i pazienti".
Tra le numerose novità, ricordiamo:
Il DRX-Evolution Plus System, la sala a raggi X digitale di Carestream che offre funzionalità e opzioni nuove per migliorare il comfort del paziente e il workflow, tra cui un piano d'appoggio piatto che consente di spostare i pazienti sul tavolo d'esame in modo più comodo e semplice. Inoltre, un nuovo vassoio di rotazione consente ai tecnici di cambiare l'orientamento del detettore all'interno del tavolo - eliminando la necessità di posizionarlo direttamente sotto il corpo del paziente - facendo risparmiare tempo ai radiografi e riducendo il rischio di far cadere il detettore.
Il DRX-Revolution Mobile X Ray System, una "sala di imaging su ruote" potente e portatile dotata di funzioni che contribuiscono a snellire e migliorare il flusso di lavoro del radiologo e il comfort del paziente. Le caratteristiche includono una colonna collassabile per una migliore visibilità e freni e motori di azionamento più silenziosi.
Una gamma più ampia di detettori DR, con due nuovi detettori con pixel di dimensione di 100 micron progettati per offrire immagini di qualità ottimale a un costo accessibile. I modelli Focus HD 35 e Focus HD 43 offrono alta risoluzione e definizione per una migliore qualità dell'immagine e sono dotati di uno scintillatore allo Iodurio di Cesio ideale per i pazienti pediatrici. Lux 35, il detettore wireless ergonomico, leggero e senza vetro, offre una risoluzione eccellente, migliori dettagli e una dose di esposizione ridotta rispetto ai detettori al gadolinio.
Il detettore DRX-LC, la nuova generazione di detettori per esami dei segmenti lunghi. Questo detettore acquisisce immagini di ossa lunghe e della colonna vertebrale con una singola esposizione, rendendolo ideale per l'imaging pediatrico. Inoltre offre la potenza di X-Factor e può essere condiviso con sale DRX, sistemi mobili e retroft.
Il software ImageView, alimentato dal motore Eclipse, offre capacità di elaborazione delle immagini senza eguali. Eclipse utilizza algoritmi proprietari e intelligenza artificiale per amplificare il valore dell'intera catena di imaging. Le funzionalità di Imaging Intelligence e Workflow Intelligence aiutano a migliorare la chiarezza e la qualità delle immagini, a ottimizzare la dose e ad aumentare l'efficienza del flusso di lavoro.
Il 2 marzo alle ore 12,30 Carestream trasmetterà in livestream un tour del suo stand all'ECR.
"Dalle sale radiografiche ricche di funzioni alle rivoluzionarie soluzioni di imaging mobile, da un'ampia gamma di detettori al software di imaging con intelligenza artificiale, il nostro portafoglio completo di soluzioni contribuisce a fornire un'eccellente assistenza ai pazienti, offrendo al contempo alle strutture la flessibilità di trovare la soluzione ottimale che soddisfi i loro specifici requisiti di flusso di lavoro e di budget", ha aggiunto Calderbank.
Pisa, 23 gennaio 2023 – Fare sport richiede una serie di buone pratiche che mettano il fisico nelle condizioni migliori per andare sotto sforzo. Tra queste, sicuramente un'alimentazione sana ed equilibrata che può contemplare l'utilizzo di integratori. Senza abusarne però, e soprattutto tenendo presente il proprio fabbisogno. Troppo spesso infatti, si fa ricorso a prodotti di cui non si conosce realmente il contenuto, anche perché non tutti hanno consapevolezza di come assumere gli integratori dopo la pratica sportiva. A fare chiarezza ci pensa Edoardo Tacconi, Dottore in nutrizione umana, Chinesiologo di base e consulente e divulgatore per Gensan. Una serie di consigli utili per un perfetto equilibrio psico-fisico partendo da quello che succede al nostro corpo quando andiamo sotto sforzo.
CORPO E SPORT - Durante un esercizio fisico consistente, l'intensità della contrazione muscolare determinerà necessariamente una produzione di energia che aumenterà la temperatura corporea, difatti si comincia a sudare per bilanciare questo incremento. Il battito cardiaco aumenterà di frequenza e anche la forza di contrazione del cuore, così che maggiori quantità di sangue arrivino nei distretti muscolari interessati. Anche la frequenza della respirazione aumenterà perché c'è bisogno di più ossigeno per continuare le attività aerobiche glicolitiche e lipolitiche.
QUANTO SPORT FARE? - Le linee guida internazionali indicano che si dovrebbero fare 30-60 minuti per 5 giorni di attività fisica aerobica d'intensità moderata oppure almeno 15-30 minuti per cinque giorni di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana. "Mi permetto di consigliare una sintesi delle due indicazioni – sottolinea il Dottor Tacconi - con un mix di 2-3 volte a settimana di attività intensa e vigorosa per 30-45 minuti come allenamenti con carichi esterni volti al miglioramento della massa muscolare, più 2-3 di attività moderata aerobica da 30-60' come corsa, bicicletta, nuoto o corsi in palestra che facciano sudare e sentire di essersi allenati".
INTEGRATORI SI, MA CON EQUILIBRIO - L'utilizzo di integratori alimentari deve essere inteso come un aiuto e non come una necessità. "Erroneamente – fa notare Tacconi - consideriamo gli integratori di proteine, di qualsiasi tipo, come un'aggiunta alla normale alimentazione, quando invece rappresentano un vero e proprio alimento da utilizzare ad esempio per comodità, praticità ed anche economicità se non si riesce a fare uno spuntino con una fonte proteica solida". Anche gli integratori di sali minerali – prosegue il Dottor Tacconi - possono essere utilizzati laddove ci sia necessità. È il caso di un'attività molto lunga ed estenuante o di condizioni climatiche che lo richiedono. In caso contrario basterà bere più acqua, mangiare più frutta e verdura e aggiungere un pizzico di sale in più per poter recuperare i sali perduti. È comunque sempre importante affidarsi ad un professionista della nutrizione come il biologo nutrizionista, dietista o medico specializzato in nutrizione.
L'IMPORTANZA DEI PASTI - Il pasto dopo l'attività fisica è fondamentale, soprattutto per gli atleti ed amatori che si allenano più volte al giorno. Ma per chi si allena solo per il suo benessere psico-fisico senza nessuna velleità agonistica, lo è di più l'alimentazione della restante giornata. Per cui è importante mangiare solido e reintegrare i liquidi persi con acqua prima di tutto. Laddove non sia possibile mangiare solido – evidenzia Tacconi - non appena la sensazione di fame sopraggiungerà, sarà importante utilizzare proteine in polvere (preferibilmente del siero del latte poiché le più complete come spettro aminoacidico, con proprietà antimicrobiche, anti-infettive, ed anche le più economiche), un mix di carboidrati a veloce e a lento rilascio (fruttosio e glucosio contenuti nei succhi di frutta; polimeri del glucosio come ciclodestrine), eventualmente creatina per ripristinare velocemente e mantenere le scorte di creatina fosfato. Ulteriori integratori – conclude Tacconi - potrebbero essere superflui o addirittura deleteri, come ad esempio gli antiossidanti che diminuirebbero lo stato infiammatorio funzionale che permetterebbe quello che tecnicamente chiamiamo adattamento, cioè la progressione fisica e di performance".
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