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martedì 27 agosto 2019

Salute: ad agosto carenza di personale e rischio malasanità. Avv. Chiarini "La maggior parte degli episodi di malasanità causati da criticità organizzative"

Curarsi ad agosto, tra carenza di personale e maggior rischio di malasanità

In Italia gli infermieri sono meno della metà rispetto alla media europea. 8.000 unità la carenza complessiva del personale medico.

Avvocato Chiarini: "È ormai assodato che la maggior parte degli episodi di malasanità siano causati da criticità organizzative. Lo stallo del turnover dei sanitari costa allo Stato più soldi di quanti crede di risparmiarne"

  

Che in Italia vi sia una carenza di personale sanitario - medici e, soprattutto, infermieri - è cosa ben nota. Ce ne rendiamo conto ogni volta che dobbiamo prenotare una visita o un esame presso strutture pubbliche, o in caso di ricovero. Ad agosto, però, la situazione diviene ancor più critica, per via delle assenze per le (meritate) ferie.

 

A causa del personale insufficiente, in questo periodo, medici e infermieri sono spesso costretti a turni di lavoro lunghissimi, al limite dello stremo, con conseguente aumento del rischio di errori dovuti a stanchezza e perdita di concentrazione. In un simile scenario, inoltre, il tempo di attesa per una visita in pronto soccorso, potrebbe dilatarsi sensibilmente, così come l'assistenza per i degenti potrà risultare qualitativamente inferiore.

 

Se, infatti, il numero complessivo dei medici attivi in Italia risulta, tutto sommato, in linea con la media degli altri Paesi O.C.S.E., con un rapporto di 12,4 medici ogni 100.000 abitanti, il numero degli infermieri è decisamente insufficiente con appena 20,7 professionisti ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media O.C.S.E. di 48,8/100.000, un valore più che doppio rispetto a quello italiano (dati Rapporto Health at a Glance Europe 2018).

 

"Dati alla mano, sono evidenti le correlazioni tra questa situazione e l'(in)efficienza del sistema nel suo complesso e la qualità dell'assistenza. – Commenta l'Avvocato Gabriele Chiarini, esperto in malpractice sanitaria. – Il Segretario del sindacato Anaao-Assomed (Associazione di Medici e Dirigenti del S.S.N.), ha denunciato una carenza complessiva di 8.000 unità di personale medico, di cui 2.000 nei Pronto Soccorso, dati destinati a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni, con il pensionamento di 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676 professionisti entro il 2028 (dati Fimmg), che non saranno sostituiti se non si riuscirà ad offrire contratti di formazione post lauream e a bandire concorsi in numero sufficiente e in modo tempestivo."

 

"Questa insufficienza d'organico – prosegue l'Avvocato – tocca il suo apice nella stagione estiva, con le ferie dei sanitari, tanto che il Ministro della Difesa aveva valutato l'ipotesi, poi invero accantonata, di dislocare medici militari negli ospedali civili. L'assenza di iniziative finalizzate a risolvere il problema è, però, assai rischiosa: è, ormai, assodato, infatti, che il più delle volte gli episodi di "malasanità" sono proprio la conseguenza di criticità organizzative. Si pensi, in particolare, alle vicende correlate a stress da sovraffaticamento, disattenzione o difetto di comunicazione, che sono tipicamente il frutto della carenza di personale e del carico di lavoro incrementale che ne deriva per gli operatori sanitari. Ritengo, dunque, che lo stallo del turnover dei sanitari, sia una pratica che costa allo Stato molti più soldi di quanti crede di risparmiarne".

 

Il risparmio per le Aziende Sanitarie derivante dalla non assunzione di nuovi medici e dirigenti sanitari è stato stimato, per il solo anno 2018, in circa 1 miliardo di euro, quello per la mancata retribuzione degli straordinari, invece, in 500 milioni di euro, per un totale di 1.5 miliardi di euro. Ma in caso di avanzamento di richiesta di risarcimento danni da malasanità da parte di tutti i cittadini che si sono visti erogare un servizio sanitario inadeguato, causa di conseguenze più o meno gravi per la loro salute, le strutture ospedaliere potrebbero essere costrette a pagare somme molto più alte.



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martedì 20 agosto 2019

La lezione della Val di Rabbi: la Natura ti ricarica (e allontana il medico...)

La lezione della Val di Rabbi:

la Natura ti ricarica

(e allontana il medico...)

Il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino e le Terme di Rabbi inaugurano il 31 agosto il primo percorso di "park therapy": mezzo chilometro, all'interno del bosco, per migliorare il benessere fisico e psichico grazie al ritrovato legame tra uomo e Terra. Il giorno dell'inaugurazione, appuntamento anche per tentare il nuovo record di abbraccio di alberi collettivo

 

Val di Rabbi (TN) – agosto 2019 - Niente costosi trattamenti né complesse terapie farmacologiche o, tanto meno, ore sul lettino del medico. Eppure i risultati positivi sono tanti e scientificamente comprovati: effetti benefici sul sistema cardiovascolare, sull'apparato respiratorio, su quello motorio e sul fronte psicologico.

Tecnicamente si parla di "forest bathing". O, per dirla in giapponese (Paese nel quale la tecnica è da tempo riconosciuta e consigliata dal mondo medico), "shinrin-yoku": in pratica, una "immersione" in un bosco, all'interno di itinerari studiati per esaltare al massimo le potenzialità dell'incontro tra uomo e natura. Uno di questi percorsi di "park therapy" sarà attivato, nelle prossime settimane, a Coler, in Val di Rabbi, pittoresca località all'interno della Val di Sole. A idearlo, il Parco Nazionale dello Stelvio Trentino e le Terme di Rabbi all'interno del percorso di attuazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile.

"Il percorso, lungo mezzo chilometro, è studiato per essere effettuato in una mezz'ora a piedi nudi, con passi lenti e regolari" spiega la direttrice delle Terme di Rabbi, Sara Zappini. "All'interno si calpestano materiali diversi: pietre di fiume levigate, muschio ed erba, pigne secche di abete, tronchi di abete e larice. Infine, si cammina in un ruscello di acqua di sorgente fredda (dai 4 ai 7 °C). Il percorso vero e proprio, accessibile gratuitamente in ogni periodo dell'anno, è però inserito in una passeggiata più ampia, ovviamente adatta a tutti, della durata di circa 90 minuti. Nei mesi estivi Parco e Terme organizzano settimanalmente delle attività accompagnate da terapisti esperti.

La letteratura scientifica a sostegno dell'utilità di "bagni nella natura" è ormai ampia e consolidata: la camminata a piedi nudi migliora la circolazione sanguigna, l'equilibrio, la postura, i dolori alla schiena. Comporta una riduzione dello stress, un aumento delle energie, rafforza la connessione con la Terra, con un conseguente aumento del senso di libertà fisica e mentale.

Il contatto con l'acqua fredda poi è un vero toccasana per le vene: "l'importanza di azioni di prevenzione delle patologie venose è purtroppo sottovalutata da molti pazienti – spiega Luca Santoro, angiologo della Fondazione IRCSS Policlinico Gemelli di Roma – eppure l'abitudine di immergersi periodicamente in acqua fredda, soprattutto dopo una fase di attività sportiva, è molto importante perché riduce la vasodilatazione distale e contrasta l'infiammazione a livello vasale e dei tessuti sottocutanei. Inoltre, è ideale, come hanno giustamente pensato di fare le Terme di Rabbi e il Parco dello Stelvio, che questa attività sia inserita in percorsi che uniscono una leggera attività aerobica con camminate su terreni diversi: la prima azione aiuta infatti a diminuire la pressione arteriosa mentre percorrere a piedi nudi terreni di varie consistenze aiuta la pompa muscolare, evitando la stasi venosa".

Il percorso di Coler ha però un obiettivo più ampio, nella strategia degli ideatori, condivisa e promossa con l'Azienda per il Turismo della Val di Sole: quello di consolidare l'approccio della Valle di Rabbi come "valle del benessere naturale diffuso". E infatti sarà presto seguito da altri sentieri analoghi, per diffondere tra popolazione locale e turisti l'attenzione sulla riscoperta del rapporto uomo-natura, e sui benefici terapeutici dei profumi del bosco e del silenzio.

"La tutela dell'ambiente passa attraverso la valorizzazione delle risorse, grazie ad attività esperienziali innovative e sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale" afferma Romano Stanchina, dirigente del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia autonoma di Trento.

"Ormai diversi studi scientifici, come quello di Imke Kirste della Duke University – ricorda Silvia Moggio, medico termale delle Terme di Rabbi - hanno evidenziato come il silenzio sia in grado di agevolare la neurogenesi e la proliferazione cellulare".

Una giornata di festa e relax

Il percorso di park therapy della Val di Rabbi verrà inaugurato ufficialmente il 31 agosto alle ore 16 e potrà essere effettuato in presenza di un operatore termale qualificato. Ma l'inaugurazione sarà preceduta e seguita, tutto il giorno da altre iniziative pensate per vivere a pieno il rapporto con il territorio: dalle 10 è in programma un'escursione naturalistica alle cascate di Saent e ai larici monumentali. Alle 14 invece ci saranno delle visite alla Segheria Veneziana con accompagnamento fino al luogo del percorso di park therapy.

Dopo il taglio del nastro, è in programma un altro appuntamento molto particolare, ma perfettamente in linea con lo spirito del percorso appena inaugurato. Alle 17 si terrà un flash mob per realizzare un particolare quanto ambizioso obiettivo: realizzare l'abbraccio collettivo di alberi più grande mai avvenuto sull'arco alpino, capace di superare quello da record fatto segnare l'anno scorso sempre in Val di Rabbi.

Donazione organi, firmato il regolamento sul Sistema informativo trapianti (Sit). Giulia Grillo: “Dopo 20 anni passaggio fondamentale per l’applicazione della legge sul silenzio-assenso”

Donazione organi, firmato il regolamento sul Sistema informativo trapianti (Sit).

Giulia Grillo: "Dopo 20 anni passaggio fondamentale per l'applicazione della legge sul silenzio-assenso"

 

 

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato il decreto ministeriale che contiene le norme del regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit), previsto dalla legge n. 91 del 1° aprile 1999, che regola il principio del silenzio-assenso sulla donazione di organi.

 

"Abbiamo finalmente sbloccato dopo vent'anni un passaggio fondamentale per l'applicazione del silenzio-assenso previsto dalla legge sulla donazione degli organi approvata nel 1999, ma rimasto lettera morta. Due decenni sono troppi per attuare una legge di civiltà di cui il Paese ha bisogno. Potranno così essere salvate molte più vite, ma per farlo i cittadini  devono essere adeguatamente informati e consapevoli e per questo lanceremo una nuova campagna informativa" dichiara il ministro Grillo.

 

Il Sit regolamenta la tracciabilità e la trasparenza dell'intero processo di donazione-prelievo-trapianto di organi. Il decreto ministeriale contiene anche disposizioni relative al Registro nazionale dei donatori di cellule per la procreazione medicalmente assistita eterologa, prevista dalla legge 190 del 2014.

 

Nei prossimi mesi inoltre saranno attuate le altre prescrizione della legge 91/1999, cioè l'adeguamento dell'Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana) in tutte le aziende sanitarie.

sabato 10 agosto 2019

Sport e Salute: Basket, 5 giocatori su 10 subiscono infortuni al tendine d'Achille: dagli esperti i consigli per prevenirli e curarli

BASKET, 5 GIOCATORI SU 10 SUBISCONO INFORTUNI AL TENDINE D'ACHILLE: DAGLI ESPERTI I CONSIGLI PER PREVENIRLI E CURARLI

Scegliere calzature sportive corrette, eseguire esercizi di stretching prima degli allenamenti e rafforzare i muscoli del polpaccio. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per prevenire lesioni al tendine d'Achille, problemi fisici molto frequenti nel mondo del basket e che colpiscono oltre il 45% dei giocatori. Tra le raccomandazioni in caso di infortunio c'è anche quella di affidarsi alle nuove tecnologie laser.

 

Il basket è uno degli sport più apprezzati in Italia e all'estero per via della sua dinamicità e numerosi benefici che apporta alla salute mentale e fisica. Basti pensare che secondo un'indagine americana pubblicata su The Guardian, il basket ha superato nel corso degli anni in popolarità il baseball e il football, venendo praticato da oltre 26 milioni di persone, soprattutto giovanissimi. E in Italia secondo i dati ISTAT, occupa il terzo posto degli sport più praticati dopo calcio e pallavolo, interessando oltre 800mila persone. Passione che accomuna amatori di ogni età e celebrities che, prima di entrare nel mondo dello star system, hanno deciso di giocare a basket durante il college: da George Clooney a Brad Pitt, da Kevin Hart a Snoop Doog, fino ad arrivare all'ex presidente Barack Obama. Ma praticare questo sport senza i giusti accorgimenti aumenta il rischio d'infortuni: secondo uno studio pubblicato da Sports Illustrated, il 45% dei giocatori di basket ha subito lesioni al tendine d'Achille, problema che ha costretto a stop forzati anche stelle dell'NBA come Kobe Bryant, Wesley Matthews, Maurice Taylor e Mehmet Okur. Basti pensare che l'esito delle Finals NBA 2019 è stato compromesso dall'infortunio che ha colpito Kevin Durant, il campione dei Golden State Warriors. Ma quali sono i consigli degli esperti? La prevenzione inizia a casa con la scelta di calzature sportive idonee alla conformazione del piede e continua sul campo con regolari esercizi di stretching affiancati ad allenamenti mirati a rafforzare i muscoli del polpaccio. Infine, per ridurre i tempi di recupero dagli infortuni gli esperti consigliano di affidarsi alla laserterapia

 

Per questo è stata brevettata la Theal Therapy, terapia laser made in Italy creata da Mectronic che, sfruttando il mix di diverse lunghezze d'onda, adatta il trattamento in base a parametri fisiologici come età, fototipo e tipologia di tessuto. "Il basket è uno degli sport più praticati al mondo ma, come ogni attività fisica, il rischio di infortuni e problematiche fisiche è sempre dietro l'angolo soprattutto se l'atleta non rispetta alcune regole come una corretta alimentazione e uno stile di vita sano – spiega il dott. Marco Longafeld, massofisioterapista della Scaligera Basket Verona – Credo che l'allenamento debba essere il più personalizzato possibile, specifico per il gioco della pallacanestro e dovrebbe mirare alla ricerca dell'equilibrio del sistema muscolare, il tutto coadiuvato dall'aiuto di un preparatore atletico. Durante la mia esperienza nel basket, ho potuto riscontrare come gli infortuni più frequenti fossero di origine traumatica, localizzati a livello delle articolazioni, tipo le distorsioni semplici o complicate della caviglia e del ginocchio, e da usura "overuse", dalle infiammazioni alle tendiniti, in primis del rotuleo e dell'achilleo per proseguire con dolori diffusi a carico del ginocchio (gonalgie), il tutto dovuto per lo più a sollecitazioni ripetute e a carichi eccessivi. Per queste problematiche l'ausilio di Theal Therapy diventa un valido alleato nella prevenzione e nella cura degli infortuni. La tecnologia laser emette un raggio luce che entra nei tessuti provocando una risposta biochimica sulla membrana cellulare e all'interno dei mitocondri. Tra le azioni principali vi sono l'effetto antidolorifico, dovuto all'aumento della soglia della percezione da parte delle terminazioni nervose e dalla liberazione di endorfine, e l'effetto antinfiammatorio dovuto all'aumento del flusso sanguigno conseguente alla vasodilatazione.

 

Ma quali sono gli altri infortuni più comuni nel mondo del basket oltre a quelli che colpiscono il tendine d'Achille? Secondo uno studio della National Athletic Trainers' Association la maggior parte delle lesioni avvengono a carico degli arti inferiori, sia per cause legate allo stress da sforzo, sia per cause traumatiche: il 38% degli infortuni riguarda le ginocchia, il 27% anca e gambe, il 35% i piedi.  Ma non è tutto, perché il 60% degli infortuni riguarda la fascia di giovani 15-24 che pratica basket a livello amatoriale durante il periodo del college. E ancora, nel mondo della pallacanestro si possono verificare lesioni della cuffia dei rotatori o episodi di lussazione dovuti al contatto fisico con altri giocatori, e traumi alle dita delle mani per via di un errato controllo del pallone. Non mancano anche infortuni che interessano il volto, in particolar modo gli occhi, mento e bocca.

 

Ecco infine il decalogo degli esperti per prevenire e curare i più frequenti infortuni nel basket:

 

  1. SOTTOPORSI A UN REGIME DI ALLENAMENTO PERSONALIZZATO

Eseguire sempre una scrupolosa preparazione fisica e un allenamento il più personalizzato possibile. L'equilibrio del sistema muscolare e il rinforzo dei distretti più a rischio sono importanti per la prevenzione.

 

  1. SEGUIRE UNO STILE DI VITA SANO E UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE

La prevenzione inizia a casa con l'apporto di un corretto fabbisogno calorico e il mantenimento di uno stile di vita sano, senza eccedere in alcun modo.

 

  1. INDOSSARE CALZATURE SPORTIVE IDONEE

È necessario munirsi di scarpe che evitino soprattutto lo scivolamento sulla superficie di gioco e che offrano buona stabilità anche grazie ad un medio supporto alla caviglia. Per scongiurare distorsioni recidive, inoltre, è consigliabile l'utilizzo di un bendaggio con un nastro da taping.  

 

  1. PRESTARE ATTENZIONE ALLO STRETCHING E AGLI ESERCIZI POSTURALI

Svolgere un buon riscaldamento è importante per prevenire il rischio d'infortuni, ma altrettanto lo sono tutte le esercitazioni di stretching e le posture atte a mantenere una certa elasticità dei distretti muscolari. 

 

  1. IDRATARSI PRIMA, DURANTE E DOPO LE PARTITE

Mantenersi correttamente idratati è il monito principale per garantire una performance atletica ottimale, riducendo fatica e stress. Anche le bevande cariche di sali minerali sono utili perché regolano il bilanciamento idrosalino, consentendo un buono stato di salute delle cellule e dei tessuti.

 

  1. RINFORZARE LA MUSCOLATURA DEGLI ARTI INFERIORI

Gli esercizi di rinforzo muscolare, di controllo neuromotorio e l'equilibrio tra muscoli agonisti e antagonisti sono fondamentali per il miglioramento della performance, per la salvaguardia delle strutture legamentose, e per contrastare traumi a carico delle articolazioni e sue eventuali recidive.

 

  1. SOTTOPORSI A MASSAGGI DECONTRATTURANTI

Il basket mette sotto sforzo continuo l'apparato muscolare: per scongiurare contratture, stiramenti e strappi è utile sottoporsi periodicamente a massaggi che permettono il rilassamento dei diversi distretti muscolari.

 

  1. EVITARE DANNI DA SOVRACCARICO FUNZIONALE

Il giocatore deve imparare ad ascoltare il proprio corpo e dosare i carichi di lavoro durante l'allenamento per evitare stress da sovraccarico.

 

  1. CONTROLLARE LE CONDIZIONI DEL CAMPO DA GIOCO

Non sottovalutare le condizioni del campo, sia all'aperto sia indoor: assicurarsi che non vi siano crepe, presenza di detriti, bagnato e che la superficie sia idonea al corretto svolgimento della partita.

 

  1. IN CASO D'INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA

L'ausilio del laser Theal Therapy si è rivelato estremamente utile nella cura e nel recupero in tempi più rapidi di patologie acuto-croniche legate al mondo del basket.




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Salute e Alimentazione, sempre più italiani attratti dai prodotti "yeast free": 9 su 10 li acquisterebbero pur non avendo intolleranze al lievito


Percepiti come più buoni (33,7%), leggeri (27,6%) e salutari (24%), i prodotti senza lievito sono sempre più apprezzati e richiesti in tutto lo Stivale. Da una recente indagine è emerso infatti che l'87,2% degli italiani è disposto a comperare prodotti "yeast free" nonostante non abbiano intolleranze o allergie riconducibili ai lieviti. Secondo gli esperti di nutrizione evitare il consumo eccessivo di prodotti lievitati può aiutare nel prevenire fastidiosi disturbi per la salute come sindrome dell'intestino irritabile e disbiosi.

 

Gonfiore, problemi intestinali, senso di pesantezza e aumento dell'appetito. Sono questi alcuni dei sintomi che secondo gli esperti del settore alimentare possono segnalare un eccesso di lieviti nella propria dieta. Un regime alimentare in grado di ridurne la quantità infatti aiuta non solo chi soffre di determinate intolleranze o allergie, ma può fornire numerosi benefici in termini di salute per tutti. È proprio per questo motivo che sempre più italiani guardano con curiosità ai cosiddetti cibi "yeast free", ovvero senza lievito: ben 9 italiani su 10 infatti (87,2%) hanno rivelato che sono disposti ad acquistare questo genere di prodotto pur non soffrendo di alcuna patologia. I motivi? Secondo il 33,7% i prodotti senza lievito sono più buoni o comunque di maggiore qualità, per il 27,6% sono più leggeri o provocano comunque meno gonfiore, per il 24% sono indiscutibilmente più salutari, il 7,3% li compera per curiosità mentre per un altro 7,3% sono più digeribili. È quanto emerge da un'indagine condotta da Vitavigor, storica azienda di grissini e prodotti da forno, su circa 1300 italiani tra i 18 e i 66 anni, per capire e comprendere le ragioni di questo fenomeno sempre più esteso. Motivazioni sostenute anche dal parere degli esperti nel campo dell'alimentazione, secondo cui evitare il consumo eccessivo di lievito può scongiurare l'insorgere di problemi di salute come sindrome dell'intestino irritabile, disbiosi, astenia, diarrea, meteorismo e mal di testa.

 

"È largamente diffusa l'idea che una dieta con meno lieviti possa alleviare i disturbi della digestione anche in chi non soffre di intolleranze o allergie, infatti oggi stiamo vivendo un periodo di crescente richiesta di questo genere di prodotto come i nostri Minicracker Panfarro e Pansegale senza lievito – spiega Federica Bigiogera, Marketing Manager di Vitavigor – I lieviti, oltre a essere presenti nel vino, nella birra e in alcuni formaggi che richiedono un processo di fermentazione, sono appunto presenti nei prodotti da forno. Settore in cui la richiesta di questi prodotto yeast free è sempre più preponderante e spinge le aziende a proporre sempre più referenze sulla scia di questo trend di consumo. I Minicracker Vitavigor sono prodotti che stanno riscuotendo un notevole successo in quanto non hanno nessuna alterazione della ricetta o nessun additivo che ne aiuti la lievitazione, per questo non risultano punitivi, ma gustosi, con un giusto compromesso fra bontà e leggerezza".

 

Dato certificato recentemente dall'Eurispes, secondo cui il 18,6% degli italiani compra abitualmente al supermercato prodotti senza lievito, anche se solo il 4,6% riconosce di essere intollerante, a differenza del 14% che non lo è. Una scelta decisa e sempre più frequente, fatta nonostante i prezzi dei prodotti "yeast free" siano più alti rispetto a quelli ordinari, come certificato da un'indagine dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Ma come la pensa invece chi non è disposto ad acquistare prodotti senza lievito, ovvero il 12,8% degli italiani? Se al 37,3% non piace il sapore, il 27,5% non lo vede proprio necessario, mentre il 13,7% preferisce altre tipologie di prodotto, l'11,8% non li compera perché non ha intolleranze e il 9,8% li ritiene davvero troppo costosi.

 

Anche secondo gli esperti di nutrizione il lievito può essere la causa dell'insorgenza di alcuni fastidiosi problemi di salute: "Il consumo di alimenti contenenti lievito come pane, prodotti da forno e pizza, possono essere responsabili dell'insorgenza di sintomi quali astenia, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, mal di testa – sottolinea la dott.ssa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in scienza dell'alimentazione – Questi sintomi fortunatamente sono transitori: nel caso infatti di accertata intolleranza ai lieviti, sarà necessario l'eliminazione dei prodotti che lo contengono così come quelli sottoposti a lievitazione non naturale. Sarà invece opportuno prediligere cibi come cereali e derivati, carni e pesce, frutta e verdura".

 

Ma non è tutto, Il dott. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l'Università Campus Biomedico di Roma, aggiunge che "Il successo dei prodotti non lievitati nasce dal fatto che ridurre prodotti come pane, pizza e dolci da forno spesso aiuta a ridurre i processi fermentativi intestinali in particolare nei soggetti che soffrono di sindrome dell'intestino irritabile o di disbiosi, patologie molto frequenti. Siccome il fabbisogno di carboidrati complessi è prioritario per una sana alimentazione, i consumi si sono spostati sui derivati dei cereali non lievitati. A questo punto però diventa fondamentale la ricerca del prodotto composto da meno ingredienti aggiunti o da additivi, fermo che restando che la possibilità di disturbi gastrointestinali può comparire comunque soprattutto con un consumo eccessivo".



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Salute. Studio Trauma season: per gli esperti l’estate è la stagione degli infortuni (+30% tra gli adulti, +100% tra i ragazzi): ecco il vademecum per prevenirli e curarli

"TRAUMA SEASON", PER GLI ESPERTI L'ESTATE È LA STAGIONE DEGLI INFORTUNI: ECCO IL VADEMECUM PER PREVENIRLI E CURARLI


Rimanere costantemente idratati, indossare attrezzature sportive idonee, seguire un'adeguata preparazione fisica e osservare una dieta bilanciata. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per evitare i più comuni infortuni estivi che durante la "trauma season" colpiscono 300mila italiani, così soprannominata perché secondo le statistiche USA aumentano tra gli adulti del 30% e del 100% tra i ragazzi.

 

La stagione estiva rappresenta l'occasione perfetta per uscire all'aria aperta e cercare di riacquistare una perfetta forma fisica, ma è al tempo stesso periodo di numerosi traumi e lesioni, soprattutto se durante il resto dell'anno ha prevalso la sedentarietà. Lo dimostra un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui ogni anno sono 300mila gli italiani che subiscono infortuni legati ai più comuni sport estivi come beach volley, beach soccer, surf, windsurf e beach tennis. E ancora, secondo quanto riportato da una ricerca del Department of Health and Human Services pubblicata da Boston.com, quasi 2 milioni di americani ogni anno si rivolgono a cure mediche per via di infortuni legati a sport estivi, a tal punto che l'estate viene soprannominata "trauma season": inoltre, secondo quanto emerso da un'intervista agli esperti del UPMC Children's Hospital pubblicato su Pittsburgh Post-Gazette, nei mesi caldi gli infortuni tra i giovanissimi raddoppiano, mentre tra gli adulti possono aumentare del 30%. Un trend negativo che ha coinvolto sia vip sia atleti professionisti: da Jennifer Lawrence, che ha subìto un trauma cranico mentre praticava windsurf, a Owen Wilson, che ha riportato una lesione alla fronte sulla tavola da surf, fino ad arrivare al beacher azzurro Daniele Lupo, fermato da una frattura del quarto metacarpo, e al giocatore di beach soccer portoghese Bruno Torres, che ha subìto il distacco della rotula.

 

Ma quali sono le raccomandazioni per evitare tali infortuni e curarli al meglio? Secondo gli esperti la prevenzione deve iniziare a tavola con un regime alimentare bilanciato e proseguire in palestra con un'adeguata preparazione fisica durante l'anno. Una volta scesi in spiaggia è fondamentale dotarsi di attrezzature sportive sicure, eseguire esercizi di riscaldamento muscolare e rimanere costantemente idratati: "Praticare attività e sport estivi senza prima essersi sottoposti a un'adeguata preparazione fisica aumenta il rischio di infortuni, soprattutto quelli legati a un sovraccarico funzionale – spiega il dott. Antonio Castelluzzo, coordinatore medico di Mectronic – L'esperienza insegna che chi pratica i più comuni sport in spiaggia come beach volley, beach soccer e windsurf, tende a farlo in maniera amatoriale e a essere vittima di stress muscolari, distorsioni e lesioni. Per questo motivo l'ausilio di Theal Therapy diventa un valido alleato nella cura in tempi rapidi di patologie acute e croniche grazie alla sua tecnologia laser che massimizza gli effetti terapeutici e si adatta perfettamente al fototipo di ciascun individuo, garantendo un'azione termocontrollata e personalizzata. I miei consigli rimangono, in ogni caso, quelli di conoscere i propri limiti in riferimento a età e struttura muscolare, bilanciare l'attività fisica con fasi di riposo e avere una conoscenza adeguata della tecnica dello sport che si decide di praticare".

 

Ma quali sono gli infortuni più frequenti legati agli sport estivi? Secondo la National Health Association il più popolare degli sport da spiaggia è il beach volley che, se praticato in maniera scorretta, può dar vita a lussazioni alle spalle (50%), microtraumi ai gomiti (32%), e fratture delle dita (18%). I surfisti tendono a essere maggiormente vittime di trauma cranici (67%), contusioni (20%) e lacerazione agli arti inferiori (13%). Ma non esistono soltanto i traumi da spiaggia perché sempre più appassionati decidono di praticare attività fisica ad alta quota, praticando trekking, jogging e mountain bike. In questo caso i traumi più frequenti riguardano le distorsioni alle caviglie (43%), dovuti all'instabilità del terreno, strappi muscolari alla schiena (36%), causati da un carico di lavoro eccessivo a danno della colonna vertebrale, e fratture delle falangi dei piedi (21%), dovute a un errato utilizzo dei bastoncini da trekking.  

 

Ecco infine il vademecum degli esperti per prevenire e curare gli infortuni legati agli sport estivi:

 

  1. SEGUIRE UN'ADEGUATA PREPARAZIONE FISICA

La preparazione fisica e atletica deve essere spalmata durante tutto il corso dell'anno, evitando di essere sedentari e allenarsi soltanto in prossimità della stagione estiva.

 

  1. OSSERVARE UN REGIME ALIMENTARE EQUILIBRATO

La corretta soddisfazione del fabbisogno alimentare permette di evitare l'esposizione al rischio di infortuni e malesseri fisici.

 

  1. RIMANERE COSTANTEMENTE IDRATATI

Una buona idratazione è fondamentale per mantenere un corretto stato di salute muscolare, evitando i più comuni crampi e stiramenti, soprattutto quando il sole picchia forte in spiaggia.

 

  1. NON SOTTOVALUTARE IL RISCALDAMENTO

Il riscaldamento e lo stretching attivano il sistema cardio-circolatorio e incrementano l'attenzione durante l'attività sportiva.

 

  1. BILANCIARE IL RAPPORTO TRA ATTIVITÀ FISICA E RIPOSO 

Praticare intensa attività fisica durante l'estate, soprattutto per chi lo fa in maniera amatoriale senza adeguata preparazione, aumenta il rischio di infortuni. Per questo motivo è necessario non sottovalutare un periodo di riposo.

 

  1. EQUIPAGGIARSI CON LE GIUSTE ATTREZZATURE SPORTIVE

Indossare un abbigliamento tecnico adeguato e dotarsi di calzature idonee al terreno sabbioso risulta fondamentale per evitare movimenti scorretti e lesioni agli arti inferiori.

 

  1. CONOSCERE LA TECNICA DELLO SPORT PRATICATO

Avere la giusta padronanza delle tecnica dello sport estivo che si va a praticare consente di limitare il rischio di sovraccarico funzionale di legamenti, muscoli e ossa. 

 

  1. RICONOSCERE I PROPRI LIMITI

Ascoltare se stessi e i segnali del proprio corpo diventa fondamentale per comprendere quando fermarsi e ripartire con l'attività fisica.

  1. RINFORZARE LA PROPRIA STRUTTURA MUSCOLARE

Rinforzare i distretti muscolari con esercizi mirati permette di migliorare la stabilità dell'articolazione e limitare il rischio di infortuni.

  1. IN CASO DI INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA

L'ausilio del laser Theal Therapy si è rivelato estremamente utile nella cura e nel recupero in tempi più rapidi di patologie acuto-croniche. 




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giovedì 8 agosto 2019

Depressione e dipendenze: a Villa Gughi l'innovativo trattamento Deep TMS

Depressione e dipendenze:
nella Struttura Residenziale Villa Gughi

il trattamento all'avanguardia Deep TMS

 

Immersa nella quiete e nell'incantevole scenario dei castelli romani, nel comune di Rocca Priora, Villa Gughi è una nuova e moderna struttura pronta ad accogliere chi soffre di depressione o dipendenze, in un contesto familiare, protetto e discreto, offrendo spazi ampi e confortevoli.

 

UN'OASI DI BENESSERE
La Struttura Residenziale Socio Riabilitativa Villa Gughi è un luogo di benessere per la mente e per il corpo, dove gli ospiti possono seguire numerose attività rigeneranti: camminate nel verde, passeggiate a cavallo, lezioni di yoga, sport all'aperto, laboratori di cucina, giardinaggio e ortoterapia, tutte attività volte al miglioramento della qualità di vita e al reinserimento sociale. Ma non solo.

L'equipe sanitaria di Villa Gughi, infatti, adotta l'innovativo trattamento  Deep Tms Brains per la cura di dipendenze e depressione.

 

DEEP TMS BRAINSWAY: UN NUOVO ORIZZONTE DI CURA
L'innovativo trattamento Deep TMS Brainsway offre una prospettiva di cura all'avanguardia. Si tratta di una tecnologia efficace, sicura rapida e clinicamente testata per chi soffre di depressione o dipendenze che porta a un miglioramento significativo e alla cura delle patologie, senza interferire con la cura farmacologica in corso.

 

DEEP TMS BRAINSWAY: DI COSA SI TRATTA
Deep TMS Brainsway è un sistema all'avanguardia che stimola le regioni del cervello responsabili della depressione e delle dipendenze.
Il trattamento esegue una stimolazione cerebrale profonda, non invasiva.
La novità assoluta di questa tecnologia rivoluzionaria, che genera impulsi magnetici brevi ma potenti, è che permette una stimolazione di 2,5 cm più profonda rispetto alla TMS (Stimolazione Magnetica Transcranica) tradizionale.

 

COME FUNZIONA DEEP TMS BRAINSWAY
In ogni sessione, il paziente è comodamente seduto su una sedia e un casco imbottito viene posizionato sopra la sua testa. Il casco genera brevi campi magnetici, simili a quelli utilizzati nei sistemi di risonanza magnetica (MRI). È una procedura ambulatoriale, indolore, che non richiede ospedalizzazione o anestesia e non comporta alcuna perdita di memoria o effetti collaterali sistemici.

 

QUANTO DURA DEEP TMS BRAINSWAY
La procedura prevede sessioni giornaliere di 20 minuti per 2-4 settimane. Dopo ogni sessione, i pazienti possono seguire la loro normale routine quotidiana.

 

UN TRATTAMENTO SENZA RISCHI 
Il trattamento Deep TMS Brainsway è sicuro ed efficace e non ha effetti sistemici noti. Non necessita di anestesia, non ha effetti sulla memoria ed è ben tollerato dai pazienti. Durante la sessione di trattamento, in genere, i pazienti sentono il suono di un leggero battito e avvertono una sensazione di lievissima percussione nell'area della testa.

 

UNA TECNOLOGIA TESTATA
La tecnologia Deep TMS di Brainsway è stata testata in oltre 60 prestigiosi studi clinici in tutto il mondo e autorizzata dalla FDA (Food and Drug Amministration) per uso clinico e in Europa dalla CE. E' una tecnologia e brevettata negli Stati Uniti presso il National Institutes of Health (NIH). Attualmente in uso negli Stati Uniti, in Europa e in Sud America, in Italia è approdata da pochi anni e viene impiegata in realtà sanitarie come il Policlinico Umberto I di Roma e l'Ospedale San Raffaele di Milano.

 

VILLA GUGHI: DOVE TROVARE DEEP TMS BRAINSWAY
Deep TMS Brainsway viene impiegata dall'equipe sanitaria della Struttura Residenziale Socio Riabilitativa Villa Gughidi Rocca Priora, alle porte di Roma.
Chi soffre di depressione o dipendenze viene accolto dalla Struttura Residenziale Socio Riabilitativa Villa Gughi non come un malato da curare, ma come una persona da recuperare che sta al centro di un ampio sistema coordinato.

 

INTERVENTI PERSONALIZZATI
L'equipe sanitaria di Villa Gughi - composta da medici, psichiatri, psicologi, infermieri tecnici della riabilitazione - applica un nuovo approccio alla cura delle malattie psichiatriche che prevede interventi personalizzati e individuali, adatti alle esigenze di ogni singolo ospite.
Il percorso riabilitativo proposto parte da una visione globale che prende in considerazione tutti gli aspetti legati alla persona, da quelli psicologici a quelli sociali e familiari; aspetti fra loro interagenti e in grado di influenzare l'evoluzione della malattia.

 

UN GRUPPO DI PROFESSIONISTI
Villa Gughi è una delle strutture del Gruppo Sage, un team di professionisti che si occupano di residenzialità assistenziale da oltre 20 anni e che gestiscono strutture riabilitative, case di cura e case di riposo su tutto il territorio laziale. Gli alti standard qualitativi della Srsr sono garantiti dalla certificazione ISO 9001:2015.


LA STRUTTURA
La Srsr Villa Gughi è situata a Rocca Priora in provincia di Roma (via Kennedy, 9) nell'incantevole e verdeggiante scenario dei Castelli Romani.
E' una struttura moderna e funzionale che garantisce quiete e privacy agli ospiti. 
Villa Gughi è in grado di accogliere fino a 15 ospiti, sia donne che uomini. Dispone di ampi e confortevoli spazi comuni interni (sala di pranzo, sala tv…) e un parco verde per attività all'aperto e passeggiate.
Le camere, singole e doppie sono arredate e dotate di bagno personale con doccia.

Viene inoltre fornita biancheria da letto, di cui si assicura la regolare manutenzione e sanificazione. All'interno di Villa Gughi viene offerto anche un servizio di ristorazione.

 

ACCESSO E DIMISSIONE
La decisione di risiedere a Villa Gughi è su base volontaria.
Gli ospiti sono accolti presso la struttura a semplice richiesta dell'interessato, previo parere favorevole del Medico Responsabile.

 

VISITE E USCITE
Per favorire la continuità dei rapporti familiari e la possibilità di frequenti rientri in famiglia durante il soggiorno, le visite da parte di parenti ed amici degli ospiti non sono sottoposte a vincoli o limiti di orario, se non quelli dettati dal rispetto della privacy e del riposo degli altri ospiti. Gli ospiti, previa autorizzazione scritta firmata dal responsabile della struttura, sono liberi di uscire dalla struttura.

 

E' POSSIBILE PRENOTARE UN TOUR GUIDATO DELLA STRUTTURA
ECCO I CONTATTI 
Srsr Villa Gughi, Via Kennedy, 9 -  00079 Rocca Priora (Rm)
Tel. 06 94074178 



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