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giovedì 30 luglio 2020

Salute. Le gravi malattie non vanno in vacanza. VIDAS potenzia l'assistenza domiciliare

Le gravi malattie non vanno in vacanza: VIDAS aumenta l'assistenza domiciliare a Milano e in provincia

L'associazione risponde al forte aumento delle richieste portando le cure a casa di 220 pazienti

 

Milano, 29 luglio 2020 - Le gravi malattie non vanno in vacanza, nemmeno con il sole d'agosto. Anzi, nei mesi tradizionalmente dedicati alle ferie le richieste di assistenza domiciliare aumentano, quest'anno in particolare. Lo sa bene VIDAS, che da quasi 40 anni offre assistenza completa ai malati inguaribili e ai loro familiari a casa e in hospice, 365 giorni all'anno, a Milano, Monza e in 112 comuni dell'hinterland.
            "Ogni estate la richiesta di cure domiciliari aumenta almeno del 10%, portandoci nei mesi di luglio e agosto a seguire anche 180 pazienti- spiega Alberto Grossi, responsabile area sociale VIDAS -. Quest'anno sono progressivamente aumentati, siamo sopra i 200 da diverse settimane. Da metà luglio ne abbiamo in carico circa 220".

Gli operatori domiciliari di VIDAS sono suddivisi in 4 équipe composte da medici, infermieri e operatori socio sanitari. Professionisti che, anche quando le città si svuotano, continuano ad attraversarle ogni giorno per portare le cure necessarie a centinaia di persone gravemente malate.

Le équipe rimangono sempre in contatto per confrontarsi e aggiornarsi sulle condizioni di salute e sulle necessità dei pazienti. La base comune è in via Ojetti 66, dove hanno sede anche i due hospice fortemente voluti dalla fondatrice Giovanna Cavazzoni per i malati che non possono essere seguiti a casa: Casa Vidas, nato nel 2006 e dedicato agli adulti, e Casa Sollievo Bimbi, realizzato nel 2019 e riservato a bambini e adolescenti.

            Le ragioni per cui la richiesta di cure domiciliari ha registrato questo forte incremento sono difficili da indagare: "Può essere accaduto che, nel periodo di emergenza Covid-19, si siano prodotti ritardi nelle diagnosi o nell'erogazione di certe terapie - afferma Giada Lonati, direttrice sociosanitaria di VIDAS -, determinando, forse, un aggravamento nel percorso di certe patologie. È anche auspicabile che la pandemia abbia portato una maggiore consapevolezza negli operatori ospedalieri rispetto al valore delle cure palliative, determinando una crescita degli invii di pazienti da parte loro. Infine non dimentichiamo che, in questo periodo, l'accesso ai luoghi di cura è spesso precluso ai familiari. Essere curati a casa significa quindi poter restare accanto ai propri cari".

            Dalla sua nascita, nel 1982, ad oggi VIDAS si è presa cura di 38.000 malati tra Milano e provincia, al domicilio e in hospice.

 

VIDAS difende il diritto del malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità. È un'associazione di volontariato laica, fondata da Giovanna Cavazzoni a Milano nel 1982. Offre assistenza socio-sanitaria completa e gratuita ai malati con patologie inguaribili a domicilio e nell'hospice Casa VIDAS: degenza e day-hospice. Un servizio garantito grazie all'intervento di proprie équipe socio-sanitarie, formate da figure professionali tutte specializzate in cure palliative, affiancate da volontari selezionati. Un percorso di quasi quarant'anni accanto a chi soffre e che ha raggiunto 38.000 persone: anziani, adulti e dal 2015 anche bambini. Per loro nel 2019 è stata inaugurata Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia per l'accoglienza di minori gravemente malati e il sostegno alle famiglie. L'attività di formazione per operatori e di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza accompagnano da sempre quella assistenziale.



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