CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

mercoledì 12 agosto 2015

Ictus in Europa: il 40% non riceve cure adeguate


Il Progetto Eis (European Implementation Score) ha valutato l’implementazione dei risultati della ricerca nella pratica clinica in dieci Paesi: l’Italia, al sesto posto, risente della regionalizzazione sanitaria, con una situazione migliore nel Nord e Centro. I risultati sono pubblicati su Stroke, organo dell’American Heart Association

L’ictus cerebrale rappresenta la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte e di demenza nel mondo. In Italia colpisce 200.000 persone l’anno, una ogni 3 minuti, e circa un milione di italiani ne portano le conseguenze, con costi annui per il Servizio sanitario nazionale stimati in 3,7 miliardi di euro, mentre a livello comunitario si parla di circa 27 miliardi, cui ne vanno aggiunti 11 per l’assistenza informale. Il Progetto Eis (European Implementation Score) ha valutato le differenze relative a incidenza, mortalità e disabilità conseguenti a ictus legate ai diversi livelli di implementazione dei risultati della ricerca nella prevenzione e cura di questa patologia in 10 Paesi: Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Lituania, Polonia, Scozia, Spagna e Svezia. I risultati dello studio – il cui work package 2 è coordinato da Antonio Di Carlo dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) e diretto da Domenico Inzitari (In-Cnr e Università degli studi di Firenze) - sono pubblicati sul numero di agosto di Stroke, organo ufficiale dell’American Heart Association.

“Gli studi, in generale, mostrano che fino al 40% dei pazienti non riceve cure adeguate ai più recenti standard scientifici, con un sostanziale sottoutilizzo degli interventi potenzialmente disponibili”, spiega Di Carlo. “I risultati del nostro work package, in particolare, indicano per i migliori livelli di integrazione tra ricerca e pratica clinica, in ordine: Inghilterra, Scozia, Svezia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia, Belgio e Lituania. I Paesi con miglior qualità complessiva dell’assistenza sono caratterizzati dalla presenza di stroke unit (unità specificamente dedicate all’assistenza del paziente con ictus), audit a livello nazionale e indicatori di performance e benchmarking delle strutture”.

L’Italia raggiunge punteggi medio-alti “in 5 degli 11 indicatori analizzati (politiche nazionali, strategie educative, attività degli opinion leader, interventi complessi, organizzazioni di pazienti), contro gli 8 della Svezia, i 10 di Inghilterra e Scozia. Le maggiori carenze per il nostro Paese riguardano gli incentivi economici, la collaborazione multi-professionale, l’utilizzo di sistemi computerizzati, gli audit nazionali e l’adozione di indicatori di performance”, specifica il ricercatore In-Cnr. “Risultati migliori a livello regionale, dove l’Italia raggiunge punteggi medio-alti in 8 degli 11 indicatori analizzati, pari a quelli della Svezia e analoghi a quelli inglesi (9 su 11): tuttavia, si sottolinea il diverso livello di implementazione tra regioni del Nord, del Centro e del Sud. In queste ultime si evidenzia l’insufficienza di atti normativi, materiali e campagne informative, audit e protocolli tra fase acuta, medicina generale e servizi riabilitativi”.

Eis, sviluppato nell’ambito del 7° Programma quadro dell’Unione Europea, è coordinato da Charles Wolfe, del King’s College di Londra. “In tutti i Paesi, comunque, ai primi posti tra gli ostacoli all’implementazione troviamo fattori organizzativi, carenza di risorse, burocrazia, mancanza di conoscenza della malattia, resistenza ai cambiamenti”, conclude Di Carlo.

“L’efficacia del trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica clinica si pone invece tra i più importanti obiettivi per politici, amministratori, professionisti e pazienti, se vogliamo fornire una miglior assistenza in Europa, soprattutto nel momento in cui la restrizione delle risorse rischia di ostacolare l’applicazione delle evidenze non solo scientifiche, ma anche organizzative e assistenziali, come, ad esempio, quelle concernenti le stroke unit in Italia riportate nel decreto n.70 del 2 aprile 2015”.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *