In occasione della visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato con le autorità del governo di Pechino tre importanti accordi in materia sanitaria da lungo tempo oggetto in corso di approfonditi negoziati bilaterali nei settori alimentari, veterinario e, soprattutto, della salute.
Il primo di questi accordi è il nuovo Piano di Azione per il triennio 2019-21 in materia di cooperazione sanitaria tra i due Paesi, che prevede un significativo rafforzamento della collaborazione in molteplici settori che vanno dal confronto sui modelli di assistenza sanitaria, di management sanitario e gestione del rischio, alle politiche del farmaco, alla prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili e alla medicina dello sport.
Nell'ambito del tema della sicurezza alimentare già da tempo al centro della collaborazione tra le autorità competenti dei due Paesi è stato firmato l'atteso protocollo che consentirà l'accesso al mercato cinese di carne suina congelata dall'Italia. Nello stesso settore sono ora in un'avanzata fase di negoziato anche gli accordi che riguardano le esportazioni in Cina di carni e prodotti bovini e di pollame.
È stato poi firmato un protocollo per l'esportazione di seme bovino dall'Italia alla Cina che apre un importante canale commerciale per questo comparto zootecnico del nostro Paese.
Va infine segnalata la firma da parte dell'Istituto Superiore di Sanità di un memorandum di collaborazione scientifica con lo Shangai Hospital Development Center con l'obiettivo dalla creazione di una alleanza di eccellenza scientifica mondiale nel settore della salute pubblica e della ricerca.
"La firma di questi accordi - dichiara il Ministro Giulia Grillo - conferma come il settore sanitario sia parte significativa del partenariato strategico italo-cinese. Sono anche molto fiduciosa che all'accordo sulle esportazioni di carni suine, a lungo atteso dai nostri produttori, faranno presto seguito ulteriori intese riguardanti altri settori, altrettanto auspicati dai produttori di carne del nostro Paese".
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