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sabato 20 aprile 2013

Aviaria: allerta in Europa

Aviaria: l'agenzia dell'UE per la prevenzione e controllo delle malattie non esclude che vi siano singoli casi umani importati in Europa. I paesi si devono preparare per la rilevazione e la diagnosi di tali casi. Screening delle persone negli aeroporti per evitare la diffusione geografica del virus

 

Pochissimi ne parlano, ma lo "Sportello dei Diritti" continua a diffondere i dati relativi alla pericolosa diffusione di un virus classificato come "H7N9" che anche il centro europeo per la prevenzione delle malattie e controllo (ECDC) sta tenendo sotto stretto monitoraggio.

Stavolta il campanello d'allarme è suonato per l'Europa. L'agenzia dell'UE non esclude che vi siano singoli casi umani importati in Europa e per tali  ragioni i paesi devono prepararsi per la relativa rilevazione e diagnosi. La criticità è che il nuovo virus è capace di infettare volatili e uomini in Europa. Avvenuto il 'salto' dai volatili all'uomo, quello che si teme e' adesso il passo successivo: la capacita' di trasmettersi da uomo a uomo. Per gli esperti dell' ECDC una volta acquisita la capacita' di trasmettersi da uomo a uomo, il virus H7N9 potrebbe espandersi rapidamente su una scala globale. Il virus variante dell'influenza aviaria fu identificato il 31 marzo 2013, quando le autorità sanitarie cinesi annunciarono che un virus classificato H7N9 aveva infettato tre pazienti. Da quella data, ottantasette 87 casi di infezione umana con l'influenza A(H7N9) sono stati segnalati in sei province in Cina orientale con una popolazione di circa 330 milioni. L'esordio della malattia è stata tra il 19 febbraio e il 14 aprile 2013 in: Shanghai (32), (21) Jiangsu, Zhejiang (27), Anhui (3), Henan (3) e Beijing (1). La data di esordio della malattia è attualmente sconosciuta per sedici pazienti. La maggior parte dei casi hanno sviluppato gravi malattie respiratorie. Sono diciassette i pazienti morti. L'età media è di 64 anni tra i 4 e gli 89 anni; 25 degli 82 pazienti sono di sesso femminile. Le autorità sanitarie cinesi stanno rispondendo a questo evento di sanità pubblica con una sorveglianza rafforzata, epidemiologica con continue indagini di laboratorio e analisi. Il settore sanitario ha intensificato le indagini sulle possibili fonti e serbatoi del virus. Le autorità hanno segnalato all'organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) che l'influenza aviaria A(H7N9) è stata rilevata nei campioni di piccioni, polli e anatre e in campioni ambientali dove vivono gli uccelli quali i mercati in Shanghai, Jiangsu, Anhui e Zhejiang. Le autorità hanno chiuso i mercati e abbattuti i volatili nelle zone colpite. Il Ministero cinese dell'agricoltura ha dichiarato che sono stati effettuati 47.801 test prelevando campioni di animali vivi nei mercati, negli allevamenti e nei macelli. Di questi, solo 39 campioni erano positivi al virus dell'influenza aviaria H7N9, di cui 38 sono stati a Shanghai, Anhui, e nelle Province di Zhejiang e Jiangsu. È stato identificato un esemplare di piccione selvatico positivo nel Jiangsu. L'origine e la modalità di trasmissione non sono stati ancora confermati. Lo scoppio è causato da un virus dell'influenza aviaria con bassa patogenicità per gli uccelli, quindi non causa morie. Analisi genetiche degli isolati hanno mostrato cambiamenti che suggeriscono che il virus H7N9 possa avere una maggiore capacità di infettare specie di mammiferi, inclusi gli esseri umani, rispetto a molti altri virus dell'influenza aviaria.

Patogenicità per gli esseri umani sembra essere alta e l'età avanzata sembra essere un fattore di rischio per la malattia. Lo scenario più probabile è che il virus dell'influenza A(H7N9) è che la diffusio




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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