Per mezzo di questa nuova tecnologia, a detta degli scienziati russi, si potrà ridurre di ben 5 volte il tempo necessario per la cura da traumi ed ustioni.
In apparenza sono normali lenti a contatto, ma risultano composte da resine a scambio ionico che sono speciali sostanze assorbenti che trovano già un ampio uso in medicina, industria alimentare e farmacologia. Tali tipi di resine hanno la capacità di assorbire rapidamente numerosi tipi di sostanze tossiche e di bloccare la proliferazione degli agenti ustionanti e l'azione patogena delle tossine, dei virus e delle cellule batteriche.
Poiché gli occhi sono organi delicatissimi, la cosa più importante è di eliminare nel più breve tempo possibile la sostanza nociva per prevenire l'infiammazione che potrebbe causare come conseguenza un affievolimento o addirittura la perdita della vista.
Se tale tipo di nuova lente viene applicata all'occhio del paziente già nelle operazioni di primo soccorso, l'azione della sostanza aggressiva potrà essere assai limitata.
I prossimi 18 mesi saranno dedicati alle prove cliniche poiché si tratta di un prodotto per uso medicale al fine di renderne possibile l'autorizzazione alla commercializzazione.
Se supereranno i test, per Giovanni D'Agata diventeranno quasi certamente una indispensabile dotazione per chi si occupa di soccorso: dai medici ai militari che lavorano sul luogo degli incidenti, in località calamitate e in zone dei conflitti armati.
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