Quello del fine vita è un argomento a dir poco sensibile, che coinvolge la società in ogni Paese occidentale. Compresa la Francia, dove esistono strutture attrezzate con reparti di cure palliative che accompagnano i malati terminali negli ultimi mesi di vita. Qui, nel Chu - Centro Ospedaliero Universitario di Clermont-Ferrand, a regalare uno spiraglio di luce ai malati, da settembre ci sarà un wine bar.
L'idea nasce "dal diritto di essere felici e divertirsi, anche alla fine della propria vita. "L'obiettivo è quello di ri-umanizzare la vita dei pazienti nell'abbellire la loro vita quotidiana e dando loro anche il piacere di offrire e ricevere anche attraverso un modo diverso di prendersi cura gli uni degli altri.", ha spiegato il capo del dipartimento del centro del Centre hospitalier universitaire (CHU) di cure palliative Clermont-Ferrand, Virginie Guastella.
La degustazione di un buon vino, in questo senso, allieterà la difficile quotidianità dei malati". Ovviamente, sempre sotto il rigido controllo medico e la formazione del personale, che a settembre si troverà di fronte ad una sfida unica ed innovativa, sostenuta da mecenati, partnership e sponsor di tutto il Paese, che andranno a costruire insieme all'ospedale una cantina di tutto rispetto.
Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti"si augura che questa iniziativa possa effettivamente alleviare le sofferenze degli ammalati. e se uno studio dedicato possa valutare la possibilità di repliche ed esperimenti simili anche in Italia.
Lecce, 1 agosto 2014
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