![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXDL08eGqwH5cWE2LKWibeEWoHgZ2yr83GY1shGt1iI2Equq-zmeraBHJm5-9snwNbla12kKXD_MoPBjDC3bPuxOEzlQzFrOtrjnm1wjUX50CkErAT5t4XGH8VmdU8Day1Uaf-k-EyRqfb/s640/image-723936.png)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJjw7fN923Vb63iHxh8xrtA-8Zf6bR08xc8dZRusSCvZDAhFak_gMOW7w7ZilSvqqnsqu-olr7fUiH__X07xhCFZheHiu_ChYqyEsWRSKoYHaceGFQvwEh3AE6y9B1ttqGEVQfXlZGcAci/s320/4.+Convegno+HealthNet-705617.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtgq-T3k_e14J4quLuzkmQyCUEJvTPszquMw9j9xfFHu9ule7jSAXoeAQlm3PJ3SGaBgDjwJEgmIIkk1QKE_pnBWtsAT1rkktkkaSEdgTiehisjiqg1SiGZHqWPx9NoOp92ov9qUCNf1t5/s320/6.+Convegno+HealthNet-716821.jpg)
Il polverone mediatico che si sta creando intorno al divieto di utilizzare il latte in polvere per i prodotti lattiero-caseari "rischia di innescare preoccupanti allarmismi tutti a svantaggio del made in Italy agroalimentare". Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, commentando la vicenda della lettera con cui la Commissione Ue ha richiamato l'Italia a correggere la legge n.138 del 1974.
"Sarebbe opportuno che tutte le organizzazioni di categoria facessero chiarezza sulla questione e richiamassero alla razionalità, anziché spaventare i consumatori con paure spesso infondate -prosegue Scanavino-. È bene chiarire innanzitutto che il latte in polvere non può essere utilizzato, a prescindere, per la produzione di prodotti a denominazione di origine protetta. Parmigiano, Grana Padano, Mozzarella di bufala, Pecorino, Asiago, Provolone e tutti gli altri 50 prodotti caseari 'made in Italy' restano estranei a questa vicenda".
Sono queste le produzioni che utilizzano gran parte del latte trasformato e dove i disciplinari non prevedono il latte in polvere. Per gli altri prodotti, qualora anche le prossime riunioni a Bruxelles dovessero tradursi in un nulla di fatto per l'Italia, resta l'obbligo di indicare un eventuale utilizzo di latte in polvere tra gli ingredienti.
"Certamente -continua il presidente della Cia- si può e si deve discutere riguardo alle modalità con cui gli ingredienti sono indicati sulle etichette dei formaggi e sulla possibilità di incidere per modificare la normativa europea. Ma cosa ben diversa è l'atteggiamento e l'azione di alcuni preoccupati unicamente a diffondere allarmismo. Eppure quelli che oggi infondono paure sono gli stessi che hanno sostenuto il progetto per il polverizzatore del latte nel Nord Italia. Se ci fosse un po' più di coerenza -conclude Scanavino- magari si riuscirebbe a difendere e a tutelare le imprese agricole, anziché metterne a rischio la redditività attraverso la diffusione di informazioni e notizie superficiali e che mancano del necessario approfondimento".
"Sono molto vicina a tutte le donne che ogni giorno devono confrontarsi con una malattia come l'endometriosi che solo in Italia colpisce circa tre milioni di donne e che è causa del 30-40% dei casi di infertilità femminile. Una malattia con un impatto personale e sociale alto, sia in termini di riduzione della qualità della vita di coloro che ne sono colpite, sia in termini di costi diretti e indiretti.
Sin dall'inizio del mio mandato alla Salute ho prestato grande attenzione a questa patologia che ho posto al centro dell'agenda dedicata alla salute della donna anche nel corso del semestre di presidenza italiana dell'UE. Nel 2014 ho inoltre vincolato 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare specifici progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da questa malattia attraverso l'implementazione di percorsi diagnostico assistenziali e di supporto. Al fine poi di migliorare la conoscenza epidemiologica sull'endometriosi, sui relativi accertamenti diagnostici e sui trattamenti terapeutici adottati, il Ministero ha previsto l'istituzione di un Registro nazionale che si avvarrà di Registri e Osservatori regionali sulla patologia, già realizzati in alcune Regioni.
Inoltre, in considerazione delle profonde ripercussioni cui vanno incontro le pazienti nelle forme cliniche più gravi e diffuse abbiamo riconosciuto il diritto ad usufruire in regime di esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo nell'ambito di percorsi di follow-up. Pertanto, all'interno dell'aggiornamento complessivo dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), previsti dal Patto per la Salute 2014-2016, è stato proposto l'inserimento della endometriosi nell'elenco delle patologie croniche ed invalidanti per gli stadi clinici III e IV della classificazione ASRM.
Tanto è stato fatto dal ministero della Salute ora auspico che si risolvano al più presto i problemi di valutazione della compatibilità finanziaria dell'aggiornamento dei nuovi Lea da parte del ministero dell'Economia e delle Regioni".
DESTITUITE DI FONDAMENTO NOTIZIE SU PRESUNTI CASI DI VAIOLO
In merito alle notizie circa l'esistenza di casi di vaiolo tra gli immigrati, la Direzione prevenzione del Ministero della Salute precisa che sono prive di qualsiasi fondamento e, tra l'altro, introducono pericolosi elementi di instabilità e procurato allarme.
Il servizio di Aegate garantirà un sistema nazionale "end-to-end" per l'autenticazione dei farmaci al punto di dispensazione, assicurando così la massima sicurezza del paziente fino all'ultimo punto della filiera farmaceutica.
Entro tre anni la Direttiva Europea sui medicinali contraffatti sarà legge e tutte le farmacie in Europa dovranno adeguarsi attivando un software di autenticazione che soddisfi i requisiti legislativi. Con 7 anni di esperienza nel settore, in diversi Paesi europei, Aegate è nella posizione ideale per guidare questa attività.
Aegate è lieta di lavorare al fianco della EMVO e delle Agenzie Regolatorie locali nella lotta ai medicinali contraffatti.
"Siamo soddisfatti di essere stati nominati fornitori ufficiali dei servizi avanzati per l'autenticazione dei farmaci in Europa" ha dichiarato Mark de Simone, CEO di Aegate. "Si tratta di una tappa importante nella lotta contro i medicinali falsificati in tutta Europa. Siamo pronti ad impegnarci e a lavorare al fianco degli stakeholder locali nella fornitura di questi servizi".
Aegate™
Con una storia documentata di circa 3 miliardi di farmaci controllati, con un tasso medio di 200.000 transazioni all'ora in 15.000 punti di erogazione, Aegate è il principale leader di mercato nel settore dell'autenticazione dei farmaci. I servizi Reach, Assure e Protect di Aegate soddisfano tutti gli stakeholders. Supportata a livello internazionale da produttori di farmaci e farmacisti, Aegate è un'azienda europea con sedi in tutta Europa. La missione dell'azienda è proteggere i pazienti da medicinali scaduti, falsificati, o richiamati. Aegate si avvale di un sistema altamente sicuro, in tempo reale, per verificare l'autenticità delle medicine. Il sistema opera senza soluzione di continuità dal produttore alla farmacia, e soddisfa pienamente i requisiti della legislazione europea per i medicinali falsificati. La rete Aegate supporta inoltre servizi di messaggistica che forniscono informazioni aggiuntive per il farmacista nel punto di erogazione, come la consulenza sulla regolamentazione o su tematiche legate alla sicurezza dei farmaci, l'educazione del paziente o le informazioni sull'aderenza alle terapie.
Uno studio pubblicato su Current Biology al quale ha partecipato anche l'Itb-Cnr di Segrate (Mi) ha confrontato le nostre popolazioni intestinali con quelle degli Hadza, ultimi cacciatori-raccoglitori. Scoprendo come i microrganismi intestinali siano in grado di supplire alle carenze alimentari, ci proteggano dai derivati del petrolio ma rendano inefficaci gli antibiotici
I batteri intestinali svolgono un ruolo essenziale, poiché forniscono all'uomo la flessibilità metabolica necessaria per adattarsi a diversi regimi alimentari e strategie di sussistenza; e si sono rivelati un fattore chiave nell'evoluzione. A confermarlo una ricerca pubblicata su Current Biology (Cell Press) che ha confrontato il genoma delle specie batteriche che popolano l'intestino negli Hadza, una delle ultime popolazioni di cacciatori-raccoglitori rimaste, con quello di italiani residenti a Bologna. È anche grazie ai nostri microrganismi intestinali che abbiamo potuto trasformarci da cacciatori-raccoglitori, quali eravamo nel Paleolitico, ad agricoltori nel Neolitico, fino alle società moderne nelle quali siamo giunti a poter degradare prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio, ma anche ad accentuare la resistenza del nostro organismo agli antibiotici.
"Lo studio dimostra come i microrganismi intestinali svolgano un processo fondamentale all'equilibrio energetico necessario per la nostra salute", spiega Clarissa Consolandi dell'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Segrate (Mi). "Quando gli amminoacidi essenziali sono carenti nella dieta, ad esempio, sono proprio loro a fornirceli. In particolare, i batteri intestinali degli Hadza sono specializzati nella formazione di amminoacidi aromatici presenti in cibi quali uova e latte, di cui la loro alimentazione è povera; quelli degli italiani sono invece specializzati nella biosintesi di amminoacidi ramificati di cui sono ricchi soia e riso integrale, carenti nei nostri pasti. La ricerca dimostra poi come i microrganismi intestinali si specializzino nella degradazione dei carboidrati: polisaccaridi complessi di origine vegetale, come quelli presenti in bacche e piante ricche di fibre, per gli Hadza; zuccheri semplici e raffinati contenuti nel pane e nella pasta per gli italiani".
Lo studio - frutto di una collaborazione tra Itb-Cnr, Università di Bologna, Max Planck Institute (Germania) e Università del Nevada (Usa) - ha portato anche a un'altra scoperta: "I batteri intestinali degli italiani sono deputati alla degradazione e detossificazione di composti 'xenobiotici', cioè sostanze estranee all'organismo che possono causare effetti nocivi per la salute, quali il naftalene, ottenuto dalla raffinazione del petrolio, i benzoati, comuni conservanti alimentari, e gli xileni", continua la ricercatrice. "Questa è ovviamente una risposta adattativa delle popolazioni urbane all'esposizione ripetuta a tali xenobiotici, che consente di ridurre il rischio per la salute".
BENESSERE. DOMENICA ALLE 19 'YOGA DAY' IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.
Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.
Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).
Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.
L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.
Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.
Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.
Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.
Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.