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martedì 30 giugno 2015
HEALTHNET, LE BUONE PRATICHE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA DEGLI ANZIANI
Latte in polvere, Scanavino (Cia): no allarmismo, pericoloso per il "made in Italy" agroalimentare
Il polverone mediatico che si sta creando intorno al divieto di utilizzare il latte in polvere per i prodotti lattiero-caseari "rischia di innescare preoccupanti allarmismi tutti a svantaggio del made in Italy agroalimentare". Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, commentando la vicenda della lettera con cui la Commissione Ue ha richiamato l'Italia a correggere la legge n.138 del 1974.
"Sarebbe opportuno che tutte le organizzazioni di categoria facessero chiarezza sulla questione e richiamassero alla razionalità, anziché spaventare i consumatori con paure spesso infondate -prosegue Scanavino-. È bene chiarire innanzitutto che il latte in polvere non può essere utilizzato, a prescindere, per la produzione di prodotti a denominazione di origine protetta. Parmigiano, Grana Padano, Mozzarella di bufala, Pecorino, Asiago, Provolone e tutti gli altri 50 prodotti caseari 'made in Italy' restano estranei a questa vicenda".
Sono queste le produzioni che utilizzano gran parte del latte trasformato e dove i disciplinari non prevedono il latte in polvere. Per gli altri prodotti, qualora anche le prossime riunioni a Bruxelles dovessero tradursi in un nulla di fatto per l'Italia, resta l'obbligo di indicare un eventuale utilizzo di latte in polvere tra gli ingredienti.
"Certamente -continua il presidente della Cia- si può e si deve discutere riguardo alle modalità con cui gli ingredienti sono indicati sulle etichette dei formaggi e sulla possibilità di incidere per modificare la normativa europea. Ma cosa ben diversa è l'atteggiamento e l'azione di alcuni preoccupati unicamente a diffondere allarmismo. Eppure quelli che oggi infondono paure sono gli stessi che hanno sostenuto il progetto per il polverizzatore del latte nel Nord Italia. Se ci fosse un po' più di coerenza -conclude Scanavino- magari si riuscirebbe a difendere e a tutelare le imprese agricole, anziché metterne a rischio la redditività attraverso la diffusione di informazioni e notizie superficiali e che mancano del necessario approfondimento".
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA: DISQUISENDO DI REGOLE ED ASIMMETRIE
lunedì 29 giugno 2015
Italia: un paese di golosi! Troppi dolci nella dieta degli italiani e le donne ne mangiano di più rispetto agli uomini. Campagna Curare la Salute 2015
Presentati a "Pianeta Nutrizione ed Integrazione", nell'ambito di EXPO, i primi risultati del test della Piramide Alimentare di Curare la Salute 2015.
Milano, 29 Giugno 2015 – Siamo il Paese della Dieta Mediterranea e la maggioranza degli Italiani è assolutamente convinta di mangiare bene. Ma nei fatti, spesso non è così. "Nella dieta degli italiani sono presenti molti dolci e le donne ne mangiano di più rispetto agli uomini - spiega il Prof. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'Università degli Studi di Milano, firmatario della Nuova Piramide Alimentare INRAN 2009 e membro del Comitato Scientifico di Curare la Salute 2015 - Questa è la fotografia delle nostre abitudini alimentari registrata dal Test della Piramide Alimentare della Campagna Curare la Salute 2015".
Nata con l'obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull'importanza di prendersi attivamente cura di sé, partendo dall'alimentazione e da uno stile di vita virtuoso, l'iniziativa è quest'anno alla sua seconda edizione e, nell'anno di Expo, lancia in rete la versione interattiva della Piramide Alimentare. Rispondendo alle domande proposte, il test genera una piramide personalizzata, evidenziando l'aderenza o lo scostamento tra la propria alimentazione e quanto indicato dalla Piramide Alimentare.
In occasione del VI Forum multidisciplinare "Pianeta Nutrizione ed Integrazione", che si è appena concluso a Milano, nell'ambito di EXPO, sono stati presentati i risultati dei primi tre mesi di rilevazione.
Dei circa 2.400 italiani che hanno effettuato il test sul sito www.curarelasalute.com, il 45% dichiara di mangiare dolci in eccesso, percentuale che si alza fino al 48% nelle donne di tutte le età. La dieta degli italiani risulta anche molto povera di cereali, l'82% dichiara di non mangiarne le 4 porzioni giornaliere raccomandate, e di pesce, il 62% dichiara di non consumarlo affatto.
Nonostante si registri un lieve miglioramento rispetto alla rilevazione del 2014 ("Test della salute" promosso nella prima edizione della Campagna per scoprire il livello di conoscenza e consapevolezza rispetto alla nutrizione), il consumo di frutta e verdura risulta inferiore rispetto alle dosi consigliate dall'OMS: il 73% mangia meno delle 4-5 porzioni giornaliere raccomandate, mentre nel 2014 era l'80%. Un trend, quindi, in miglioramento, ma ancora distante dalle quantità indicate come ottimali.
"Alla luce di questi risultati" sottolinea il Prof. Carruba "risulta fondamentale ricordare che un'alimentazione varia ed equilibrata e l'attività fisica svolta regolarmente sono alla base di una vita in salute. Come indicato dalla piramide alimentare, l'organismo ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Frutta e verdura a tavola ogni giorno sono, in particolare, fondamentali perché sono in assoluto i cibi più ricchi di vitamine e minerali, i cosiddetti "nutrienti essenziali", che l'organismo non è in grado di produrre autonomamente. Dove la sola alimentazione non basta, un aiuto può arrivare anche dall'integrazione: quella multivitaminica e multiminerale, anche secondo le più recenti evidenze scientifiche, ha dimostrato di essere sicura ed efficacie nel prevenire gravi patologie croniche*."
La Campagna Curare la salute 2015 non è stata sviluppata solo on-line ma coinvolge anche le farmacie; all'interno di quelle aderenti all'iniziativa sono disponibili materiali informativi (poster e leaflet) rivolti al pubblico e contenenti messaggi educazionali in tema di sana alimentazione. Cogliendo inoltre l'occasione di Expo 2015, è stata anche realizzata una versione in inglese dei materiali, destinata - nello specifico – alle farmacie del bacino lombardo, con l'obiettivo di diffondere il messaggio di una sana alimentazione, a partire dal modello mediterraneo, anche al pubblico internazionale in visita nel nostro Paese in occasione della manifestazione.
"Curare la Salute", patrocinata da Federfarma, FOFI, SIMG, ADI e Padiglione Italia EXPO 2015, annovera tra i componenti del suo comitato scientifico, la Dott.ssa Annarosa Racca, Presidente di Federfarma, il Prof. Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'Università degli Studi di Milano, il Dott. Luigi Canciani, Responsabile Nazionale Area Prevenzione ed Educazione alla salute SIMG, il Dott. Francesco Carlo Gamaleri, Consiglio Direttivo Ordine dei Farmacisti delle Province di Milano, Lodi e Monza e Brianza e il Dott. Lucio Lucchin, Direttore Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione
venerdì 26 giugno 2015
Arriva il glutine digeribile
Una notizia positiva dunque, solo però in termini di prevenzione. “Seppur notevolmente meno dannoso, il monococco non è comunque idoneo per pazienti che hanno già manifestato la celiachia”, puntualizza Gianfrani. “Invece, potrebbe avere effetti benefici sullo sviluppo della malattia in soggetti ad alto rischio di celiachia. Infatti, dal momento che esiste una stretta correlazione tra la quantità di glutine assunta e la soglia per scatenare la reazione infiammatoria avversa, un’azione preventiva potrebbe essere quella di utilizzare grani con minor contenuto di glutine. Pertanto un grano come il monococco che contiene un glutine più digeribile, e dunque meno nocivo, potrebbe essere un valido strumento per la prevenzione di questa patologia”.
A beneficiare di un dieta a base di piccolo farro sarebbero, secondo i ricercatori, anche i soggetti con sensibilità al glutine. “Oggi sappiamo che gli alimenti a base di grano monococco sono ben tollerati anche da chi soffre di questo disturbo alimentare, che ha caratteristiche diverse dalla celiachia. Quindi, il prossimo passo della ricerca sarà eseguire gli esperimenti direttamente sui soggetti intolleranti per avere la conferma della minore tossicità del monococco e riportare sulla nostra tavola un grano antico”, concludono i ricercatori.
giovedì 25 giugno 2015
Endometriosi. Lorenzin: “Tante le azioni intraprese dal Ministero per questa patologia capace di alterare in maniera profonda la qualità di vita di chi ne soffre”
"Sono molto vicina a tutte le donne che ogni giorno devono confrontarsi con una malattia come l'endometriosi che solo in Italia colpisce circa tre milioni di donne e che è causa del 30-40% dei casi di infertilità femminile. Una malattia con un impatto personale e sociale alto, sia in termini di riduzione della qualità della vita di coloro che ne sono colpite, sia in termini di costi diretti e indiretti.
Sin dall'inizio del mio mandato alla Salute ho prestato grande attenzione a questa patologia che ho posto al centro dell'agenda dedicata alla salute della donna anche nel corso del semestre di presidenza italiana dell'UE. Nel 2014 ho inoltre vincolato 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare specifici progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da questa malattia attraverso l'implementazione di percorsi diagnostico assistenziali e di supporto. Al fine poi di migliorare la conoscenza epidemiologica sull'endometriosi, sui relativi accertamenti diagnostici e sui trattamenti terapeutici adottati, il Ministero ha previsto l'istituzione di un Registro nazionale che si avvarrà di Registri e Osservatori regionali sulla patologia, già realizzati in alcune Regioni.
Inoltre, in considerazione delle profonde ripercussioni cui vanno incontro le pazienti nelle forme cliniche più gravi e diffuse abbiamo riconosciuto il diritto ad usufruire in regime di esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo nell'ambito di percorsi di follow-up. Pertanto, all'interno dell'aggiornamento complessivo dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), previsti dal Patto per la Salute 2014-2016, è stato proposto l'inserimento della endometriosi nell'elenco delle patologie croniche ed invalidanti per gli stadi clinici III e IV della classificazione ASRM.
Tanto è stato fatto dal ministero della Salute ora auspico che si risolvano al più presto i problemi di valutazione della compatibilità finanziaria dell'aggiornamento dei nuovi Lea da parte del ministero dell'Economia e delle Regioni".
mercoledì 24 giugno 2015
Ministero della Salute: l'allarme vaiolo è del tutto infondato
DESTITUITE DI FONDAMENTO NOTIZIE SU PRESUNTI CASI DI VAIOLO
In merito alle notizie circa l'esistenza di casi di vaiolo tra gli immigrati, la Direzione prevenzione del Ministero della Salute precisa che sono prive di qualsiasi fondamento e, tra l'altro, introducono pericolosi elementi di instabilità e procurato allarme.
Il vaiolo è una malattia eradicata, con l'ultimo caso registrato nel 1977.
La sorveglianza sanitaria messa in atto dagli uffici di confine del Ministero della Salute e la rete di sorveglianza per le malattie trasmissibili che il Ministero stesso gestisce in collegamento con le Amministrazioni Regionali, con l'Unione Europea e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità garantiscono trasparenza, autorevolezza a tempestiva generazione e diffusione dell'informazione.
Utilizzare in maniera maldestra fotografie di casi di varicella o di patologie superficiali di interesse dermatologico, trattate con farmaci di base estremamente semplici, viola, tra l'altro, anche il diritto alla privacy dei pazienti, indipendentemente dalla loro nazionalità.
lunedì 22 giugno 2015
CLIMA: DA SURRISCALDAMENTO 1 MLD DANNI DA NUOVE MALATTIE
SALUTE: COLDIRETTI, RECORD SEQUESTRI PANE DA 65,6 MLN NEL 2014
Aegate nominata fornitore ufficiale di servizi per l'autenticazione di farmaci in Europa
Il servizio di Aegate garantirà un sistema nazionale "end-to-end" per l'autenticazione dei farmaci al punto di dispensazione, assicurando così la massima sicurezza del paziente fino all'ultimo punto della filiera farmaceutica.
Entro tre anni la Direttiva Europea sui medicinali contraffatti sarà legge e tutte le farmacie in Europa dovranno adeguarsi attivando un software di autenticazione che soddisfi i requisiti legislativi. Con 7 anni di esperienza nel settore, in diversi Paesi europei, Aegate è nella posizione ideale per guidare questa attività.
Aegate è lieta di lavorare al fianco della EMVO e delle Agenzie Regolatorie locali nella lotta ai medicinali contraffatti.
"Siamo soddisfatti di essere stati nominati fornitori ufficiali dei servizi avanzati per l'autenticazione dei farmaci in Europa" ha dichiarato Mark de Simone, CEO di Aegate. "Si tratta di una tappa importante nella lotta contro i medicinali falsificati in tutta Europa. Siamo pronti ad impegnarci e a lavorare al fianco degli stakeholder locali nella fornitura di questi servizi".
Aegate™
Con una storia documentata di circa 3 miliardi di farmaci controllati, con un tasso medio di 200.000 transazioni all'ora in 15.000 punti di erogazione, Aegate è il principale leader di mercato nel settore dell'autenticazione dei farmaci. I servizi Reach, Assure e Protect di Aegate soddisfano tutti gli stakeholders. Supportata a livello internazionale da produttori di farmaci e farmacisti, Aegate è un'azienda europea con sedi in tutta Europa. La missione dell'azienda è proteggere i pazienti da medicinali scaduti, falsificati, o richiamati. Aegate si avvale di un sistema altamente sicuro, in tempo reale, per verificare l'autenticità delle medicine. Il sistema opera senza soluzione di continuità dal produttore alla farmacia, e soddisfa pienamente i requisiti della legislazione europea per i medicinali falsificati. La rete Aegate supporta inoltre servizi di messaggistica che forniscono informazioni aggiuntive per il farmacista nel punto di erogazione, come la consulenza sulla regolamentazione o su tematiche legate alla sicurezza dei farmaci, l'educazione del paziente o le informazioni sull'aderenza alle terapie.
Cnr: l’intestino umano ormai si è adattato a inquinanti e antibiotici
Uno studio pubblicato su Current Biology al quale ha partecipato anche l'Itb-Cnr di Segrate (Mi) ha confrontato le nostre popolazioni intestinali con quelle degli Hadza, ultimi cacciatori-raccoglitori. Scoprendo come i microrganismi intestinali siano in grado di supplire alle carenze alimentari, ci proteggano dai derivati del petrolio ma rendano inefficaci gli antibiotici
I batteri intestinali svolgono un ruolo essenziale, poiché forniscono all'uomo la flessibilità metabolica necessaria per adattarsi a diversi regimi alimentari e strategie di sussistenza; e si sono rivelati un fattore chiave nell'evoluzione. A confermarlo una ricerca pubblicata su Current Biology (Cell Press) che ha confrontato il genoma delle specie batteriche che popolano l'intestino negli Hadza, una delle ultime popolazioni di cacciatori-raccoglitori rimaste, con quello di italiani residenti a Bologna. È anche grazie ai nostri microrganismi intestinali che abbiamo potuto trasformarci da cacciatori-raccoglitori, quali eravamo nel Paleolitico, ad agricoltori nel Neolitico, fino alle società moderne nelle quali siamo giunti a poter degradare prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio, ma anche ad accentuare la resistenza del nostro organismo agli antibiotici.
"Lo studio dimostra come i microrganismi intestinali svolgano un processo fondamentale all'equilibrio energetico necessario per la nostra salute", spiega Clarissa Consolandi dell'Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr) di Segrate (Mi). "Quando gli amminoacidi essenziali sono carenti nella dieta, ad esempio, sono proprio loro a fornirceli. In particolare, i batteri intestinali degli Hadza sono specializzati nella formazione di amminoacidi aromatici presenti in cibi quali uova e latte, di cui la loro alimentazione è povera; quelli degli italiani sono invece specializzati nella biosintesi di amminoacidi ramificati di cui sono ricchi soia e riso integrale, carenti nei nostri pasti. La ricerca dimostra poi come i microrganismi intestinali si specializzino nella degradazione dei carboidrati: polisaccaridi complessi di origine vegetale, come quelli presenti in bacche e piante ricche di fibre, per gli Hadza; zuccheri semplici e raffinati contenuti nel pane e nella pasta per gli italiani".
Lo studio - frutto di una collaborazione tra Itb-Cnr, Università di Bologna, Max Planck Institute (Germania) e Università del Nevada (Usa) - ha portato anche a un'altra scoperta: "I batteri intestinali degli italiani sono deputati alla degradazione e detossificazione di composti 'xenobiotici', cioè sostanze estranee all'organismo che possono causare effetti nocivi per la salute, quali il naftalene, ottenuto dalla raffinazione del petrolio, i benzoati, comuni conservanti alimentari, e gli xileni", continua la ricercatrice. "Questa è ovviamente una risposta adattativa delle popolazioni urbane all'esposizione ripetuta a tali xenobiotici, che consente di ridurre il rischio per la salute".
General Electric Healthcare. Nasce nuovo network europeo di patologia digitale
venerdì 19 giugno 2015
Yoga Day in Campidoglio. Domenica 21 giugno alle ore 19
BENESSERE. DOMENICA ALLE 19 'YOGA DAY' IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
Una sessione di Yoga in piazza del Campidoglio, per celebrare il primo International Yoga Day, istituito lo scorso dicembre da una specifica dichiarazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ma anche un grande appuntamento collettivo all'insegna del benessere, per salutare il solstizio d'estate.
È l'evento organizzato da YogaFestival, in collaborazione con l'assessorato a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale e con il patrocinio dell'ambasciata dell'India, per domenica 21 giugno alle ore 19. L'incontro, condotto da Antonio Nuzzo, tra le figure di spicco dello Yoga nella capitale e in Italia, radunerà in una seduta libera praticanti di Yoga e simpatizzanti, insieme nella giornata più lunga dell'anno.
"Per il 21 giugno abbiamo scelto di celebrare la giornata dello Yoga in una delle piazze più belle del mondo, un'opportunità unica in una cornice meravigliosa", ha detto l'assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione Paolo Masini.
"Proseguiamo così un percorso avviato da tempo in città con l'obiettivo di unire spiritualità, benessere e qualità della vita", ha spiegato l'assessore. Lo Yoga Day sarà accompagnato da un'analoga iniziativa a Milano.
Per maggiori informazioni: www.yogafestival.it.
giovedì 18 giugno 2015
Michele: continuo a credere nella ricerca
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