DAL COMFORT DELLE PAZIENTI A NUOVE SOLUZIONI DI IMAGING: GE HEALTHCARE IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA CONTRO IL CANCRO AL SENO*
- Al Congresso RSNA di Chicago presentata la prima soluzione mammografica per biopsia con contrasto
- Intanto la rivista TIME premia il mammografo per la compressione assistita di GE Healthcare tra le migliori invenzioni in Sanità del 2019
Milano, dicembre 2019 – Da un lato offrire la possibilità di eseguire esami con macchinari all'avanguardia che permettano ai medici di identificare lesioni maligne in maniera più precisa e in minor tempo, dall'altro garantire un maggior comfort alle donne che si sottopongono a mammografia: l'impegno di GE Healthcare al fianco di medici e pazienti nella lotta contro il cancro al seno prosegue.
In occasione del convegno annuale della Radiological Society of North America (RSNA), appena conclusosi a Chicago, GE Healthcare ha presentato infatti Serena Bright*2, la prima soluzione mammografica per biopsia con contrasto. Le procedure interventistiche e bioptiche sono infatti un passo necessario nella maggior parte delle diagnosi di cancro al seno. In precedenza, per le lesioni non osservate durante la mammografia o gli ultrasuoni, la biopsia con contrasto era tipicamente eseguita con la risonanza magnetica, che può essere più lunga, scomoda e costosa per le pazienti. Con Serena Bright, gli esami di biopsia al seno possono ora essere eseguiti con lo stesso macchinario per la mammografia e nella stessa stanza in cui viene eseguito l'esame di screening o diagnostica. Questo può aiutare a risparmiare tempo, ridurre i costi e, in ultima analisi, migliorare l'esperienza della paziente. Il macchinario aiuta quindi i medici ad evidenziare le aree di flusso sanguigno insolito così da localizzare le lesioni che devono essere sottoposte a biopsia.
Riconoscimento importante, invece, per il mammografo Pristina, premiato dalla rivista TIME come una delle migliori invenzioni per l'assistenza sanitaria nel 2019. Il sistema, grazie all'estensione Dueta, è il primo al mondo a consentire la compressione assistita da parte della paziente (grazie all'utilizzo di un telecomando wireless e al supporto di un tecnico) dando così un senso di controllo durante l'esame.
Una ricerca svolta dal Gustave Roussy di Parigi ha confermato che, quando la paziente può controllarlo, il livello di compressione (e quindi la qualità dell'esame) è significativamente più alto. Il 74% delle pazienti, inoltre, ha confermato che dopo questo genere di procedura si sottoporrebbe a un nuovo e più volentieri all'esame, favorendo così una migliore adesione agli screening al seno.
"La prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella sono tra i principali impegni di GE Healthcare a livello globale e in Italia: rendere le mammografie più confortevoli e precise è un passo importante per affrontare con ancor più probabilità di successo questa sfida" dichiara Antonio Spera, Presidente e AD di GE Healthcare Italia.
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