L'Italia ha messo in campo tempestivamente ed efficacemente tutte le misure necessarie per contrastare l'espansione del virus dell'influenza aviaria e ridurre al minimo il pericolo di contagio, come dimostra il plauso della Commissione Ue che ieri ha promosso a pieni voti il nostro Paese sulla gestione dell'emergenza.
E' quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.Ora bisogna continuare su questa strada, implementando i nuovi vincoli sanitari di sicurezza intorno all'area colpita dai focolai -spiega la Cia- e nel contempo ricordando sempre che non esiste in alcun modo un problema di allerta alimentare con rischi per la salute umana.Mai come oggi serve evitare psicosi collettive con effetti sui consumi -continua la Cia- che minacciano di danneggiare pesantemente un settore produttivo d'eccellenza. Non bisogna dimenticare che l'Italia è il secondo produttore europeo dopo la Francia con quasi 13 miliardi di uova e 1,2 milioni di tonnellate di carni avicole. Per un fatturato totale di 5,7 miliardi di euro e circa 100 mila addetti tra dipendenti diretti e indotto.
Per questo è importante -osserva la Cia- definire proposte unitarie del mondo agricolo condivisibili dalle istituzioni. In questo senso, è necessario proseguire sulla linea della prevenzione, con collaborazioni di filiera tra tutti gli operatori e con la garanzia del rapido indennizzo dei danneggiati.
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