E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno nel commentare l'importante udio condotto da due gruppi di ricercatori dell'Universita di Firenze - guidati da Massimo Stefani del dipartimento di Scienze Biomediche sperimentali e cliniche e da Fiorella Casamenti del Dipartimento Neurofarba - e appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS One che riporta le conclusioni di osservazioni condotte su modelli animali.
A favorire l'aumento delle esportazioni sono certamente anche le notizie sulle proprietà salutistiche di un condimento alla base della dieta mediterranea. Sul piano nazionale si registra però - sottolinea la Coldiretti - un preoccupante calo dei consumi pari al 10 per cento nel primo semestre dell'anno che rischia di avere un impatto anche sulla salute. L'olio di oliva resta però il condimento piu' apprezzato dalgi italiani con un consumo nazionale stimato - sottolinea la Coldiretti - in circa 12 chili a testa. L'Italia – conclude la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione che nel 2012 è stata di circa 4,4 milioni di quintali e puo' contare su 40 oli extravergine d'oliva Dop/Igp.
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