"Il professore emerito di Malattie Infettive dell'Università di Milano, scomparso ieri, non è stato solo un faro per il mondo scientifico ma anche un esempio da seguire nel rapporto tra medico e paziente. Da Milano è arrivata la sua impronta sulla sanità italiana, dopo avere diretto le scuole di specializzazione di malattie infettive e tropicali, insegnando la materia a centinaia di studenti e specializzandi e coordinando e gestendo programmi di ricerca nazionali ed internazionali che lo hanno portato a produrre circa 500 lavori scientifici indicizzati.
Ha servito il Ministero della Salute in qualità di membro del Consiglio Superiore della Sanità, della unità di crisi per l'influenza pandemica, del comitato per le emergenze infettive, di vice presidente della Commissione Nazionale AIDS. Era Presidente del Comitato Etico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
Insignito della Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica, il suo grande profilo umano e l'attenzione ai problemi etici e sociali lo hanno reso un indiscusso punto di riferimento nel Paese sia per gli esperti che per le associazioni non governative. Era presidente dell'Associazione Nazionale per la lotta contro l'AIDS. Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di questa figura straordinaria, e l'obbligo di mantenere vivo il ricordo del suo talento, delle sue virtù".
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