(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 ott - "Mi aspetto un nuovo piano industriale che non basi i risultati di Mediobanca solo su Generali e Compass, ma progetti un futuro da banca di investimenti". Così ha risposto il presidente di Delfin, Leonardo Del Vecchio, incrociato da Radiocor fuori dalla sede milanese di Luxottica. "Una banca - ha proseguito Del Vecchio - capace di giocare un ruolo da leader in Italia e in Europa e che possa così dare soddisfazione a tutti gli azionisti, Delfin inclusa", ha concluso. È la prima volta che il patron di Luxottica interviene su Mediobanca dopo che la sua holding di famiglia Delfin ha annunciato qualche settimana fa di aver acquisito una quota di poco inferiore al 7% di Mediobanca. L'istituto, sempre secondo Del Vecchio, deve sommare agli utili oggi generati da Compass e Generali altre fonti di reddito per soddisfare tutti gli azionisti. Secondo indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore e non confermate, la Delfin ha allo studio l'ipotesi di chiedere alla BCE l'autorizzazione per salire oltre il 10% della banca di Piazzetta Cuccia.
*** Banco Desio: aumento capitale da 8,7mln per la cassaforte Brianza Unione. Con conversione bond. Rafforza Cet1 dopo fusione Spoleto
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 ott - Brianza Unione Sapa, la cassaforte attraverso cui le famiglie Gavazzi e Lado controllano il Banco Desio, rafforza il patrimonio del gruppo varando un aumento di capitale da 8,7 milioni tramite la conversione di un bond. In base ai verbali assembleari consultati da Radiocor, lo scorso 30 settembre l'assemblea degli obbligazionisti portatori del bond da 19,7 milioni in scadenza il 30 settembre 2020 ha infatti modificato il regolamento del prestito, rendendolo convertibile in azioni con un rapporto di 12 obbligazioni per ogni nuova azione e anticipando la scadenza al 31 ottobre 2019. Lo stesso giorno l'assemblea straordinaria degli azionisti dell'accomandita ha varato l'aumento di capitale fino a 8,7 milioni nominali a servizio della conversione del bond. Da qui a fine mese, quindi, i bondholder avranno la facoltà di convertire in azioni ordinarie, in tutto o in parte, le obbligazioni detenute. L'operazione, che ha avuto il via libera della Banca d'Italia, «risponde all'opportunità per il gruppo che fa capo alla società, che comprende la controllata Banco di Desio e della Brianza e le società da queste controllate, di migliorare i coefficienti patrimoniali di vigilanza cui è sottoposto il gruppo medesimo, con ricadute positive in termini di operatività nell'attività bancaria svolta». In particolare «l'operazione dovrebbe consentire di riassorbire ampiamente l'effetto diluitivo in termini di Cet1 ratio derivante dalla fusione per incorporazione della Banca Popolare di Spoleto» nel Banco Desio. Il consiglio degli accomandatari ritiene quindi che la conversione sia nell'interesse della società «permettendo l'estizione di un debito consistente e la conseguente patrimonializzazione del gruppo nel suo complesso, oltre a una riduzione degli oneri finanziari della società».
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