La tre giorni pisana, che si tiene a distanza di oltre 50 anni dal primo trapianto di pancreas (16 Dicembre 1966), è stata annunciata mercoledì 9 ottobre, nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, dal rettore Paolo Mancarella, dal presidente della Fondazione Pisa, Claudio Pugelli, dal coordinatore del Comitato Organizzatore, Ugo Boggi, dal direttore del dipartimento di Biologia, Alberto Castelli, e dalla presidente del corso di laurea magistrale in Biologia applicata alla biomedicina, Luciana Dente.
La "First World Consensus Conference on Pancreas Transplantation" è organizzata dall'Università di Pisa, con il supporto della Fondazione Pisa, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. L'iniziativa, promossa dal professor Ugo Boggi, nasce sotto l'egida della International Pancreas and Islet Transplant Association (IPITA), divisione della Transplantation Society, la Società mondiale dei trapianti. Il fatto che IPITA abbia ritenuto di affidare al professor Boggi, e al gruppo da lui coordinato, l'organizzazione di questo primo evento mondiale testimonia la qualità e la rappresentatività dei risultati raggiunti nel trapianto di pancreas dall'Università di Pisa e dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. La Consensus Conference ha il patrocinio di una quindicina di società scientifiche nazionali e internazionali e quelli istituzionali dell'Università di Pisa, della Regione Toscana, del Comune di Pisa, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute.
A Pisa sono stati invitati 80 esperti internazionali provenienti dai cinque continenti in rappresentanza di 18 Paesi. Si tratta della prima volta in cui i maggiori esperti mondiali si riuniscono per deliberare, seguendo una metodologia scientifica, circa valore e modalità di esecuzione del trapianto di pancreas. I risultati della Consensus Conference avranno ovvie, inevitabili, ripercussioni sulla pratica dei trapianti di pancreas in tutto il mondo. Serviranno cioè da linee guida per tutti per rendere il trapianto di pancreas una terapia quanto più possibile erogata secondo le regole della medicina basata sulle evidenze.
Il congresso, che si svolgerà nell'Auditorium della Fondazione Pisa, non ha supporto di aziende del settore faramaceutico o medicale in generale, come scelta ben precisa volta a evitare ogni e qualsiasi potenziale conflitto di interesse.
In preparazione all'appuntamento pisano, nei mesi scorsi, un gruppo di ricercatori ha analizzato decine di migliaia di articoli presenti nella letteratura medica estraendo i dati necessari a rispondere ai quesiti che la Consensus Conference si è posta. I risultati di questa analisi della letteratura sono stati poi resi noti agli esperti internazionali. Su questa base sono già state formulate le proposte di risposta ai quesiti clinici ed è stata aperta una discussione "on-line". A Pisa ogni risposta sarà rivalutata, ridiscussa e infine approvata, con un grado di evidenza e una forza di raccomandazione che seguirà i più rigorosi parametri scientifici.
Il Comitato Organizzatore è composto dai professori Ugo Boggi, Piero Marchetti e Fabio Vistoli dell'Ateneo di Pisa, Thierry Berney dell'Università di Ginevra e Raja Kandaswamy dell'Università di Minneapolis.
La Consensus Conference si aprirà il 17 con il conferimento da parte dell'Università di Pisa della laurea honoris causa in Biologia Applicata alla Biomedicina a David E.R. Sutherland, riconosciuto come il maggior esperto al mondo in materia di trapianto di pancreas. Le condizioni di salute del professor Sutherland non gli consentiranno di essere presente di persona e sarà invece collegato in teleconferenza.
Nato a Minneapolis nel 1940, David Sutherland ha creduto più di chiunque altro nelle potenzialità terapeutiche del trapianto di pancreas. Con un lavoro durato oltre quarant'anni il professor Sutherland non solo ha dimostrato che il trapianto di pancreas è fattibile ma che è anzi associato a enormi benefici per i pazienti diabetici più gravi. L'inizio di questo percorso non è stato facile e in quella fase Sutherland è stato spesso considerato un visionario. Poi, quando i suoi studi hanno chiarito il ruolo del trapianto di pancreas, è stato valutato come un genio.
L'azione di Sutherland, incessante, appassionata, e competente si è tradotta nell'esecuzione di oltre 2.300 trapianti di pancreas. Si tratta dell'attività più numerosa al mondo. A ciò si è aggiunta una altrettanto prolifica attività scientifica testimoniata dalla pubblicazione, quasi esclusivamente sul trapianto di pancreas e sul funzionamento delle beta-cellule pancreatiche (le cellule che producono insulina), di oltre 1.000 articoli scientifici con "revisione tra pari" che hanno ottenuto più di 32.000 citazioni generando un H-indice di 88. Si tratta di parametri bibliometrici incredibilmente alti per un chirurgo.
In questa incredibile attività scientifica David Sutherland ha affrontato a 360 gradi le problematiche dei trapianti di pancreas e, senza limitarsi agli aspetti tecnici, ha approfondito tutti i temi più rilevanti per la realizzazione con successo del trapianto quali la biologia delle beta-cellule pancreatiche, i meccanismi patogenetici del diabete, le terapie antirigetto, le profilassi microbiologiche e virologiche. David Sutherland è stato inoltre mentore e tutore di generazioni di chirurghi e medici che hanno voluto dedicarsi al trapianto di pancreas, un'azione che ha reso possibile il diffondersi del trapianto di pancreas in tutto il mondo. Nel corso della carriera il professor Sutherland ha ricevuto ogni tipo di onoreficenza, incluso il premio Medawar nel 2012, il più alto riconoscimento scientifico in ambito trapiantologico, ed ha ricoperto le più alte cariche di responsabilità nel settore dei trapianti. Se i risultati clinici e scientifici di David Sutherland sono tanto elevati da essere probabilmente irripetibili, non meno positivo è il suo profilo personale. Nella Laudatio per il premio Medawar, il collega Hans Sollinger ha dichiarato di "non aver mai conosciuto essere umano migliore di Sutherland". Chi conosce David Sutherland sa che questa affermazione è assolutamente vera.
Nella foto, da sinistra: Boggi, Dente, Pugelli, Mancarella, Castelli.
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