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martedì 11 febbraio 2020

"#Ho l'asma e faccio sport": presentata al Ministero la campagna social

Presentato oggi c/o il Ministero della Salute ore 10:30, Sala Auditorium Piccinno con il Patrocinio del Ministero della Salute, Senato della Repubblica e Camera dei Deputati

"#Ho l'asma e faccio sport": nasce la campagna social 
che promuove l'attività fisica per una migliore gestione dell'asma

Un progetto sinergico e dinamico quello ideato dall'Associazione "Respiriamo Insieme" per interagire con le Istituzioni (politiche, sportive e dell'istruzione e dello spettacolo) e con la crescente popolazione di asmatici attraverso i canali web e social. 
Numerosi gli appuntamenti previsti oggi che, oltre a quello con le Istituzioni che aprirà la campagna, vedrà l'illuminazione dello Stadio dei Marmi sino alle ore 23:00 e un'amichevole di calcio tra la Nazionale Italiana Parlamentari e gli Asmatici "Respiriamo Insieme" (ore 19:00 c/o il Campo Sportivo "Tre Fontane"). 

Roma, 11 febbraio 2020 - Nel mondo sono circa 300 milioni e in Italia superano i 2 milioni e mezzo le persone che soffrono di asma, E' rivolto proprio a loro il messaggio che la campagna social "Ho l'asma e faccio sport" vuole promuovere per sostenere il ruolo dell'attività fisica per migliorare l'andamento clinico e la qualità di vita delle persone con asma. Allarmano anche i risultati Doxa[1] sulla qualità di vita dei pazienti asmatici che limita a fare sport 9 pazienti su 10 contro una minoranza del 40% che ha scelto di praticarlo.

"Vogliamo stimolare e sostenere un'attenzione intensa e costante sul tema dell'asma. Con questa campagna vogliamo far conoscere l'asma e in tutte le sue forme, promuovendo una migliore consapevolezza della propria patologia e della gestione del trattamento – commenta Simona BARBAGLIA, Presidente dell'Associazione Respiriamo Insieme e ideatrice della campagna "Ho l'asma e faccio sport"- Lo sport deve essere inteso come momento di salute e socializzazione e va rifiutato l'atteggiamento per cui attività fisica e sportiva rappresentano spesso un ostacolo per il paziente di qualsiasi età. Spesso lo sport è di fatto – continua Barbaglia - per l'asmatico sia esso bambino o adulto, un obiettivo non raggiunto. Siamo molto soddisfatti della risposta delle Istituzioni e dei Patrocini ottenuti attraverso i quali promuovere la Campagna. Chiediamo a ciascuno di dedicare un contributo postando sui propri canali social il messaggio #holasmaefacciosport: un invito per i pazienti con asma a non limitarsi, a iniziare a fare attività fisica. Avremo poi il piacere di raccogliere tutti i contributi più espressivi e significativi che verranno raccolti e inseriti in un video in occasione della Giornata Mondiale dell'Asma del prossimo 6 maggio".

La presenza di questa patologia è associata ad una ridotta qualità di vita, limitazioni nelle attività fisica, effetti negativi sulla dimensione psicologica, sulle relazioni, sulla vita sociale e su quella scolastica e lavorativa. I pazienti asmatici hanno una più alta probabilità di soffrire di ansia, depressione, attacchi di panico. L' esercizio fisico induce modificazioni di adattamento a carico di tutti gli apparti, compresol'apparato respiratorio.

"E' dimostrato che il controllo dell'asma è tanto migliore quanto maggiore è l'attività fisica svolta – precisa Gianna CAMICIOTTOLI, pneumologa, specialista Malattie dell'Apparato Respiratorio - L'esercizio fisico regolare si associa a un minor declino annuale della funzione respiratoria. Questi benefici sono dimostrati sia in giovani asmatici che in pazienti adulti con una storia più lunga di asma. La consapevolezza di poter affrontare un esercizio fisico strutturato e quindi una attività sportiva comporta l'uscita dall'isolamento in cui spesso si trova il paziente con sintomi respiratori, la crescita dell'autostima, soprattutto nei pazienti più giovani, l'accettazione della malattia e una maggior consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti".

Non solo i pazienti asmatici ma anche coloro che sono affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), possono trarre vantaggi nel praticare attività fisica. La riabilitazione respiratoria fa parte di diritto della terapia non farmacologica della BPCO per la sua provata efficacia nel ridurre la percezione di dispnea, migliorare la tolleranza allo sforzo e la qualità della vita di questi pazienti.

"Praticare sport spesso rappresenta il primo step di un cambiamento dello stile di vita finalizzato alla prevenzione e alla gestione delle patologie croniche. I risultati di numerosi studi mostrano come svolgere in maniera regolare un'attività sportiva, anche a basso impatto, migliori l'interazione sociale – precisa Ilaria BAIARDINI, psicologa e psicoterapeuta - aumenti il senso di controllo, l'autostima, il livello di consapevolezza: si tratta di fattori psicologici che favoriscono sia l'adattamento a una malattia cronica come l'asma, sia la sua gestione a lungo termine"

Esempi vincenti e positivi che aiutino a sostenere e promuovere il messaggio #holasmaefacciosport: questo il traguardo della campagna fortemente voluta dall'Associazione "Respiriamo Insieme", per promuovere e stimolare l'accesso alle attività sportive a quanti soffrono di asma - bambini o adulti che siano – tuttora fortemente trattenuti e poco informati sul reale vantaggio a livello clinico e psicologico.


1 DoxaPharma, luglio 2019 " L'asma grave e gli effetti sulla vita scolastica, lavorativa e sociale"



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