L'indagine della Procura di Brindisi, lodevole, pone all'attenzione della politica la questione dei requisiti dell'accreditamento della strutture sanitarie che non riguarda solo il privato ma, anche il pubblico.
Accade che ci si accanisce nei controlli sul privato, che magari ha profuso ingenti sforzi in termini di investimenti economici per adeguare i requisito delle proprie strutture, e si tralascia il controllo della strutture pubbliche che ormai cadono a pezzi per carenze di manutenzione ordinaria e sono sguarnite di personale.
É inevitabile che laddove viene meno la politica la Magistratura esercita un'azione surrogante e dovuta che mette a nudo la fragilità del sistema sanitario pugliese costruito negli ultimi dieci anni dal governo del centrosinistra. Eppure, proprio a riguardo delle strutture reumatologiche oggetto dell'inchiesta noi dell'opposizione, non da oggi, abbiamo segnalato l'inadeguatezza della rete che si andava organizzando senza essere ascoltati.
Non ci consola pensare al "noi l'avevamo detto", avremmo voluto che la Regione non fosse caduta in quest'altra brutta pagina della sua storia.
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