CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

sabato 12 dicembre 2015

Giancarlo Barolat, il medico torinese famoso negli Stati Uniti per far scomparire il dolore con un chip, ha aperto un centro anche in Italia

«Milioni di persone soffrono di dolori che non hanno una causa chiaramente riconoscibile o non sono curabili. Spesso si crede che conviverci sia l’unica soluzione, ma esistono alternative come la neurostimolazione, efficace nel 75-80% dei casi» dice Barolat, 40 anni di esperienza e 8mila impianti realizzati, punto di riferimento mondiale del settore. Oltre al centro a Denver, ne ha aperto uno a Como.

Oltre 90 pubblicazioni scientifiche all’attivo, un centro a Denver che porta il suo nome e un altro a Como aperto da pochi anni. Il torinese Giancarlo Barolat, 65 anni, è un medico che da quattro decenni si occupa di alleviare il dolore cronico non-oncologico, intervenendo in quei casi in cui il danno al sistema nervoso provoca un dolore che non può essere guarito, ma che tuttavia è così insistente da interferire con le attività quotidiane, per il resto della vita.

Barolat è stato un pioniere nel campo della neurostimolazione per il controllo del dolore: negli anni ha impiantato 8mila device e oggi è considerato un punto di riferimento mondiale del settore

«Ci sono dolori che non hanno una causa chiaramente riconoscibile (per esempio la maggior parte delle cefalee) o che ne hanno una che non è curabile – afferma Barolat -. Nei nostri centri trattiamo pazienti che soffrono di dolore cronico, ossia che dura da più di tre mesi, e che non hanno trovato beneficio dai trattamenti finora eseguiti o dalla chirurgia. È un problema che riguarda milioni di persone, che soffrono soprattutto di mal di schiena, dolori lombari, dorsali, cervicali, alle articolazioni e mal di testa. Negli Stati Uniti è piuttosto comune cercare una soluzione a queste problematiche, mentre in Europa in generale, e in Italia in particolare, è ancora diffusa l’idea che il dolore debba essere sopportato e curato solo se oncologico. Purtroppo si tratta di situazioni invalidanti, che arrivano a compromettere la quotidianità e spesso riguardano persone giovani, condannate a soffrirne per tutta la vita. La terapia convenzionale consiste di solito nella somministrazione di antidolorifici o oppiacei: sul lungo periodo, tuttavia, l'effetto tossico può superare quello terapeutico».

Nato a Torino, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1974 e la specializzazione in Neurochirurgia in Italia, ha proseguito gli studi negli Stati Uniti studiando al Mount Sinai Medical Center di Miami, in Florida e al Medical College of Wisconsin. Fino al 2004, è stato dirigente medico del Reparto di Neurochirurgia Funzionale e Servizi Neurochirurgici nell’Ospedale Universitario Thomas Jefferson (TJUH) a Philadelphia. È abilitato dal Consiglio sia della Società Italiana di Neurochirurgia che di quella Americana. Presidente della International Neuromodulation Society per due volte consecutive, è membro del Consiglio della Società di Neuromodulazione americana e della Direzione Editoriale della rivista Neuromodulation.

L’intuizione di Barolat è stata applicare sistematicamente e a diversi livelli la neurostimolazione, già utilizzata in altri settori, anche per il dolore cronico non oncologico. La neurostimolazione consiste in una stimolazione elettrica del sistema nervoso che sostituisce il dolore con un altro impulso, che funziona nel 75/80% dei casi.

«Di solito i pazienti provano ogni tipo di trattamento per trovare sollievo al dolore, raramente ricavandone benefici duraturi. Per questo ho voluto orientare la mia ricerca verso una soluzione che desse la possibilità a chi soffre di un dolore cronico di condurre una vita più normale» afferma Barolat.

Oggi i pazienti arrivano da tutti gli Stati Uniti nel centro che porta il suo nome, il Barolat Neuroscience a Denver, in Colorado, dove si occupa di Neurochirurgia e Neuromodulazione, e collabora con il Presbyterian/St. Luke’s Medical Center e con lo Sky Ridge Medical Center.

Pur vivendo principalmente negli Stati Uniti, Barolat non ha dimenticato le sue origini e torna periodicamente in Italia, dove ha scelto di realizzare un centro per l’Europa. Il Barolat Neuromodulation Institute Europe ha sede ad Appiano Gentile (Como) e ci lavora un team di specialisti formati da Barolat stesso, composto da Giovanni Frigerio, Rodolfo Bucci e Claudio Reverberi. 

«Se non eseguita da personale adeguatamente formato, la neurostimolazione non è efficace. Per questo nel centro di Como, punto di riferimento in Europa per il settore, ho selezionato i medici che eseguono il trattamento e che conoscono alla perfezione il metodo da seguire» conclude il medico torinese.

In cosa consiste la neurostimolazione?
Si innestano uno o più elettrodi posizionati strategicamente in modo da trasmettere degli impulsi elettrici che impediscono di sentire il dolore. Gli elettrodi possono venire impiantati in tre sedi diverse: 1- nello spazio epidurale a livello della colonna vertebrale 2- a livello dei nervi periferici (per lo più negli arti) 3- nei tessuti sottocutanei, per stimolare le piccole branche terminali dei nervi. I tre “targets” possono essere combinati anche nello stesso impianto. Gli elettrodi vengono attivati da un piccolo “pacemaker” impiantato in sede sottocutanea. Si tratta di una tecnica reversibile e poco invasiva - soprattutto in confronto alle altre soluzioni disponibili come interventi di stabilizzazione del rachide o resezione delle radici nervose - e praticamente priva di effetti collaterali. Non ci sono limiti d'età. Il dottor Barolat ha impiantato pazienti con uno spettro di età dai 9 agli 85 anni . 

Le controindicazioni sono minime. Lo scopo della neurostimolazione non è di “guarire” il dolore (cosa che è spesso impossibile nei dolori cronici non-oncologici), ma di ridurlo a livelli ben più tollerabili. Molto spesso si riesce ad ottenere una riduzione del dolore tale da migliorare in maniera sostanziale la qualità di vita. Sono necessarie due sedute: una di prova (per valutare l’efficacia della neurostimolazione) e l'altra per l'impianto definitivo, che avviene in sedazione in day hospital. Seguono controlli periodici una o due volte l'anno. Importante è che la neurostimolazione sia eseguita da esperti, altrimenti può non dare i risultati sperati.

Per informazioni sui trattamenti si può contattare il Barolat Neuromodulation Institute Europe di Appiano Gentile (Como) al call center 342-0590517.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *