Per i medici del progetto Mesoghios di INTERSOS una app mobile ideata da IBM nell'ambito del suo programma internazionale Impact
Grants.
Duplice il beneficio: più efficienza per l'infrastruttura IT
della Ong e un'efficacia ancora maggiore nell'assistenza ai migranti.
Crotone 9 marzo 2016 –
Intersos fa leva sulla tecnologia digitale per il progetto Mesoghios: è
questa la novità che il Direttore generale della Ong, Kostas
Moschochoritis, e quello della Fondazione IBM Italia Angelo Failla hanno
presentato oggi a Crotone al mondo del volontariato, al Sindaco Peppino
Vallone e al Commissario della ASP Sergio Arena.
In
sintesi si tratta di una soluzione che abbina una app Android e una web
application per personal computer e che nasce dal lavoro congiunto tra
il personale medico di Intersos e un team tecnico di Ibm, grazie al suo
programma internazionale Impact Grants.
"Attraverso
questo programma, sviluppato dalla Fondazione IBM Italia, l'azienda
affianca importanti organizzazioni non profit per renderne più efficace
l'azione. Le soluzioni realizzate, che prevedono la donazione di servizi
e software selezionati, sono messe a punto sulla base delle esigenze di
chi ne beneficia. I dati utilizzati e gli scenari d'uso sono quelli
forniti e descritti dalle stesse organizzazioni", dichiara Angelo Failla, Direttore della Fondazione IBM Italia.
Le
organizzazioni non governative, i medici e i paramedici di tutta Europa
sono in prima linea per rispondere alla più grande crisi umanitaria
dalla fine del secondo conflitto mondiale e lo fanno affrontando
quotidianamente difficoltà e problemi che richiedono soluzioni
innovative.
Per esempio, molte delle persone assistite non hanno
traccia della loro storia clinica quando arrivano e questo mette a dura
prova i medici che devono diagnosticare patologie di diversa natura e
seguirne gli sviluppi nelle visite successive.
Con la
nuova applicazione, il personale di Intersos sarà ora in grado di
registrare una cartella clinica indipendentemente dal luogo in cui opera
inserendo video, foto e audio. Disporre di una banca dati provvista di
immagini permette analisi accurate sulle patologie e sui progressi
rilevati, rendendo più pratico ed efficace il lavoro del personale
medico. Il paziente, inoltre, potrà ricevere via mail, e portare con sé,
la propria cartella clinica facilitando il lavoro dei medici con cui
entrerà in contatto in altri contesti e il follow up delle condizioni
cliniche patologiche in corso.
Dopo una prima fase di
sperimentazione da parte del personale medico di Intersos,
l'implementazione del database verrà ora progressivamente estesa, previa
adeguata formazione degli operatori e nella piena garanzia della
privacy dei pazienti, alla rete di associazioni attive sul territorio di
Crotone nell'assistenza e accoglienza ai migranti, per fornire una
risposta sempre più efficace ai bisogni di salute delle persone
assistite.
"Con il progetto Mesoghios, Intersos
fornisce assistenza medica a migranti e rifugiati presenti nel
territorio di Crotone. I numeri sono rilevanti: solo nell'ultimo anno i
migranti passati dall'ambulatorio sono stati oltre 2mila. La soluzione
realizzata con la partnership tra Fondazione IBM Italia e Intersos è un
passo avanti molto importante e concreto nella sfida della messa a punto
di interventi sempre più efficaci per migliorare la capacità di
risposta della rete sanitaria italiana e per garantire la tutela della
salute dei migranti." dichiara Kostas Moschochoritis, Direttore di INTERSOS.
"In
questo particolare momento storico del nostro Paese, e soprattutto in
un territorio come il nostro che registra un'altissima presenza di
migranti, avere un supporto tecnologico innovativo di questa portata è
fondamentale per chi si occupa della loro assistenza sanitaria ma
soprattutto per quanti arrivano nella nostra terra che, ricordo, sono
persone. E' proprio questa sensibilità verso l'altro, che travalica il
pur rilevante aspetto scientifico e tecnologico, che mi sento di
sottolineare nel ringraziare chi ha proposto questo progetto scegliendo
la città di Crotone per la sua realizzazione." dichiara il sindaco Peppino Vallone.
La
soluzione tecnologica, ospitata nel Cloud Data Center che l'azienda ha
aperto in provincia di Milano nel giugno del 2015, utilizza servizi e
prodotti IBM ed è completamente sviluppata da un team tecnico italiano.
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