Health in Italy, il brand che unisce le strutture sanitarie italiane di eccellenza che operano nel Medical Tourism, è stato presentato oggi presso la Farnesina, nel corso del convegno “Qualità del sistema sanitario italiano, turismo e attrattività dei territori”, promosso da Ministero degli Esteri, Ministero della Salute e MIBACT.
Per Medical Tourism (o Turismo Sanitario) si intende qualsiasi viaggio al di fuori del proprio Paese di residenza allo scopo di ricevere prestazioni medico/sanitarie, preventivamente concordate, nonché l’insieme delle relative attività di organizzazione di viaggio e di permanenza nel Paese estero.
In un contesto globale in cui si avverte la mancanza di un brand di sistema che rappresenti l’Italia nel mondo, l’obiettivo dell’associazione senza fini di lucro “Health in Italy” è la promozione dell’intera filiera della salute (ospedali, alimentazione, benessere, stili di vita e strutture alberghiere), per aggiungere quindi l’eccellenza nella sanità alle altre dimensioni per le quali l’Italia è già famosa in tutto il mondo.
Il sistema sanitario italiano viene infatti collocato ai primi posti nei ranking mondiali e in Italia vi sono già strutture sanitarie di assoluta qualità, che attraggono numerosi pazienti dall’estero e stanno puntando a crescere ulteriormente nel Medical Tourism.
La Farnesina supporta lo sviluppo internazionale del sistema Italia e nel settore del Medical Tourism l’Italia può competere ai massimi livelli mondiali. L’Italia si classifica prima al mondo sia per la qualità della vita secondo il Bloomberg Global Health Index 2017, sia nella classifica dei Siti Unesco.
Lo sviluppo dell’Italia come destinazione di Medical Tourism consentirà a regime la creazione di 8.000-10.000 nuovi numerosi posti di lavoro e contribuirà a valorizzare le professioni mediche e sanitarie.
Il network Health in Italy include strutture sanitarie e non sanitarie in base a criteri molto selettivi ed esigenti, basati sull’analisi dell’efficacia delle cure (outcome), della qualità e della sicurezza dei pazienti (ispirati agli standard Joint Commission International), e delle capacità di accoglienza di pazienti internazionali (secondo gli standard di hospitality).
Nel network Health in Italy sono finora entrate sia strutture pubbliche che strutture private di alta qualità. Ne fanno parte l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, la Fondazione Poliambulanza, l’Humanitas Research Hospital, il Policlinico Universitario Campus Bio-medico, il C.O.T. di Messina, il Centro Chirurgico Toscano, l’ISMETT e il Gaslini. Numerose altre strutture hanno fatto richiesta di entrare e sono attualmente in fase di valutazione.
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Negli ultimi anni la facilità degli spostamenti internazionali ha spinto milioni di persone ad affrontare un viaggio al di fuori del paese di residenza allo scopo di ricevere assistenza medica. Per Medical Tourism (anche turismo sanitario) si intende qualsiasi viaggio al di fuori del proprio paese di residenza allo scopo di ricevere prestazioni medico/sanitarie, preventivamente concordate, nonché l’insieme delle relative attività di organizzazione di viaggio e di permanenza nel paese estero.
Nonostante tale mercato sia in forte espansione a livello globale, anche grazie ai costi decrescenti dei viaggi internazionali, in Italia si avverte la mancanza di un brand di sistema che rappresenti nel mondo il nostro Paese.
Nel corso del convegno “Qualità del sistema sanitario italiano, turismo e attrattività dei territori”, promosso da Ministero degli Esteri, Ministero della Salute e MIBACT, che si è tenuto il 4 ottobre 2017 presso la Farnesina, è stato presentato il brand che unisce le strutture sanitarie italiane di eccellenza che operano nel Medical Tourism, “Health in Italy”.
L’obiettivo di “Health in Italy” (www.healthinitaly.org), associazione senza fini di lucro, è la promozione dell’intera filiera della salute (ospedali, alimentazione, benessere, stili di vita e strutture alberghiere) aggiungendo quindi l’eccellenza nella sanità alle altre dimensioni per le quali l’Italia è già famosa in tutto il mondo.
La Farnesina supporta lo sviluppo internazionale del sistema Italia e nel settore del Medical Tourism l’Italia può competere ai massimi livelli mondiali. L’Italia si classifica prima al mondo sia per la qualità della vita secondo il Bloomberg Global Health Index 2017, sia nella classifica dei Siti Unesco. Lo sviluppo dell’Italia come destinazione di Medical Tourism consentirà a regime la creazione di 8.000-10.000 nuovi numerosi posti di lavoro e contribuirà a valorizzare le professioni mediche e sanitarie.
Al riguardo, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha dichiarato: “L’Italia è per Bloomberg il Paese più sano al mondo e al primo posto per la qualità della vita. E quali sono le ragioni di questo primato se non il vivere all’Italiana, il sistema sanitario, le sane abitudini alimentari, la bellezza storica e paesaggistica da cui siamo circondati? Facendo squadra presentiamo per la prima volta in maniera integrata la qualità del sistema sanitario e la ricchezza culturale e turistica dei nostri territori, uno sforzo di sistema che vede al fianco del Ministero degli Esteri il Dicastero della Salute e quello dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, le Regioni, l’ENIT e una serie di prestigiose e qualificate strutture sanitarie pubbliche e private. Puntando su questo settore, l’Italia, secondo i più recenti studi, potrebbe registrare un incremento del fatturato della filiera della salute di oltre 5 miliardi di euro l’anno”.
L’iniziativa “Health in Italy” ha ricevuto il plauso dell’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Secondo il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti, il Medical Tourism rappresenta anche un modo per mettere a frutto gli investimenti che l’Italia ha fatto nella formazione dei suoi professionisti: “Nel Rinascimento dall’estero si veniva in Italia per prendere ispirazione dalla nostra accademia medica. Oggi, sempre di più, sono i medici laureati nelle università italiane che emigrano facendo la fortuna dei Paesi che li fanno specializzare e li assumono. Il turismo medico rappresenta un’opportunità per invertire questa tendenza, creando nuovi posti di lavoro in Italia e restituendo alla nostra sanità il ruolo di primo piano che ha sempre avuto nella storia. Allo stesso tempo si tratta di una spinta a tutto il sistema sanitario pubblico e privato che avrà l’occasione di mostrare le proprie eccellenze e, dove necessario, sarà incentivato a migliorarsi per attirare nuovi pazienti”.
Il network Health in Italy include strutture sanitarie e non sanitarie in base a criteri molto selettivi ed esigenti, basati sull’analisi dell’efficacia delle cure (outcome), della qualità e della sicurezza dei pazienti (ispirati agli standard Joint Commission International), e delle capacità di accoglienza di pazienti internazionali (secondo gli standard di hospitality).
Nel network Health in Italy sono finora entrate sia strutture pubbliche che strutture private di alta qualità. Ne fanno parte: l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, la Fondazione Poliambulanza, l’Humanitas Research Hospital, il Policlinico Universitario Campus Bio-medico, il C.O.T. di Messina, il Centro Chirurgico Toscano, l’ISMETT e il Gaslini. Numerose altre strutture hanno fatto richiesta di entrare e sono attualmente in fase di valutazione.
Il sistema sanitario italiano viene collocato ai primi posti nei ranking mondiali e in Italia vi sono già strutture sanitarie di assoluta qualità che attraggono numerosi pazienti dall’estero e che stanno puntando a crescere ulteriormente nel Medical Tourism. L’auspicio è che queste best practice si diffondano sempre più.
“Il primo obiettivo del Network Health in Italy è quello di far conoscere sui mercati internazionali e presso tutti gli operatori internazionali di Medical Tourism (assicurazioni, multinazionali, facilitatori) la punta di diamante del sistema sanitario italiano mediante un brand di sistema. A breve sarà pubblicata la prima Guida di Medical Tourism di Health in Italy, che ovviamente sarà disponibile anche online, mentre i passi successivi saranno la promozione dell’Italia sul mercato del Medical Tourism e la creazione di una piattaforma di informazioni/prenotazioni web-based” - ha dichiarato il prof. Gianluca Oricchio, Presidente del Comitato Promotore di Health in Italy.
“L’Italia è famosa nel mondo per la sua arte, i paesaggi e le bellezze naturali, la moda, lo stile di vita, il cibo ed il vino di qualità. Ciò che tuttora la maggior parte della popolazione mondiale ignora è che l’Italia offre anche servizi sanitari di qualità assoluta a prezzi accessibili. L’obiettivo principale di Health in Italy è di promuovere questa eccellenza, per poi poter accogliere il turista-paziente internazionale ed offrirgli non solo un servizio medico e sanitario di assoluta qualità, ma anche l’opportunità di vivere le bellezze del nostro Paese a 360°” - dichiara il prof. Pier Paolo Bucalo, Presidente di Health in Italy, che aggiunge:
“Al momento stiamo collaborando con alcune tra le principali realtà del Made in Italy, al fine di esplorare sinergie volte alla creazione di valore per l’intera filiera italiana della salute e del benessere. Desideriamo in tal modo supportare il processo di sviluppo del Medical Tourism nel nostro Paese in combinazione con i servizi di Digital Health. Tra i progetti in cantiere, la prima piattaforma domestica di Digital Medical Tourism”.
Il network Health in Italy offre la possibilità di ottimizzare gli investimenti in conoscenza e penetrazione nei mercati esteri, lo scambio di esperienze, la facilitazione nel processo di start up di business unit dedicate al Medical Tourism all’interno delle maggiori strutture sanitarie e la condivisione di un osservatorio specifico di questo nuovo mercato per il Made in Italy, aperto al contributo delle migliori realtà del Paese.
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