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mercoledì 31 luglio 2013

Codacons su denuncia Gratta & Vinci


GIOCHI: CODACONS DENUCIA I MONOPOLI DI STATO ALLA PROCURA E ALL'ANTITRUST PER LA SCELLERATA PUBBLICITA' DEL GRATTA E VINCI

 

LO SHOPPING COMPULSIVO E' UNA MALATTIA DA DIPENDENZA E I MONOPOLI FOMENTANMO UNA DOPPIA MALATTIA DA GIOCO E DA SHOPPING CON UN PERICOLOSISSIMO EFFETTO MOLTIPLICATORE

 

 

Una nuova denuncia sul fronte del gioco e delle dipendenze da gioco è stata depositata oggi dal Codacons alla Procura della Repubblica di Roma e all'Antitrust. A cadere nel mirino dell'associazione, la nuova pubblicità del Gratta e Vinci che appare su quotidiani, cartelloni e siti web, nella quale compare la scritta "10 anni di shopping non passano veloci", con sullo sfondo una donna intenta a comprare scarpe in un negozio di calzature, e un uomo con la barba lunga contornato da buste e pacchi, che l'attende fuori guardando l'orologio, e più in basso la dicitura "Con 2.000 euro al mese per 10 anni, puoi goderti i tuoi acquisti in tutta calma".

Si tratta di una pubblicità pericolosissima, perché fa leva su due diverse dipendenze: la sindrome da acquisto compulsivo, denominata anche "oniomania", e la ludopatia, ossia la dipendenza da gioco – afferma il Codacons – Associare le vincite tramite il Gratta e Vinci alla possibilità di fare shopping per 10 anni, è una scelta che rischia di arrecare danni ai soggetti più deboli, con particolare riferimento a chi soffre di forme più o meno gravi di oniomania. In sostanza la pubblicità in questione rischia di creare un effetto moltiplicatore sulle dipendenze dei giocatori.

Per tale motivo il Codacons ha chiesto all'Antitrust di bloccare il messaggio pubblicitario, e alla Procura di Roma di verificare se sussistano gli elementi per aprire una indagine nei confronti dei Monopoli di Stato e del Ministero dello sviluppo economico, per i reati che saranno ravvisati.

Di seguito la pubblicità contestata dal Codacons:

 

lunedì 29 luglio 2013

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La dieta mediterranea va tutelata e diffusa. Modello nutrizionale per eccellenza, è un elisir contro le malattie


Agricoltura: la dieta mediterranea va tutelata e diffusa. Modello nutrizionale per eccellenza, è un elisir contro le malattie

 

Il vicepresidente nazionale della Cia, Cinzia Pagni, a Teggiano alla rassegna sul tema: ora sfruttare i riconoscimenti medico-scientifici, oltre a quello dell'Unesco, per indirizzare soprattutto i giovani verso un più corretto regime alimentare. Solo in Italia i costi di obesità e sedentarietà toccano i 65 miliardi di euro l'anno. E con la crisi crescono del 7 per cento i consumi di "junk food".    

 

"La dieta mediterranea è un bene prezioso che va tutelato e diffuso. Non soltanto perché rappresenta il modello nutrizionale per eccellenza, alla base di un'alimentazione sana ed equilibrata, ma anche perché si conferma un 'elisir' per combattere malattie gravi come quelle cardiovascolari". Lo ha affermato Cinzia Pagni, vicepresidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori, nel suo intervento al convegno sul tema organizzato oggi a Teggiano da Palazzo 22.

             "Basandosi sulla varietà degli ingredienti e sull'assenza di grassi saturi, con un consumo abbondante di frutta e verdura, cerali, olio d'oliva e vino -ha ricordato la Pagni- la dieta mediterranea è un 'mix antinfiammatorio' imbattibile per prevenire le malattie cardiovascolari, riuscendo a mantenere più bassi i livelli di trigliceridi, colesterolo, glicemia e pressione arteriosa. Ma non basta: diverse ricerche mediche e scientifiche internazionali hanno dimostrato che la dieta mediterranea riduce del 9 per cento l'incidenza di problemi e patologie cardiache, del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 6 per cento quella del cancro".

            "Il suo riconoscimento da parte dell'Unesco come patrimonio dell'umanità -ha detto ancora il vicepresidente della Cia- non ha fatto altro che accendere ancora di più i riflettori sulle caratteristiche nutritive e salutistiche e sulle proprietà terapeutiche insite nella dieta mediterranea. Quindi, appare quanto mai opportuna una sua piena valorizzazione a livello globale, per indirizzare soprattutto i giovani verso una corretta alimentazione. Anche perché oggi i costi sociali di obesità e sedentarietà toccano, solo in Italia, i 65 miliardi di euro all'anno".

            In questo senso, ha sottolineato la Pagni, "è sintomatico anche il grido d'allarme lanciato dalla Fao, secondo cui la dieta mediterranea, che vanta seguaci in tutto il mondo, è sempre più ignorata nei paesi d'origine, tra i quali l'Italia, dove sono cresciuti i consumi di grassi e calorie. Un problema legato a doppio filo alla crisi economica, con sei famiglie su dieci che hanno cambiato abitudini alimentari, dirottando verso discount (6,5 milioni) e prodotti molto più economici ma di qualità inferiore". Contemporaneamente "nelle dispense si moltiplicano cibi in scatola e surgelati e si ricorre sempre più spesso al 'junk food' (+7 per cento in un anno) -ha concluso il vicepresidente della Cia- a tutto discapito dei prodotti freschi tipici della dieta mediterranea come frutta e verdura".

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sabato 27 luglio 2013

CORSO YOGA




Satura art gallery

 

SATURA Art Gallery

Piazza Stella 5/1 16123, Genova Italy

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORSO YOGA                                    

Docente: Fabio Spadoni

Presentazione del corso: giovedì 19 settembre

LA PRIMA PROVA È GRATUITA

Orario corso: giovedì ore 19.0021.00

Genova, SATURA Associazione Culturale

 

ISCRIZIONI APERTE

 

Nell'ambito delle sue molteplici attività, l'Associazione Culturale SATURA, organizza un corso yoga presso la sua sede di Palazzo Stella, in Piazza Stella 5/1 Genova. L'obiettivo è offrire un corso in pieno centro, nel cuore della città antica, a pochi passi dal Ducale e dall'Acquario, grazie alla collaborazione con la Scuola Yoga Vidyā di Genova, la quale si propone come un'occasione d'incontro tra persone che vogliono riscoprire l'essenza autentica di questa disciplina. In Occidente, infatti, lo Yoga viene spesso praticato limitatamente al suo aspetto fisico, e viene pertanto conosciuto ed assimilato alla sola corrente dell'Hatha Yoga. Secondo la Scuola Yoga Vidyā di Genova, invece, lo Yoga è soprattutto un metodo e un percorso spirituale.

Tuttavia anche chi non fosse interessato all'argomento della spiritualità, troverà in questo corso di yoga un eccellente metodo per acquisire un maggiore rilassamento, coscienza e controllo di sé, oltre a un generale miglioramento della salute.

Nei corsi di Yoga della Scuola Yoga Vidyā, vengono seguiti strettamente gli insegnamenti tradizionali e i testi di famosi maestri. Il corso di Yoga per il primo anno si basa sugli insegnamenti tradizionali dell'Hatha Yoga e del Raja Yoga, così come insegnano gli Yoga Sutra di Patanjali.

Lo Hatha Yoga è una forma di Yoga basato su una serie di esercizi psicofisici di origini antichissime. Insegna a dominare l'energia cosmica presente nell'uomo, manifesta come respiro, e quindi a conseguire un sicuro controllo della cosa più instabile e mobile che si possa immaginare, ossia la mente sempre irrequieta, sempre pronta a distrarsi e divagare. In questo modo, lo yoga, influendo insieme sulla vita psichica e su quella fisica dell'individuo, strettamente congiunte, si propone di compiere una revulsione immediata dal piano dell'esperienza quotidiana, umana e terrena e di attuare con grande prontezza il possesso della più alta beatitudine, rilassamento e coscienza di sé.

Il docente: Fabio Spadoni è un insegnante con una pluriennale esperienza nella pratica di yoga e altre discipline orientali, specializzato nelle discipline di Hatha Yoga, Raja Yoga e Meditazione. Ha ottenuto il certificato Yoga Alliance International Master Yoga Teacher CYT® 500hr ed è iscritto all'Albo Operatori Professionali dell'MSP ITALIA  Discipline Bio Naturali quale Insegnante Master Yoga, abilitato alla formazione di altri insegnanti, con Patentino di riconoscimento MSP/CONI n°445.

 

Il percorso che propone è basato sugli insegnamenti tradizionali e sulla sua esperienza personale; libero dalle tendenze commerciali che svestono lo yoga dei suoi contenuti spirituali e filosofici, offre un percorso che mira ad essere autentico ed integrale, davvero unico sulla piazza.

 

 

 

Il CALDO TIENE SVEGLI 12 MLN DI ITALIANI, I DIVIETI A TAVOLA

 27 luglio 2013


CALDO: COLDIRETTI, TIENE SVEGLI 12 MLN DI ITALIANI, I DIVIETI A TAVOLA

Le alte temperature tengono svegli durante la notte circa dodici milioni di persone che soffrono di insonnia. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione dell'arrivo della grande afa nel sottolineare che scegliere una alimentazione corretta aiuta a resistere meglio al caldo. Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco caldo e frutta dolce come pesche e nettarine - sottolinea la Coldiretti - possono venire in soccorso per superare le notti di passione. Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche patatine in sacchetto, salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina – continua la Coldiretti - i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile.

Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che - precisa la Coldiretti - sono considerati a "rischio" per chi vuole trascorrere tranquillamente la notte nelle braccia di Morfeo mentre sono da privilegiare lattuga, radicchio e frutta dolce di stagione. L'attenzione all'alimentazione - conclude la Coldiretti - è particolarmente importante nei soggetti a rischio come gli anziani ed i bambini: ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.



venerdì 26 luglio 2013

Farmaci anti-cancro. La tossina di un fungo per la lotta al cancro

La ricerca dell'Istituto di biochimica delle proteine del Cnr espone una possibile modalità alla lotta contro la proliferazione delle cellule tumorali, tramite l'inibizione della proteina CtBP1/BARS nel processo di mitosi dell'apparato del Golgi. La scoperta, pubblicata su Pnas, dischiude interessanti scenari terapeutici mirati
 
Scoperta una possibile modalità di lotta alla proliferazione tumorale attraverso l'inibizione del processo di divisione cellulare. Il risultato è di un gruppo di ricercatori guidato da Daniela Corda, direttore dell'Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibp-Cnr) di Napoli, con lo studio 'Molecular mechanism and functional role of brefeldin A-mediated ADP-ribosylation of CtBP1/BARS', pubblicato su Pnas.
Come è noto le cellule cancerose si caratterizzano per una proliferazione incontrollata, per cui molti trattamenti antitumorali hanno come bersaglio i meccanismi regolatori della mitosi, cioè della divisione cellulare. "Ma le chemioterapie procurano spesso danni all'organismo, mentre il tumore può anche risultare resistente al farmaco", spiega Daniela Corda. "Da qui la necessità di inibire la proliferazione in maniera mirata e specifica per le cellule cancerose. Il nostro studio parte dalla biomolecola NAD+, fondamentale per il metabolismo cellulare e che rende possibile, tra le altre cose, una delle modifiche delle proteine (la ADP-ribosilazione). Abbiamo scoperto che questa biomolecola, in presenza dell'enzima CD38 e insieme a una tossina fungina scoperta originariamente come antibiotico, la brefeldina A, forma una nuova molecola, detta BAC (BFA-ADP-ribosylated Substrate). Quest'ultima è in grado di legare specificatamente una proteina che regola il ciclo cellulare, CtBP1/BARS, la quale una volta modificata, viene inibita e quindi blocca la proliferazione delle cellule tumorali".
"La proteina CtBP1/BARS ha molte funzioni: nel nucleo contribuisce a bloccare la trascrizione di geni che determinano la morte cellulare per apoptosi, una sorta di 'suicidio', nel citoplasma regola lo sdoppiamento di un organello cellulare, l'apparato del Golgi. Con BAC ne interrompiamo il lavoro durante la duplicazione", conclude il direttore dell'Ibp-Cnr. "Lo studio assume particolare valore per l'elevata specificità, che permetterebbe di avere farmaci diretti contro una classe di tumori che esprimono l'enzima CD38, con la possibilità di curare in maniera specifica patologie come linfomi e mielomi. Per raggiungere tale obiettivo bisognerà però valutare i risultati ottenuti in modelli in vivo di questi tumori".

giovedì 25 luglio 2013

Estate, consigli per un buon riposo


Il materasso riveste un ruolo importante per dormire bene, soprattutto quando fa caldo. Dalla ricerca italiana un nuovo materiale inalterabile con la temperatura

L'afa e il caldo sono, in questo periodo dell'anno, tra i principali nemici del buon riposo. Spesso ci si sveglia durante la notte o si fatica a prendere sonno per le temperature elevate.
Grazie a conoscenze tecnologiche avanzate e a ricerche mirate, Astro Italia, nuova realtà del settore benessere, ha messo a punto un innovativo materiale che si propone come la soluzione ideale, Gum by Astro: «Dal punto di vista tecnico, tutti i materiali polimerici normalmente utilizzati sono termo-sensibili, così i prodotti tendono a irrigidirsi con le basse temperature e a diventare più morbidi durante i mesi caldi - afferma Luigi Innocenti, fondatore di Astro Italia -. Per questo abbiamo messo a punto un materiale innovativo, Gum by Astro, che ha la caratteristica di essere inalterabile alla temperatura». Anche d'estate, quindi, nelle temperature normali di ambito domestico, i prodotti realizzati con questo materiale non alterano le loro caratteristiche, così da godere di prestazioni ottimali durante tutto l'anno.
La cura dell'ambiente in cui si dorme e la scelta di materiali di prima qualità è fondamentale per facilitare il sonno. Ecco quindi alcuni consigli per un buon riposo. «Importante è mantenere una temperatura non troppo alta nella stanza: l'aria condizionata può aiutare a rinfrescare il locale prima di coricarsi, evitando di tenerla accesa durante la notte - afferma Innocenti -. Anche chiudere le persiane o le tapparelle durante le ore più calde del giorno contribuisce a ridurre il riscaldamento del locale, così come creare una buona aerazione della stanza da letto».
Il letto è l'elemento centrale per il riposo: «Utilizzate solo lenzuola in materiali naturali, come cotone o lino, evitando quelli acrilici che portano più calore. Fondamentale è poi utilizzare il supporto giusto, che sia in grado di garantire una corretta postura, con l'allineamento della colonna vertebrale. Il materasso sbagliato, soprattutto d'estate, può aggravare la situazione» aggiunge Innocenti. I materiali termosensibili con il calore diventano più morbidi, avvolgendo il corpo e accrescendo l'idea di caldo e rendendo difficoltoso il riposo. La nuova tendenza è quella di materassi su misura, realizzati con materiali innovativi e con una speciale formulazione che tiene conto delle caratteristiche fisiche (peso e altezza) della persona a cui è destinata, ma anche delle sue personali preferenze in base al feeling (duro, medio o morbido).

Il materiale. La formulazione di Astro Air Gum ® ha tra le caratteristiche principali un'elevatissima traspirazione: la micro-struttura interna è tale da lasciare spazio alla libera circolazione dell'aria. La struttura presenta un intreccio di "gallerie" nel materiale, dove l'aria è libera di muoversi in entrata e in uscita. Astro Air Gum ® presenta una distribuzione tale che la percentuale di aria è superiore a quella del materiale stesso. Un po' come nella natura, la materia è in realtà composta per la maggior parte di spazio tra gli atomi, così nell'Astro Air Gum ® il corpo viene sostenuto da un materiale che è composto per la maggior parte di "aria". Così, Astro Air Gum ® presenta quattro plus unici e distintivi: l'elevatissima traspirazione, data dalle caratteristiche del materiale; il supporto attivo, dato dalla struttura molecolare; il sostegno calibrato a seconda delle esigenze dell'utilizzatore e la velocità di shaping, cioè di modellamento sulla forma che viene poggiata sul materiale.

Astro Italia. È la prima azienda in Italia a produrre materassi su misura. Completamente made in Italy, Astro Italia è un centro di eccellenza per la salute e il riposo. I prodotti vengono realizzati sulle specifiche esigenze di ogni singolo cliente, che viene seguito e guidato nella scelta dai Consulenti per il benessere. Tutti i prodotti sono di altissima qualità e realizzati senza compromessi con i migliori materiali: a testimoniarlo la garanzia, che nel caso del materasso arriva a 15 anni. Per maggiori informazioni, consultare il sito www.astroitalia.it.


mercoledì 24 luglio 2013

Afa e Smog: proteggersi con i filtri nasali Sanispira

ESTATE IN CITTÀ

Aria pulita e profumata

anche sotto la canicola

con il nuovo filtro nasale specifico

'Sanispira® Smog & Odori'


Da HSD Europe un'altra esclusiva mondiale dedicata in particolare a chi si muove sui mezzi pubblici, a piedi, in bici.


Per chi resta in città d'estate, la respirazione diventa davvero pericolosa e sgradevole a causa dello smog e del cattivo odore dell'aria, che con il caldo si fanno più intensi. Muoversi con i mezzi e a piedi o regalarsi un giretto in bici può diventare un tormento.

HSD Europe, l'azienda bresciana che ha creato il filtro endonasale Sanispira® , selezionato dal Governo cinese contro l'inquinamento a Pechino (il memorandum di cooperazione è stato firmato il 13 marzo), propone la versione specifica anti-smog da città 'Sanispira® Smog & Odori', che 'Contrasta l'inalazione di PM10 e cattivi odori', come recita il pay off.


www.hsdeurope.itwww.sanispira.it

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Diabete. Attenzione ai trattamenti venduti online!


Roma, 24 Luglio 2013. Il numero di persone che ha il diabete e' in aumento e per questo motivo il mercato illegale dei prodotti che promettono di prevenire, trattare e curare questa malattia sta inondando il mercato online. Questi prodotti sono venduti come integratori alimentari o medicine alternative ma possono contenere ingredienti nocivi per la salute. L'allarme viene dalla Food and Drug Administration (FDA) americana la quale sostiene che  "La mancata osservanza dei piani di trattamento sanitari  puo' causare, tra le altre cose, amputazioni, malattie renali, cecita' e morte". Il Italia circa il 9% della popolazione ha difficolta' a mantenere la glicemia nei valori compatibili, 4 milioni hanno il diabete tipo 2, detto anche diabete alimentare. L'offerta di prodotti che promettono una soluzione semplice potrebbe essere allettante, ma i consumatori giocano con la loro salute. Meglio seguire i trattamenti prescritti da personale sanitario, monitorare attentamente i livelli di zucchero nel sangue e attenersi ad una dieta appropriata.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Saltare la colazione può aumentare il rischio di infarto

La colazione è il pasto più importante della giornata  lo dice uno studio

 

Uno studio della Harvard School of Public Health di Boston pubblicato sulla rivista "Circulation" e che Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", ritiene valga la pena diffondere anche nel Nostro Paese, ha stabilito che gli uomini che saltano la prima colazione regolarmente hanno un rischio maggiore di infarto rispetto a coloro che mangiano il pasto. Sulla scorta del fatto che saltare la prima colazione regolarmente è legato a fattori di rischio cardiaci come l'obesità, la pressione alta e colesterolo alto, i ricercatori statunitensi hanno cercato di vedere se aumentano le probabilità di subire un attacco di cuore nel corso del tempo. Non è chiaro, però, se è il momento o il contenuto della prima colazione che potrebbe aiutare a proteggere contro i problemi di salute.

Secondo l'autore principale dello studio, Leah Cahill, un canadese vincitore di un dottorato di ricerca in nutrizione "il vecchio adagio che la colazione è il pasto più importante della giornata può essere vero, perché abbiamo anche esaminato altri pasti, come il pranzo e la cena e tempi di spuntini, e la colazione era l'unico pasto per il quale abbiamo notato una associazione".

L'equipe di Cahill ha analizzato i dati del questionario alimentare e le conseguenze sulla salute da 16 anni su 26.902 operatori sanitari di sesso maschile di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Gli uomini che hanno saltato la colazione avevano un rischio maggiore del 27 % di patologie coronariche rispetto agli uomini che hanno regolarmente mangiato il primo pasto.

L'aumento del rischio non è eccezionalmente elevato.  Ma dal momento che l'attacco di cuore è la più comune causa di morte e di malattia, Cahill ha specificato che se tutti abbiamo consumato la prima colazione regolarmente allora potrebbe significare un impatto positivo sulla salute pubblica. Durante la ricerca, 1.572 degli uomini aveva avuto un primo evento cardiaco come ad esempio un attacco di cuore. Cahill ha detto che l'associazione tra saltare la prima colazione e la malattia cardiache ha retto nel loro modello anche dopo aver considerato il fatto che gli uomini che hanno dichiarato di non mangiare la prima colazione sono stati anche più propensi a fumare, bere e ad essere meno attivi fisicamente rispetto a quelli che ha fatto mangiare la pasto del mattino.

Nel sonno, il corpo entra in una modalità di protezione attraverso il rilascio di insulina e colesterolo e aumentando la pressione sanguigna.  Se il digiuno non è rotto al mattino, potrebbe, nel corso degli anni, mettere a dura prova il corpo e portare potenzialmente a malattie cardiache. I ricercatori hanno precisato che "Non sappiamo se è il momento o il contenuto della colazione che è importante. Probabilmente entrambi," ha dichiarato Andrew Odegaard, un ricercatore dell'Università del Minnesota che ha studiato un legame tra il saltare la prima colazione e i problemi di salute come l'obesità e la pressione alta. "In generale, le persone che fanno colazione tendono a mangiare una dieta più sana", ha aggiunto.

Cahill, che è anche un dietista, sostiene la raccomandazione della Guida alimentare del Canada che invita a fare colazione ogni giorno, circostanza che, peraltro, non è presente nella versione americana.

Il ricercatore predilige una tazza di cereali integrali per la prima colazione con noci tritate e frutta con i tipi di latte e yogurt variabili.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it

martedì 23 luglio 2013

Nuova campagna di Diaframma per ANT (Associazione Nazionale Tumori)

E' uscita il 19 luglio la nuova campagna che Diaframma ADV ha ideato per ANT (Associazione Nazionale Tumori). L'obiettivo è la sensibilizzazione di potenziali ed effettivi donatori che possano includere la Fondazione nei propri lasciti testamentari. Grazie alle loro offerte, ANT può continuare nella sua preziosa attività, permettendo a chi soffre di essere assistito nel modo migliore, senza lasciare la propria abitazione. Dal 1978 la Fondazione garantisce, infatti, assistenza domiciliare specializzata e del tutto gratuita ai propri pazienti.La campagna ideata da Diaframma, con la direzione creativa di Stefano Ginestroni, veicola questo messaggio attraverso un tono elegante ma incisivo. I volti in bianco e nero di un uomo e di una donna emergono per metà dal bordo dell'immagine, con primi piani di particolare forza espressiva, mentre il copy recita "Molti lasciano un vuoto, qualcuno sceglie di lasciare un esempio". L'intento è quello di sottolineare l'importanza dell'eredità di ognuno, intesa non soltanto come lascito materiale ma anche come insegnamento riguardo al valore del proprio contributo. L'art direction è di Lorenzo Guagni e il copywriting di Lisa Cecconi.




Staminali cordonali. L'impossibilita' italica di essere al servizio degli utenti. L'esempio svizzero

Firenze, 23 Luglio 2013. La conservazione delle cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale dovrebbe essere un dovere per se stessi e la comunita' in cui si abita. L'ipotesi e la realta' di utilizzo fa parte della quotidianita' delle medicina rigenerativa in tutto il mondo. Ma l'impossibilita' italica di essere al servizio degli utenti non si distingue neanche in questo caso. La legge in Italia c'e', e prevede:
- la donazione in banche pubbliche (rare e talvolta chiuse nel momento del bisogno, per esempio il fine settimana) a disposizione di chiunque che, necessitandone, si mette alla ricerca delle caratteristiche ematologiche di affinita',e conseguente lista d'attesa;
- in banche private, non nel territorio nazionale, per un uso proprio, previa autorizzazione della propria Asl a cui si deve pagare anche alcune centinaia di euro (217 + Iva, per esempio in Emilia Romagna [1]), e con pagamento (in genere si parte da un paio di migliaia di euro) della banca che si e' scelta.
Perche' accade questo? La nostra legge e' una sorta di compromesso che il legislatore ha voluto stipulare con alcuni oscurantisti per dare "un colpo alla botte ed uno al cerchio", col triste risultato che le banche pubbliche a cui si donano le staminali del cordone sono poche e con pochi mezzi, mentre quelle private estere, oltre a delle eccellenze ci sono anche approssimazioni, in cui i genitori paganti si devono districare con non poche difficolta'.
E' il prezzo che dobbiamo pagare a chi antepone ideologia a scienza, provocando quel mix di oscurantismo che e' una delle caratteristiche dominanti dei nostri ordinamenti (non solo in materia sanitaria).
Eppure ci vorrebbe poco.
Un segnale positivo ci arriva, come spesso accade in diversi ambiti, dalla vicina Svizzera (2). Dove, prima di tutto non c'e' una legge come la nostra ma si puo' donare le staminali del cordone per uso pubblico o conservarle per se' senza portarle chissa' dove e, quindi, non essendo un mercato spocchioso e d'élite come il nostro, quello della conservazione per uso proprio costa meno che da noi. Ma anche gli svizzeri hanno dei problemi e, per far fronte ad un servizio pubblico con pochi fondi e quindi a maggiori problemi per i meno abbienti, proprio in questi giorni hanno avviato due interessanti iniziative in cui, miscelando pubblico con privato, forse hanno dato un'indicazione al mondo intero, per metodo e qualita'.
Su iniziativa dell'ospedale cantonale di Friburgo e' nato un centro di raccolta cordonale dove chi conserva il sangue per uso proprio, in caso di richiesta da parte del servizio pubblico potra' mettere il sangue a disposizione di un malato in attesa di trapianto. In questo caso i genitori si vedranno rimborsato, tutto o in parte, quanto hanno speso fino ad allora per la conservazione e, se in seguito i loro figli dovessero aver bisogno di un trapianto con staminali cordonali, verranno messi in lista prioritaria per ottenere il dovuto da una banca pubblica.
L'altra banca ibrida (conservazione privata e pubblica) e' quella realizzata a Monthey in Valais, grazie alla societa' CordSaving. Partendo dal presupposto che la raccolta pubblica e' scarsa per mancanza di fondi, una parte di questi verra' dalle famiglie che avranno scelto la conservazione privata, mentre alcuni investitori istituzionali privati, desiderosi di affiancare rendita e immagine positiva, sottoscriveranno dei fondi di investimento dedicati alle cellule staminali.
Fantascienza per l'Italia? No! Ma resta il fatto che noi siamo vittime di legislatori che, tra compromessi e veri e propri "anelli al naso", marciano in una direzione diversa da quella degli interessi della scienza e dei suoi naturali fruitori, noi tutti -umani e non- che viviamo nello Stivale e paghiamo tasse e istituzioni che dovrebbero renderci la vita' piu' semplice, meno costosa e piu' felice.

(1) http://www.ausl.fo.it/Comefareper/Modulisticaonline/Moduli/Modulisticaperconservazionesanguecordonale/tabid/2823/Default.aspx
(2) http://salute.aduc.it/staminali/notizia/staminali+cordonali+partono+due+banche+che+creano_127763.php

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Te' e tisane agli alcaloidi

Roma, 23 Luglio 2013. Bere te' e tisane e assumere alcaloidi? Si e' possibile, secondo l'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR). Gli alcaloidi pirrolizidinici (PA) sono sostanze vegetali secondarie, prodotte da un gran numero di varieta' di piante di tutto il mondo come protezione contro i predatori. La presenza di alcaloidi pirrolizidinici  nelle piante varia fortemente a seconda della varieta' di pianta ed e' influenzata anche da altri fattori (ad esempio clima e composizione del suolo). A causa del loro potenziale dannoso per la salute, gli alcaloidi pirrolizidinici non sono desiderati negli alimenti perche' possono provocare danni al fegato se consumati in dosi elevate. Alcuni alcaloidi pirrolizidinici hanno dimostrato di essere cancerogeni genotossici negli esperimenti su animali. Il BfR effettuera' ulteriori controlli, in particolare  nei  te' alla menta, al finocchio, alla melissa, all'ortica e per la camomilla. Il problema si pone per i consuma
 tori di
grandi quantita' di queste bevande. Fuori pericolo, invece, il te' verde e nero
Che fare? Come regola generale,  si consiglia alternanza e varieta' nella scelta delle bevande per evitare un carico eccessivo di sostanze potenzialmente dannose per la salute.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Nasce il primo portale medico-sanitario italiano dove trovare lo specialista e ottenere un consulto diretto


www.webmedicine.it: nasce il primo portale medico-sanitario italiano
dove trovare lo specialista ed ottenere un consulto diretto

Otto canali tematici per rendere le consulenze medico-sanitarie con specialisti del settore accessibili a tutti. In modo semplice, trasparente, riservato e direttamente da casa

Nasce il primo sito in Italia per le consulenze medico-sanitarie online, una modalità già molto diffusa negli Stati Uniti che va oltre il semplice consiglio. Webmedicine.it è il primo portale dedicato al tema della salute dove è possibile avere un consulto diretto con uno specialista, mostrare gli esami ed ottenere una consulenza specifica. «Si ha un rapporto diretto con il medico o lo specialista», premette Stefano Davanzo, ideatore del portale Webmedicine. «In internet c'è molta offerta di canali tematici dedicati ai temi della salute. Manca però la possibilità di incontrare in modo diretto - in video conferenza - e riservato uno specialista che possa darci delle indicazioni su specifici temi».
Ormai sul web il tema della salute occupa uno spazio molto importante: secondo un'indagine del Forum per la ricerca biomedica del Censis presentata alla fine dell'anno scorso, un italiano su tre utilizza internet per ottenere informazioni sulla salute. Di questi, il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie, il 58,6% cerca medici e strutture cui rivolgersi, il 15,4% prenota visite ed esami attraverso la rete. «Davanti a questa sete di informazioni, il contatto diretto con il medico conserva un'importanza nodale», prosegue Davanzo. «Internet risponde alla crescente esigenza di poter avere più servizi fruibili direttamente da casa propria, nel rispetto dei propri tempi: Webmedicine.it garantisce la tutela della privacy e mette a disposizione personale estremamente qualificato».
Gli specialisti sono accuratamente selezionati e devono rispettare il codice etico che il portale si è dato. «Agli specialisti chiediamo non solo di presentare il proprio curriculum in chiaro, in modo da poter dimostrare la propria esperienza, ma anche di sottoporsi ad un feedback di valutazione al termine di ogni consulenza, così da avere degli elementi di valutazione della prestazione erogata», spiega Filippo Ubaldi, ginecologo, presidente del comitato scientifico di Webmedicine. «Puntiamo ad offrire l'eccellenza in campo medico-sanitario su temi che sono di grande interesse, ma talvolta di anche di grande complessità». Il portale, infatti, al momento offre otto canali tematici che spaziano dalla genetica all'andrologia, dalla psicologia alla patologia clinica, ostetricia, nutrizione, gastroenterologia e consulenza sulle potenzialità delle cellule staminali. Per fine anno il numero delle specialità presenti su Webmedicine sarà triplicato, potenziando al tempo stesso lo staff medico-sanitario. È possibile ottenere consulenze in merito a specifici esami o patologie diagnosticate - incluse le malattie genetiche o rare -, ma anche, per esempio, consigli sull'allattamento e la gestione del neonato, come gestire l'ansia e le patologie comportamentali, o ancora conoscere quali innovative terapie cellulari sono disponibili e come potervi accedere. «Il paziente può presentare gli esami fatti e sottoporli allo specialista - precisa Ubaldi - nell'ottica finale di instaurare un rapporto costruttivo e trasparente nel solo interesse del paziente, rispettando in modo assoluto la sua privacy».
Per richiedere una consulenza è sufficiente registrarsi sul portale, indicare l'area di interesse e lo specialista, infine scegliere data e orario dell'appuntamento. «Sulla base della disponibilità dello specialista, siamo in grado fissare un primo appuntamento in giornata, grazie a una fascia oraria decisamente ampia, che spazia dalle 7 alle 23.30», conclude Davanzo. «Il contatto avviene su una piattaforma riservata, gestita secondo stringenti criteri di rispetto della privacy, dove il paziente incontra lo specialista nella tranquillità della sua abitazione e, mediante una videoconferenza, spiega la propria problematica e riceve la consulenza adeguata».

Webmedicine.it - è il primo portale italiano dedicato alla consulente medico-scientifica online. È stato costituito da persone provenienti da diversi background, con una lunga esperienza nel settore medico-sanitario e unite dall'idea di sviluppare idee innovative e tese a migliorare l'offerta sanitaria. Webmedicine.it è una piattaforma attraverso la quale è possibile ottenere consulenze di indirizzamento in varie specialità come genetica, andrologia, psicologia, cellule staminali, patologia clinica, ostetricia, nutrizione e gastroenterologia. www.webmedicine.it





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Redazione del CorrieredelWeb.it


lunedì 22 luglio 2013

ADICONSUM SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE


PIETRO GIORDANO ADICONSUM:

 Il Ministero della salute dica una parola definitiva sulla salubrità o meno delle sigarette elettroniche

 Il Governo non si faccia ingannare dalle lobby

Durante la conferenza stampa che ha presentato i risultati sulla sigaretta elettronica da parte del Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Pietro Giordano Presidente Nazionale Adiconsum ha dichiarato che ormai è tempo che il Ministero della Salute dica una parola chiara e definitiva su eventuali danni che le sigarette elettroniche possano causare così da dare sicurezza sia ai consumatori che ai rivenditori e produttori.

E' tempo di parametri chiari sulla salute dei consumatori che hanno acquistato questo prodotto.

Giordano non può accettare che i difensori della salute dei consumatori diventino le lobby del tabacco così come non si può accattare che il problema della salute dei consumatori sia risolto con l'immissione di una tassa del 58,5%.

Siamo come sempre alla solita storia delle tasse che risolvono i problemi della salute e alla falsa speranza che aumentare il prezzo riduce il vizio così come dimostrato dalle tasse sul gioco d'azzardo, sul fumo e sull'alcool.

Una cosa sola è certa le tasse alla fine si scaricano a danno dei consumatori. 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Tumore della prostata, troppe differenze in Italia


I dati evidenziano disparità a livello locale: l'incidenza è maggiore al Nord, la mortalità è                   maggiore al Sud. Un progetto, coordinato dall'Istituto di neuroscienze del Cnr, intende identificare i fattori per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti

 

Si è tenuta presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (p.le A. Moro 7, Roma) la prima riunione del Comitato di direzione del progetto PROS-IT coordinato dalla Sezione invecchiamento dell'Istituto di neuroscienze (In-Cnr), che avrà l'obiettivo di monitorare la situazione del tumore della prostata nel nostro Paese.

Questa neoplasia è la seconda più frequentemente diagnosticata nella popolazione maschile mondiale. In Italia è stata stimata un'incidenza di circa 36.000 nuovi casi nel 2012, con differenze a livello locale: mentre al Nord l'incidenza è pari a 110,4 casi ogni 100.000 abitanti, al Centro è di 82,6 e al Sud di 59.

"La sopravvivenza a cinque anni dopo la diagnosi è già elevata, grazie presumibilmente alla diagnosi precoce di questa malattia legata alla larga diffusione del test del Psa, e al miglioramento delle tecniche di trattamento" dice Gaetano Crepaldi, responsabile scientifico della Sezione invecchiamento di In-Cnr di Padova. "Dati recenti provenienti dai Registri tumori italiani evidenziano che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è passata dal 66% nel periodo 1990-94, all'80% nel 1995-99 e all'88% nel 2000-04. I dati più recenti dimostrano però alcune differenze geografiche nella sopravvivenza: 91% nelle regioni del Nord-ovest, 89% nel Nord-est, 85% nel Centro e 78% nel Sud. Specularmente, il tasso di mortalità è pari a 16,7 ogni                 100.000 persone al Nord, al 17 nel Centro e al 18,3 nel Sud (fonte Airtum 2012)".

Emerge quindi l'importanza di monitorare in chiave epidemiologica questa malattia, per comprendere meglio la variabilità dell'incidenza, gli effetti delle terapie e delle complicanze. "PROS-IT avrà come obiettivo la raccolta sistematica, presso i centri partecipanti, delle informazioni su tutti i maschi di maggiore età con diagnosi bioptica di tumore della prostata", prosegue Crepaldi. "Verranno valutati caratteristiche cliniche e demografiche, protocolli di cura e risultati, per identificare i fattori su cui intervenire per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti".

Il progetto, con il contributo incondizionato di Takeda Italia e della durata di 48 mesi, sarà curato da un comitato costituito da urologi, oncologi, radioterapisti, anatomo-patologi, epidemiologi, rappresentanti dei Registri tumori.

 

Roma, 22 luglio 2013 








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Redazione del CorrieredelWeb.it


domenica 21 luglio 2013

BOTULINO; COLDIRETTI, GIA’ 268 ALLARMI A TAVOLA NEL 2013


 

Con l'annuncio della sospetta presenza di botulino in pesto genovese lanciato dal ministero della Salute aumentano gli allarmi alimentari in Italia che nel primo semestre dell'anno sono stati ben 268 con una tendenza all'aumento rispetto al 2012 quando erano stati pari complessivamente a 517 i casi rilevati nell'intero anno. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della relazioni sul sistema di allerta comunitario, in merito al ritiro del pesto prodotto e confezionato dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova per conto di alcune grandi catene di distribuzione, transitato in una piattaforma di vendita situata nell'alessandrino con data di scadenza 9 agosto 2013 ed il numero di lotto 13G03. A conferma della capillarità ed efficienza del sistema di controllo nazionale dei cibi,  l'Italia è risultata il Paese che ha inviato il maggior numero di segnalazioni di rischi alimentari alle autorità comunitarie nel primo semestre del 2013 ma - sottolinea la Coldiretti- va anche evidenziato che in circa 8 casi su dieci gli allarmi rilevati a livello nazionale hanno riguardato in realtà prodotti alimentari di provenienza straniera. Diffusi - conclude la Coldiretti - sono i casi di contaminazioni microbiologiche degli alimenti con i rischi, oltre che a livello di preparazione industriale, aumentano anche nella conservazione casalinga in estate durante la quale occorre prestare particolare cura.. E' importante sapere che – continua la Coldiretti - alcuni batteri crescono anche nei frigoriferi a temperatura di refrigerazione e d'estate è meglio spostare il termostato su una temperatura più fredda rispetto all'inverno ed assicurarsi che la porta del frigorifero sia sempre ben chiusa, apritela solo quando è necessario e richiudetela il più presto possibile. Per la conservazione dei cibi in frigorifero - conclude la Coldiretti - è anche importante tenere ben distinti gli alimenti già cotti da quelli crudi.



sabato 20 luglio 2013

Cannabis terapeutica, anche in Veneto reale diritto alla cura


20 luglio 2013 – Finalmente anche in Veneto si è reso reale il diritto alla cura ed il ripristino di equità tra malati, applicando a livello regionale una legge nazionale del 2007, che prevede la cura con farmaci e preparazioni galeniche a base di cannabis. Il ricorso del governo non è servito, perché la Corte costituzionale ha confermato la legge della Regione Veneto che autorizza la produzione e la distribuzione tra i malati della Regione dei medicinali derivati dalla cannabis. A causa del proibizionismo ogni giorno migliaia di malati sono costretti ad acquistare la canapa che consumano per il proprio benessere da organizzazioni più o meno criminali, con le ben note conseguenze. Ora, almeno in Veneto, non dovrà più accadere. Nel contempo si rende necessario abbattere gli ostacoli burocratici e le barriere culturali ed ideologiche che hanno impedito l'accesso e il diritto alla salute a molti cittadini malati.
 
Maria Grazia Lucchiari, delegata Aduc Veneto

Aduc Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Allergia e anafilassi. 1 neonato su 10 soffre di allergia alimentare


Allergia e anafilassi. Uno neonato su 10 soffre di allergia alimentare. Ma le industrie alimentari e il settore della ristorazione ancora non si adeguano
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Una recente ricerca australiana ha stabilito che un neonato su dieci soffre di allergia alimentare o anafilassi.
A causa di questo preoccupante fenomeno, è  stato consigliato ai produttori di generi alimentari e al settore della ristorazione di avere maggiore considerazione per il crescente tasso di allergie alimentari.
Nonostante un numero così alto di nuovi nati affetti da tali patologie, infatti, non è stata riconosciuta adeguata importanza al fenomeno da parte delle industrie alimentari, sottolinea Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti".
Se è vero, infatti, che molte allergie alimentari vengono superate con la crescita, è anche pur inconfutabile che circa il 6 % dei bambini e circa il 2 % degli adulti continuano a vivere con una allergia alimentare, con tassi previsti al rialzo nel prossimo futuro.
Se però in Australia in occasione della 20esima conferenza denominata "HACCP Food Safety Conference" che si terrà nel mese di agosto, si parla già di un programma tra operatori sanitari, industrie alimentari e settore della ristorazione al fine di fornire fonti affidabili e coerenti di informazioni per tutte le etichette degli ingredienti ed istruire il personale di servizio ristoro per comprendere meglio i processi quando si prepara il cibo per evitare il contatto con le persone affette da una allergia alimentare, in Europa ed più specificatamente in Italia non si nota questa sensibilità.
Tali assunti partono dall'obiettiva circostanza che nonostante normative sempre più stringenti per tutelare gli "allergici", attualmente esiste un gap a livello di formazione necessaria per istruire le aziende su come limitare il rischio per il consumatore. Anche perché è naturale che il rischio non può essere completamente rimosso, ma può essere ridotto. Ciò vale particolarmente nel Nostro Paese dove l'industria alimentare che ha un ruolo ancora rilevante per il Nostro sviluppo, al di là degli annunci e di alcuni importanti esempi, non ha ancora fatto passi concreti e definitivi per venire incontro ai soggetti allergici, specialmente i bambini anche in considerazione del fatto che i prodotti "anallergici" occupano spazi di nicchia e sono ancora troppo costosi.
Le allergie più comuni tra i bambini comprendono quelle del latte e suoi derivati e quelle derivanti dalle uova crude, ma vi sono allergie che spesso persistono anche in età adulta e sono le più gravi.
Secondo le statistiche i ricoveri ospedalieri per gravi reazioni allergiche sono raddoppiate negli ultimi dieci anni in Australia, Stati Uniti e Regno Unito.




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Redazione del CorrieredelWeb.it

Ipertensione arteriosa linee guida europee 2013


Le raccomandazioni congiunte di European Society of Hypertension (ESH) ed European Society of Cardiology (ESC).

 

Quanti soffrono di pressione alta ai giorni nostri? Una serie di fattori, tra cui quelli genetici, ma anche alimentazione, sedentarietà e stress sono caratteristiche comuni di una condizione patologica che interessa fino al 45% della popolazione europea.

La diffusione a macchia d'olio dell'ipertensione arteriosa è preoccupante perché ci rende più fragili: riduce silenziosamente, giorno dopo giorno, l'efficienza del sistema cardiovascolare; altera la normale funzionalità di organi preziosi come il rene; causa disabilità e morte per infarto o ictus.

Visto il ruolo centrale di questa patologia sugli aspetti sanitari ed economici della nostra società, rileva Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti" è opportuno portare all'attenzione del pubblico la rilevante circostanza che l'European Society of Hypertension (ESH) e l'European Society of Cardiology (ESC) hanno di recente aggiornato le precedenti linee guida del 2007 sull'ipertensione arteriosa semplificando alcuni aspetti di gestione terapeutica.

La raccomandazione principale è quella di ottenere una riduzione della pressione arteriosa sistolica sotto i 140 mmHg e della pressione diastolica sotto i 90 mmHg in tutti i pazienti ipertesi, anche in quelli definibili ad alto rischio: in questi pazienti, infatti, una riduzione più marcata (sotto i 130 mmHg) comporta un aumento di eventi coronarici.

Nel documento integrale si trovano tabelle e algoritmi con tutte le indicazioni su quando e come iniziare il trattamento. In buona sostanza viene promosso un trattamento su misura senza indicare una gerarchia d'uso per classi farmacologiche. È però il medico a dover scegliere il farmaco più adatto alle condizioni cliniche di ciascun paziente ricordando, ad esempio, la maggior utilità di ACE inibitori o sartani in pazienti con microalbuminuria o danno renale, così come la controindicazione per i betabloccanti negli asmatici.

Altri aspetti fondamentali da non scordare sono il controllo della pressione arteriosa a casa, oltre a quello ambulatoriale, così come la necessità di una valutazione globale dei fattori di rischio cardiovascolari per ogni soggetto trovato iperteso.

Per tutti, ipertesi e sani, le linee guida ricordano l'importanza vitale dei corretti stili di vita:

• ridurre il consumo complessivo di sale a 5-6 g al giorno;

• moderare l'assunzione di alcol;

• controllare il pe




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mercoledì 17 luglio 2013

Medicamento brevettato da ENEA per cura ferite e ustioni in vendita in farmacia

L'ENEA, a fronte degli ottimi risultati ottenuti dall'impiego del medicamento fitoterapico per la cicatrizzazione realizzato nei propri laboratori, che permette la cura delle lesioni esterne di qualunque estensione e natura, e che può essere applicato sia sulle persone che sugli animali, ha concesso la licenza del brevetto del prodotto alla ditta Phytoceuticals Ltd di Zurigo, che lo potrà così produrre e commercializzare sul territorio italiano. Il prodotto sarà in vendita con il nome di "1 PRIMARY WOUND DRESSING" per uso umano tramite la ditta ENDOSPIN Italia.

A breve sarà disponibile anche il corrispettivo per uso veterinario.

 

Il medicamento messo a punto dai ricercatori ENEA è  applicabile su tutti i tipi di lesioni dal primo stadio fino alla completa risoluzione del caso. Le spiccate proprietà cicatrizzanti sono di grande utilità per la guarigione  di ferite sia acute (traumatiche, da ustione,  ecc), che croniche (da decubito, ulcere vascolari). Il preparato combatte le complicazioni batteriche delle ustioni, anche gravi, senza uso di antibiotici. Presenta proprietà  antinfiammatorie e lenitive, ha  effetto repellente e biocida, tenendo lontane mosche, mosconi, moscerini, e altri insetti   evitando  la deposizione delle uova sulle ferite e lo sviluppo delle larve.  Permette la gestione del paziente anche in condizioni igienico-sanitarie precarie, consente l'automedicazione, stimola la reazione fisiologica del soggetto trattato e determina la precoce scomparsa del dolore.

In questi anni numerosi i riconoscimenti alla validità e all'efficacia  del medicamento:  ha vinto nel 2008 il premioEccellenze ENEA e come "1 PRIMARY WOUND DRESSING",  nel 2011 ha vinto il premio Frost and Sullivan come miglior prodotto dell'anno nel settore dell'innovazione medicale: European Advanced Wound Management, New Product Innovation Award. Ricordiamo anche l'utilizzo da parte della Marina Militare Italiana per curare pazienti che avevano  subito traumi da schiacciamenti, sulla nave "Cavour", inviata dalla Protezione civile italiana in soccorso della popolazione di Haiti, devastata dal terribile terremoto del 2010 .

 

Precedentemente, lo sfruttamento del brevetto del  medicamento era stato concesso alla RIMOS s.r.l. di Mirandola.L'ENEA ha poi risolto il contratto con la RI.MOS. s.r.l..

 

Roma, 17 luglio 2013

 


Gomme da masticare. Prevengono la carie?

Roma, 17 Luglio 2013. Masticare una gomma puo' prevenire la carie? Sembra di si', a parere dell'Americal Dental Association. Naturalmente le gomme non devono contenere il classico zucchero. L'effetto prodotto dalla masticazione della gomma, vale a dire la salivazione, avrebbe un effetto di "pulizia" dentale contro placca e acidi. L'usanza di masticare una gomma e' antica, gia' i Maya facevano uso di gomme ma la configurazione moderna del prodotto si realizzo' negli Stati Uniti nel 1869. La composizione relativa agli zuccheri e' cambiata. Il classico "zucchero" e' sostituito da succedanei. Insomma, si mastica un po' di gomma, con additivi vari. Il consiglio e' quello di non ingerirla e l'invito a non gettarla per strada ci sembra piu' che opportuno.


Primo Mastrantoni, segretario Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

sabato 13 luglio 2013

GENETICA MEYER FIRENZE : FONDAZIONE MEYER: donati 65.000 mila euro dalla Banca Popolare di Vicenza grazie alla piena sottoscrizione di un prestito obbligazionario a fini etici

FONDAZIONE MEYER: donati 65.000 mila euro dalla Banca Popolare di Vicenza grazie alla piena sottoscrizione di un prestito obbligazionario a fini etici


Finanzieranno un progetto di ricerca con Next Generation Sequencing (NGS) per l'identificazione di geni associati ad epilessia e/o a malformazioni dello sviluppo corticale



Firenze (12 luglio 2013) - Sempre più all'insegna della solidarietà declinata a prodotti finanziari etici, capaci di contribuire al miglioramento delle cure per l'infanzia. Così Banca Popolare di Vicenza, dopo la completa sottoscrizione delle ulteriori due tranche del Prestito Obbligazionario a fini etici di recente emissione (dicembre 2012 - maggio 2013) ha consegnato alla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer un contributo di 65 mila euro, arrivando in un anno e mezzo una donazione complessiva di 170 mila euro.


E' quanto emerso nell'incontro avvenuto lunedì 8 luglio tra Tommaso Langiano. Presidente della Fondazione Meyer nonché Direttore generale dell'Ospedale pediatrico e Lorenzo Beggiato, Capoarea di Firenze di Banca Popolare Vicenza. Un'occasione durante la quale il dirigente dell'Istituto di credito ha comunicato in merito alla seconda emissione delle due tranche di prestito obbligazionario. 


Nei mesi di dicembre 2012 e maggio 2013 Banca Popolare di Vicenza ha proposto ai propri clienti un'operazione finanziaria con un risvolto etico, riconoscendo, a proprio carico, un'erogazione liberale, a favore dell'a Fondazione Meyer, pari ad una percentuale dell'importo sottoscritto.


L'operazione, interamente sottoscritta per un valore complessivo di 20 milioni di euro, ha riscontrato notevole apprezzamento da parte della clientela che, aderendo all'offerta, oltre ad ottenere i vantaggi economici che la caratterizzano, ha potuto contribuire concretamente alle attività di ricerca, diagnosi e cura rivolte ai piccoli pazienti dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.


SCHEDA PROHETTO GENETICA


La donazione della Banca Popolare di Vicenza alla Fondazione Meyer finanzia un importante progetto di ricerca che prevede l'utilizzo di piattaforme di Next Generation Sequencing (NGS) per l'identificazione di geni associati ad epilessia e/o a malformazioni dello sviluppo corticale.  

La metodica Next  Generation Sequencing consente, mediante piattaforme avanzate, di analizzare il DNA umano su una scala e con un'economia che non era possibile ottenere in precedenza. Le moderne piattaforme infatti permettono di effettuare un sequenziamento massivo parallelo, in grado di ottenere oltre 600 milioni di letture (corrispondenti a circa 90 miliardi di basi sequenziate) in un'unica sessione di analisi.


L'identificazione di nuovi geni responsabili delle epilessie genetiche aprirà inoltre la strada allo sviluppo di nuovi farmaci mirati a correggere il funzionamento della proteina indicata come responsabile della malattia. La scoperta di nuovi geni coinvolti nelle malformazioni corticali, e la definizione del loro ruolo nello sviluppo della corteccia cerebrale permetterà di comprenderne meglio la fisiopatologia. Tutte le nuove conoscenze acquisite sui meccanismi molecolari alla base di queste patologie rappresenteranno il primo passo verso nuove terapie.

venerdì 12 luglio 2013

Fecondazione in vitro senza l'ausilio dell'uomo con un robot programmato per fare i bambini

Un robot programmato per fare i bambini. La nuova frontiera della fecondazione in vitro senza l'ausilio dell'uomo

 

Un'invenzione australiana è destinata a rivoluzionare la fecondazione in vitro rimuovendo il fattore umano, e a migliorare le speranze di molte coppie che hanno difficoltà riproduttive.

Arriva dall'Australia, rileva Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", la notizia del primo "strumento di vetrificazione automatizzato", chiamato Gavi, che servirà anche a ridurre drasticamente il tempo necessario per ordinare manualmente e congelare gli embrioni.

La vetrificazione è il processo di rapido congelamento degli embrioni per un uso successivo degli ovociti da parte delle donne.

Sam Lanyon General Manager della Genea Biomedx che ha realizzato il dispositivo ha detto che il robot Gavi consentirà di standardizzare un processo altamente manuale che è attualmente oggetto di errore umano.

Lanyon ha specificato che il "Gavi standardizza il processo di vetrificazione, il che significa che ogni singolo embrione in laboratorio viene trattato esattamente nello stesso modo ogni volta".

"Nei laboratori di fecondazione in vitro in tutto il mondo, la vetrificazione è attualmente effettuata molte volte ogni giorno da embriologi, che richiede un alto livello di abilità manuale e che porta a variazioni nel modo in cui gli embrioni vengono trattati. Ciò che abbiamo fatto è creare uno strumento, un robot, che svolge automaticamente quel processo ad alta intensità di manodopera".

"Una delle cose per le quali siamo molto entusiasti è che, standardizzando il processo di vetrificazione e garantendo che ogni embrione viene trattato nel modo migliore possibile, siamo in grado di migliorare i risultati e aumentare il numero dei pazienti che assumono a casa un bambino in buona salute".

L'azienda una veterana nel campo di fecondazione in vitro perché opera nel settore da oltre 26 anni, ha inoltre, specificato, che vi è stato un intenso interesse per l'invenzione da parte della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia che terrà una conferenza a Londra questa settimana.

Lo scienziato e embriologo Tammie Roy ha detto alla conferenza di ieri che più di 5000 embrioni di topo erano stati testati attraverso lo strumento, restituendo risultati equivalenti a quelli ottenuti con l'attuale processo di vetrificazione manuale.

 




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