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sabato 31 agosto 2013

Infortuni a calcetto? Risponde delle lesioni subite dal giocatore il gestore del campo di calcio

Partitella con gli amici e infortuni? Risponde delle lesioni subite dal giocatore il gestore del campo di calcio se non prova l'adeguatezza della struttura. Solo il caso fortuito può esentare il custode solo se l'evento è imprevedibile o provocato dallo stesso danneggiato

 

L'infortunio per la partitella con gli amici del fine settimana sarà più tutelato dopo la sentenza 19998 del 30 agosto 2013 della Corte di Cassazione? Di certo rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", dovranno prestare più attenzione il gestore o il proprietario del campo di calcio, i quali sono da ritenersi responsabili del danno subito dal giocatore se non provano l'inesistenza del nesso tra cosa ed evento, anche perché solo il caso fortuito può esentare da ogni responsabilità il custode. Nel caso di specie i giudici della sesta sezione civile hanno rigettato il ricorso del gestore di un campo da gioco avverso la decisione della Corte d'appello di L'Aquila che lo ha ritenuto responsabile per le lesioni subite da un giocatore durante una partita di calcetto.

La Suprema Corte, quindi, conferma la decisione della Corte di merito che ha riconosciuto la responsabilità in base all'evidenza del nesso casuale tra la conformazione della cosa (il palo metallico che sorreggeva la struttura del campo da gioco) e l'evento lesivo. In tal senso, gli ermellini hanno rilevato che la responsabilità per le cose in custodia statuita  dall'art. 2051 del codice civile, ha natura oggettiva e necessita, per la sua configurabilità, del mero rapporto eziologico tra cosa ed evento, tale da prescindere dall'accertamento della pericolosità della cosa stessa e da sussistere in relazione a tutti i danni da essa cagionati, sia per la sua intrinseca natura, sia per l'insorgenza in essa di agenti dannosi, essendo esclusa solo dal caso fortuito, sia pure a condizione dell'intervenuta prova del nesso causale tra queste ultime e il danno, ossia del fatto che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa.

In virtù di tale principio, il proprietario o gestore di un campo di gioco è responsabile degli infortuni occorsi agli utenti, ove non dimostri l'inesistenza del nesso di causalità tra la cosa (il campo) e l'evento (l'infortunio), quale può aversi, in un contesto di rigoroso rispetto di eventuali normative esistenti o comunque di una concreta configurazione della cosa in condizioni tali da non essere in grado di nuocere normalmente ai suoi fruitori, nell'eventualità di accadimenti imprevedibili e ascrivibili al fatto del danneggiato stesso, tra i quali una sua imperizia o imprudenza, o di terzi.

 


venerdì 30 agosto 2013

Carne di cavallo: dalla Francia un nuovo scandalo?

Carne di cavallo: dalla Francia un nuovo scandalo? Le autorità italiane prestino la massima attenzione alle carni equine importate da Oltralpe

 

Un nuovo scandalo della carne di cavallo starebbe riemergendo in Francia. Un'inchiesta è stata aperta dopo la scoperta di un traffico di cavalli da sella passata fraudolentemente nella dieta umana nell'est della Francia.

Dall'indagine, starebbe emergendo una "rete belga mafiosa" che sarebbe in grado "di eludere fraudolentemente il regolamento sanitario francese". Per fare questo, la rete ha comprato centri equestri o cavalli a privati cittadini. Per ottenere l'accordo dei proprietari interessati, alcuni complici avrebbero promesso loro un "tranquillo rifugio" alle loro cavalcature, che si conclude in realtà al macello.

E i poveri animali verrebbero macellati in Francia. In realtà, gli animali lascerebbero il Belgio dove i loro libretti sanitari sarebbero stati falsificati. Una volta fatto questo procedimento, i fornitori di carne responsabili macellerebbero i cavalli in Francia. Questo tipo di traffico è stato così scoperto nel macello di Alès, Gard. Alcuni Macelli in Pézenas, nell'Hérault e a Valenciennes nel nord sarebbero anche sotto indagine.

Questo tipo di carni sono comunque inadatte al consumo umano. Contattato, il Ministero dell'Agricoltura transalpino ha confermato che un'inchiesta è in corso, senza essere in grado di specificare in questa fase dove è stato aperta. Questa volta, l'inchiesta non è sull'etichettatura. La carne sarebbe venduta effettivamente come 'carne di cavallo', ma sarebbe inadatta al consumo. Peraltro, "Tre quarti di cavalli da sella hanno ricevuto trattamenti farmacologici che li rendono inadatti al consumo umano," ha sottolineato Jacques Largeron, Presidente della Federazione nazionale degli allevatori professionali di cavalli (FNEPE).

Nessun dettaglio sull'entità di questo traffico è stato specificato per il momento. "La catena di produzione di carne di cavallo non è influenzata da questo traffico", tuttavia ha chiarito Jacques Largeron.

Il Ministero dell'agricoltura francese ha inoltre ricordato che, al momento dello scandalo della carne di cavallo, la Commissione europea è stata investita d'implementare un database centralizzato, sulla identificazione equina nell'Unione europea. Questo sistema è tuttavia non ancora attuato.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda come l'inverno scorso, broker e imprenditori senza scrupoli avevano venduto la meno costosa carne di cavallo come manzo. Questa carne era stata immessa nel mercato attraverso piatti preparati, tra cui lasagne, che si supponeva contenessero solo carne di manzo.

Per tale precedente, rileva Giovanni D'Agata, dello "Sportello dei Diritti", è opportuno dare immediata attuazione al sistema d'identificazione e tracciabilità europeo di tutti gli animali da macello al fine di consentire una maggiore tutela per i consumatori. È ovvio, che al momento le autorità sanitarie italiane farebbero bene a monitorare la situazione dell'indagine in corso in Francia per evitare che equini o carne equina non destinati al consumo umano vengano importati nel  Nostro Paese.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Marijuana più rischiosa per i ragazzi di quanto si pensasse

 

Uno studio condotto dall'Université de Montréal e Icahn School of Medicine di New York del Mount Sinai Hospital ha rivisto una serie di ricerche sugli effetti della marijuana sugli adolescenti stabilendo non solo che causa in essi una maggiore dipendenza ma anche seri rischi per la salute mentale.

La  notizia, spiega Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", giunge mentre il dibattito sulla legalizzazione della marijuana si anima in Canada, ed il nuovo studio evidenzia che il consumo della droga leggera potrebbe essere più rischioso per i ragazzi di quanto si pensasse in precedenza.

I ricercatori hanno condotto una revisione di 120 studi che hanno esaminano la cannabis e lo sviluppo del cervello degli adolescenti, e hanno concluso che c'è una forte evidenza tra l'uso di cannabis in giovane età ed il rischio di sviluppare problemi per la salute mentale e dipendenze da adulti.

Il dottor Didier Jutras-Aswad, dell'Université de Montréal ha rilevato che  'La questione non è se la cannabis è buona o cattiva, ma chi ha più probabilità di soffrire di problemi.'

Alcuni studi hanno anche scoperto legami tra l'uso di cannabis e la schizofrenia precoce, ma sempre lo stesso Jutras-Aswad ha sottolineato che ci sia un evidente profilo di rischio che comprende la genetica e le caratteristiche comportamentali, oltre all'età.

Tuttavia, gli autori dello studio sottolineano che vi è una diffusa percezione che la marijuana è poco dannosa

 


giovedì 29 agosto 2013

Cellulari e cancro. L'uso eccessivo dei telefonini fa aumentare il rischio di tumori?

I telefoni cellulari e il cancro: il metodo israeliano. L'uso eccessivo dei telefoni cellulari fa aumentare il rischio di cancro? Il responso dell'Università di Tel Aviv che ha annunciato nuove ricerche.

 

Per dimostrare il legame tra telefoni cellulari e lo sviluppo del cancro, i ricercatori dell'Università di Tel Aviv hanno studiato la saliva di 20 persone che utilizzano i loro telefoni da 30 a 40 ore al mese. Hanno poi confrontato con quello di persone sorde che non dispongono di un computer portatile o che lo utilizzano solo per mandare SMS.

Secondo le spiegazioni del dottor Hamzani, direttore dell'equipe di ricercatori, una eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche da cellulare causa dello stress ossidativo sui tessuti delle ghiandole salivari situate nei pressi del luogo in cui l'apparato è posto, che è per l'appunto vicino all'orecchio. Tuttavia, se ci si riferisce alla sua definizione, lo "stress ossidativo" non ha nulla a che fare con lo stress psicologico. Si tratta di un attacco chimico sui costituenti del nostro corpo a causa di un eccesso di radicali liberi. Queste molecole particolarmente dannose, che provengono da l'ossigeno che respiriamo, causano l'ossidazione che distorce la nostra membrana cellulare e il DNA. La conseguenza sarebbero mutazioni genetiche che si sviluppano in tumori.

Portando spesso il cellulare vicino all'orecchio, questo stress ossidativo colpisce le ghiandole salivari. La saliva poi favorirebbe lo di tumori.

Vi è da  specificare che le conclusioni dell'indagine sono tutt'affatto definitive come ha spiegato lo stesso Dott. Hamzani che ha specificato che lo studio da essi effettuato non stabilisce un chiaro nesso causale tra l'uso dei telefoni cellulari e il cancro. Ma, in ogni caso, aiuta a mettere in evidenza che questo uso può avere effetti negativi sulla salute. Per affinare la ricerca, il team ha annunciato che continuerà il suo lavoro su scala più ampia e analizzerà, per esempio, la saliva di una persona prima e dopo l'uso con l'orecchio del suo telefono.

Questa non è la prima ricerca del genere effettuata nel mondo che mostra il rischio dei telefonini.

Sempre in Israele uno studio del Weizmann Institute ha dimostrato che il 50% dei dispositivi telefonici portatili aumenta il rischio di tumori delle ghiandole salivari. Un rischio ancora maggiore se l'apparecchio è sempre posto nello stesso orecchio. Ha inoltre evidenziato: una chiamata per più di dieci minuti può causare cambiamenti chimici nelle cellule cerebrali.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda che due anni fa, l' Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso la sua Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), aveva alzato il livello di allerta sull'utilizzo dei cellulari. Mentre l'anno scorso ha emesso un documento con il quale ha dichiarato che "non è stato possibile dimostrare un aumento del rischio di cancro al cervello", tuttavia nel 2011, ha inserito nell'elenco dei fattori più cancerogeni i campi elettromagnetici di frequenza definendoli "come possibilmente cancerogeni". Ossia ha messo più o meno sullo stesso livello il telefono cellulare con i vapori di benzina. Cioè il "livello 2B", uno dei cinque livelli di classificazione dell'OMS per le sostanze cancerogene.

Nel processo, il direttore della IARC, Christopher Selvaggio, pur sottolineando la necessità di ulteriori ricerche, ha dato alcuni consigli per ridurre il rischio. Si raccomanda in particolare di evitare il cellulare all'orecchio, preferibilmente utilizzando un kit vivavoce e l'invio di "sms".Due metodi che riducono dieci volte l'esposizione alle onde elettromagnetiche.

 


AVIARIA: COLDIRETTI, NEL SETTORE AVICOLO 100MILA POSTI DI LAVORO

 

Occorre evitare le  psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l'economia e l'occupazione, dove trovano possibilità di lavoro circa centomila  persone tra dipendenti diretti e indotto.

E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai risultati dell'incontro de
l ministro della Salute Beatrice Lorenzin con le autorità sanitarie delle Regioni sugli effetti delle misure precauzionali sulle aziende avicole.
Occorre difendere uno dei pochi comparti in cui l'talia è praticamente autosufficiente che
produce 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole e oltre 12 miliardi di uova con fatturato di settore pari a 5,7 miliardi di euro (dati 2012).

Va ricordato peraltro che - conclude la Coldiretti - in un momento difficile di crisi  con un forte calo dei consumi alimentari, l'unica voce ad aumentare nel primo semestre dell'anno è la spesa per le uova (+4 per cento) e per la carne di pollo naturale (+6 per cento) con un consumo annuo di oltre 19 chili di prodotti avicoli a testa che garantisce alle famiglie il necessario apporto proteico adeguato nell'alimentazione a prezzi piu' contenuti.

 


mercoledì 28 agosto 2013

Mala Salute: a 1 paziente su 100 prescritto il farmaco sbagliato per non dire controindicato. Lo dice uno studio svizzero


Non sempre una medicina aiuta a guarire dalla malattia per cui pensavamo fosse prescritta ed anzi può essere addirittura dannosa. A confermarlo è uno studio commissionato dalla Federazione dei medici svizzeri (FMH) e Santésuisse portato all'attenzione del pubblico italiano da Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti".

Su 3,13 milioni di Svizzeri, infatti, circa 42'000, pari all'1,3%, hanno fatto uso nel 2010 di medicinali controindicati. Tra gli ultra settantenni la percentuale sale al 4%.

Tra gli oltre 20'000 studi medici gli esperti dell'istituto basilese "Clinical Epidemiology and Biostatistics" hanno rilevato che 457 di essi hanno tendenza a prescrivere ai loro pazienti una combinazione di medicinali definiti inadatti che possono provocare effetti nocivi.

La professione medica è un mestiere difficile, questo è un dato di fatto, ma queste cifre dovrebbero stimolare gli operatori sanitari a fare sempre più attenzione nella prescrizione dei farmaci a tutela dei propri pazienti per evitare conseguenze negative se non addirittura letali.

 

AVIARIA: CON NUOVO FOCOLAIO OLTRE 10 MLN DI DANNI



 

Superano i dieci milioni di euro le perdite provocate dall'avaria per effetto dei danni diretti relativi agli abbattimenti e quelli indiretti come i vincoli di movimentazione adottati a scopo precauzionale.


E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell'individuazione del quarto focolaio che fa salire a 1,1 milioni gli abbattimenti programmai di galline ai quali si aggiungono 18mila tacchini.


La tempestiva adozione di tutte le misure necessarie con il supporto dell'Unione Europea ma anche le assicurazioni sull'assoluta assenza di pericoli per l'uomo dal consumo di carne di pollo o uova hanno evitato - sottolinea la Coldiretti - che si verificassero effetti sugli acquisti di mercato in un settore in cui  l'Italia e' il secondo produttore europeo dopo la Francia con quasi 13 miliardi di uova e 1,2 milioni di tonnellate di carni avicole per un fatturato totale di 5,7 miliardi di euro.


Va ricordato che - continua la Coldiretti - in un momento difficile per il commercio al dettaglio certificato dall'Istat con un forte calo dei consumi alimentari, l'unica ad aumentare nel primo semestre dell'anno è la spesa per le uova (+4 per cento) e per la carne di pollo naturale (+6 per cento) come sostituti delle carni piu care per garantire comunque un apporto proteico adeguato nell'alimentazione.


Occorre quindi evitare – conclude la Coldiretti - le  psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l'economia e l'occupazione in un momento già difficile per l'economia del Paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Campagna Unaproa per il consumo di frutta e verdura. Tappa nella Tuscia


A CAPRAROLA SI FESTEGGIA L'INIZIO DELLA RACCOLTA DELLE NOCCIOLE CON UN EVENTO DEDICATO ALLE VIRTU' DELL'ORTOFRUTTA

 

 


Continua la campagna nazionale per il consumo di ortofrutta "Nutritevi dei colori della vita", promossa da Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio) con il cofinanziamento dell'Unione Europea e dello Stato Italiano (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).


Giovedì 29 agosto avrà luogo la "Festa dei Colori"  dedicata ai "cinque colori del benessere" nell'ambito della consueta festa in programma come ogni fine agosto a Caprarola, nel centro della Tuscia viterbese. Un appuntamento, diventato ormai tradizionale, che richiama gli attori di un bacino rurale molto vivo e importante per celebrare insieme il momento della raccolta delle nocciole.


"Quanto ruota attorno alla corilicoltura viterbese è una delle più fiorenti realtà ortofrutticole del panorama italiano," - afferma Ambrogio De Ponti, Presidente di UNAPROA - "che da sempre ha saputo dare attuazione agli indirizzi comunitari grazie al ruolo delle Organizzazioni di Produttori voluto dalla Politica Agricola Comune (PAC). Un modello positivo che svolge la sua funzione in un territorio straordinario come la Tuscia. Non è casuale, quindi, che la campagna Nutritevi dei colori della vita si accosti a chi si impegna ad offrire un prodotto sano e di eccellenza, a chi persegue scelte produttive e distributive che permettano al consumatore di ricevere garanzie sulla qualità del prodotto, ad esempio come la Nocciola Romana D.O.P., meritevole di essere valorizzata per le straordinarie e naturali proprietà organolettiche e nutrizionali".


L'appuntamento per la "Festa dei Colori" é giovedì prossimo dalle 18 a Caprarola in Località San Valentino presso le strutture dell'Organizzazione di Produttori ASSOFRUTTI. Diverse le attività in programma, da animazioni e giochi a quiz con premi e omaggi per i più preparati a momenti di degustazione di piatti e assaggi a base di frutta e verdura di stagione.  


Divertimento e giochi quindi, ma anche occasione per veicolare messaggi fondamentali sulle virtù nutrizionali dell'ortofrutta. "Bisogna sensibilizzare i consumatori, ed in particolare i giovani, - ha dichiarato la nutrizionista Elisabetta Bernardi - non soltanto a mangiare più frutta e verdura ma soprattutto a variarne il consumo, seguendo i 5 colori del benessere: 5 porzioni giornaliere di 5 colori diversi (giallo-arancio, bianco, rosso, verde, blu-viola). Tra questi l'aglio, i cavolfiori, le cipolle, i finocchi, i funghi, le mele, le pere, i porri, il sedano, le noci, le nocciole, le mandorle o le castagne rappresentano il "bianco", un gruppo di alimenti prezioso per il nostro organismo per la presenza importante di potassio e fibra.

Il potassio contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso, della funzione muscolare e al mantenimento di una normale pressione sanguigna.

La fibra invece mantiene in salute il nostro intestino e quella solubile come la pectina contenuta per esempio nella mela, contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. In questo gruppo di ortaggi "bianchi" troviamo anche le noci che contribuiscono al miglioramento dell'elasticità dei vasi sanguigni".

 

 

 

www.nutritevideicoloridellavita.com

Unaproa s.c.a.r.l. - Via XX Settembre 4 - 00187 Roma | Telefono 06.424521 - Fax 06.47822822



Ossigenoterapia iperbarica. Attenzione agli inganni!

Roma, 28 Agosto 2013. Dovrebbe curare il cancro, il diabete, l'autismo, l'Alzheimer, il Parkinson, i disordini cardiaci, l'epatite, ecc. Dovrebbe, appunto, perche' non ci sono prove dell'efficacia del trattamento dell' ossigenoterapia iperbarica, secondo quanto dichiara la FDA americana. Eppure basta farsi un giro in internet per trovare proposte di cura con tale terapia. L'ossigenoterapia iperbarica  utilizza ossigeno puro, a pressione superiore a quella atmosferica, in particolari strutture dette camere iperbariche, utilizzate anche in medicina subacquea. Dunque, attenzione agli effetti miracolistici decantati da qualche sito internet!

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

martedì 27 agosto 2013

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Aviaria, dalla Ue plauso all'operato dell'Italia sul fronte della sicurezza. Avanti così per debellare il rischio psicosi

La Cia - Confederazione italiana agricoltori: dalle nostre autorità sanitarie il massimo dell'impegno e dell'efficienza per evitare il diffondersi del virus. Non c'è alcun motivo di allerta alimentare, "no" a un ingiustificato calo dei consumi che danneggerebbe gravemente un comparto d'eccellenza da 5,7 miliardi l'anno.           

L'Italia ha messo in campo tempestivamente ed efficacemente tutte le misure necessarie per contrastare l'espansione del virus dell'influenza aviaria e ridurre al minimo il pericolo di contagio, come dimostra il plauso della Commissione Ue che ieri ha promosso a pieni voti il nostro Paese sulla gestione dell'emergenza.


E' quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.Ora bisogna continuare su questa strada, implementando i nuovi vincoli sanitari di sicurezza intorno all'area colpita dai focolai -spiega la Cia- e nel contempo ricordando sempre che non esiste in alcun modo un problema di allerta alimentare con rischi per la salute umana.Mai come oggi serve evitare psicosi collettive con effetti sui consumi -continua la Cia- che minacciano di danneggiare pesantemente un settore produttivo d'eccellenza. Non bisogna dimenticare che l'Italia è il secondo produttore europeo dopo la Francia con quasi 13 miliardi di uova e 1,2 milioni di tonnellate di carni avicole. Per un fatturato totale di 5,7 miliardi di euro e circa 100 mila addetti tra dipendenti diretti e indotto.


Per questo è importante -osserva la Cia- definire proposte unitarie del mondo agricolo condivisibili dalle istituzioni. In questo senso, è necessario proseguire sulla linea della prevenzione, con collaborazioni di filiera tra tutti gli operatori e con la garanzia del rapido indennizzo dei danneggiati. 



lunedì 26 agosto 2013

OLIO EXTRAVERGINE, ELISIR ANTINVECCHIAMENTO

Nel 2013 si è' stato registrato un aumento record del 16 per cento nel valore delle esportazioni italiane di olio di oliva vergine che i recenti studi hanno dimostrato essere un'arma anti-invecchiamento, utile nel trattamento preventivo dei danni neurologici legati all'eta e al morbo di Alzheimer senile.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno nel commentare l'importante udio condotto da due gruppi di ricercatori dell'Universita di Firenze - guidati da Massimo Stefani del dipartimento di Scienze Biomediche sperimentali e cliniche e da Fiorella Casamenti del Dipartimento Neurofarba - e appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS One che riporta le conclusioni di osservazioni condotte su modelli animali.

A favorire l'aumento delle esportazioni sono certamente anche le notizie sulle proprietà salutistiche di un  condimento alla base della dieta mediterranea. Sul piano nazionale si registra però - sottolinea la Coldiretti - un preoccupante calo dei consumi pari al 10 per cento nel primo semestre dell'anno che rischia di avere un impatto anche sulla salute. L'olio di oliva resta però il condimento piu' apprezzato dalgi italiani con un consumo nazionale stimato - sottolinea la Coldiretti - in circa 12 chili a testa. L'Italia – conclude la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione che nel 2012 è stata di circa 4,4 milioni di quintali e puo' contare su 40 oli extravergine d'oliva Dop/Igp.

MAL DI PANCIA DA RIENTRO ? ECCO VADEMECUM DI COLDIRETTI

Il ritorno nelle case lasciate vuote per molto tempo puo' nascondere pericoli in dispensa o nel frigorifero che la mancanza di alternative fanno a volte dimenticare, con il rischio di fastidiose intossicazioni alimentari che aumentano i "mal di pancia" provocati dal rientro al lavoro.  

E' quanto afferma la Coldiretti che ha stilato un manuale di sopravvivenza per il rientro delle ferie con l'obiettivo di aiutare a fare le verifiche necessarie a garantire l'integrità dei cibi che si portano a tavola.  Una particolare attenzione - sottolinea la Coldiretti - deve essere riservata al controllo della funzionalità del freezer e del congelatore per sincerarsi che non vi siano state interruzioni del funzionamento. A questo proposito  - precisa la Coldiretti - lo sviluppo di ghiaccio sulle confezioni esterne di surgelati o anche della carne sta ad indicare che è avvenuta una interruzione del freddo ed è quindi consigliabile non consumare i prodotti interessati. 

All'interno del frigorifero - continua la Coldiretti - vanno eliminate le confezioni già aperte di latte, succhi di frutta o conserve come pure quelle di tonno e sottoli se l'olio non copre integralmente il prodotto. Anche le vaschette di yogurt che si presentano gonfie in modo anomalo sono pericolose perché possono essersi verificate fermentazioni indesiderate. Eliminare in ogni caso gli omogeneizzati già aperti ed anche - continua la Coldiretti - i salumi già affettati che presentano segni di ossidazione come pure gli eventuali "avanzi" dimenticati alla partenza. 

Un consiglio - precisa la Coldiretti - che a maggior ragione va seguito se i prodotti già aperti sono stati lasciati fuori dal frigorifero di casa. Occhio anche all'eventuale sviluppo di muffe su formaggi o salumi e per tutti gli alimenti in scatola con le confezioni integre, collocati sia fuori che dentro il frigo, prima di un eventuale consumo vanno sempre verificate le date di scadenza e il periodo consigliato per il consumo. 

La frutta e verdura deve essere controllata eliminando i pezzi avariati che - continua la Coldiretti - fanno marcire anche gli altri. Nei legumi già sgusciati potrebbero nascondersi insetti mentre nelle confezioni già aperte la perdita di fragranza per biscotti o snack sta a significare l'assorbimento di umidità. 

Anche il portapane - sottolinea la Coldiretti - va controllato perchè il permanere di residui o briciole può favorire le formiche o scarafaggi che spesso si annidano anche nella spazzatura se non è stata eliminata prima delle vacanze.

La presenza di insetti che si manifestano con larve o minuscole farfalline può riguardare anche - conclude la Coldiretti - le confezioni già aperte di riso o pasta sulla quale si possono sviluppare muffe.

 

  IL VADEMECUM COLDIRETTI PER CONTROLLI IN DISPENSA

  • Controllo della funzionalità del freezer e del congelatore per sincerarsi che non vi siano state interruzioni del funzionamento che rendono inutilizzabili i prodotti.
  • All'interno del frigorifero vanno eliminate le confezioni già aperte di latte, succhi di frutta o conserve di pomodoro come pure quelle di tonno e sottoli se l'olio non copre integralmente il prodotto. Un consiglio - precisa la Coldiretti - che a maggior ragione va seguito se i prodotti già aperti sono stati lasciati fuori dal frigorifero di casa.
  • Per gli alimenti in scatola con confezioni integre, collocati sia fuori che dentro il frigo, vanno sempre verificate le date di scadenza ed il periodo consigliato per il consumo.
  • La frutta e verdura deve essere controllata eliminando i pezzi avariati che se non vengono allontanati fanno marcire anche gli altri.
  • Il portapane va controllato attentamente perchè il permanere di residui o briciole può favorire la presenza di formiche o scarafaggi che spesso si annidano anche nella spazzatura se non è stata eliminata prima delle vacanze. La presenza di insetti che si manifestano con larve o minuscole farfalline può riguardare anche - conclude la Coldiretti - le confezioni già aperte di riso o pasta sulla quale possono svilupparsi muffe.

Fonte: Coldiretti



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Redazione del CorrieredelWeb.it


domenica 25 agosto 2013

Sbiancanti dentali: nuovo regolamento UE. Solo dal dentista quelli potenti


L'UE interviene per tutelare la salute dei consumatori contro i rischi degli sbiancanti dentali. A segnalarlo è Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti" che rileva come con due regolamenti le istituzioni europee hanno introdotto, a partire dall'11 luglio 2013, alcune modifiche riguardanti i prodotti per lo sbiancamento o lo schiarimento dei denti (sbiancanti dentali)  con concentrazione > 0,1 % e  ≤ 6 % di perossido di idrogeno.

Data la natura vincolante dei due regolamenti in questione, gli stessi  sono obbligatori in tutti i loro elementi e direttamente applicabili in ciascuno degli stati membri dell'Unione europea.

In particolare, a far data dall'11 luglio scorso i prodotti cosmetici a base di perossido di idrogeno (H2O2), devono essere conformi alle disposizioni delle due disposizione di seguito citate:

- Regolamento (CE) N. 1223/2009 sui prodotti cosmetici, del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, che sostituisce la direttiva 76/768/CEE del Consiglio del 27 luglio 1976, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai prodotti cosmetici, e tutte le sue successive direttive di modifica per adeguamento degli allegati al progresso tecnico.

- Regolamento (UE) N. 344/2013 della Commissione del 4 aprile 2013, che modifica gli allegati II, III, V e VI del Regolamento (CE) n. 1223/2009.

Per ciò che concerne le modifiche essenziali alla normativa precedente bisogna fare particolare riferimento all'allegato III, numero d'ordine 12, del  Regolamento (UE) N. 344/2013, che prevede che a partire dall'11 luglio 2013:

1. In primo luogo che i prodotti per lo sbiancamento o lo schiarimento dei denti (sbiancanti dentali)  con concentrazione > 0,1 % e  ≤ 6 % di perossido di idrogeno, presente o liberato, attualmente classificati come dispositivi medici e marcati CE ai sensi della Direttiva 93/42/CEE, non possono più essere immessi sul mercato come tali ma solo come cosmetici in conformità ai due regolamenti.

2. I prodotti sbiancanti dentali con concentrazione > 0,1 % ≤ 6 % di perossido di idrogeno, presente o liberato, classificati come dispositivi medici e marcati CE già presenti sul mercato non possono essere venduti o distribuiti al consumatore finale.

3. I prodotti con una concentrazione > 0,1 % ≤ 6 % possono essere venduti esclusivamente dai dentisti a cui viene riservata, sotto la loro diretta supervisione, la prima utilizzazione. In seguito, il prodotto deve essere fornito al consumatore per completare il ciclo di utilizzo.

4. I prodotti per lo sbiancamento dei denti con una concentrazione di perossido di idrogeno inferiore allo 0,1% possono invece continuare ad essere venduti in farmacia.

 


Fertilita'. Le bevande analcoliche zuccherine la riducono?

Bevande analcoliche zuccherine riducono la fertilità? Ricercatori statunitensi rivelano che un elevato consumo di bibite può essere pericoloso per la salute anche nel campo della riproduzione. 

Senza dubbio sono tra i nemici del popolo già in sovrappeso, ma presto le bibite zuccherine e quelle a base di soda potrebbero essere eliminate dalle dispense e dai frigoriferi degli aspiranti genitori se si arrivasse ad una consapevolezza di massa che, semplicemente, fanno male.

Secondo i ricercatori dell'Università dello Utah, infatti, un elevato consumo di bevande zuccherate potrebbe addirittura ridurre la fertilità. 

Questi risultati sorprendenti sono il risultato di una ricerca condotta sui topi. Mentre la metà delle cavie ha seguito una dieta tipica, l'altra è stato sottoposta a un consumo equivalente all'assorbimento di tre lattine di soda al giorno per un essere umano.

Il risultato è stato chiaro: il tasso di mortalità femminile è di due volte superiore al normale e la capacità dei maschi di mantenere il territorio e riprodursi si riduce di un quarto.

Gli studiosi hanno confermato come i loro risultati dimostrano che gli zuccheri aggiunti consumati a livelli attualmente considerati sicuri hanno notevoli impatti negativi sulla salute.

È ovvio che i risultati osservati nei topi non si applicano automaticamente per l'uomo, ma come "Sportello dei Diritti", spiega Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dell'associazione, siamo impegnati da anni contro l'eccesso nel consumo di bevande gassate e zuccherine per i danni alla salute che possono comportare ed avevamo salutato con un plauso la più volte annunciata sovrattassa promessa più volte dai ministri della Salute che si sono succeduti negli anni che evidentemente sono ben consapevoli delle conseguenze sociali che comportano diete che pongono alla base anche tali prodotti, ma che poi è stata sempre eliminata dai provvedimenti dati  per certi su pressione della lobby mondiale delle bevande.

Al contempo quest'ennesima ricerca, ove confermata, costituirebbe l'ennesima riprova delle conseguenze dannose delle bevande zuccherine e gassate sulla salute dei cittadini ed in particolare dei più giovani, cui una pubblicità martellante ed i costi accessibili le hanno fatte diventare dei must arrivando addirittura, in non sporadici casi, a sostituire l'acqua come bevanda per dissetarsi.

Che non sia giunta finalmente l'ora di adottare politiche effettivamente disincentivanti?

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


sabato 24 agosto 2013

Febbre del Nilo Occidentale. Segnalati tre nuovi casi in Italia nelle province di Ferrara e Modena

Gli aggiornamenti dello "Sportello dei Diritti" circa i contagi della temibile febbre del Nilo Occidentale segnano, purtroppo tre nuovi casi in Italia, in particolare in Emilia Romagna dove sono stati segnalati due casi nella Provincia di Modena ed uno in quella di Ferrara. In questa regione, tre casi sono stati segnalati nel 2008 e nove nel 2009.

Quindi sino al 22 agosto e dall'inizio del 2013, 42 casi di virus nell'uomo sono stati segnalati nell'UE e 176 nei paesi limitrofi.

Solo durante la scorsa settimana, ben 12 nuovi casi sono stati rilevati nell'UE.

La Grecia ha segnalato nove nuovi casi nelle aree con precedenti (Attiki 4, Kavala 2, Salonicco 1, Xanthi 2).

Inoltre, il probabile luogo dell'infezione del caso segnalato dall'Austria il 14 agosto è stato identificato in un quartiere di Sankt Pölten, capoluogo del land della Bassa Austria.

Nei paesi limitrofi, sempre nella scorsa settimana sono 57 i nuovi contagi ufficialmente denunciati.

Israele ha riferito sette nuovi casi nei distretti con precedenti (Central 2, Haifa 4, Tel Aviv 1).

Il Montenegro ha segnalato il primo caso quest'anno nella regione di Podgorica, un'area già segnalata come probabile luogo dell'infezione umana nel 2012.

La Federazione Russa ne conta 17 nuovi.

La Serbia è lo stato  più colpito con 32 nuovi casi segnalati.

Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti" ricorda che il rapporto settimanale dell'ECDC, sulla febbre del Nilo occidentale comprende la mappa della attuale distribuzione geografica dei casi umani autoctoni segnalati nell'UE e nei paesi vicini, un aggiornamento della situazione e una tabella che presenta i casi nei paesi e le zone colpite.

Tutte le informazioni sono fornite al fine di informare le autorità competenti responsabili per la sicurezza della salute nelle zone con in corso di trasmissione del virus del Nilo occidentale agli esseri umani al fine di sostenere l'attuazione delle normative vigenti.

In particolare, secondo la legislazione sulla sicurezza sangue dell'UE, gli Stati membri devono avviare tutte le misure di controllo per garantire la sicurezza del sangue nel caso di contagi del virus in  questione.

Una sfida importante per l'attuazione del suddetto regolamento è la raccolta tempestiva di informazioni accurate sulle zone colpite.

 




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venerdì 23 agosto 2013

AVIARIA: CONTROLLI FUNZIONANO, EVITARE PSICOSI INGIUSTIFICATE

Occorre evitare psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l'economia e l'occupazione. E' quanto afferma la Coldiretti ne sottolineare che il nuovo caso di influenza aviaria è stato individuato proprio grazie alle misure precauzionali messe tempestivamente in atto per garantire la massima sicurezza e tranquillità agli allevatori e ai consumatori.

Tutte le misure straordinarie previste dalla normativa sanitaria europea e nazionale per il contenimento dell'infezione, il monitoraggio degli allevamenti e la tutela della salute pubblica - conclude la Coldiretti - sono state adottate con tempestività eccezionale a conferma dell'efficienza del sistema di controlli nazionale.


Fitolimurgia: riconoscere e cucinare le erbe spontanee pugliesi

Le erbe spontanee di interesse alimentare costituiscono l'oggetto di studio di un'antica branca della Botanica, nota come Fitoalimurgia. 

Questo filone di ricerca botanica si afferma come percorso di ricerca, al fine di allargare il più possibile le conoscenze sulle piante ad uso alimentare.

In «Peregrinazioni fitoalimurgiche» (504 pagine) Nello Biscotti raccoglie una lunga esperienza di ricerca sulle erbe selvatiche eduli (fitoalimurgia) esplorando la ricca tradizione di «mangiatori di erbe» delle comunità del Gargano e della pianura foggiana, storicamente «contadini senza terra» e obbligate alla raccolta di prodotti spontanei ma «inventori» della più tipica arte culinaria del Tavoliere e della Puglia in generale.

Questo prezioso volume è ora disponibile in formato ebook su «Villaggio Globale» (http://vglobale.it/e-inoltre/e-book.html).



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Nuove restrizioni per Diclofenac a seguito delle valutazioni dell'Agenzia del Farmaco Europea (EMA)

Nuove restrizioni per l'antidolorifico Diclofenac a seguito delle valutazioni dell'Agenzia del Farmaco Europea (EMA)

L'agenzia del farmaco francese, ANSM, ha invitato i professionisti sanitari a limitare l'uso di Diclofenac (principio attivo del più noto Voltaren e di molti altri generici) per ridurre al minimo i rischi cardiovascolari del farmaco utilizzato come anti-infiammatorio, antireumatico e soprattutto come analgesico e quindi per alleviare il dolore e le infiammazioni.

Queste nuove restrizioni hanno fatto seguito alle valutazioni dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) che ha dimostrato un aumento del rischio di trombosi arteriosa (coaguli nelle arterie) ed ha determinato la diffusione delle nuove raccomandazioni a livello europeo.

Diclofenac ora è controindicato nei pazienti con insufficienza cardiaca nota o con una storia di infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare (ictus). Per i pazienti già trattati con diclofenac e affetti da malattie cardiovascolari, il trattamento dovrebbe quindi essere rivalutato dal proprio medico.

Nel caso di nuova terapia, deve essere iniziata solo dopo una valutazione del rapporto rischio-beneficio in pazienti con determinati fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, iperlipidemia, diabete e fumo). In ogni caso, aggiunge la ANSM, i medici sono invitati a prescrivere "la dose efficace di diclofenac più bassa possibile, e per il minor tempo possibile garantendo un controllo dei sintomi".

L'EMA ha riesaminato il Diclofenac l'anno scorso e all'inizio dell'anno su richiesta del Regno Unito, a causa di dati riferiti a un piccolo aumento del rischio di tali effetti avversi cardiovascolari del diclofenac in rapporto con altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

I risultati hanno dimostrato che per ogni 1.000 pazienti trattati con Diclofenac nel corso di un anno, tre pazienti avevano sviluppato eventi vascolari maggiori rispetto a quelli trattati con placebo.

Dev'essere ricordato anche che il Diclofenac è il principio attivo di diversi farmaci venduti sotto marchi quali Voltaren, Artotec, Flector e parecchi altri generici (di seguito il link relativo a tutti i farmaci venduti in Italia contenenti il Diclofenac: http://www.infofarma.it/principio-attivo.htm?q=diclofenac). Questi farmaci sono disponibili in forma di compresse, soluzioni iniettabili o anche di gel o pomate, ma questi ultimi due non risentono delle restrizioni sull'uso.

Nell'occasione l'ANSM ha ricordato a tutti che i FANS possono causare effetti avversi potenzialmente gravi, specialmente gastrointestinali, cardiovascolari e renali e si dovrebbe rivalutare le loro necessità in caso di dolore cronico in quanto agiscono solo sui sintomi senza affrontare la causa.

Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti fa presente che nel luglio di quest'anno anche l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha emanato una "Dear doctor letter" in cui sottolinea che il Diclofenac può essere associato ad un aumentato rischio di trombosi arteriosa, simile a quello degli inibitori selettivi della COX-2, e pertanto risulta controindicato nei soggetti con insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e malattie cerebrovascolari.

 




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giovedì 22 agosto 2013

Magnesio e sviluppo ossa

Roma, 22 Agosto 2013. Il magnesio fa bene alle ossa? Certo che si, visto che ne fa parte insieme a calcio e fosforo. Lo conferma l'Efsa (Autorita' europea per la sicurezza dei prodotti alimentari) che ha stabilito un rapporto di causa ed effetto tra l'assunzione di magnesio e normale sviluppo delle ossa nei bambini, ma anche negli adulti,visto che interviene nella mineralizzazione delle ossa. Il magnesio e' contenuto, in particolare, nella crusca, nel cacao, nelle mandorle, nel mais, nella bieta, ecc. Il 35% del magnesio contenuto negli alimenti viene assorbito nell'intestino.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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mercoledì 21 agosto 2013

AVIARIA: COLDIRETTI, NUOVO ISOLAMENTO SIGNIFICA CHE CONTROLLI FUNZIONANO

La scoperta di un nuovo caso in un diverso sito della stessa azienda conferma che hanno funzionato le misure precauzionali messe tempestivamente in atto per garantire la massima sicurezza e tranquillità. 

E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare  la positivita' per l'influenza aviaria del tipo A individuata nelle galline ovaiole di un'azienda commerciale nel comune di Mordano in provincia di Bologna che fa capo alla stessa azienda in cui è avvenuto l'abbattimento delle 128.000 galline ovaiole dell'allevamento di Ostellato (Ferrara) colpito dal virus dell'influenza aviaria con un ceppo ad alta virulenza del tipo H7. 

Tutte le misure straordinarie previste dalla normativa sanitaria europea e nazionale per il contenimento dell'infezione, il monitoraggio degli allevamenti e la tutela della salute pubblica - precisa la Coldiretti - sono state adottate con tempestività eccezionale a conferma dell'efficienza del sistema di controlli nazionale. 

Il primato italiano nella sicurezza alimentare – conclude la Coldiretti - è una garanzia per gli allevatori e consumatori per evitare psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l'economia e l'occupazione.



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Possibile scandalo in Germania sui dati medici dei pazienti venduti alle case farmaceutiche

Possibile scandalo in Germania sui dati medici dei pazienti venduti alle case farmaceutiche. Milioni di pazienti sarebbero stati spiati. E in Italia?

 

Un articolo del Der Spiegel apparso nei giorni scorsi in Germania nei giorni scorsi ha sollevato un possibile scandalo circa la vendita di dati riservati sulle prescrizioni mediche di milioni di pazienti da parte di istituti di ricerca ed elaborazione dati che poi li rivenderebbero alle case farmaceutiche che in questo modo sarebbero in possesso di informazioni preziose circa la salute dei cittadini.

Milioni di dati delle ricette di 42 milioni di cittadini tedeschi, infatti, sarebbero entrati in possesso delle case farmaceutiche attraverso l'acquisto da società di ricerche di mercato quali IMS Health, il gruppo americano che è presente in più di cento paesi, che acquisterebbe le informazioni del paziente in forma criptata dalla banca dati delle farmacie, VSA di Monaco di Baviera, nella Germania meridionale secondo il "Der Spiegel".

È ovvio che una notizia del genere che secondo alcuni commentatori è uno dei più grossi scandali degli ultimi tempi in Germania, per Giovanni D'AGATA, presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", fa sorgere il dubbio di chiedersi se analoghe politiche siano state effettuate anche in Italia per conoscere il comportamento dei medici circa la prescrizione dei farmaci e per consentire alle case farmaceutiche di effettuare marketing mirati per la commercializzazione dei propri prodotti una volta entrati in possesso di informazioni così importanti anche dei pazienti italiani.




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martedì 20 agosto 2013

Acne: il Roaccutan efficace ma associato a gravi effetti indesiderati. Addirittura rilevato rischio depressione sino al suicidio

Non sono pochi, i giovani che hanno problemi di acne, spesso in forma acuta. Per il trattamento di questa patologia, vi sono numerosi farmaci, ma l'Isotretinoina (acido-cis-13-retinoico), in Italia commercializzata con il nome di Roaccutan (Accutane negli Stati Uniti), è quello attualmente più potente, oggi disponibile, per il trattamento della forma grave di acne.

Un ciclo di trattamento con Isotretinoina della durata di 5 mesi permette una remissione prolungata dell'acne in più dell'85% dei pazienti. Alcuni pazienti possono richiedere più di 1 ciclo di trattamento. Il farmaco in questione, secondo quanto è dato apprendere da alcune ricerche, presenta alcune controindicazioni che è sempre opportuno conoscere prima d'iniziare il trattamento.

Tra i rischi, è noto che può causare aborto e gravi difetti al nascituro. Inoltre, i pazienti che assumono il farmaco possono incorrere in gravi problemi che interessano un certo numero di organi, tra cui il fegato, l'intestino, gli occhi, il naso e l'apparato scheletrico.

Poiché l'Isotretinoina è un farmaco ad alto rischio il suo impiego dovrebbe essere riservato ai casi di acne cistica recalcitrante grave.

Questo tipo di acne è resistente al trattamento standard, tra cui gli antibiotici, ed è caratterizzata da molte lesioni infiammatorie nodulari e cistiche piene di pus.

Queste lesioni possono causare dolore, cicatrici permanenti ed effetti psicologici negativi.

L'FDA (Food and Drug Administration), l'afenzia federale statunitense che vigila sui farmaci, ha approvato l'Isotretinoina nel 1982 e, da allora, quasi 5 milioni di americani e 12 milioni nel mondo sono state trattati con Isotretinoina, secondo i dati forniti dalla casa produttrice Roche.

La metà delle persone che assumono il farmaco sono di sesso femminile, la maggior parte delle quali è in età fertile ( 15-44 anni ).

Il rischio di difetti alla nascita tra le donne che assumono l'Isotretinoina è estremamente alto.

Questi difetti comprendono idrocefalia e microcefalia, difetti cardiaci, deformità facciali, come labbra leporine e orecchie mancanti, e ritardo mentale.

Dati di letteratura indicano che il 5-35% dei feti esposti all'Isotretinoina andranno incontro ad una malformazione.

Nonostante nella scheda tecnica del prodotto fosse indicata la tossicità fetale, diverse segnalazioni di gravi difetti alla nascita sono giunte subito dopo la commercializzazion




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