La felicità… non ha peso
Giovedì 15 gennaio, ore 20.45, ritorna al teatro dello storico Istituto delle Marcelline, in piazza Tommaseo, il ciclo di incontri "Di che cosa abbiamo fame?", per affrontare il tema "Nutrire il pianeta" di EXPO 2015 da angolature diverse e complementari. Il titolo della serata sarà "Il posto vuoto", richiamo al primo bagliore del disagio nei confronti della condivisione del cibo, che porta spesso ad abbandonare la tavola della propria famiglia.
Un digiuno affettivo, un digiuno dei desideri, un digiuno d'amore. In Italia sono più di 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, numero in costante aumento. Nell'85% dei casi si tratta di donne adulte, adolescenti e bambine. Quasi 10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni fanno i conti con queste patologie, 1-2 nelle forme più gravi.
Si perde peso per essere visti, ci si rende invisibili per mostrare il proprio dolore. Un corpo trasparente perché appaia finalmente ciò che senti di essere per l'altro: qualcosa che non c'è.
L'anoressica ha un disperato bisogno di tutto ed è proprio perché non può realisticamente aver tutto che sceglie di non avere niente.Così entra in circolo il fantasma dell'anoressia a ricordarti che se riesci a fare a meno del cibo allora davvero non hai bisogno di nulla, puoi sentirti fortissima, inattaccabile.
Ma poiché i desideri come la fame possono diventare selvaggi, ecco che a un certo punto assale un'altra bestia, la bulimia: un appetito ancestrale e inascoltato che si ribella e porta a divorare ogni cosa.
Anoressia e bulimia sono un male di vivere che fatica a trovare parole per essere espresso, a volte l'unico segnale arriva quando la famiglia si riunisce a tavola, con "il posto vuoto", titolo della serata organizzata al Teatro dell'Istituto Marcelline di piazza Tommaseo giovedì 15 gennaio 2015, alle ore 20.45, nell'ambito del ciclo di incontri "Di che cosa abbiamo fame", pensati per accostarsi al grande tema dell'EXPO "Nutrire il pianeta" da angolature diverse e complementari.
Ospite d'eccezione sarà Fabiola De Clercq, una donna, moglie e madre, che ha saputo affrontare e raccontare la sua esperienza di bulimia e anoressia, arrivando a fondare nel 1991 l'Associazione ABA (Associazione bulimia e anoressia), un punto cardine di ricerca sui disordini alimentari e di accoglienza per le persone che ne soffrono.
L'ingresso è libero e al termine della testimonianza sarà possibile confrontarsi in un dibattito aperto.
Con il patrocinio della Regione Lombardia e dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Ingresso libero.
f serate al Tommaso
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