CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

martedì 10 luglio 2018

Salute. Fibrosi cistica, ProCrea: «La prevenzione inizia nel momento in cui la coppia decide di avere un figlio»

Fibrosi cistica, ProCrea: «La prevenzione inizia nel momento in cui la coppia decide di avere un figlio»

Il centro per la fertilità ha presentato al congresso SSGO di Interlaken la propria esperienza con 4.000 casi analizzati. «Specifici test e analisi genetiche preimpianto permettono di non trasmettere la malattia ai figli. La prevenzione deve però partire dai ginecologie e medici di base»

 

«La prevenzione della fibrosi cistica inizia nel momento in cui una coppia decide di avere un figlio. È importante che i medici si facciano promotori di un'accurata informazione e che lo screening sia eseguito nei centri specializzati di PMA». 

Con oltre 4.000 pazienti testati negli ultimi 10 anni, il centro per la fertilità ProCrea di Lugano è intervenuto al congresso annuale della Società svizzera di ginecologia e ostetricia (SSGO) che si è svolto nei giorni scorsi al centro Kursaal di Interlaken. Marina Bellavia, ginecologa e specialista in Medicina della riproduzione del centro Procrea e Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica molecolare ProcreaLab hanno tenuto un workshop su fibrosi cistica e infertilità.

«La fibrosi cistica è la malattia genetica recessiva più diffusa e, nonostante i notevoli passi avanti fatti nelle cure, resta una malattia fortemente invalidante che, ancora oggi, può portare al decesso. Per questo in ProCrea abbiamo deciso non solamente di accogliere le indicazioni europee che prevedono lo screening specifico solo per i trattamenti di fecondazione in vitro, ma, seguendo le linee guida americane, di ampliarle prevedendo le analisi per tutte le coppie che si rivolgono al nostro centro», riferisce Bellavia.

Statisticamente, almeno una persona ogni 20-25 è portatrice sana della fibrosi cistica (presenta quindi una mutazione del gene CFTR senza però avere alcun sintomo) e ogni anno in Italia nascono quasi 200 bambini - 4 ogni settimana - con una forma di questa malattia. In media in Europa, ogni 2.500-3mila neonati sani, uno è malato. «I portatori sani del gene mutato della fibrosi cistica sono abbastanza diffusi: grazie alle statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è possibile stimare che una coppia su 600 circa sia composta da due portatori sani. Nel caso di una gravidanza, questa coppia ha quindi il 25 per cento di probabilità di avere un figlio malato, il 50 per cento di avere un figlio portatore sano e solamente il 25 per cento di avere un figlio effettivamente sano», ricorda Filippini. «Nella larghissima maggioranza dei casi, chi è portatore non sa di esserlo perché non ha dei disturbi evidenti; solo la conoscenza di casi di fibrosi cistica in famiglia spinge a fare delle verifiche in questa direzione. Anche se, come testimoniato da un caso che abbiamo presentato al congresso, ci sono situazioni dove è presente una delle mutazioni del gene che danno origine alla malattia, pur non avendo alcun caso di malattia in famiglia».

Il legame della fibrosi cistica con la fertilità è forte, soprattutto per quanto riguarda l'infertilità maschile. «Nell'80 per cento dei casi di oligospermia o azoospermia dovuta ad agenesia dei vasi deferenti, siamo davanti ad una forma atipica di fibrosi cistica; sono casi in cui si ha un'aplasia dei vasi deferenti e quindi viene ostacolato il passaggio degli spermatozoi», spiega Bellavia. «Con un test di secondo livello è possibile escludere al 98 per cento la presenza di una delle mutazioni del gene CFTR». Ma solamente con l'analisi genetica preimpianto è possibile evitare che la malattia sia trasmessa dai genitori ai figli. «La PGD - pre-implantation genetic diagnosis - permette di individuare l'embrione che non presenta la mutazione genetica; quindi di avere un figlio sano. È questo l'unico strumento di prevenzione che permette di ridurre la diffusione della malattia», concludono le specialiste del centro ProCrea.

 

ProCrea - Con una lunga esperienza nel campo della medicina della riproduzione, ProCrea è il maggiore centro di fertilità della Svizzera ed è un polo di riferimento internazionale. ProCrea è composto da un'équipe professionale di medici, biologi e genetisti specialisti in fisiopatologia della riproduzione. Unico centro svizzero ad avere al suo interno un laboratorio accreditato di genetica molecolare, ProCrea esegue analisi genetiche per lo studio dell'infertilità con tecniche d'avanguardia. La sede principale è a Lugano in via Clemente Maraini, 8. 



--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *