Milano, luglio 2018 – Oltre 25.000 vite potrebbero essere salvate all'anno in Italia se i tassi di mortalità delle regioni con performance peggiore raggiungessero il valore medio nazionale. Questa riduzione del 5% del tasso di mortalità nazionale è solo un esempio del grande impatto che un sistema sanitario basato sul valore avrebbe in Italia, come descritto nel nuovo studio di The Boston Consulting Group "Generare valore, un approccio in tre fasi" sullo stato attuale della salute pubblica.
La ricerca di BCG svela alcune tendenze significative del sistema sanitario nazionale:
· Italiani più longevi, ma meno sani: il dato di aspettativa di vita, che continua ad aumentare leggermente, non dice tutto dello stato di salute della popolazione. Tra il 2005 e il 2015, infatti, la percentuale di cittadini che lamentano un cattivo o un pessimo stato di salute è cresciuta dal 9,9 al 12,5%: un fenomeno che non ha paragoni negli altri quattro principali Paesi dell'UE (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna).
· Finanziamenti in calo per la sanità pubblica: la percentuale di spesa sanitaria sostenuta dal finanziamento pubblico è in continua riduzione (78% nel 2008, 76% nel 2012, 75% nel 2016), avvicinando sempre più l'Italia a Paesi storicamente meno universalistici, come Svizzera (64%) e Stati Uniti (49%).
· Variabilità regionale, l'ospedale più vicino non è necessariamente il migliore: ospedali poco distanti possono mostrare differenze significative in termini di processi ed esiti clinici. Ad esempio, in una delle regioni più avanzate dal punto di vista degli esiti di salute, la possibilità di subire, entro due giorni, l'intervento chirurgico necessario per una frattura al femore può variare dal 15 al 95%, mentre in un'altra regione la mortalità a 30 giorni a seguito di infarto miocardico acuto varia dal 5 all'11% a seconda della qualità e dell'efficienza dell'ospedale in cui si è trattati.
Un sistema sanitario basato sul valore per il paziente parte da un concetto semplice: per ottenere risultati migliori gli esiti vanno guardati non solo con gli occhi dello specialista, ma anche con quelli del paziente. E creare valore per il paziente deve essere sia l'obiettivo ultimo, che un vantaggio competitivo sempre più strategico per payer e provider del settore sanitario. La divisione Health Care di BCG Italia supporta gli attori principali del settore, a livello nazionale e internazionale, nella trasformazione dei loro modelli di business, affinché possano offrire servizi economicamente competitivi ma, al tempo stesso, in grado di migliorare i risultati dei pazienti e garantire la crescita sostenibile delle organizzazioni.
Quanto alla possibilità di mettere in pratica tale sistema basato sul valore, Stefano Cazzaniga, Principal di BCG, commenta: "Nonostante le numerose sfide, il sistema sanitario italiano resta uno dei migliori al mondo. Affinché questo eccellente posizionamento sia sostenibile nel tempo, bisogna innescare un nuovo cardine, legato al concetto di valore e di impatto sulla vita del paziente. Sono necessarie azioni decise e rapide, come affrontare in maniera sistematica l'eterogeneità fra gli esiti delle regioni e dei singoli ospedali e intervenire per scongiurare l'insostenibilità dei costi, che si traduce in una difficoltà degli accessi e in un'impennata della spesa privata. Sempre coniugando la prospettiva dei pazienti (gli esiti clinici) con quella del sistema (la sostenibilità)".
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