Anche l'Isaps, Associazione mondiale di chirurgia estetica, utilizzerà le linee guida italiane per la preparazione di un documento analogo internazionale
A due anni dalla prima pubblicazione, l'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) pubblica un aggiornamento delle linee guida che descrivono i principali interventi di chirurgia estetica. «Le linee guida Aicpe, pubblicate la prima volta a ottobre 2013, costituiscono il primo e unico esempio in Italia di compendio di raccomandazioni comportamentali in chirurgia estetica. Adesso abbiamo voluto aggiornare lo scritto, sottoporlo a un'accurata revisione e operare le necessarie modifiche per attualizzarlo e renderlo ancora più utile e valido per addetti ai lavori e pazienti» dice il presidente Aicpe, Mario Pelle Ceravolo. La nuova edizione è allegata al numero di dicembre della rivista Minerva Medica.
Seguendo le indicazioni del Ministero della Salute, le linee guida sono utilizzate non solo da medici e pazienti, ma anche dai tribunali nella valutazione della responsabilità professionale dei chirurghi plastici. «In questi due anni le linee guida sono state consultate da medici legali e magistrati, aiutando a fare chiarezza giuridica in molti processi a carico di chirurghi plastici – spiega Pelle Ceravolo -. Non solo: l'International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps) ha richiesto le linee guida italiane, che saranno utilizzate per la preparazione di un documento analogo di uso internazionale da diffondere a tutte le società di chirurgia plastica estetica mondiali».
Da qui la necessità di rivedere il documento, in modo che sia sempre aggiornato con le novità tecniche e le ultime scoperte scientifiche: ad esempio sono state introdotte modifiche per la liposuzione, intervento per l'eliminazione del grasso in eccesso che risulta il più praticato in Italia, alla luce delle nuove tecniche laser e di radiofrequenza, e per il lipofilling, ossia il trapianto di grasso, per cui sono state aggiunti degli accorgimenti su come perfezionare il processo per avere un risultato di attecchimento migliore.
Obiettivo del documento è condividere le raccomandazioni sviluppate sistematicamente, sulla base di conoscenze continuamente aggiornate e valide, con lo scopo di rendere appropriato, e con un elevato standard di qualità, l'atto chirurgico.
Il testo è stato rivisto da Roberto Bracaglia, chirurgo plastico già primario al Policlinico di Roma e docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, con una vasta esperienza in campo medico-legale, con la coordinazione di Gianluca Campiglio, membro del direttivo Aicpe e segretario di Isaps, Associazione mondiale di chirurgia estetica. «Le linee guida sono state realizzate in base all'esperienza di specialisti che da anni si dedicano solo all'aspetto estetico della chirurgia plastica – prosegue Campiglio -. Si spiega non solo come eseguire un intervento, ma anche i limiti di ciascuna operazione e l'eccesso di aspettative del paziente, che spesso è la principale controindicazione a operare».
Qualche esempio? È bene ricordare che è sempre raccomandata la presenza dell'
anestesista, tranne per gli interventi più semplici e limitati effettuabili in anestesia locale. Con la
blefaroplastica, il ringiovanimento dello sguardo, non è possibile eliminare tutte le rughe o le pieghe della cute palpebrale e nemmeno le occhiaie, che anzi aumentano se ci si espone al sole nei primi tre mesi dopo l'operazione. Per quanto riguarda il
lifting del viso la controindicazione principale è l'eccesso di attese del paziente che non può pensare di ritrovare la freschezza dei vent'anni. La sala operatoria resta l'unica soluzione per chi vuole ringiovanire il volto: lipofilling, filler e botulino possono migliore l'aspetto del viso in casi di invecchiamento non troppo avanzato, ma non hanno effetti sul rilassamento dei tessuti, in particolare per mandibole e mento. Anche per la
rinoplastica, il rimodellamento del naso, la sola alternativa percorribile è il bisturi, anche se per difetti moderati si possono usare lipofilling e filler. Nessuna speranza, invece, per chi ha la punta del naso con la cute grossa e spessa: resterà sempre bulbosa anche con l'intervento, in quanto mantiene la memoria della forma. Per la
liposuzione, invece, il paziente ideale è un paziente normopeso con accumuli localizzati. Se la pelle è poco elastica o sovrappeso c'è la possibilità di avere risultati meno validi, e l'indicazione è non aspirare più del 7% del peso del paziente: percentuali maggiori sono possibili solo dopo aver valutato le condizioni della paziente e ricoverandolo in una struttura protetta.
AICPE. L'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), l'unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE, gemellata con l'American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, hanno aderito oltre 250 chirurghi in tutta Italia. Membri Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, accomunati da un codice etico comportamentale che li distingue dentro e fuori la sala operatoria. L'associazione ha elaborato e pubblicato le prime Linee Guida del settore, consultabili sul sito internet, che stabiliscono i fondamentali parametri operativi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici: disciplinando l'attività professionale con riferimento sia all'attività sanitaria, sia alle norme etiche; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica.
Nessun commento:
Posta un commento