CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

venerdì 17 marzo 2017

CLIMA, WWF: ANCHE LA SALUTE A RISCHIO, ALLARME MEDITERRANEO

Logo del WWF
WWF: ANCHE LA SALUTE A RISCHIO, ALLARME MEDITERRANEO

Bianchi: “Il momento per cambiare il ‘clima’ è ora”

Un appello per unirsi il 25 marzo all’evento globale, Ora della Terra/Earth Hour


I cambiamenti climatici, con le ondate di calore e l’aumento delle temperature, gli eventi meteorologici estremi come alluvioni e siccità aumentano i rischi per la salute e il benessere umano. 

Oltre ai danni diretti, gli impatti influenzano l’alimentazione, l’approvvigionamento di acqua ma anche la diffusione di malattie, tramite vettori come le zecche e la zanzara tigre asiatica che aumentano il rischio di insorgenza di patologie quali la malattia di Lyme, l’encefalite da zecche, la dengue e la febbre del Nilo occidentale.

una settimana dal più grande evento globale sul clima, Earth Hour-Ora della Terra il WWF punta il dito verso uno degli effetti del cambiamento climatico che ci tocca più da vicino: la nostra salute.

Secondo l’OMS tra il 2030 e il 2050 il cambiamento climatico potrebbe causare circa 250.000 ulteriori morti l’anno per malnutrizione, malaria, diarrea e stress da calore. A livello globale, il numero di disastri legati al clima è più che triplicato dal 1960. Questi disastri si traducono in oltre 60.000 morti, principalmente nei paesi in via di sviluppo.

Come dichiara anche il V rapporto della IPCC, gli effetti del cambiamento climatico sulla salute sono destinati ad esacerbare i problemi pre-esistenti, inclusi quelli derivanti dalle condizioni cliniche (disturbi psichici, depressione, patologie cardiocircolatorie). 

Durante l’ondata di calore del 2003 in Europa, ad esempio, sono stati registrati oltre 70.000 morti oltre la media. Le alte temperature alzano anche i livelli di ozono e altri inquinanti, esacerbando le malattie respiratorie e cardiovascolari. Si estenderà anche la diffusione dell’asma, con l’aumento della diffusione di pollini e altri allergeni favorito dal caldo estremo.

L’Europa meridionale e il Medio Oriente costituiscono una delle regioni del mondo che rischiano gli impatti negativi peggiori del cambiamento climatico.  Stiamo già affrontando forti aumenti degli eventi estremi, con ondate di calore e diminuzioni nelle precipitazioni e della portata dei fiumi, che hanno incrementato il rischio di siccità gravi, di calo dei rendimenti dei raccolti, di perdita della biodiversità e di incremento del rischio di incendi boschivi. 

Se verrà superata la soglia di 1,5°C, gli effetti sul Mediterraneo e Medio Oriente potrebbero portare alcune zone a sperimentare temperature superiori a 50°C per molti giorni l’anno, rischiando così di diventare inabitabili: questo porterebbe indubbiamente all’aumento della mobilità interna ed esterna.

Tra le malattie che rischiano di diffondersi ulteriormente come effetto clima c’è la malaria. Trasmessa dalle zanzare Anopheles, la malaria uccide quasi 600 000 persone ogni anno - soprattutto bambini africani sotto i 5 anni. L’areale della malaria si sta estendendo verso il Mediterraneo.  La zanzara Aedes, vettore della febbre  dengue è anche molto sensibile alle condizioni climatiche, alcuni studi suggeriscono che il cambiamento climatico è probabile che continui ad aumentare l'esposizione alla dengue.

I Paesi del Mediterraneo, Italia in testa, dovrebbero essere leader nella lotta al cambiamento climatico, visto che dal progredire della situazione attuale hanno tutto da perdere. Diventa sempre più urgente, poi, l’integrazione dei rischi dovuti al cambiamento climatico nei sistemi sanitari pubblici, sistemi sanitari che devono essere sempre più efficaci ed efficienti- ha dichiarato la Presidente del WWF Italia Donatella Bianchi - Il cambiamento climatico ha volti e impatti diversi in ogni angolo del pianeta, ma la realtà è uguale per tutti: il momento per cambiare il clima che cambia è ora–- E’ una sfida che centinaia di milioni di persone in tutto il mondo hanno compreso e il 25 marzo, in occasione di Earth Hour, faranno sentire la propria voce. Vogliamo che agli accordi e agli impegni seguano finalmente i fatti”.

Servono azioni concrete a cominciare dal prossimo G7 che deve sancire la volontà di accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi – conclude Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia - E’ importante che il G7 Salute affronti il tema perché è necessario integrare i rischi dovuti al cambiamento climatico nei sistemi sanitari pubblici”.

Tra una settimana queste richieste verranno ribadite in occasione dell’Ora della Terra attraverso lo spegnimento simbolico per un’ora, dalle 20.30 di ciascun paese, delle luci in casa, degli  uffici, dei ristoranti. Una grande ola di buio planetaria di 24 ore, dalla mattina di sabato 25 fino al giorno successivo, che farà il giro della Terra e alle 20.30 ‘toccherà’ il nostro paese. 

Il WWF sta organizzando per quella giornata eventi in piazza, balli, cene a lume di candela. 

A Roma l’evento centrale si svolgerà  preso il Museo Maxxi che per la prima volta spegnerà la sua facciata. Al buio per un’ora decine di altre icone tra cui la Basilica di San Pietro, il Colosseo, la Mole Antonelliana e l’Arena di Verona. Nel 2016 ben 178 paesi parteciparono spegnendo le principali icone mondiali come l’Opera House di Sydney, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo.


La scheda “Salute e clima” di approfondimento con grafici: http://bit.ly/2nv8C5U


www.oradellaterra.org

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *