160 di loro sono state seguite in tandem da un'osteopata e da un ginecologo: "Le manovre osteopatiche attenuano i dolori legati alla malattia".
Parma, 24 marzo – Non solo chirurgia. Nel trattamento dell'endometriosi, una malattia che in Italia colpisce 3 milioni di donne, l'osteopatia sembra potersi ritagliare un ruolo importante, contribuendo ad alleviare i dolori legati alla patologia.
Nella Giornata Mondiale dedicata all'endometriosi, vengono resi noti i risultati di una collaborazione in corso da alcuni anni fra Simona Melegari, osteopata specializzata in osteopatia ginecologica e docente al Cio - Collegio italiano osteopatia di Parma, e Carlo Alboni, dirigente medico di "Ostetricia e ginecologia" al Policlinico di Modena.
I due, collaborando fianco a fianco, hanno trattato circa 160 donne in Emilia Romagna e riscontrato l'efficacia del trattamento osteopatico. «Se parliamo di miglioramento della condizione clinica della paziente, la percentuale di successo è superiore all'85%», spiega Alboni.
La malattia – L'endometriosi è una malattia che colpisce circa il 10% della popolazione femminile fertile causando forti dolori pelvici specialmente durante i rapporti sessuali o durante il ciclo.
Il trattamento – «Il trattamento osteopatico volto a ridurre i sintomi della malattia, fra cui il dolore pelvico cronico, consiste in manipolazioni dolci che tengono in considerazione lo stato di salute della paziente e che lavorano sulle strutture osteomuscolari, viscerali e neurologiche di pelvi e colonna vertebrale - spiega Simona Melegari- . L'obiettivo è interrompere l'attivazione del sistema nervoso nel meccanismo di mantenimento del dolore».
A seguito dei risultati ottenuti attraverso la stretta collaborazione fra Melegari e Alboni, è stato recentemente organizzato un corso apposito per osteopati al Cio – Collegio italiano osteopatia di Parma.
L'istituto di formazione osteopatica in passato si era occupato del rapporto fra endometriosi e osteopatia attraverso uno studio pilota che aveva dimostrato come determinate manovre volte a riequilibrare il bacino, il circolo emolinfatico e il sistema nervoso autonomo contribuissero a ridurre il dolore pelvico delle pazienti con endometriosi.
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