Le Mummie di Roccapelago 3.0: la rinascita degli antichi abitanti attraverso cinque anni di studi. Una scoperta scientifica straordinaria
Si tratta di una scoperta che ha fatto il giro del mondo e che il 24 marzo vedrà la presentazione di cinque anni di studi, che porteranno sicuramente a risultati scientifici davvero importanti per archeologi, antropologi e studiosi di svariate discipline che, insieme, potranno ricostruire vita, attività e condizioni di salute di un’intera comunità tra XVII e XVIII secolo.
La cripta sotto la Chiesa della Conversione di S. Paolo di Roccapelago ha restituito circa 300 inumati fra infanti, subadulti e adulti. Un numero rilevante di corpi, conservati in connessione anatomica parzialmente scheletrizzati, che erano stati deposti vestiti con camicie e calze pesanti, entro un sacco o un sudario, diverse decine di corpi conservano parti cospicue di tessuti molli mummificati.
Il rinvenimento si è dimostrato subito eccezionale , sia per il numero di individui riferibili ad una piccola comunità montana, sia per il loro stato di conservazione, e soprattutto per lo stato di parziale mummificazione, dovuto non ad interventi artificiali (spesso riservati a personaggi importanti del ceto religioso o a membri di famiglie illustri) ma alle particolari condizioni microclimatiche dell’ambiente di inumazione.
In particolare, ciò che attira maggiormente i ricercatori a indagare su questi territori è lo studio delle malattie multifattoriali (malattie ostearticolari e malattie metaboliche), quelle malattie cioè che hanno una dipendenza parziale da molti geni diversi, da fattori ambientali e dalle interazioni tra i due: è proprio negli isolati genetici, con le loro popolazioni così omogenee e con caratteristiche ambientali e sociali rimaste inalterate nel corso del tempo, che risulta più facile identificare i frammenti di Dna responsabili di alcune patologie. Roccapelago si distingue in quanto la comunità è un unicum storico e attuale. Il ritrovamento delle mummie ha reso possibile l’individuazione durante lo scavo di un numero considerevole di caratteri epigenetici che hanno confermato l’appartenenza degli individui a stessi gruppi famigliari. Inoltre l’identificazione (già effettuata) di patologie degenerative e/o con eziologia infettiva spinge il caso in oggetto ad essere considerato una fonte importantissima.
A convegno svolto, verrà inviato un comunicato stampa sui risultati scientifici effettuati sulle mummie e presentati dagli studiosi.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa :
http://www.beniculturali.unibo.it/it/eventi/le-mummie-di-roccapelago-3.0-la-rinascita-degli-antichi-abitanti-attraverso-cinque-anni-di-studi#--
Info Ufficio Stampa Ausl Cultura: tiziana.rambelli@auslromagna.it
Programma del Convegno
24 marzo 2017
10.30-10.40 Luigi Tomassini (Università di Bologna) Saluti
10.40-10.50 Giorgio Gruppioni (Università di Bologna) Apertura del convegno
10.50-11.10 Donato Labate (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) Introduzione
PRIMA SESSIONE Moderatore: Stefano Benazzi
11.10-11.30 Carla Figus (Università di Bologna) Mortalità infantile a Roccapelago: tra analisi antropologiche ed archivi storici
11.30-11.50 Mirko Traversari (Università di Bologna) Nozze a Roccapelago, tra endogamia, esogamia ed isonimia
11.50-12.00 Pausa
12.00-12.20 Elisabetta Cilli (Università di Bologna) Paleogenetica e paleodemografia degli antichi abitanti di Roccapelago
12.20-12.40 Federico Lugli (Università di Modena e Reggio Emilia) Dieta e pratiche di foraggiamento a Roccapelago: primi risultati dalle analisi degli isotopi stabili ed elementi in traccia
12.40-13.00 Donata Luiselli (Università di Bologna) Variabilità del microbiota e dieta nelle mummie di Roccapelago
13.00-14.30 Pranzo
SECONDA SESSIONE Moderatore: Stefano Benazzi
14.30-14.50 Maria Grazia Bridelli (Università di Parma) Resistere al tempo: analisi fisiochimiche sui tessuti biologici delle mummie di Roccapelago
14.50-15.10 Stefano Vanin (University of Huddersfield) Indagine morfologica e molecolare sui reperti entomologici di Roccapelago
15.10-15.30 Thessy Schoenholzer Nichols (Storica del tessuto e del costume antico) “Uso e abuso di indumenti”, camicie e calze delle mummie
15.30-15.50 Sara Piciucchi, Enrico Petrella (Azienda USL della Romagna sede operativa di Forlì) L’impiego dell’imaging radiologico mediante Tomografia Computerizzata per indagare le condizioni di vita ed i segni di malattia su 13 mummie naturali di Roccapelago
16.10-16.30 Discussione e considerazioni finali Intervengono: Luigi Tommassini, Donato Labate, Giorgio Gruppioni, Stefano Benazzi, Carla Figus, Mirko Traversari, Elisabetta Cilli, Federico Lugli, Donata Luiselli, Maria Grazia Bridelli, Stefano Vanin, Thessy Schoenolzer Nichols, Sara Piciucchi, Enrico Petrella, Antonino Vazzana, Laura Buti, Rita Sorrentino, Gregorio Oxilia, Patrizia Serventi, Marta Ciucani.
16.30 Chiusura dei lavori
Segreteria del Convegno: Mirko Traversari, Antonino Vazzana
Il Convegno è patrocinato da Azienda USL della Romagna e Gruppo AUSL Romagna Cultura
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