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mercoledì 27 giugno 2018

AMCLI - VACCINI: PARTE DA MILANO UN TOUR PER MISURARE L’APPLICAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE

VACCINI: PARTE DA MILANO UN TOUR PER MISURARE L'APPLICAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE

Il progetto - promosso da AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani – inizia il 2 luglio da Milano e toccherà Perugia e Cagliari. Focus su pertosse, morbillo, rosolia, parotite e varicella. 


Le strategie di contenimento ed eliminazione di queste malattie infettive sono possibili grazie alle vaccinazioni, ma anche grazie all'attuazione di sistemi di sorveglianza efficaci e di attività di laboratorio microbiologico di elevata qualità. Milano e la Lombardia all'avanguardia in Italia.

Milano, 27 giugno 2018 – Mentre resta acceso il dibattito sull'opportunità del piano nazionale di prevenzione vaccinale, con stravaganti proposte di riduzione del numero di vaccini da somministrarsi ai bambini, occorre non abbassare la guardia nel controllo sull'effettiva incidenza di queste infezioni. Un risultato alla portata del sistema paese, soprattutto se si riesce ad integrare la vigilanza e la diagnostica del laboratorio di microbiologia.

Parte con questo ambizioso obiettivo l'iniziativa promossa da AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani, di concerto con l'Istituto Superiore di Sanità, e il contributo non condizionato di DiaSorin, che si articola in 3 incontri che si svolgeranno nel 2018. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 2 luglio 2018, con inizio alle ore 14.00, presso l'Aula Magna dell'ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.

Tutti i paesi dell'Unione europea hanno una lunga tradizione nell'attuazione di programmi di vaccinazione. Ad esempio, il livello di controllo sull'epatite B, sulla poliomielite e sul tetano è eccellente in molti paesi, tra i quali l'Italia. Nonostante ciò, per altre malattie infettive di rilevanza sociale prevenibili con le vaccinazioni, quali il morbillo, la parotite, la rosolia, la pertosse e la varicella, il livello di controllo è diminuito drasticamente negli ultimi decenni. In Italia, la riduzione costante nel tempo delle coperture vaccinali ha determinato un aumento di circolazione di queste malattie infettive e di presenza sempre più numerosa di pazienti critici suscettibili che si ammalano gravemente, a causa della perdita dei vantaggi dell'immunità di gregge.

Come ricorda Tiziana Lazzarotto, Microbiologa dell'Università di Bologna e Membro del Direttivo AMCLI, secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, si sono registrati in Italia, nel 2017, un totale di 4.991 casi di morbillo, inclusi 4 decessi; 65 casi di rosolia e 503 casi di pertosse. Per quanto riguarda la varicella, dal 2009 al 2013 è stato osservato un dimezzamento dei casi di malattia, attestandosi oggi a circa 100 casi ogni 100.000 persone infette. Nonostante ciò, la varicella continua a rappresentare un problema di sanità pubblica, soprattutto in età pediatrica.

A marzo 2017, l'azione delle Istituzioni è stata fortemente concreta e finalizzata alla prevenzione attiva con l'introduzione del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019. Le strategie di contenimento ed eliminazione di queste malattie infettive accanto alle misure igienico-sanitarie generali e alle misure vaccinali prevedono la creazione di sistemi di sorveglianza efficaci e di attività di laboratorio microbiologico di elevata qualità.

"Come Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani, di concerto con l'Istituto Superiore di Sanità, abbiamo ritenuto utile promuovere questo ciclo di incontri itineranti allo scopo di condividere con tutte le figure professionali coinvolte nel controllo delle infezioni/malattie prevenibili con le vaccinazioni i più recenti dati sulla sorveglianza, per comprendere l'impatto dei programmi di vaccinazione del Paese, la prevalenza e la diffusione della malattia, sulle strategie vaccinali, per comprendere il potenziale dei nuovi vaccini disponibili e sulla diagnosi clinica per comprendere la gestione armonizzata dei pazienti. Vogliamo riaffermare l'imprescindibile ruolo e contributo che la diagnosi microbiologica offre ogni giorno per comprendere la corretta esecuzione (nei tempi e nei modi) ed interpretazione della diagnostica di laboratorio" ha spiegato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest milanese che modererà i lavori con Carlo Federico Perno, delegato AMCLI della regione Lombardia e Direttore dell'UO di Microbiologia dell'Ospedale Metropolitano Niguarda, Università di Milano.

La scelta di trattare le problematiche connesse alle infezioni/malattie causate dai Virus del Morbillo, Rosolia, Parotite, Varicella e dalla Bordetella pertussis, nasce dall'interesse che essi rivestono sia per loro diffusione sia per le recenti acquisizioni diagnostiche, prognostiche e terapeutiche.

AMCLI - Associazione Microbiologi Clinici Italiani - è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L'associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d'interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d'organo, sulle infezioni nell'anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull'immunologia e sulle malattie parassitarie.               



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