E' quanto rende noto la Coldiretti sulla base dell'ultimo rapporto epidemiologico aggiornato InfluNet del 18 gennaio che fa salire a 2.964.000 il totale dei casi rilevati dall'inizio della sorveglianza.
E' stato dunque superato il picco stagionale ed i casi risultano in leggera discesa anche se il livello di incidenza rimane elevato e pari a 8,47 casi per mille assistiti con la fascia di età maggiormente colpita che - sottolinea la Coldiretti - è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un'incidenza pari a 15,22 casi per mille assistiti.
In tutte le Regioni italiane - precisa la Coldiretti - è in corso il periodo epidemico anche se si osserva un'incidenza pari o superiore a 10 casi per mille assistiti in Piemonte, in Val d'Aosta, nella P.A. di Trento, in Emilia-Romagna, nelle Marche, nel Lazio, in Campania, in Basilicata e in Sardegna.
Secondo un sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it il 60% degli italiani si difende dal rischio influenza con l'alimentazione, il 20% evitando luoghi affollati e la stessa percentuale cerca di coprirsi di piu'.
Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l'apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell'insorgenza dell'influenza favorita dal freddo gelido, secondo la Coldiretti che ha messo a punto una "dieta antigelo".
Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l'influenza non devono mancare - continua la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.
Con la discesa del termometro arriva anche il "permesso" ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.
Fondamentale - sottolinea la Coldiretti - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull'organismo.
Nella dieta - prosegue la Coldiretti - non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali.
Per la frutta - evidenzia la Coldiretti - di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico.
Va anche ricordato che in un soggetto normale l'assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui - conclude la Coldiretti - una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.
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