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domenica 3 dicembre 2017

Italiani: preoccupati per la salute, i sintomi li cercano su internet


• Più di 1 adulto su 3 pensa di non essere in buona salute e il 40% ha sofferto di ansia nell'ultimo mese. Una delle cause principali? Il lavoro.

• Ancora basso il ricorso all'assicurazione sanitaria.



C'è la salute tra le preoccupazioni principali degli italiani. In linea con quanto avviene anche nel resto del mondo, le paure di una malattia grave (41%), della diffusione di pandemie (36%) o di soffrire di salute precaria (28%) pesano meno solo delle preoccupazioni legate a terrorismo (47%) e precarietà sul lavoro (43%). Oltre 1 italiano adulto su 3, infatti, ritiene che la propria condizione di salute non sia buona, ma solo "media" (27%) o "cagionevole" (7%).

È quanto emerge dal Consumer Attitudes Survey, indagine internazionale realizzata dal gruppo assicurativo Aviva - tra i leader in Europa e presente in Italia dal 1921 – sulla percezione della propria salute in 14 paesi del mondo.

ANSIA: NE HA SOFFERTO IL 40% NELLE ULTIME QUATTRO SETTIMANE
Alla domanda sull'ansia, il 40% degli italiani adulti afferma di averne sofferto nel mese precedente all'indagine. Un dato inferiore solo a quello dell'India, dove i livelli di ansietà si attestano al 60%.

Figura 1 Livelli di ansia nei vari paesi 

Sentirsi meno stressati, ansiosi o depressi, infatti, è in cima alle ambizioni di salute degli italiani (33%). Seguono il desiderio di dormire meglio (28%) e quello di perdere peso/migliorare la propria forma fisica (25%). La causa principale dello stress? Per 2 italiani su 5 è il lavoro. Una situazione che si riflette anche nelle fasce d'età più giovani: il 35% delle persone tra i 18 e i 34 anni teme un aumento del livello di stress e depressione nel corso dei prossimi 12 mesi, mentre l'insicurezza lavorativa è la preoccupazione principale per quasi la metà dei Millennials (1).

INVECCHIARE PREOCCUPA MENO DELLE MALATTIE
In cima alla lista delle preoccupazioni degli italiani legate al proprio benessere fisico, ci sono le patologie gravi (30%), che preoccupano ben più degli effetti dell'invecchiamento sulla salute (18%).

Nonostante in Italia la popolazione adulta utilizzi il web o le app come strumenti di pagamento o di gestione in misura minore rispetto agli altri paesi analizzati (-8%), quando si tratta di informarsi su sintomi o diagnosi mediche, gli italiani sono tra i più assidui nella ricerca di informazioni online (41%; +9%).

A proposito di ricerche online su sintomi e patologie, italiani e irlandesi (rispettivamente 41% e 39%) sono superati soltanto da turchi e indonesiani (rispettivamente 42% e 48%). Affidarsi al web per trovare questo genere di informazioni è una pratica meno diffusa in Cina (16%) e India (5%). Una curiosità: rispetto alla media degli altri paesi analizzati, gli italiani sono anche più propensi a leggere su forum e social media le esperienze di altre persone con stessi sintomi, patologie o disturbi.

ASSICURAZIONI SANITARIE
La salute risulta quindi essere tra le principali preoccupazioni degli italiani. Tuttavia meno di 1 partecipante al sondaggio su 10 afferma di possedere un prodotto assicurativo dedicato. I valori risultano invece più alti in altri Paesi europei come ad es. la Francia in cui la percentuale sale al 34%.

Nel dettaglio, tra gli italiani partecipanti al sondaggio, solo l'8% ha dichiarato di possedere un'assicurazione sanitaria privata e ancora meno – il 6% dei rispondenti – afferma di avere una forma di copertura sulle malattie gravi.

Arianna Destro, Chief Customer Officer di Aviva, ha commentato: "Nonostante la salute sia una preoccupazione centrale per gli italiani, il ricorso alle assicurazioni dedicate è ancora basso. Le polizze assicurative giocano un ruolo importante per garantire tranquillità e sicurezza e credo che spetti anche a noi, aziende leader nel panorama assicurativo nazionale, agevolare un cambiamento di prospettiva. Come Aviva, abbiamo già da tempo intrapreso questo percorso. Abbiamo messo a punto prodotti completi e allo stesso tempo semplici da comprendere e utilizzare, dedicati alla protezione della salute della persona e della famiglia. Inoltre stiamo già pensando al futuro, progettando soluzioni digitali e partnership con start up per costruire insieme nuovi servizi in questo ambito".

(1) Per Millennials si intendono i nati tra il 1980 e il 1995.


METODOLOGIA E CAMPIONE
Lo studio internazionale Aviva Consumer Attitudes Survey è stato condotto da IPSOS Mori su un campione di 1.000 adulti maggiorenni, tramite panel online, per ognuno dei seguenti paesi: Indonesia, Hong Kong India, Singapore, Turchia, Polonia, Italia, Spagna, Francia, UK, Irlanda, USA e Canada. Unica eccezione è stata la Cina, dove sono state condotte 1.515 interviste tramite una metodologia mista (panel online e interviste face-to-face). Le interviste sono state condotte nel periodo marzo-maggio 2017.
I dati sono rappresentativi del profilo della popolazione adulta presente sul web in ciascun paese.

Aviva offre una gamma di prodotti per la tutela della salute, pensati per rispondere alle esigenze tutti anche grazie a coperture flessibili e personalizzabili.

Chi è Aviva: Solidità, Semplicità, Innovazione: le 3 parole chiave di Aviva.

Solidità: Con oltre 300 anni di storia e 33 milioni di clienti in 16 Paesi, Aviva è uno dei principali gruppi assicurativi al mondo. Aviva Italia ha una capillare presenza sul territorio, grazie a oltre 500 agenzie plurimandatarie, consulenti finanziari e accordi con primari gruppi bancari italiani (come UBI Banca, Unicredit, Banca Popolare di Bari). 
Aviva Italia è un'azienda in crescita (utile operativo 2016 circa +10% vs.py), con oltre 550 dipendenti e riconosciuta tra le aziende "Top Employers Italia". Aviva vuole ricambiare la fiducia accordatagli dagli oltre 2 milioni di Clienti italiani, investendo in attività no-profit in Italia come ad esempio l'"Aviva Community Fund".

Semplicità: In un settore complesso e articolato, Aviva ha scelto la semplicità come codice base della relazione con i propri clienti con soluzioni e comunicazioni chiare, trasparenti e immediate.

Innovazione: Aviva investe sul futuro, sull'innovazione tecnologica "Fintech" per migliorare sempre più i rapporti con i clienti. Per questo, a livello mondiale ha creato tre centri di eccellenza: i "Digital Garage" di Londra, Singapore e Canada; e in Italia Aviva collabora con PoliHub, il centro-incubatore di start-up del Politecnico



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