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mercoledì 31 gennaio 2018

Primo Festival della Salute Digitale: Cesena 5-12 febbraio

L'associazione Psichedigitale presenta il primo Festival della Salute Digitale in programma a Cesena, 5-12 febbraio 2018

Smartphone, videogiochi e social, fanno bene o fanno male?

Dieci incontri ad ingresso gratuito rivolti a genitori, insegnanti, ragazzi, professionisti per riflettere sulle conseguenze della diffusione delle tecnologie digitali nella nostra vita, dall'infanzia all'età adulta

Cesena (30 gennaio 2018) - Il primo smartphone? Sempre più spesso regalo della Prima Comunione, a 8 anni. Il primo tablet? Quasi sempre prima dei 2 anni. Quali sono le conseguenze della diffusione sempre più intensa e precoce delle tecnologie digitali, dall'infanzia fino all'età adulta? 

Per riflettere su un nuovo concetto di "salute", che tenga nella giusta considerazione anche gli effetti dell'utilizzo di questi strumenti, nasce il primo Festival della Salute Digitale, in programma a Cesena dal 5 al 12 febbraio, organizzato dall'associazione Psichedigitale in collaborazione con Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna, ASL Romagna, Comune di Cesena, numerose scuole del territorio e il supporto del Credito Cooperativo Romagnolo e di Romagna Iniziative.

La mission del Festival
Quasi ogni aspetto della vita dell'uomo è oggi mediato da uno schermo: per lavoro, per svago, per apprendimento, le tecnologie sono utilizzate in modo sempre più massiccio, intenso e precoce, in modo particolare smartphone, tablet, tv, e le loro applicazioni (videogiochi, social, app). 

Partendo da questo presupposto, il Festival si propone di sviscerare il nuovo concetto di "salute digitale", per riflettere sul ruolo delle tecnologie nello sviluppo psico-fisico nel bambino/adolescente e nel benessere dell'adulto, per capire meglio la rivoluzione che stiamo attraversando e salvaguardare la salute di tutti sia attraverso la prevenzione, sia con la cura delle nuove patologie dell'era digitale.

Il programma prevede dieci incontri gratuiti (conferenze, seminari, tavole rotonde, laboratori ma anche cineforum, attività teatrali, presentazione di libri) rivolti ad un ampio pubblico che spazia dai ragazzi, agli insegnanti, ai genitori, fino agli educatori e professionisti del settore, per esplorare un tema quanto mai attuale in tutte le sue molteplici sfaccettature. 

Prendendo le distanze dai facili entusiasmi di chi esalta il progresso tecnologico, e dai pregiudizi negativi di chi rifiuta la presenza della tecnologia nella società di oggi, il Festival si propone di fornire chiavi lettura della vita "davanti allo schermo" prendendo in considerazione sia i rischi che i vantaggi della trasformazione che stiamo vivendo. S

i parlerà quindi di cyberbullismo, sicurezza in rete, di videogiochi, delle varie forme di dipendenza da schermo, di suggerimenti per regolamentare l'uso delle tecnologie per una equilibrata vita di famiglia, con uno sguardo rivolto a come prevenire criticità e patologie dell'era digitale, ma anche a mostrare il ruolo straordinario delle tecnologie nel migliorare tanti aspetti della nostra vita.

Gli appuntamenti 

Il Festival si apre lunedì 5 febbraio con la presentazione del libro "Mio figlio è stato rapito da Internet", scritto da tre psicologi dell'associazione Psichedigitale: Francesco Rasponi, Michele Piga, Elvis Mazzoni. 

È un libro divulgativo rivolto agli adulti, in particolare genitori ed insegnanti, che vogliono approcciarsi ad un modello educativo per proteggere bambini e adolescenti dai pericoli derivati dagli usi impropri delle tecnologie, ma nello stesso tempo per proporre il meglio della vita davanti allo schermo. 

Nel libro sono contenute le Linee guida "App" (Accompagnare, Proteggere, Proporre), una serie di indicazioni pratiche per gestire le tecnologie in famiglia da 0 a 18 anni. Saranno presenti Elisabetta Gualmini, Vice Presidente della Regione Emilia Romagna e Simona Benedetti, Assessore al Benessere delle persone del Comune di Cesena (ore 17, Sala Lignea Biblioteca Malatestiana).

Martedì 6 febbraio è il "Safer Internet Day", la giornata mondiale della sicurezza su Internet che si tiene tutti gli anni il martedì della seconda settimana di febbraio. Particolarmente ricco il programma del Festival, con tre proposte durante l'arco della giornata.

Alle 9.30 è previsto un incontro formativo rivolto ad oltre 400 ragazzi delle scuole di Cesena, in collaborazione con esperti della Polizia di Stato e Questura di Forlì-Cesena, per educare i ragazzi ai rischi della vita digitale e per stimolarli a rendere Internet un posto migliore, a partire dai propri comportamenti (Aula Magna Dipartimento di Psicologia).

Alle 14, nel 2° Circolo didattico, si svolgeranno laboratori digitali dal titolo "Io digito, tu digiti, egli digita", rivolti a genitori e figli: per prenotazioni, tel. 0547.330678; cell. 340.5562024; email associazionealighieri@yahoo.it (ore 14, 2° Circolo Didattico – San Mauro in Valle, Via Quarto dei Mille, 175).

L'evento "Epidemiologia e clinica delle dipendenze digitali" è invece rivolto in modo specifico ai professionisti: psichiatri, neuropsichiatri, pediatri, psicologi e alle figure professionali che si occupano di psicopatologia web-mediata. Intervengono Michele Sanza, Direttore Dipartimento Salute Mentale di Cesena, ed altri esperti del settore a livello nazionale (ore 14, Anfiteatro Pombeni, Dipartimento Psicologia Piazza Aldo Moro, 90).

Mercoledì 7 febbraio alle 20,30 si parla di "F@miglia digitale. Uso funzionale e disfunzionale del web nei bambini e nei loro genitori": l'incontro, condotto da Elvis Mazzoni, del Dipartimento di Psicologia di Bologna, aiuterà a riflettere sull'utilizzo di smartphone e tablet da parte di bambini e adolescenti e sulle possibili conseguenze sullo sviluppo psico-fisico dei ragazzi, con alcune indicazioni utili ai genitori (Teatro Victor, San Vittore).

Giovedì 8 febbraio un paio di appuntamenti rivolti in particolare ai giovani. Alle 15 l'incontro "Dalle faccine sulle magliette al blue whale. I meme, lo scherzo più serio del web", vedrà dialogare Michele Piga, Psicologo del Centro Psichedigitale e Alessandro Oro, studente di Psicologia e Nativo Digitale, per riflettere sulle potenzialità e i rischi dei nuovi linguaggi della cultura digitale, così potenti da determinare mode, cyberbullismo e persino l'elezione del Presidente degli Stati Uniti (Aula Cacciaguerra, Banca Credito Cooperativo Romagnolo).

Alle 20.30 un evento dal titolo "Adolescenti sempre più dipendenti dai videogames: i campanelli di allarme", con Francesco Rasponi, dell'associazione Psichedigitale e Gian Piero Travini, dell'associazione Whitebadge, durante il quale si valuteranno sia le risorse che i videogiochi offrono allo sviluppo del bambino/adolescente, sia le problematiche connesse agli usi eccessivi (Aula Magna Ipsia Comandini).

Venerdì 9 febbraio si affronta uno dei temi più caldi legati alle tecnologie digitali: "Cyberbullismo, conoscere prevenire a affrontare il fenomeno". Insieme a Annalisa Guarini, del Dipartimento di Psicologia Bologna, ci si soffermerà sul fenomeno che purtroppo caratterizza la vita digitale di molti adolescenti con rilevanti effetti sulla loro vita reale. 

All'interno della conferenza saranno presentati i risultati del progetto "Il web in famiglia e i robot in classe", condotto nelle scuole FISM (Federazione Italiana Scuole Materne di ispirazione cristiana), a cura di Elvis Mazzoni, Dipartimento di Psicologia Bologna, introduzione a cura di Franca Petrucci (Aula Magna Dipartimento di Psicologia).

Sabato 10 febbraio, alle 11, verrà inaugurato il Centro di ascolto Psichedigitale, un servizio rivolto alle famiglie per affrontare le criticità della vita digitale di bambini, adolescenti e giovani adulti (Foro Annonario, 1° Piano Sala Polivalente - Accademia delle Idee). 

Il Centro è una novità assoluta nel panorama nazionale, ed è il frutto di un percorso di crescita e sviluppo di competenze ed esperienze messe a punto in questi anni dai membri dell'associazione Psichedigitale, che solo nel 2017 hanno tenuto una cinquantina di momenti formativi incontrando centinaia di genitori, educatori, ragazzi in cerca di soluzioni per vivere meglio il proprio rapporto con le tecnologie.

Lunedì 12 febbraio alle 20:30 il festival si conclude in trasferta a Cesenatico, con la presentazione delle Linee guida "App" per educare alla vita digitale dai 0 ai 18 anni, con una serie di raccomandazioni su come utilizzare smartphone, social, e videogiochi in famiglia. Saranno presenti i tre autori del libro "Mio figlio è stato rapito da Internet", Francesco Rasponi, Michele Piga, Elvis Mazzoni dell'associazione Psichedigitale (Aula Magna Scuola Secondaria di 1°grado Arfelli, Via G. Sozzi, Cesenatico).


Associazione Psichedigitale
L'associazione Psichedigitale, fondata a Cesena nel 2013, è composta da psicologi specializzati nello studio tra l'interazione fra le tecnologie digitali e lo sviluppo psico-emotivo dell'individuo nell'intero ciclo di vita (infanzia, adolescenza, età adulta e terza età).

La mission di Psichedigitale è la seguente: "vogliamo crescere bambini e ragazzi che sappiano usare la tecnologia in modo intelligente, in sicurezza, senza esserne dominati. Vogliamo che smartphone, tablet, computer e le loro applicazioni (videogiochi, social-media, app) siano un'opportunità di crescita, a servizio dello sviluppo sano del bambino/adolescente, capace di potenziare gli aspetti cognitivi, emotivi e relazionali, dando un contributo positivo alla persona, alla famiglia e alla comunità."

Queste le principali attività di Psichedigitale: centro d'ascolto, corsi formativi di psico-educazione, percorsi di psicoterapia individuale, interventi rivolti alla coppia genitoriale e alla famiglia, percorsi di gruppo, attività di ricerca e osservatorio permanente, progetti di sensibilizzazione nelle scuole.

I fondatori dell'associazione Psichedigitale sono: Dott. Francesco Rasponi, psicologo psicoterapeuta specializzato presso la Società italiana di psicoterapia psicoanalitica di Roma; Dott. Elvis Mazzoni, ricercatore del Dipartimento di psicologia dell'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Dott. Michele Piga, psicologo libero professionista, che si occupa prevalentemente di formazione professionale ed interventi nelle scuole.




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