L'ECDC, l’Ente Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie, ha pubblicato il secondo rapporto annuo per la sorveglianza degli antibiotici per il consumo nella rete europea (ESAC-Net).
La relazione si basa sui dati di consumo di antimicrobici nelle comunità (settore di assistenza primaria) e nel settore ospedaliero segnalata all'ECDC per l'anno 2011 da 27 Stati membri dell'UE e due paesi extra-UE di See (Islanda e Norvegia).
Il report presenta i dati per le tre categorie principali di antimicrobici:
• antibatterici per uso sistemico (gruppo ATC J01);
• antimicotici per uso sistemico e antimicotici per uso sistemico (gruppi ATC J02 & D01BA);
• antivirali per uso sistemico (gruppo ATC J05).
L’importanza della conoscenza di questi dati per le istituzioni e per gli operatori sanitari, ma anche per i cittadini, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è connessa al fatto che, com’è noto, l’uso improprio e l'abuso di sostanze antimicrobiche è uno dei principali fattori responsabili per lo sviluppo e la diffusione della resistenza agli antimicrobici.
Ciò è diventato una seria minaccia alla salute pubblica, in particolare la causa della comparsa e la diffusione di batteri altamente resistenti, e perché ci sono pochissimi nuovi agenti antimicrobici nella pipeline di ricerca e sviluppo.
Sempre più paesi europei implementano o intendono implementare, azioni per controllare la resistenza antimicrobica nella Comunità attraverso un uso razionale degli antimicrobici, comprese campagne di sensibilizzazione sull'uso prudente degli antibiotici.
I dati sul consumo antimicrobico in Europa e in particolare il consumo di antibiotici, possono informare gli operatori sanitari e i responsabili politici per aiutarli a monitorare i progressi verso un uso più prudente degli antibiotici.
L'ECDC fornisce anche accesso a un database interattivo sul sito dell'ECDC. Permette la visualizzazione dei dati selezionati sul consumo antimicrobico in diversi formati, quali tabelle, figure e mappe. Il database include i dati sul consumo antimicrobico negli Stati membri dell'UE e due paesi extra-UE dello Spazio Economico Europeo (Islanda e Norvegia) dal 1997 al 2011.
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