Nessun affollamento, insomma, negli studi dei medici italiani da parte di teenager accompagnati dai genitori. Anzi, nemmeno l'ombra. Il "teen botox", in realtà, non sembra nemmeno aver preso piede negli Stati Uniti, spesso considerati come la patria della tossina botulinica fin dall'adolescenza.
«Secondo i dati dell'Asaps (American Society for Aesthetic Plastic Surgery) solo lo 0,2 dei trattamenti totali eseguiti negli Stati Uniti ha riguardato iniezioni di tossina botulinica negli under 18, una percentuale irrisoria - aggiunge Sito -. Insomma, qualsiasi allarme per l'utilizzo di botulino da parte di adolescenti è ingiustificato e non sostenuto da prove».
La tossina botulinica, impiegata con successo in campo estetico per attenuare le cosiddette rughe d'espressione soprattutto nella zona degli occhi e sulla fronte, è in crescita, ma di certo il suo utilizzo a fini estetici non è indicato per adolescenti: «Sarebbe una richiesta assurda che però, di fatto, non riceviamo - aggiunge Sito -. L'attenzione che i giovanissimi dedicano alla bellezza non dovrebbe trovare sfogo nella medicina estetica. Ma soprattutto non deve avere risposta da un farmaco quale è la tossina botulinica. L'uso del botulino viene consigliato dai 35 anni in avanti e, visto il suo effetto temporaneo, richiede una certa costanza nel tempo per dare dei risultati significativi».
Dall'indagine è emerso invece un risultato controverso sull'utilizzo della tossina come strumento per prevenire la formazione di rughe. Qui, i medici intervistati si sono divisi: secondo il 51,7% le iniezioni di botulino prima della formazione di rughe accentuate sarebbe utile per evitarle, mentre per il restante 48,3% non servirebbe. «La letteratura scientifica a riguardo accredita la tesi preventiva», afferma il vicepresidente di Aiteb. «In ogni caso, la tossina botulinica è un farmaco che non presenta controindicazioni e i suoi effetti sono limitati nel tempo. Utilizzarla come strumento di prevenzione può permettere di attenuare i segni del tempo nella zona perioculare, di certo, non rischia di creare danni se il trattamento è effettuato da mani esperte».
Un altro dato interessante che emerge dall'indagine di Aiteb riguarda il rapporto tra uomini e botulino: benché gli uomini siano sempre più attenti al loro aspetto fisico, sono ancora piuttosto pochi quelli che fanno ricorso al botulino. Meno di un paziente su 15 appartiene infatti al sesso maschile. «Sono numeri sostanzialmente in linea con le tendenze degli ultimi anni», conclude Sito. «Negli studi dei medici estetici e chirurghi plastici le pazienti rappresentano la maggioranza: esiste ancora una certa diffidenza da parte degli uomini al tema della medicina estetica. E il botulino viene percepito come un trattamento prevalentemente riservato alla sfera femminile, anche se non è così».
AITEB (www.aiteb.it). L'Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino è il primo sodalizio di medici chirurghi nato con lo specifico obiettivo di sviluppare le conoscenze in merito all'uso della tossina botulinica in medicina estetica. Scopo di Aiteb è coinvolgere tutti i medici italiani interessati allo sviluppo delle metodiche riguardanti la tossina botulinica in estetica e di diventare un punto di riferimento imprescindibile per i pazienti, la stampa e le autorità sanitarie interessate a questi temi. Aiteb vuole favorire la divulgazione delle conoscenze sulla tossina botulinica per uso estetico; sostenere e incrementare il livello qualitativo nell'impiego della tossina, a beneficio ultimo dei pazienti e dei medici stessi; contribuire alla ricerca e allo sviluppo tecnico e scientifico dell'uso e della terapia con la tossina botulinica; promuovere attività formative sull'utilizzo della tossina botulinica in ambito estetico, a favore degli operatori del settore; informare su rischi e benefici della terapia con tossina botulinica; promuovere gruppi di studio e di ricerca sull'utilizzo della tossina botulinica in ambito estetico. Tra gli obiettivi c'è anche la redazione di linee guida diagnostiche e terapeutiche nell'area della medicina estetica e con particolare riferimento alla tossina botulinica, ma anche la collaborazione con enti pubblici o privati per progetti o attività inerenti la tossina.
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