Una cura che costa 84 mila dollari per una pillola al giorno per almeno 12 settimane
La Food and Drug Administration (Fda), l'ente americano che si occupa del controllo sui farmaci ossa l'omologo della AIFA italiana, ha approvato una pillola da mille dollari al giorno, basata sulla molecola sofosbuvir, per la cura dell'epatite C.
Tale patologia infettiva del fegato che può portare alla cirrosi e al cancro al fegato e che colpisce ogni anno 3-4 milioni di persone nel mondo e conta circa 150 milioni di malati cronici con costi sociali per miliardi di euro all'anno.
Al momento la cura principale contro l'epatite C è effettuata con iniezioni di interferone, che possono dare anche effetti secondari, e con la ribavirina.
Il medicinale autorizzato dall'agenzia federale americana è stato studiato e prodotto dalla società Gilead Sciences e sarebbe indicato per una terapia anche senza l'interferone, con la somministrazione di una pillola al giorno per almeno 12 settimane, per un costo complessivo di circa 84 mila dollari.
Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ritiene importante il passo in avanti evidenziato da John Ward, direttore della Divisione epatiti dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta.fondamentale per il trattamento dell'epatite C, che apre la strada a nuove possibilità di fermare la diffusione di questo virus e le gravi conseguenze di questa malattia.
È naturale che ci si augura che tale cura sia presto disponibile anche in Europa ed in Italia ovviamente, si spera, ad un costo inferiore a quello di lancio.
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