Per evitare danni all'udito, i giovani dovrebbero ascoltare la musica quotidianamente in cuffia solo un'ora usando il loro smartphone e i lettori musicali moderandone l'utilizzo e abbassando il volume. L'OMS lo ha dichiarato Venerdì a Ginevra. L'organizzazione ha anche avvertito che in ambienti rumorosi è auspicabile indossare tappi per le orecchie.
Il problema era già stato evidenziato negli anni Ottanta, con la crescente diffusione dei walkman. Ma oggi è accentuato, non solo dalla tipologia differente di cuffie usate, ma anche dalle migliori prestazioni dei moderni lettori musicali in termini di durata delle batterie e capacità di archiviazione. Secondo l'OMS, più di un miliardo di giovani nel mondo sono a rischio sordità per l'utilizzo scorretto di cuffie ed auricolari. Ben il 50% degli utilizzatori, di età compresa tra i 12 ed i 35 anni, che ogni giorno ascoltano musica in paesi con reddito elevato e medio, sono quindi esposti a forti rumori.
In media il livello di ascolto è di 78 dB e questo valore non è rischioso ma oltre il 10% dei teenagers usa 100 dB e più esponendosi in tal modo ad un rischio sicuro di trauma acustico. Come spiega l'OMS, i giovani tendono a sentire la musica a volume molto elevato specie quando esiste un rumore di fondo come in metropolitana. Infatti l'85 di decibel corrisponde al rumore in un mezzo di trasporto in città nelle ore di punta.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", per contrastare il fenomeno, sarebbe auspicabile una campagna di prevenzione volta a promuovere il corretto modo di ascoltare musica. Anche se difficilmente i giovani ci sentono da questo orecchio, se vogliono salvarli entrambi devono moderare l'uso di questi optional.
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